"Barbecue", piccola guida alle grigliate di carne, pesce e verdure

ROMA Tutto cominciò nel Sud degli Stati Uniti dove il barbecue era un mezzo di aggregazione, un rituale e una festa. Oggi in tutto il mondo “barbecue” è sinonimo di cena all’aperto, convivialità e buona carne. Ma dietro all’arte di “cuocere con il fuoco” c’è molto altro; a spiegarci tradizione, diffusione e ricette per hamburger, pesce e costolette di manzo c’è “Barbecue. Piccola guida alle grigliate di carne, pesce e verdure”. Pubblicato da Astraea nella collana The Little Black Book, il libro di Mike Heneberry guida il cuoco-lettore all’esplorazione di attrezzature, tecniche di accensione, metodi di cottura e suggerimenti per la preparazione dei cibi. Importante spazio è stato dedicato alle ricette: dalle salse, alle spezie, ai diversi tipi di carne, pesce e verdure da fare alla griglia. Un prezioso manualetto, pratico e raffinato, ideale per un regalo o un acquisto d’impulso.

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"Cocktail & Stuzzichini", Aperitivi vini e long drink: formule e ricette dall’happy hour a notte alta

ROMA Il rituale di rilassarsi davanti a un cocktail o fare due chiacchiere gustando deliziosi manicaretti è ormai ben radicato nella nostra cultura.
Per decenni, però, il rito dell’aperitivo rimase invariato a pochi semplici stuzzichini: patatine, olive e tartine; ma a poco a poco, i buffet del famoso ‘happy hour’ iniziarono ad arricchirsi di vere e proprie specialità culinarie di ogni genere: primi piatti, verdure e tantissime altre prelibatezze per tutti i palati.
Se avete intenzione di saperne di più e di conoscere tutti i trucchi per riuscire a preparare un ottimo long drink leggete ‘Cocktail & Stuzzichini’ edito nel 2010 da Astraea, nella collana ‘The big book’, a cura di Maria Cristina Giordano e arricchito dalle illustrazioni di Paolo Orlandi.

Il rito dell’aperitivo e il piacere del cocktail. Scoprirete come scegliere il drink che incontra il vostro gusto, come preparare i cocktail che piacciono ai vostri ospiti e come stuzzicare l’appetito e risolvere una serata con oltre cento proposte di stuzzichini e finger food. A fare da premessa una serie di godibili letture sulle origini dell’aperitivo e la nascita delle marche storiche di vermouth e liquori. Segue una breve spiegazione degli strumenti per la realizzazione dei cocktail e dei bicchieri usati per ogni formula classica. Il volume è arricchito dalle straordinarie illustrazioni di Paolo Orlandi. (Scheda libro a cura dell’ Astraea Editrice).

Cocktail & Stuzzichini a cura di M. Cristina Giordano , Astraea Editrice, pp. 176, € 16,90

Gennaio ricco di Novità Editoriali

Giulia Siena
Roma – Tantissime le novità editoriali del nuovo anno; infatti, il 2011 si presenta come una stagione ricca di romanzi, guide, saggi e letture per bambini. ChronicaLibri ha scelto le ultime pubblicazioni di alcune interessanti case editrici.
 Aliberti (Roma) pubblica il libro-inchiesta “Umberto Magno. La vera storia dell’imperatore della Padania” di Leonardo Facco. Falzea (Reggio Calabria – Bologna) porta in libreria “In fondo ai suoi occhi” di Roberto Bonfanti e “Stai come vuoi. Manuale di equilibrio emotivo” di Claudio Maffei.
La casa editrice Zero91 (Milano) ci segnala tra le novità di questo gennaio 2011″Quasi innocenti” di Marin Ledun. Astraea (Bologna) inserisce “Lingerie. Piccola guida all’abbigliamento della seduzione” di Francesca Tripodi nella collana “Pink Book”.

Fanucci (Roma) presenta “I figli di Abramo” il nuovo thriller targato Robert Littell, “La città sostituta” dalla visione magica di Philip K. Dick e per i ragazzi “Radiance” una nuova e commovente storia di Alyson Noel. Da Pendragon (Bologna) è in libreria da qualche settimana il romanzo “Il rotolo di tela” di Alba Piolanti e le nuovissime guide “Roma senza vie di mezzo” di Achille Corea e “Milano senza vie di mezzo” di Paolo Melissi. :duepunti edizioni (Palermo) pubblica”L’invenzione della cultura eterosessuale” di Louis-Georges Tin. Le letture tutte dedicate ai bambini sono: “Quel ramo del lago di Como… La storia dei Promessi Sposi” di Ermanno Detti e le illustrazioni di A. Ferrara pubblicato dalle Nuove Edizioni Romane (Roma); la “La casa sull’altura” – in libreria dal 26 gennaio – di Nino De Vita con illustrazioni di S. Massi edito da Orecchio Acerbo (Roma) e l’ultimo libro di Emanuela Nava e Desideria Guicciardini pubblicato dalla Lapis (Roma),”Il mio ciuccio per te”.


 

Patrizia di Carrobio ci porta tra i "Diamanti"

Giulia Siena
ROMA – Donne e diamanti, un legame antico e indissolubile che ha portato una donna che di mestiere commercia diamanti a scrivere una guida pratica e completa pubblicata da Astraea. ChronicaLibri ha intervistato Patrizia di Carrobio, autrice di “Diamati, una guida personale”. 
 

Come è nata l’idea di una guida tutta dedicata ai diamanti? 
L’idea di una guida dedicata ai diamanti è maturata nel tempo, lavorando a contatto con le persone e rendendomi conto di quanto la gente fosse confusa dalle troppe informazioni reperibili sui libri, su internet o anche solo per sentito dire. Al posto di avere un’idea chiara su cosa fossero i diamanti, come andassero scelti e tutto quello che potesse interessare loro, le persone avevano un’idea del diamante e del gioiello unicamente basata sulla cosiddetta ‘leggenda metropolitana’. Con la mia guida, Diamanti, voglio cercare di mettere chiarezza e offrire delle informazioni quanto più vicine alla quotidianità di chi il diamante lo deve acquistare, per sé o per qualcun altro. 
Nel libro ci spieghi che per scegliere un diamante è essenziale affidarsi  alla teoria delle “quattro C” e al buon gusto, ma c’è qualcosa che fa di un gioiello un oggetto davvero di cattivo gusto? 
Con gli anni mi sono resa conto che ‘buon gusto’ e ‘cattivo gusto’ sono due concetti del tutto relativi. Così come un vestito può essere immettibile per qualcuno e stupendo per qualcun’altro, nello stesso modo, quello stesso vestito, per esempio, se indossato da una donna può apparire in un modo e se indossato da un’altra in modo diametralmente opposto. Ciò che sta male a una persona può stare bene a un’altra. La stessa cosa vale per il gioiello o per il diamante.
La mia opinione, ovviamente strettamente personale, è che sia il connubio oggetto-persona a determinare quanto quell’oggetto possa essere o meno di buon gusto. Credo, inoltre, che stare bene con se stessi aiuti a indossare con più naturalezza qualsiasi cosa, gioielli, abiti e quant’altro.
Come tu ci spieghi, dopo la seconda guerra mondiale tra le donne e i diamanti è iniziata  una lunga storia d’amore, questa storia d’amore oggi è ancora salda, nonostante i problemi  finanziari dell’ultimo periodo? 
Sono convinta che la storia d’amore tra le donne e i diamanti sia del tutto indipendente rispetto ai soldi o a una condizione economica più generale. Per questo credo che questa love story duri ancora oggi, indenne e incolume.
Tu hai lavorato in Italia, Inghilterra, America, come cambiano i gusti degli acquirenti in materia di diamanti? 
Le persone, ovunque si vada, sono molto influenzate dalle mode e dai costumi.
Negli Stati Uniti si usa molto volersi far notare (questo è un paese dove avere dei soldi e mostrarlo viene visto come qualcosa di positivo) e per questo forse i diamanti e i gioielli indossati qui sono in generale più vistosi. Diversamente dall’Italia dove per una questione culturale e sociale si tende più alla sobrietà, considerando la vistosità qualcosa di un po’ ‘cafone’.
I diamanti che scelgono le donne per se stesse sono diversi da quelli che scelgono gli uomini per donarli alle donne?
Credo si tratti di una questione del tutto personale: quanto più un uomo si trova sulla stessa lunghezza d’onda della sua donna, tanto più tenderà a scegliere quello che lei avrebbe scelto per se stessa.  
La recensione di “Diamanti, una guida personale” sarà online giovedì su ChronicaLibri