I 10 Libri da regalare a Natale secondo Angelo Biasella

Angelo Biasella*
CASTEL DI SANGRO –  Allora, per il Santo Natale inizierei col consigliare “Il vangelo secondo Biff” di Christopher Moore. Da regalare esclusivamente a devoti indefessi e a strenui sostenitori della squadra di Gesù così, magari, si rilassano e la smettono di prendersi troppo sul serio.

Ciò detto, sparo un trittico piuttosto fazioso e dico “L’uomo che viaggiava con la peste” di Vincent Devannes, “Quattro soli a motore” di Nicola Pezzoli e “Le 13 cose” di Alessandro Turati, tutti pubblicati da Neo Edizioni. Il primo perché ha una scrittura crudele, un ritmo sincopato, una ferocia insopportabile che vi farà innamorare di una Buenos Aires losca e corrotta. Il secondo perché è la dimostrazione di come si possa andare oltre i generi letterari mantenendo una chiara coerenza narrativa a servizio di una trama avvincente e commovente. Il terzo perché è il parto di uno squilibrato capace di aprire abissi profondi e insperati; inintelligibili, forse, al lettore approssimativo e poco incline all’abominio, ma di sicuro impatto per un fruitore avvezzo e stanco delle consuetudini.

Il quinto libro che consiglio è “Molto forte, incredibilmente vicino” di Jonathan Safran Foer. Lo consiglio perché è un romanzo sorprendente, narrato con un misto di immaginazione, angoscia, speranza e poesia sinceramente inarrivabile. E anche perché, cosa assolutamente inedita, Hollywood è riuscita a farci un film non del tutto indecente. Impresa, questa, che, da sola, garantisce l’indubbia qualità della materia prima.
Numero sei: “Brevi interviste con uomini schifosi” di David Foster Wallace. Perché? Potrei dire perché è il libro più originale, brutale, sconvolgente, lercio e scorretto che abbia letto. Invece, dirò semplicemente: perché è l’opera idolatrata ma poco conosciuta di un uomo libero.
Sette. “Gli Schwartz” di Matthew Sharpe perché mi hanno sempre affascinato le storie sulla famiglia disfunzionale e, mentre tutti si riempiono la bocca di Correzioni alla Franzen, il vecchio Sharpe ci regala un romanzo di rara intelligenza e passione. Leggero, divertente e spiazzante almeno quanto “Correndo con le forbici in mano” di Augusten Burroughs pubblicato da Alet, altro capolavoro assoluto del genere.
Altro libro che mi preme consigliare è “Viaggio al termine della notte” di Céline: un evergreen. Come regalo, fa sempre la sua porca figura e quindi potrete tirarvela a dismisura con amici o parenti. Mi raccomando, però, di leggere almeno la quarta di copertina per essere in grado, all’occorrenza, di sciorinare qualche nozione in materia. Parole chiave: Grande Guerra, grottesco, anarchia.
In ultimo – e dato che, oltre alle nostre, non ho proposto strenne natalizie – faccio un passo nel futuro prossimo e consiglio “Atletico Minaccia Football Club” di Marco Marsullo. Il romanzo uscirà per Einaudi Stile Libero nel gennaio 2013. Magari, aspettate un po’ e lo regalate agli amici stretti, quelli che contano davvero, quelli che attendono tranquilli l’arrivo della stagione giusta e che sanno apprezzare il gusto esclusivo delle primizie.

 

*Editore NEO

“Lasciami andare”, perché io possa tornare

Marianna Abbate
ROMA  Una figlia che conosce solo suo padre. Una vita avvolta in un velo di maya che nasconde segreti e a volte scopre mezze verità. E’ questa la storia al centro del romanzo di Fulvia Degl’Innocenti “Lasciami andare”, pubblicato da Fanucci.

16 anni, già da soli bastano perché una ragazza abbia dei dubbi generici sull’esistenza propria, sul mondo e sui genitori. Ma quando ai timori adolescenziali si aggiungono alla misteriosa nostalgia materna e vengono stimolati da una sospetta e rabbiosa tristezza dell’unico genitore conosciuto, ecco che la macchina del cervello si accende. Bisogna sapere, bisogna scoprire. Il desiderio di conoscenza spinge oltre ogni confine, calpesta ogni lealtà. Diventa sete. Tanta è l’arsura da insinuare il più terribile dei sospetti.

Eleonora si ritrova tra carte, persone e storie che non le appartengono, ma che l’hanno vista protagonista ancora in fasce. E così, la ragazza accompagnata da un fedele amico, sulle tracce del proprio passato, come un detective, si trova in mezzo ad un mondo che non è il suo, a storie che non avrebbe dovuto sapere e a emozioni che non avrebbe dovuto mai provare. Ma solo toccando con mano questo mondo da cui era stata esclusa, potrà ritrovare la serenità, la fiducia e sentirsi un po’ meno sola.

Commovente questo romanzo, un racconto di formazione. Quello che mi ha colpito di più è l’atemporalità dei sentimenti, delle emozioni e dei sospetti. Una scrittura realistica e introspettiva, che mostra il quotidiano nella sua oggettività, spiegando nel contempo la relatività nella ricezione personale dello stesso.

 

 

10 Libri del Natale di Michael

Miachael Dialley
AOSTA
– In tempi di ristrettezze e difficoltà economiche un libro è un regalo che fa spendere poco, ma che arricchisce moltissimo le persone. Che siano romanzi gialli, poesie, romanzi leggeri, saggi, libri d’arte, non importa: regaliamo un libro per riscaldare e coltivare l’animo di chi ci è caro e ci aiuta quotidianamente.
I libri più belli, credo, sono quelli che ci vengono regalati dalle persone a cui vogliamo bene.

 

1. Il natale di Poirot di Agatha Christie
2. Le avanguardie artistiche del XX secolo di Mario De Micheli
3. Kitchen di Banana Yoshimoto
4. Elogio della quiete di Basho
5. Ragazzo da parete di Stephen Chbosky
6. La linea della bellezza di Alan Hollinghurst
7. Instant love di Luca Bianchini
8. I sonetti di Shakespeare
9. Il prigioniero del cielo di Carlos Ruiz Zafon
10. Alberto Giacometti di Yves Bonnefoy