10 Libri per combattere il Lunedì

LunedìROMA – Abbiamo assistito all’invasione sui social network delle lunghe liste di libri, musica e film. Noi, i 10 Libri, li avevamo ideati nascendo, per sopperire alla carenza di idee quando sorgeva la domanda: “E ora, cosa leggo?”. Abbiamo pensato a 10 Libri per combattere la noia, i 10 Libri per la Giornata Mondiale della Terra, i 10 Libri delle donne, i 10 Libri per una notte insonne, libri per bambini, ragazzi, lettori attenti, lettori svogliati, feste, festività, occasioni e regali. Abbiamo dato centinaia di consigli – sempre in liste da dieci – anche quando nessun social network si intrometteva tra le tue carte. Abbiamo pensato a tante occasioni per leggere e ci siamo lasciati sfuggire la più “banale”: quella per sopravvivere al lunedì leggendo. Oggi, per voi, i 10 Libri per combattere il Lunedì.

 

1. Anch’io sono scrittura. L’autobiografia di Octavio Paz, SUR
Combatte il Lunedì perché ci permette di conoscere la vita e l’opera dell’autore in ordine cronologico, dall’infanzia fino agli ultimi giorni, passando per la formazione letteraria, la passione politica, l’amore per la poesia, i viaggi, i riconoscimenti, la malattia, i ricordi personali.
2. Shotgun Lovesongs di Nickolas Butler, Marsilio
Combatte il Lunedì perché è un vibrante inno alle cose che contano davvero nella vita, l’amore e la lealtà, il potere della musica e la bellezza della natura.

3. Causa di forza maggiore di Nothomb Amélie, Voland
Combatte il Lunedì perché quando irrompe l’imprevisto comincia una nuova vita, nel bene e nel male.

4. Mare d’inverno di Grazia Verasani, Giunti
Combatte il Lunedì perché è un romanzo ironico, amaro e vero sull’amicizia tra donne.

5. Taipei di Tao Lin, ISBN
Combatte il Lunedì perché seguire Paul, il protagonista, da Brooklyn fino in Taiwan attraverso social network, disastri e amori è un gran bel viaggio.

6. Gli eroi imperfetti di Stefano Sgambati, Minimum fax
Combatte il Lunedì perché questa è una storia oscura e sensuale, che mescola giallo, eros e romanzo di formazione, popolata da personaggi le cui vite si intrecciano illuminando in modo indimenticabile le paure, i desideri e le speranze che pulsano sotto l’apparente normalità di tutti noi.

7. Felici i felici di Yasmina Reza, Adelphi
Combatte il Lunedì perché la felicità – nell’a­more o nell’assenza di a­more, all’inter­no di una coppia o al di fuori di ogni legame – è un talento.

8. Mala Castra di Remo Teglia, Avagliano
Combatte il Lunedì perché è narrazione, racconto e amara cronaca di una umanità che cambia.

9. Il Malpensante di Gesualdo Bufalino, Bompiani
Combatte il Lunedì perché leggere aforismi, pensieri e umori e malumori è sempre un buon esercizio di distrazione.

10. 10 Modi per imparare a essere poveri ma felici di Andrea Pomella, Laurana
Combatte il Lunedì perché imparare a svincolarsi dalle logiche del danaro potrebbe essere la ricetta per il futuro.

 

 

La lunga corsa al Premio Strega: ecco i 27 libri candidati e le novità 2014

PremioStrega2014ROMA – Chiuse le candidature per la sessantottesima edizione del Premio Strega: sono 27 le opere presentate dagli Amici della domenica, lo storico corpo votante che dal 1947 attribuisce il riconoscimento a un libro di narrativa italiana pubblicato tra il 1° aprile dell’anno precedente e il 31 marzo dell’anno in corso. L’11 aprile, poi, il Comitato direttivo del Premio – presieduto da Tullio De Mauro – si riunirà per selezionare tra le proposte degli Amici della domenica i 12 libri che andranno avanti nella selezione fino a disputarsi il Premio Strega 2014. I 12 finalisti si contenderanno anche la grande novità di quest’anno, il Premio Strega Giovani, assegnato da una giuria di circa quattrocento ragazze e ragazzi, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di licei e istituti diffusi su tutto il territorio italiano e all’estero (a Berlino, Bucarest e Parigi).

 

Ecco i 27 libri presentati:
1. Intanto anche dicembre è passato (Baldini&Castoldi) di Fulvio Abbate
Presentato da Michele Mari e Massimo Onofri
2. Oltre le Colonne d’Ercole (Book Sprint) di Lorenzo Bracco e Dario Voltolini
Presentato da Daria Bignardi e Paolo Di Stefano
3. Match nullo (Cavallo di Ferro) di Luca Canali
Presentato da Roberto Pazzi e Paolo Ruffilli
4. Non dirmi che hai paura (Feltrinelli) di Giuseppe Catozzella
Presentato da Giovanna Botteri e Roberto Saviano
5. Lisario o il piacere infinto delle donne (Mondadori) di Antonella Cilento
Presentato da Nadia Fusini e Giuseppe Montesano
6. Il mantello di porpora (La Lepre) di Luigi De Pascalis
Presentato da Filippo La Porta e Claudio Strinati
7. Il paese senza nome (Carabba) di Lucianna Di Lello
Presentato da Vittorio Avanzini e Ludovico Gatto
8. C’è posto tra gli indiani (Perrone) di Alessio Dimartino
Presentato da Antonio Augenti e Elena Clementelli
9. Bella mia (Elliot) di Donatella Di Pietrantonio
Presentato da Antonio Debenedetti e Maria Ida Gaeta
10. Publisher (Fazi) di Alice Di Stefano
Presentato da Giuseppe Conte e Francesca Pansa
11. Riscatto (Libroteca Paoline) di Melo Freni
Presentato da Giampaolo Rugarli e Giovanni Russo
12. unastoria (Coconino Press) di Gipi
Presentato da Nicola Lagioia e Sandro Veronesi
13. To Jest (Edizioni il Foglio) di Fabio Izzo
Presentato da Predrag Matvejević ed Elisabella Kelescian
14. Calcio e acciaio (Acar) di Gordiano Lupi
Presentato da Marcello Rotili e Wilson Saba
15. Viaggiatori di nuvole (Marsilio) di Giuseppe Lupo
Presentato da Salvatore Silvano Nigro e Sebastiano Vassalli
16. Come fossi solo (Giunti) di Marco Magini
Presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Piero Gelli
17. Ganymede e la notte dei cristalli (Biblioteca dei Leoni) di Franco Massari
Presentato da Giorgio Bàrberi Squarotti e Luciano Luisi
18. Oltre il vasto oceano (Avagliano) di Beatrice Monroy
Presentato da Renato Besana e Corrado Calabrò
19. Nella casa di vetro (Gaffi) di Giuseppe Munforte
Presentato da Arnaldo Colasanti e Massimo Raffaeli
20. La mia ora di vento (Il Papavero) di Gerardo Pepe
Presentato da Piero Mastroberardino e Cesare Milanese
21. La terra del sacerdote (Neri Pozza) di Paolo Piccirillo
Presentato da Valeria Parrella e Romana Petri
22. La vita in tempo di pace (Ponte alle Grazie) di Francesco Pecoraro
Presentato da Giuseppe Antonelli e Gabriele Pedullà
23. Il desiderio di essere come tutti (Einaudi) di Francesco Piccolo
Presentato da Paolo Sorrentino e Domenico Starnone
24. Storia umana e inumana (Bompiani) di Giorgio Pressburger
Presentato da Gianfranco De Bosio e Sergio Givone
25. Venga pure la fine (e/o) di Roberto Riccardi
Presentato da Francesco Guccini e Giuseppe Leonelli
26. Ovunque, proteggici (nottetempo) di Elisa Ruotolo
Presentato da Marcello Fois e Dacia Maraini
27. Il padre infedele (Bompiani) di Antonio Scurati
Presentato da Umberto Eco e Walter Siti

 

Il comitato
A Tullio De Mauro e Valeria Della Valle (rispettivamente presidente e consigliera della Fondazione Bellonci) e ad Alberto Foschini e Giuseppe D’Avino (presidente e amministratore delegato di Strega Alberti spa), si aggiungono: gli scrittori vincitori del Premio Strega Paolo Giordano, Melania G. Mazzucco, Edoardo Nesi, la giornalista e saggista Simonetta Fiori, il giornalista Enzo Golino e lo storico della lingua Luca Serianni. In questa nuova composizione il comitato resterà in carica per il triennio 2014-2016.

I nuovi Amici della Domenica
Oltre a Walter Siti, Premio Strega 2013, che entra di diritto a far parte della giuria, sono stati scelti: Maria Pia Ammirati, scrittrice e vicedirettore di Rai Uno; Pietrangelo Buttafuoco, giornalista e scrittore; Anna Grazia D’Oria, direttore editoriale Manni editori; Franco Di Mare, giornalista, conduttore televisivo e scrittore; Maria Cristina Donnarumma, insegnante e operatrice culturale; Dario Franceschini, avvocato, scrittore e uomo politico, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo; Linda Giuva, archivista e docente universitaria; Roberto Ippolito, giornalista e scrittore; Massimo Lugli, giornalista e scrittore; Lisa Roscioni, storica e saggista; Rossana Rummo, direttore generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d’autore del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; Benedetta Tobagi, giornalista, scrittrice e consigliere di amministrazione della Rai; Monique Veaute, giornalista, presidente della Fondazione Romaeuropa.
I nuovi giurati entrano a far parte del corpo votante del premio che comprende – oltre agli Amici della domenica – 60 lettori forti selezionati ogni anno da librerie indipendenti italiane e quindici voti collettivi espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all’estero, per un totale di 460 aventi diritto.

I 10 Libri più venduti della settimana e i 10 Libri del 2014

10LIBRI chronicalibriROMA – Parlare di classifiche non ci entusiasma; guardare alle classifiche dei libri più venduti per scegliere un libro non è mai stato nella nostra natura. Ma le classifiche, si sa, dettano il mercato, e allora noi vi aggiorniamo. Nell’aggiornavi, oltre alla classifica dei 10 Libri più Venduti nella seconda settimana del 2014, vi segnaliamo 10 Libri che saranno in libreria nei prossimi mesi e che potrebbero cambiare, rinnovare e sconvolgere il panorama letterario di questo intero anno.

 

Nella classifica dei 10 Libri più Venduti di questa settimana (dal 6 al 13 gennaio 2014) troviamo libri di diverso genere e scrittori di diverso tipo: ottime voci della letteratura internazionale e personaggi della tv, scribacchini italiani e scrittori italiani, classici della letteratura per ragazzi e fantasy dal sapore cinematografico. Scegliete voi, scegliete anche – e soprattutto – fuori dalle classifiche.

1. “Gli sdraiati” di Michele Serra, Feltrinelli
2. “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” di Luis Sepùlveda, Guanda
2. “Splendore” di Margaret Mazzantini, Mondadori
4. “Diario di una schiappa. Guai in arrivo!” di Jeffrey Patrick Kinney, Il Castoro
5. “La strada verso casa” di Fabio Volo, Mondadori
6. “Il gioco di Ripper” di Isabel Allende, Feltrinelli
7. “E l’eco rispose” di Kaled Hosseini, Piemme
8. “Hunger Games” di Suzanne Collins, Mondadori
9. “L’oroscopo 2014” di Paolo Fox, Cairo Editore
10. “Hunger Games. Il canto della rivolta” di Sazanne Collins, Mondadori

 

I 10 Libri del 2014

1. “L’uomo di fiducia” di Herman Melville, tra pochi giorni in libreria pubblicato dalle Edizioni e/o
L’uomo di fiducia è il romanzo più oscuro, satirico e divertente di Melville: una critica feroce dell’ottimismo del sogno americano, una visione del mondo moderna e disincantata, e una commedia del travestimento dal profondo significato simbolico in cui niente è davvero come sembra. Pubblicato nel 1857, L’uomo di fiducia è l’ultima opera che Herman Melville diede alle stampe nella sua vita.

2.”Il cardellino” di Donna Tartt, in primavera per Rizzoli.
Il cardellino è l’animale raffigurato nel piccolo dipinto che viene affidato a Theo da uno dei prigionieri prima di morire. Questo tesoro sarà l’unica costante, il centro di gravità permanente nella vita deragliata di Theo, simbolo di un’innocenza impossibile da riscattare. E insieme miccia di una pulsione autodistruttiva destinata a tormentarlo per sempre. Tra i salotti dell’Upper East Side e la desolazione della periferia Las Vegas, tra amori impossibili e vizi inconfessabili, capolavori rubati e vertiginose fughe lungo i canali di Amsterdam.

3. “Il giardino dei dissidenti” di Jonathan Lethem, tra qualche mese in libreria per Bompiani
Il romanzo parla di due donne, Rose Zimmer, una comunista irriducibile e volubile che terrorizza il suo quartiere e la sua famiglia con la forza della sua personalità e l’assolutismo delle sue convinzioni; e sua figlia Miriam, americana anti-americana, ugualmente appassionata, impegnata a sfuggire alla soffocante influenza di Rose. All’inseguimento dei propri ideali, tutti lottano per rincorrere le proprie passioni e i propri sogni utopici in un’America in cui ogni forma di radicalismo è vista con perplessità, ostilità o indifferenza.

4. “Exit Strategy” di Walter Siti, in libreria da aprile per Rizzoli
Il protagonista del romanzo è Walter Siti, un uomo che ha deciso di abbandonare quella illusione di onnipotenza in cui si è cullato per trent’anni, e che dopo tante storie effimere si è adattato alla relazione “umana troppo umana” con un nuovo compagno. Per lui e per assumersi nuove responsabilità si è trasferito da Roma a Milano. A questo percorso personale fa da sfondo un contesto sociale che dimentica e perdona, impazzisce e rinsavisce.
5. “Racconti di una vita” di Nadine Gordimer, in libreria da marzo per Feltrinelli
Cinque decadi di racconti inediti in Italia, dal 1952 al 2007. Questo è “Racconti di una vita”, il nuovo libro attraverso il quale Gordimer disegna la geografia delle relazioni umane con un acume psicologico affilatissimo e una sorprendente mancanza di sentimentalismo. Il suo essere radicata a un momento politico, un luogo e una fede, non ha mai diminuito i suoi talenti come artista. La sua scrittura si mette così al servizio dell’umanità e diventa un memento potentissimo dell’agonia vissuta in Sudafrica e un estremo tentativo d’intervento umano fra due fazioni di una società che sembra disperatamente divisa.

6. “Voyeur. Romanzo per immagini” di Flavio Caroli, in libreria tra qualche giorno per Mondadori.
Per un fotografo lo sguardo è lo “strumento filosofico” per comprendere il mondo. L’eros e la bellezza, o viceversa l’orrore delle guerre (vissute in prima persona) dell’ultimo mezzo secolo, sembrano raccogliere il loro senso nella vita sempre essenziale delle forme in cui si manifestano le cose. Ma l’ultima verità , sul limite estremo dell’esistenza, porta bellezze e consapevolezze che lo sguardo non aveva saputo cogliere, interpretare e utilizzare.

7. “Nulla, solo la notte” di  John Williams, in libreria da febbraio per Fazi.
Questa è la storia di Arthur Maxley, giovane studente americano di San Francisco che si definisce un parassita. Siamo alla fine degli anni Quaranta e la vicenda si concentra in un’unica giornata del ragazzo, scandita da alcuni piccoli e grandi eventi. L’appuntamento con il padre, assente da anni per via di un lavoro che lo conduce in giro per il mondo e in quei giorni tornato in città, è un momento a cui Arthur si avvicina con grande emozione, incerto sul suo esito, ma d’altra parte carico di aspettative.

 8. “Nostalgia” di Eshkol Nevo, da febbraio in libreria per Neri Pozza
“Nostalgia” è il romanzo d’esordio con cui Eshkol Nevo si è fatto conoscere in tutto il mondo. Una storia profonda e poetica, e dal montaggio narrativo sorprendente, che dimostra come nessuno sia in grado di scandagliare l’animo umano e riflettere sul desiderio, sul passato e la ricerca del proprio posto nel mondo, come lo scrittore israeliano. La storia è quella di Noa e Amir, due studenti ebrei: lei studia fotografia a Gerusalemme, lui frequenta psicologia a Tel Aviv. Giovani e innamorati, decidono di andare a vivere insieme in un villaggio di nome Castel, situato a metà strada tra le due città, dove dal 1948 si è stabilita una comunità ebraica proveniente dal Kurdistan. Qui la coppia si lascia contagiare dal clima drammatico del luogo e solo quando ognuno di loro riuscirà a superare la nostalgia per un passato mai dimenticato, le loro vite torneranno ad avere un senso, e riprenderanno a muoversi, seppur in direzioni diverse.
9. “I fratelli Rico” di Georges Simenon, in libreria tra qualche giorno per Adelphi
Sono cresciuti nelle strade di Brooklyn, i tre fratelli Rico; e lì hanno cominciato, ciascuno a modo suo, a lavorare per l'” organizzazione “: Tony, il minore, si limita a guidare le macchine, Gino è diventato un killer e Eddie, il maggiore, un piccolo boss di provincia. Tutto procede come al solito ma il destino di Tony è segnato.

 

10. “Viole nere” di Tess Gallagher, in libreria da marzo per Einaudi
“Viole nere” è una raccolta che riunisce il meglio della produzione letteraria di Tess Gallagher e mostra il mondo da cui l’autrice trae ispirazione: la provincia del sud e del nord ovest degli Stati Uniti, quello in cui rappresentanti di cosmetici, redattori di giornali locali, insegnanti in pensione vedono stravolgersi le proprie esistenze per l’irrompere di una violenza o di una crisi. La Gallagher, moglie dello scrittore Raymond Carver, raggiunse la notorietà con “Spontaneamente”, una raccolta di poesie scritte per Carver.

 

 

 

 

 

Novità: “L’Ammezzato” arriva alla Milanesiana

bompianiMILANO – Arriva in occasione della Milanesiana – l’ormai storica rassegna in programma a Milano con 40 appuntamenti fino al 9 luglio – “L’Ammezzato” di Nicholson Baker. Pubblicato da Bompiani,  il romanzo parla di Howie, un impiegato alquanto ordinario.

Dopo l’intervallo per il pranzo – un biscotto, un bicchiere di latte – il giovane Howie, torna al lavoro: attraversa l’atrio, sale, diretto al suo ufficio nell’ammezzato, sulla scala mobile… Tutto pare ovvio, consueto – ma oggi, forse, non è un giorno come tutti gli altri. Oggi, prima di rientrare, Howie ha dovuto fare un acquisto: un paio di lacci da scarpe, per sostituire quelli che gli si sono rotti – una stringa ieri, una l’altroieri. Un caso strano, in verità… a partire da questo spunto, la brevissima ascesa del protagonista – una manciata di secondi – si trasforma, per libera associazione, o dissociazione, di idee, in un eccentrico, divertente e insieme spietato itinerario del pensiero e della memoria. Mentre si chiede quando ha imparato a legarsi le stringhe da solo; quali altri tappe hanno segnato la sua crescita; come si usurano le stringhe (nel legarsele o nel camminare? e in modo simmetrico o no?), il quotidiano, il banale, i tic propri e altrui vengono catalogati, spiati, commentati, chiosati con lucido sarcasmo, in una sorta di delirante volontà di dare ordine al caos.

Novità: “Piangi pure”, ama e continua a vivere

Giulia Siena
ROMA 
“Io non mi pento mai di niente. Il pentimento si porta dietro il rimpianto e il rimpianto è uno dei due sentimenti che non posso assolutamente permettermi. L’altro è l’amore”.

Ha quasi ottant’anni Iris De Santis. E ottant’anni sono troppi per amare. A quell’età bisogna guardare le vite degli altri e non essere così egocentrici da pensare alla propria vita; figuriamoci all’amore! L’amore tra anziani, poi, è una cosa così grottesca, un’ostinazione che la società non accetta. E Iris ha già dato scandalo nella sua vita, da giovane, quando negli anni Sessanta ha abbandonato il marito e una figlia che non la perdonerà mai per correre dietro a un capriccio, all’amore. Ha fatto di più: negli stessi ha lasciato che lo scandalo familiare fosse sotto gli occhi di tutti, ne ha fatto un libro di discreto successo. Ora non ha più legami e potrebbe abbandonarsi alla simpatia per C., lasciarsi trasportare da una personalità così bella che potrebbe risvegliarla dal torpore degli anni.

Iris, protagonista di “Piangi pure”, l’ultimo romanzo di Lidia Ravera in libreria per Bompiani, si era rassegnata alla vecchiaia. Aveva fatto della sua casa romana ai Parioli, quella che aveva comprato con i soldi guadagnati dal suo libro sullo scandalo, la tana dove ritirarsi. Ma qualcosa in lei è cambiato, non solo ha venduto il suo appartamento come nuda proprietà ma ha un motivo per vivere. Vedere ogni giorno C. per il caffè e, alle volte, per l’aperitivo, ha risvegliato in lei qualcosa. Chi è C.? C. come Carlo, lo psicoterapeuta del terzo piano, l’affascinante professore ultrasettantenne che le ha consigliato di tenere un diario e scrivere per non abbandonarsi, per non lasciarsi ingoiare da una morte precoce. Nasce così uno scritto che è un esercizio quotidiano in cui Iris parla in prima persona dei suoi non-progetti e del rapporto difficile con sua figlia Alice e con sua nipote Melina, del riscatto e della sorpresa nel ritrovarsi viva. Lo scritto, nella seconda parte del libro, lascia il posto alla terza persona e diventa romanzo.

 

“Piangi pure” è una liberazione, è la scoperta di una vita che continua oltre le convenzioni sociali; è una felicità che non ha limiti di età, è l’eros che va oltre le apparenze, è la voglia di vivere nonostante la malattia. In “Piangi pure”, oltre che protagonisti, Iris e Carlo sono i veri personaggi. Il resto, Alice, Melina e gli altri vengono descritti seguendo dei cliché, gli stessi cliché che usano i “più giovani” nella realtà per descrivere gli anziani.

La forza di raccontare

Giulia Siena
ROMA
– “Se non puoi aggiungere giorni alla vita prova ad aggiungere vita ai giorni.” Questo è quello che si ripete Anne-Dauphine da quando il primo marzo, nel giorno del secondo compleanno di Thais, scopre che sua figlia è malata. Thais, la sua bambina, presto sarà portata via da una malattia. Il tiranno tanto temuto si chiama Leucodistrofica metacromatica. Il nome le fa paura, ma forse, a farle più paura sono quei piccoli ed esitanti passi sulla sabbia bagnata lasciati da Thais sulle spiagge della Bretagana. Comincia così la storia di una madre che racconta con amore e minuzia la malattia genetica di sua figlia.
“Due piccoli passi sulla sabbia bagnata” è il primo libro di Anne-Dauphine Julliand, giornalista e scrittrice francese, che nel romanzo di Bompiani racconta due anni della propria vita: sfide, dolori e scommesse.

Il giorno del secondo compleanno di sua figlia, Anne-Dauphine scopre che la bambina, con il passare del tempo, non potrà più correre, sorridere e parlare. Con il tempo i movimenti di Thais diventeranno più lenti, sempre più lenti, fino a spegnersi. L’allegria e la curiosità della bambina saranno annientati da questo mostro oscuro, da questa lenta e inesorabile coltre che offuscherà le giornate della sua famiglia. E cosa ne sarà del bambino che ora porta in grembo Anne-Dauphine? La nuova gravidanza, quel piccolo germoglio che sta crescendo nel suo grembo, è minato dal mostro che ha catturato ora Thais? Domande, dubbi e perplessità accompagneranno i protagonisti di questa storia per due anni di vita, un periodo in cui la caparbia e l’amore hanno combattuto con forza il dolore.

“Due piccoli passi sulla sabbia bagnata” è il resoconto di come la vita possa essere riscritta al presente; vivendola ogni giorno, nonostante tutto.

“Come godersi la vita e lavorare meglio”: una piccola guida per ritrovare la serenità.

Alessia Sità

ROMA – Vivere e lavorare senza avere preoccupazioni è il sogno di tutti, ma realizzarlo non è semplice. Ogni giorno ci lasciamo turbare da mille pensieri e da problemi di ogni tipo. Il risultato: tanta ansia e scarse capacità di analizzare lucidamente la fonte del nostro turbamento.  “Come godersi la vita e lavorare meglio” di Dale Carnegie, pubblicato da Bompiani, nella Collana i grandi Tascabili, ci offre ottimi spunti di riflessione, per capire quali sono gli errori più frequenti commessi nel valutare il nostro approccio alla vita e alla gente.
Partendo dal presupposto che per stare bene con se stessi non è necessario imitare gli altri, l’autore ci invita a non perdere di vista quello che noi siamo realmente. Mettersi alla prova è fondamentale per sapere cosa siamo in grado di fare. Imparare ad accettare le critiche – senza però lasciarsi travolgere eccessivamente dalla negatività che proviene da esse – è la strada giusta da perseguire, per poter affrontare serenamente la vita di tutti i giorni.  Ricordare essenzialmente le cose belle che ci riguardano, ci permetterà di limitare ansie e paure varie. “Circa il novanta per cento delle cose della vita va bene, e solo il dieci per cento ci va di traverso. Se vogliamo esser felici, pensiamo soltanto al novanta per cento che va bene e ignoriamo il dieci per cento che va di traverso.” Cercare di fare del nostro meglio ci permetterà di evitare rimpianti o rammarichi. Il segreto per lavorare bene è: farlo con entusiasmo sempre e comunque, evitando per quanto sia possibile l’ipertensione. Trattare e comunicare con la gente nel modo più opportuno, ci consentirà di non incorrere in stupidi errori o fraintendimenti, che spesso e volentieri sono alla base delle nostre preoccupazioni. “Come godersi la vita e lavorare meglio” è una piccola guida su come imparare a fare leva sui nostri punti di forza, esternando le nostre migliori capacità per arrivare al successo. Relativizzare, decentrare e controllare. Sono questi i dettami da seguire per conquistare la serenità di cui abbiamo bisogno per vivere bene.

 

Il fascino intramontabile di uno scrittore

Luigi Scarcelli
PARMA“Il desiderio[…]è costante in una donna o in un uomo sano[…]. L’Amore, l’amore vero è raro”
1944. Mentre Londra viene dilaniata dai bombardamenti della II guerra mondiale, in un villetta di Regent Park, lo scrittore H.G Wells vive i suoi ultimi mesi di vita consapevole della malattia che sta degenerando nel suo corpo. E’ questa l’ambientazione di partenza di “Un uomo di fascino”, il libro di David Lodge edito da Bompani.

Lodge accompagna il lettore alla scoperta della vita e personalità di H. G. Wells, ne ripercorre le fasi che lo hanno portato a comporre capolavori come “La macchina del tempo” e “La guerra dei mondi”, dando voce ai ricordi del celebre autore sotto la forma di un colloquio interiore intrapreso dallo scrittore stesso.
H. G. Wells rivive mentalmente la sua vita, partendo dall’infanzia fatta di povertà dignitosa, passando per i primi impieghi lavorativi come insegnante fino ai grandi successi letterari. Il filo conduttore della sua vita è il rapporto conflittuale con l’altro sesso e l’amore: padre di due figli , uno dei quali  “naturale”, Wells ha vissuto in maniera contraddittoria il rapporto con le donne, diviso tra rapporti occasionali, cercati per dare sfogo alla sua passionalità,  e matrimoni paradossalmente falliti per problemi nell’intimità coniugale.

Lo stile del romanzo propone una struttura da intervista quando Wells è immerso nel suo colloquio interiore, e passa ad uno stile descrittivo e a tratti accademico, ma mai banale. L’autore basa il suo racconto su una serie di documenti e citazioni originali, cercando di riprodurre fedelmente i vari momenti della vita di Wells, usando la sua bravura solo per completare e rendere vivo ciò che è riportato o immaginabile dalle  fonti, come un restauratore che rimette in sesto un’opera d’arte.

Un viaggio affascinante nella storia privata di uno dei più grandi scrittori moderni, in un libro che si presta ad una possibile trasposizione cinematografica.

“Amy. Mia figlia”

Giulia Siena
ROMA
“Le canzoni sono straordinarie, ma dovette attraversare l’inferno per poterle comporre”. Sono le parole di Mitch Winehouse in “Amy. Mia figlia”, il libro scritto dal padre della celebre star inglese morta il 23 luglio 2011. Il volume, pubblicato in Italia da Bompiani, è il racconto intenso, straziante, tenero e sofferto di 27 anni di vita di un’artista geniale.

Oggi, a un anno esatto dalla scomparsa di Amy, su queste pagine trova spazio un libro che parla di una bambina vanitosa, un’osservatrice attenta, una star con le sue virtù e le sue paure, una donna che si è lasciata rovinare per amore e che, nonostante l’amore, non è riuscita a rialzarsi.
Mitch Winehouse parte dell’infanzia di Amy, dalla passione di entrambi per la musica e per le canzoni di Sinatra; racconta la semplicità, la testardaggine e la determinazione di quella bambina che amava cantare, acconciarsi con i vestiti e le collane della nonna, riuscendo a fare sembrare attente decorazioni retrò. Amy era così, era una ribelle che amava la sua famiglia e le tradizioni ebraiche, era una ragazza curiosa, esplosiva e ironica.
Amy, all’inizio degli anni duemila, sapeva quello che voleva: cantare e diventare famosa. Frequentò diverse scuole, allenò la sua voce e compose in musica con la sua chitarra le frasi che raccoglieva sul suo taccuino per gli appunti. La sua musica si fa vita e nel 2003 pubblica Frank. Ma Amy per far conoscere la sua arte doveva affrontare il pubblico; “Amy non riuscì mai a capire come tener testa alla sua paura del palco. Anche se non si sentiva male fisicamente, come accade ad alcuni artisti, a volte aveva bisogno di bere qualcosa prima di salire sul palco”. L’insicurezza, il timore di affrontare chi le stava di fronte, accompagnava l’artista quando doveva salire sul palco; allora doveva bere qualcosa, all’inizio bastava qualche drink, poi, con gli anni, divenne alcolismo.

 

A peggiorare la situazione arrivò Black, l’ossessione di Amy. Black era il ragazzo scanzonato per il quale Amy perse la testa. Nel 2006 si conobbero e Amy si lasciò trascinare nella tossicodipendenza. A questo punto la vita di Mitch non è più solo quella di un padre. Mitch da amico e confidente di Amy ne diventa anche l’angelo custode, correndo al capezzale della figlia ogni volta che un collasso o una ricaduta portavano Amy a essere l’ombra della grande donna che era. Il 2007 è l’anno decisivo per Amy: esce Back to Black, l’album che le fa scalare le classifiche mondiali e grazie al quale ottiene cinque Grammy Awards. Ma Back to Black è una dichiarazione d’amore a suo marito, Black che sposa lo stesso anno e dal quale divorzierà nel 2009. A Black, a l’uomo che secondo Mitch sarà la causa di tutti i problemi di Amy, è dedicato un album nel quale l’artista esprime anche tutto il suo dolore, la sua sofferenza e la sua voglia di uscire dalla trappola letale che è la tossicodipendenza. Sono questi gli anni più bui di Amy Winehouse come donna, ma la con l’amore della sua famiglia, l’affetto degli amici e la sua determinazione riuscirà a uscire dalla tossicodipendenza a fine del 2008. Ma la strada è ancora in salita. Nel 2010 Amy sembra rinascere: suona, compone, ama nuovamente, ha tanti progetti e vuole vivere. Nella notte del 23 luglio 2011 la sua vita si arresta e la sua voce tace. Forse un collasso per abuso di alcool.

 

“Amy. Mia figlia” è un libro scritto in soli quattro mesi, un atto di amore frutto di un diario che Mitch tiene dal 2007 e dove appunta i tanti giorni d’inferno di una tossicodipendente, i grandi momenti di gioia di un’artista geniale e le tante richieste di aiuto di una figlia in difficoltà. Un libro su Amy, una biografia intensa per raccontare al mondo che oltre alle debolezze Amy aveva una grande forza e la cosa che amava di più era la sua musica. Ora ci resta la sua voce.

“La sposa ripudiata”, una novità targata Bompiani

Bompiani novità editoriali_chronicalibriROMA – Bompiani porta in libreria “La sposa ripudiata”, il nuovissimo romanzo del giornalista e scrittore iracheno, Younis Tawfik. La vita di Karima, giovane donna marocchina, pare solo peso, senza la luce di alcuna grazia. Dopo un’infanzia segnata dalle violenze del padre, un minatore povero e ubriacone che picchia la moglie e le figlie, l’attrazione adolescenziale per un suo coetaneo, contrastata ferocemente dal padre-padrone, le fa concepire l’idea di rinunciare per sempre all’amore. Continua