La Pagina che non c’era, a Pozzuoli gli scrittori tornano nei banchi di scuola

logo LPCNCE SmallPOZZUOLI – Saranno Giuseppe Genna, Nicola Lagioia, Valerio Magrelli e Margherita Oggero gli autori che siederanno quest’anno tra i banchi di scuola de La pagina che non c’era, il progetto nazionale di lettura per i ragazzi delle scuole superiori giunto quest’anno alla sua IV edizione. Da oggi, venerdì 7 marzo fino a domani, sabato 8 e per poi riprendere martedì 25 marzo, La pagina che non c’era farà di Pozzuoli il luogo di incontro tra grandi autori del panorama letterario italiano e studenti delle scuole superiori. Il progetto, ideato nel 2010 all’I.S.S. “Pitagora” di Pozzuoli e oggi coordinato da Diana Romagnoli e Maria Laura Vanorio, nasce dalla convinzione che il piacere di leggere e la capacità di scrivere non possano essere trasmessi con metodi impositivi. La coraggiosa sfida di questo progetto, sorto nella scuola di una delle più complesse e problematiche periferie italiane, è di superare la tradizionale diffidenza dei ragazzi nei confronti dell’atto della lettura grazie a un gioco letterario. Si parte dalla lettura dei testi scelti dal comitato organizzativo per poi arrivare al confronto tra gli studenti e gli scrittori; si arriva così alla stesura della pagina che non c’era, un esercizio di scrittura creativa, un pastiche con il quale i ragazzi diventano autori. Infine le migliori pagine, scelte da una giuria in cui l’ultima parola spetta agli scrittori, vengono premiate naturalmente con tanti libri. Un gioco, dunque, che favorisce anche il confronto e l’aggregazione fra studenti provenienti da tutta Italia; elementi che hanno permesso a La pagina che non c’era di riscuotere enorme successo nelle passate edizione, di ottenere il prestigioso premio Maggio dei Libri e di vincere il Premio Gutenberg 2013, assegnato dall’Associazione Italiana del Libro alle 50 migliori iniziative di promozione del libro e della lettura.

 

Tanti, poi, gli eventi e i momenti di incontro con gli autori che si alterneranno a diversi laboratori a numero chiuso destinati agli studenti e alla riflessione e, soprattutto, alla pratica diretta della lettura e della scrittura da vari punti di vista (tematici, metodologici, di genere letterario, ecc.). Inoltre, quest’anno verrà inaugurata una nuova sezione scientifica, L’Immagine Che Non C’Era, un concorso che invita gli studenti partecipanti a illustrare – nel senso letterale del termine – un concetto scientifico tratto da un testo scritto, aggiungendovi “l’immagine che non c’è” (il libro proposto per il varo della nuova sezione scientifica è Temperatura, energia, entropia di Andrea Baldassarri).

 

 

 

 

I libri in lettura

Giuseppe Genna (Fine impero, minimum
fax), Nicola Lagioia (Riportando tutto a casa, Einaudi), Valerio Magrelli (Geologia di
un padre, Einaudi) e Margherita Oggero (Un colpo all’altezza del cuore, Mondadori).

 

“Donne si nasce casalinghe si diventa”, la guida.

donne-si-nasce-casalinghe-si-diventa_chronicalibriROMA – “Quando si parla di lavoro casalingo la cosa che nessun libro di gestione domestica potrà mai dirti è come iniziare. O forse voglio dire perché”. Katharine Witehorn
Donne si nasce casalinghe si diventa, il libro di Flower Stylosa pubblicato da Arduino Sacco Editore, invece, parte proprio da li, da perché iniziare. Si inizia la vita da casalinghe per curare la famiglia e prendersi cura della casa; ma essere casalinghe soddisfatte, che sanno ascoltare, che non si sentono isolate, che comunque si sentono valorizzate e felici, è un lusso. Il libro parte da questo concetto: dall’analisi degli obiettivi della donna, delle dinamiche che la portano a decidere di diventare una casalinga e i continui stimoli necessari affinché questa donna non si senta inferiore ad altre o sottovalutata nel suo ruolo di donna, moglie e madre. In questa guida l’aspetto psicologico viaggia sullo stesso binario dell’aspetto pratico: il perché di alcune scelte si sposa con i consigli e i suggerimenti sul come portare avanti nel migliore dei modi queste scelte. La mansione di casalinga, così, viene ricordata, valorizzata e messa a fuoco affinché questo ruolo non venga staccato e dissociato da quello di donna. Perché la casalinga – e questo viene indagato a fondo nel libro – è una donna con un lavoro nel quale confluiscono le capacità amministrative, organizzative, pratiche e psicologiche; un lavoro a tutti gli effetti.

 

Consigli, citazioni, approfondimenti, storia e attualità si mescolano – forse anche un po’ troppo – in questo libro pratico e leggero che ha un grande merito, quello di valorizzare il ruolo della casalinga, della madre, della moglie, dell’amica in un momento in cui la società chiede sempre di più alla donna.

Artebambini: La città, in silenzio, lascia spazio all’immaginazione

Lacittà_artebambini_chronicalibriGiulia Siena
ROMA 
La città è un filo rosso. In questa città senza parole tutto è in divenire e tutto può succedere. In una città come questa, fatta di immagini e ombre, può anche nascere una storia. La storia è come la vuoi tu, una storia che percorre le strade, gli alberi e gli spazi accarezzandoli, una storia che ha personaggi e i cui luoghi si lasciano descrivere e attraversare dal lettore, o meglio, dall’osservatore. La città, il nuovo libro di Sara Garosi pubblicato dalle edizioni Artebambini è un silent book. In esso non c’è parola perché il racconto è affidato alle sole immagini; immagini che riescono ad annullare qualsiasi barriera linguistica e culturale. La forza del silenzio sta nell’immaginazione, in questo filo rosso (che da anche il nome alla collana) che percorre tutta la storia, che lega le illustrazioni e che ogni volta racconta un’avventura diversa. Il filo rosso unisce e colora, cambia, modifica ed esplora, il filo rosso collega e divide, accompagna e spinge. Il filo rosso è la liana su cui si sposta un animale della foresta, è il mezzo attraverso cui viaggia la fantasia ed è il colore che spezza e arricchisce una storia che non è solo in bianco e nero.

 

La città, che insieme a Il gatto e la libellula (di Tsuneo Taniuchi) inaugura la nuovissima collana Filo Rosso, ha fatto il suo debutto nei giorni scorsi al Modena Buk Festival e si prepara per essere presentato al Bologna Children’s Book Fair 2014 (24 – 27 marzo).

 

“La città è un racconto senza parole. Leggere sono volate via la prima volta che il libro è stato aperto. Sono rimaste solo le ombre delle immagini legate da un filo rosso, per suggerire una storia di libertà ritrovata”.

Dal 6 all’8 giugno torna “A TUTTO VOLUME”, la cultura infiamma Ragusa

'A tutto volume' Ragusa 2013 (collage 2)RAGUSA – Il fascino di autori unici insieme a quello di una città incomparabile: da venerdì 6 a domenica 8 giugno 2014 torna “A TUTTO VOLUME – Libri in festa a Ragusa”. La manifestazione, che accoglie i maggiori protagonisti del mondo letterario, quest’anno vedrà la partecipazione del premio Oscar Nicola Piovani al suo debutto letterario, poi, Silvia Avallone, Marco Travaglio, Giancarlo De Cataldo, Alessia Gazzola, Domenico De Masi, Corrado Formigli e molti altri.

“Proponiamo un programma ricco, che spazia dalla narrativa alla saggistica più qualificata – afferma il direttore editoriale, lo scrittore Roberto Ippolito in grado di richiamare gli appassionati di tutta Italia e il turismo culturale, e che testimonia il fermento esistente a dispetto della sofferenza a cui è sottoposta oggi l’editoria”.

 

Nella magia di Ragusa, tra i tesori del barocco, tre giorni densi di incontri che consentono al pubblico di vivere e confrontarsi con gli scrittori. I testi scelti offrono un’opportunità particolare di guardare dentro i sentimenti e le idee delle persone. Gli autori, osservatori speciali della realtà, propongono a “A tutto volume” spunti di riflessione su temi sociali ed economici di grande impatto.

 “Grazie ai libri presentati – osserva il direttore organizzativo, Alessandro Di Salvo – Ragusa diventa il luogo privilegiato dell’approfondimento. E con il suo festival letterario invita a immergersi per tre giorni nell’incantata cornice della capitale del barocco alla scoperta degli angoli più suggestivi del sito patrimonio mondiale dell’Unesco”.

 

A Ragusa si danno appuntamento le voci più rappresentative della cultura, in seguito a inviti mirati che rappresentano la caratteristica della manifestazione nel panorama nazionale. Nel programma di “A tutto volume” messo a punto da Ippolito figurano per la narrativa, oltre Avallone e Gazzola, Carlo Bonini (coautore di De Cataldo), Pietrangelo Buttafuoco, Luciana Castellina, Chiara Valerio e Marco Steiner. Di cultura, che vede la presenza di De Masi e Piovani, si parla con Marino Sinibaldi. Per l’attualità e la saggistica sono in campo, oltre Travaglio e Formigli, nomi come Edoardo Boncinelli, Giulio Giorello, Loredana Lipperini, Riccardo Chiaberge e Roberta Corradin. Tutti personaggi di spicco per l’economia che schiera Valerio Castronovo e Innocenzo Cipolletta; per la fotografia con Gianni Berengo Gardin; per la cucina con Alessandro Borghese; per l’arte con Costantino D’Orazio e Antonio Forcellino; per lo sport con Alfio Caruso. Gli editori che partecipano all’edizione 2014 sono: Bompiani, Chiarelettere, Contrasto, Corbaccio, Einaudi, Garzanti, Laterza, Longanesi, Mondadori, Nottetempo, Rizzoli, Sellerio, Sperling & Kupfer.

Per autori di questo livello e per questo evento orientato alla qualità (e non alla quantità!), Ragusa è il luogo naturale. La città, con la sua bellezza e le meraviglie storico-architettoniche, si è rivelata sin dalla prima edizione come l’ambiente giusto per una rassegna letteraria dalla marcata identità, grazie anche alla sua innata predisposizione all’accoglienza. È possibile apprezzarla, per esempio, già al mattino con le colazioni con gli autori nelle quali accanto agli scrittori può sedersi chiunque. La giornata non può che cominciare con le bontà della rinomata pasticceria locale, parte di un’arte gastronomica molto stimata.

 

Poi, via nell’attuale centro storico o a Ibla: lettori, curiosi, visitatori possono scegliere chi e cosa ascoltare e vedere, lasciandosi rapire contemporaneamente dallo splendore degli squarci barocchi come la maestosa e senza uguali Cattedrale di San Giovanni Battista di Ragusa Superiore o l’incredibile palcoscenico di piazza Duomo, l’elegante Circolo di Conversazione, la chiesa sconsacrata di San Vincenzo Ferreri trasformata oggi in Auditorium, la Chiesa di Santa Teresa e il prezioso teatro Donnafugata a Ibla dove si ammirano, uno dietro l’altro, i gioielli della lista del patrimonio mondiale Unesco. Spazi carichi di storia e di suggestione, normalmente estranei alle iniziative culturali o alla presentazione di libri, accanto a luoghi più comuni come vicoli, giardini, bar e ristoranti si aprono per l’occasione agli incontri di “A tutto volume”. In un’atmosfera rilassata e colloquiale si riscopre il piacere della condivisione, aspetto significativo dell’evento.
La festa ragusana dei libri non può essere persa anche dagli amanti della buona tavola. Il turismo enogastronomico ha di fronte a sé un intero weekend per apprezzare i prodotti del territorio – dal caciocavallo Ragusano DOP al vino Cerasuolo, dalla cioccolata modicana all’olio extravergine d’oliva dei Monti Iblei passando per il pomodoro ciliegino e il miele – e gustare i piatti di raffinati chef. Il connubio perfetto tra approfondimento intellettuale, bellezza e unicità dei sapori.
Inoltre, come per le passate edizioni, la sezione “Extra Volume” contribuisce ad arricchire il programma, dando spazio alle iniziative culturali e spontanee del territorio.

La manifestazione, concepita dalla Fondazione degli Archi e patrocinata dal Comune di Ragusa, è sostenuta da importanti partner privati e si realizza anche grazie a una forte e originale spinta popolare: il “Comitato per A Tutto Volume”, costituito da un gruppo di cittadini impegnati dalla scorsa edizione a convogliare risorse umane ed economiche.

 

“Belgrado e Itinerari di Serbia”, la nuova guida targata Lonely Planet

belgradoMILANO – Arriva fresca di stampa targata Lonely Planet (garanzia per il viaggiatore!) “Belgrado e Itinerari in Serbia”, la nuova guida curata da Luigi Farrauto. In questo libro, completo di itinerari guidati e pianificazione giornaliera, si viaggia alla scoperta di un territorio affascinante e ricco di mistero. Sorta dove il Danubio incontra la Sava, a metà tra oriente e occidente, da sempre Belgrado è territorio di frontiera, crocevia di culture. Oggi è una città giovane e dinamica, capitale maestosa di giorno e metropoli vivace di notte. Ogni volta che alzerete gli occhi noterete una delle sue mille facce: un mosaico dalla bellezza decadente. Visto da lontano rivela tasselli rotti e parti mancanti, ma è dai solchi che emergono i disegni precedenti. Occorre scavare.

 

Con cartine di ogni quartiere e consigli degli esperti, la guida comprende, inoltre, una introduzione, una parte dedicata alla Città Vecchia e Kalemegdan, poi Trg Republike e Dorćol, Da Savamala a Tašmajdan, Vračar e Neimar, Senjak, Topčider e Ada Ciganlija, Zemun e Novi Beograd e Guida pratica.

 

“Come mangiare vermi fritti”: quando il disgustoso diventa irresistibilmente divertente!

come-mangiare-vermi-frittiGiulia Siena
ROMA
– “Quella volta gli era andata bene. Ora, però, non era riuscito a pensare a nulla di speciale da fare per prepararsi a mangiare un verme. E così, con la faccia rossa e imperlata di sudore, stava facendo un riscaldamento generale: flessioni, piegamenti, saltelli”. Si prepara così Billy a mangiare vermi. Lo so è una cosa un po’ assurda ma dovrà mangiarne quindici in quindici giorni. No, non è un pazzo; è solo un ragazzo che non riesce mai a resistere alla tentazione di accettare una scommessa e anche questa volta lo ha fatto: ha ceduto e ha accettato. Per vincere quei 50 dollari che gli serviranno per comprare la minimoto del fratello di George Cunningham, Billy ha sfidato Alan e Joe e, senza reticenze, si prepara a ingurgitare quindici vermi. Ma saranno commestibili questi vermi?
Parte da qui “Come mangiare vermi fritti”, la spassosissima avventura di quattro ragazzi e una scommessa. Il libro – un classico della letteratura americana per ragazzi – scritto da  Thomas Rockwell (traduzione di Nadia Brusin) con le illustrazioni di Umberto Mischi, è pubblicato nella collana MaxiZoom, i classici di domani di biancoenero Edizioni. Billy, Alan, Tom e Joe, sono amici da una vita, nonostante siano poco più che bambini, e da sempre amano sfidarsi: un giorno si imbarcano in una scommessa che li vede divisi in fazioni, Alan e Joe a sfidare Tom e Billy. Sarà proprio Billy a dover vincere la scommessa e mangiare i vermi. Tra alleanze, tranelli e qualche scaramuccia i ragazzi saranno determinati a portare avanti questo gioco e a onorare la parola data, nonostante i vermi non siano proprio un piatto succulento, anzi!

 

Vincitore del prestigioso Mark Twain Award, “Come mangiare vermi fritti” è uno dei 100 Libri più richiesti da sempre nelle biblioteche americane e finalmente arriva in Italia in una edizione che coinvolge tutti, una edizione ad Alta Leggibilità. Divertente, spassoso e spensierato il libro di Thomas Rockwell è un classico della letteratura internazionale che deve il suo successo – speriamo anche in Italia – alla semplicità e all’arguzia con la quale è scritto. Rockwell non si preoccupa di risultare esagerato o disgustoso, il bello di questo libro è proprio questo: non strizza l’occhio al lettore un po’ schizzinoso, no; va oltre, narra con disinvoltura e semplicità (le caratteristiche dei ragazzi) di un episodio della vita quotidiana di quattro fantastici birbanti. Vi siete abbastanza incuriositi per capire come cucinare i vermi per vincere una scommessa?

13-16 Marzo: arriva la quinta edizione di LIBRI COME, Festa del Libro e della Lettura

Libri-come-chronicalibriROMA – Roma si veste di libri! L’occasione è la quinta edizione di LIBRI COME, la Festa del Libro e della Lettura in programma dal 13 al 16 marzo all’Auditorium Parco della Musica. Promossa e organizzata dalla Fondazione Musica per Roma a cura di Marino Sinibaldi, con la collaborazione di Michele De Mieri e Rosa Polacco, la manifestazione sarà anche l’occasione per riflettere sulle trasformazioni e le sfide che attendono la società del presente e del futuro, con particolare attenzione a quelle relative al mondo del lavoro. Quattro giorni in cui gli spazi dell’Auditorium, le sale e il Garage saranno animati da oltre cento appuntamenti, tra conferenze, presentazioni, dialoghi, mostre, laboratori e altre iniziative.

 

Filo conduttore della quinta edizione di LIBRI COME sarà il lavoro, analizzato in conferenze di celebri ospiti internazionali (il sociologo statunitense Richard Sennett, l’antropologo francese Marc Augé) e in maratone collettive nelle quali le tematiche occupazionali e sociali saranno passate sotto diverse lenti di ingrandimento (quella di giornalisti, imprenditori e attivisti in Come il lavoro. Ieri, oggi e domani; di scrittori, musicisti e artisti nell’evento finale della Festa Tutti sul lavoro). Non mancheranno naturalmente i grandi protagonisti della narrativa e della saggistica italiana e internazionale, impegnati in interventi individuali (tra gli altri John Grisham, Andrea Camilleri, Umberto Eco, John Banville, Donna Tartt, Philipp Meyer, Kyung-sook Shin, Camille Paglia, Jared Diamond, Giuseppe De Rita, Stefano Bartezzaghi, Mario Calabresi) e in un ciclo di dialoghi a due voci (Mauro Corona e Antonio Pennacchi, Michele Serra e Sandro Veronesi, Jhumpa Lahiri e Melania Mazzucco, Corrado Stajano e Rosetta Loy, Francesco Piccolo e Stefano Rodotà, David Grossman e Antonio Moresco).

Profondo nell’analisi e molto ampio e articolato nello sguardo, il programma di LIBRI COME si aprirà anche agli intrecci con la musica (Francesco Guccini e Ivano Fossati, ospiti in veste di romanzieri), il disegno (Tullio Pericoli), il reading al sapore di thriller (due appuntamenti, che coinvolgeranno gli scrittori Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo e gli attori Giuseppe Battiston e Anna Bonaiuto), l’approfondimento legato all’editoria (le tavole rotonde Un manifesto per la lettura e Come ho scritto il mio primo libro).

Come sempre, il programma della Festa sarà anticipato, accompagnato e arricchito da un fitto network di appuntamenti dedicati alle scuole (tra cui la serie di incontri e laboratori con gli scrittori nei giorni feriali dal 10 al 13 marzo e le Lezioni di mafia condotte dal Presidente del Senato Pietro Grasso la mattina di venerdì 14 marzo), dalle presentazioni nell’ambito dello spazio Garage (con un interessante focus dedicato alla nuova narrativa italiana) e da tre mostre distribuite in diversi ambienti dell’Auditorium (protagonisti il fumettista Makkox, l’artista Marzia Migliora e gli scatti fotografici di romanzieri famosi in Scrittori).
Oltre a mostre, percorsi e dialoghi, esposizioni e incontri per grandi e piccoli lettori, la Festa si prepara ad accogliere molti scrittori del panorama italiano e internazionale come John Grisham (nel cui recente L’ombra del sicomoro, Mondadori, ritroviamo l’avvocato Jake Brigance de Il momento di uccidere) e Andrea Camilleri (con il romanzo storico Inseguendo un’ombra, in uscita per Sellerio). L’elenco degli ospiti internazionali prosegue con il romanziere irlandese John Banville (che presenterà in prima mondiale il nuovo romanzo La bionda dagli occhi neri, Guanda, con protagonista il detective Philip Marlowe, nato dalla penna del maestro del noir Raymond Chandler; nell’incontro interverrà Giancarlo De Cataldo), gli scrittori americani Donna Tartt (al ritorno sulle scene con Il Cardellino, Rizzoli, undici anni dopo il successo di Il piccolo amico) e Philipp Meyer, (Il figlio, Einaudi). Meyer parteciperà a un incontro dedicato al “grande romanzo americano”, nel quale si confronterà con Taiye Selasi (autrice di La bellezza delle cose fragili, Einaudi, e oggi anche volto noto televisivo, grazie al ruolo di giurata nel talent show letterario Masterpiece) ed Elena Stancanelli. La Festa guarderà però anche ad Oriente, ospitando Kyung-sook Shin, tra le maggiori autrici coreane contemporanee (Io ci sarò, Sellerio).

 

Scarica QUI il Programma completo di LIBRI COME

Saint Exupéry: il pilota scrittore raccontato da Bernard Marck

odoya_Antoine de Saint Exupéry. Il pilota scrittore_chronicalibriGiorgia Sbuelz
ROMA
– Nell’estate del 1911 un ragazzino dalla faccia tosta che rispondeva al nome di Antoine Marie de Saint Exupéry, ebbe il suo battesimo dell’aria, a Saint Maurice, nella Francia orientale, l’oasi incontaminata dove aveva trascorso la sua infanzia. L’entusiasmo fu tale da suscitare in lui l’incontenibile voglia di riportare l’esperienza in versi: “La scrittura mescolata all’aviazione. Non è che l’inizio”. Fu questo il punto di convergenza della duplice spinta motrice che lanciò la vita dell’appena undicenne conte de Saint Exupéry verso il destino del grand’uomo che sarà, pioniere dell’aria ed illustre scrittore.

Molto è stato raccontato sulle leggendarie imprese di “Saint Ex”, come veniva chiamato dagli amici, non sono mancate nemmeno trasposizioni cinematografiche, del resto la sua vita ben si presta, poiché fu tutta un’avventura fuori dall’ordinario, come la sua produzione letteraria e la sua morte, su cui ancora persiste un alone di mistero.
Quella che ci presenta Bernard Marck per le Edizioni Odoya, “Antoine de Saint Exupéry. Il pilota scrittore”, è una biografia sincera, il ritratto meticoloso di un autore tra i più amati, in cui le cronache delle sue avventure aeree e personali tracciano un profilo psicologico tanto complesso quanto affascinante.
Non si potrà che sorridere della curiosa abitudine del fanciullo Saint Exupéry di svegliare nel cuore della notte la madre e le sorelle per declamare trionfante un verso appena composto, abitudine che manterrà nell’età adulta con buona pace dei suoi amici, costretti ad ascoltarlo al telefono nelle ore più impensate. Antoine era così, non era mai uscito dalla sua infanzia, anzi tenacemente tese a ricrearne gli scenari e gli atteggiamenti. Memorabile in questo senso fu il primo incontro con Consuelo Suncin Sandoval, futura Madame de Saint Exupéry: trascinata a forza su un velivolo da un Antoine stregato dalle sue grazie, fu fatta accomodare sul seggiolino del copilota e, una volta in volo, le venne reclamato un bacio a fronte del quale il pilota avrebbe risparmiato dall’annegamento tutto l’equipaggio. Al “no” secco di Consuelo, come un bambino che non vede accontentato il suo capriccio, scoppiò a piangere e, mentre si lanciava in picchiata verso il mare, riuscì finalmente a strappare quel bacio alla bella salvadoregna… Anche questo era il conte Antoine de Saint Exupéry, un uomo imprevedibile dall’aspetto di un gigante, che amava le favole pur vivendo immerso nel mondo, il bambino bizzoso e l’eroe temerario dell’Aéropostale.
Negli anni Venti gli aviatori a rischio della propria vita esploravano una rete chiamata a diventare commerciale, Saint Exupéry trasporterà la posta verso Sud, assieme a lui una squadra di intrepidi operai del cielo. Nomi come Mermoz, Guillaumet e Reine rimarranno scolpiti nel cuore dello scrittore e nella storia dell’aviazione. Lanciato nei Pirenei, o messo alla prova sulla Linea Tolosa- Casablanca- Dakar, Antoine sfida le avversità, supera malattie e tempra il proprio spirito. Da queste esperienze trarrà spunto per i suoi libri, primo fra tutti “Corriere del Sud”, ma anche “Volo di notte” e “Terra degli uomini” erano opere imperniate di una rara comunione umana, quella che sperimentò con i suoi colleghi a partire da questo periodo.

 

Il suo rapporto con il deserto, fatto di silenziose alchimie ed infinite attese, costituirà invece molta dell’impalcatura dei suoi scritti.
“Il deserto, col suo balletto d’ombre e di luce, scopre lo scrittore, lo libera momentaneamente dalle sue contraddizioni per meglio rivelarlo”. La morte è a portata di mano e l’avaria è una possibilità reale, mentre gli scali in mezzo alle distese riarse della costa mauritana stordiscono di solitudine gli equipaggi. Diversivo salutare è rappresentato dagli animali, gazzelle o camaleonti, e qui compare il fennec, la volpe del deserto con le sue enormi orecchie. Saint Exupéry sente che “addomesticare” è il suo ruolo, anzi sottolinea spesso la bellezza della parola, che sarà la parola chiave della sua opera più nota, “Il Piccolo Principe”.
Lunga e laboriosa fu la gestazione de “Il Piccolo Principe”, a partire dalla sua pubblicazione: il bambino biondo dalla lunga sciarpa bianca fece per la prima volta la sua comparsa il 6 aprile del 1943 a New York in lingua inglese. In Europa infuriava la guerra e Saint Exupéry era già stato messo al centro di duri dibattiti politici, che lo dipingevano a seconda delle parti, una volta sostenitore di de Gaulle, una volta di Pétain. Le polemiche volte alla politicizzazione dei suoi scritti, contribuirono ad incrementare un palpabile senso di mal di vivere, da cui sembrava affetto nell’ultima parte della sua vita.
Reduce da incidenti aerei gravissimi che avevano fortemente penalizzato il suo corpo, spesso ripensava ai vecchi colleghi, eroi dell’Aéropostale, che oramai non esisteva più, avendo ceduto il passo alla nascente Air France. Anche i suoi colleghi non esistevano più e il suo matrimonio si reggeva a stento in piedi, a causa delle reciproche infedeltà, quelle di lui erano addirittura ufficializzate, e di un comportamento volubile negli affetti come nei lussi. Soffrì sempre una certa precarietà economica e spesso ricorse all’aiuto del borsellino di sua madre, ma raramente rinunciava ai vizi, del resto non era forse nato conte? Eppure non conosceva malizia, si sporcava nella maniera perdonabile con cui si sporcano i bambini. Proprio il Piccolo Principe venne definito da Anne Morrow Lindbergh “un adulto con un cuore di bambino”, descrizione che calzava a pennello col conte Saint Ex. Il successo del libro fu di portata mondiale, definito anche “una favola triste”, era l’occasione di Antoine per rivelare ancora una volta al mondo la sua prospettiva poetica e gentile dell’esistenza, per dichiarare finalmente il suo amore per Consuelo vestendola dei panni della “rosa”, l’unica al mondo, la rosa del Piccolo Principe.

 

Come quella favola triste, si chiuse anche la sua storia, silenziosamente, una mattina del 31 luglio 1944, mentre era in volo di ricognizione sul Mediterraneo, in missione per gli Alleati, pronto ad infastidire i tedeschi nei loro covi. Era un “Pilota di guerra” (come aveva intitolato una sua opera) e a bordo di un Lightning bimotore semplicemente sparì.

 

Bernard Marck in 576 pagine offre un racconto davvero generoso, frutto di oltre vent’anni di ricerche, di una vita talmente densa da costituire il solido basamento per le opere dello stesso Saint Exupéry. Si coglie nel linguaggio la profonda deferenza di Marck nei confronti di quest’autore, il ritratto storico è avvincente e appassionato, il punto di vista affettuoso e mai lezioso.

Un lavoro magistrale, all’altezza dell’esistenza straordinaria che viene narrata.

 

“Super cibi per la mente”: quando medicina e alimentazione si incontrano

supercibi_sonda_recensione chrlROMA“Il libro che hai tra le mani vuole imprimere una svolta a questa situazione (progressiva perdita della memoria e crescente numero di persone affette da malattie al sistema nervoso ndr). Possiamo fare tantissimo per prevenire le perdite di memoria, o semplicemente per massimizzare le nostre prestazioni mentali, in modo da sentirci sempre meglio. Bastano semplici scelte per potenziare e proteggere il cervello, per guadagnare energia, per dormire meglio e migliorare la salute in generale”. Con queste certezze il professor Neal D. Barnard dà vita a “Super cibi per la mente”, un programma alimentare per proteggere il cervello e rafforzare la memoria. Il saggio, pubblicato in Italia da Sonda con la prefazione di Luciana Baroni, è un viaggio nel tanto agognato benessere psico fisico partendo dalla tavola. La nutrizione, infatti, gioca un ruolo fondamentale sulla nostra salute: secondo il dottor Barnard il cibo può aiutare a combattere contro i vuoti di memoria, il deterioramento cognitivo, l’ictus, l’Alzheimer e tutte quelle malattie che compromettono il funzionamento del nostro cervello. Dall’altra parte, ci sono cibi che a causa della massiccia presenza di metalli e grassi saturi non fanno altro che alimentare e aumentare il rischio di danni per la nostra salute psicofisica. Come proteggersi? Come dare nuovo vigore al nostro cervello e al nostro cuore?

 

Attraverso un “programma in 3 passi” (sfruttare i cibi migliori, allenare il cervello ed eliminare i pericoli dovuti ai disturbi del sonno e ai farmaci) e con l’aiuto dei cibi, o meglio dei Super cibi, possiamo ridurre il rischio di malattie neuro degenerative. I Super cibi – questi alimenti con i super poteri tratteggiati dal dott. Barnard – ci vengono in soccorso con vitamine importanti che svolgono un ruolo cruciale nella protezione del cervello: a Vitamina E (antiossidante) contenuta in broccoli, spinaci, mandorle, noci e nocciole; Vitamina B (acido folico) presente in spianaci, asparagi e verdura a foglia verde; poi cereali, fagioli e banane e molti altri Super cibi che concorrono ogni giorno alla nostra salute. Il libro, infatti, si chiude con una sezione ricette che rende molto più facile e pratico il nostro viaggio verso il benessere.

 
Con chiarezza, passione e conoscenza, il professor Neal D. Barnard ci rende consumatori consapevoli, ci fa capire a quali conseguenze può portare una errata educazione alimentare e ci conduce verso uno stile di vita più sano.

 

Premio Internazionale di Letteratura Città di Como: c’è tempo fino al 25 aprile

Locandina_Premio Citta di Como_bCOMO – Arriva la prima edizione del Premio internazionale di letteratura “Città di Como” rivolto ad autori e case editrici per opere edite e inedite. Il Premio, organizzato con il patrocinio del Comune di Como, del Comune di Erba, del Corriere di Como, di Comolake.com, di Editoriale Lariana, dell’Associazione Italiana di Cultura Classica, di Partners Advertising & Web Addicted, di Espansione Tv, dell’Associazione Culturale Parolario e Casa della Poesia di Como, è suddiviso in tre sezioni (poesia, narrativa e sezione giovani). Della sezione poesia, dedicata alla poetessa Alda Merini, fanno parte le categorie “Volume Edito di Poesia”, per cui è possibile presentare un solo volume, e “Inediti Poesia”, per cui si possono inviare fino a 5 componimenti poetici. La sezione di narrativa, dedicata invece allo scrittore comasco Giuseppe Pontiggia, scomparso dieci anni fa, si compone delle categorie “Libro Edito di Narrativa”, “Racconti del territorio”, per la quale è possibile inviare un racconto edito o inedito sul tema “Il territorio e l’anima”, e della categoria “Aforismi”. La sezione “Giovani” (studenti e under 25), infine, comprende tutte le sezioni elencate in precedenza con una esclusiva graduatoria di merito. I vincitori saranno decretati da due giurie, una tecnica e una popolare. La giuria tecnica, presieduta dallo scrittore Andrea Vitali e formata da Giorgio Albonico, Maurizio Cucchi, Laura Garavaglia, Emilio Magni e Lorenzo Morandotti, sceglierà 5 finalisti per ogni sezione che verranno a loro volta valutati da un gruppo di lettori selezionati da una importante libreria di Como tra i fruitori non occasionali di libri, assidui ed esperti nella lettura. La somma delle due votazioni porterà alla proclamazione dei vincitori per ogni sezione. Verranno inoltre assegnati un premio speciale alla memoria a Carla Porta Musa, scrittrice che per molti anni ha onorato la vita culturale comasca, e un premio a una personalità che, in questi ultimi due anni, si è distinta per la diffusione della cultura. I migliori elaborati riceveranno un premio in denaro.

La domanda di partecipazione deve essere consegnata entro il 25 aprile 2014.

 

 

Scarica qui il bando completo e la scheda di iscrizione al Premio.