"L’Emilia e la Romagna: terre di vini e confini" di Andrea Zanfi a "Libri da gustare"

ROMA “L’Emilia e la Romagna: terre di vini e confini” di Andrea Zanfi, con le fotografie Gir Martorana e pubblicato da Carlo Cambi Editore è stato selezionato tra i 20 titoli ammessi a partecipare all’edizione 2011 del concorso letterario ‘Libri da Gustare’, per la categoria ‘Cultura del Cibo’. Il libro è il 9° volume della collana Le grandi aziende vitivinicole d’Italia e svela le aziende vitivinicole di una regione che ha richiesto un lavoro minuzioso di selezione di tutti quei vignaioli che poi nel libro sono stati raccontati attraverso pennellate narrative capaci di cogliere gli aspetti più veri e sinceri che li caratterizzano; insomma, non soltanto la mera visione di un’azienda e dei suoi prodotti, ma il racconto di un viaggio alla scoperta di un territorio e di chi vi sia “dietro” al vino e alla sua realizzazione.
L’autore, supportato dallo staff della casa editrice, da diversi anni sta effettuando un lavoro attento e capillare, alla ricerca non solo della migliore produzione enologica della nostra penisola, ma soprattutto degli aspetti culturali che regolano i complessi comparti vitivinicoli delle regioni italiane, andando a sondare non solo il presente e il possibile futuro del settore, ma anche le scelte e le iniziative di tutti quei vignaioli che hanno saputo porsi all’attenzione del mercato nazionale ed internazionale.

Questa è una terra fertile e generosa – anche se contaminata da coltivazioni intensive e da allevamenti di mucche, maiali e polli in batteria – consacrata verso tutto ciò che riconduce ad autentici e genuini sapori. Terra di ospitalità antica, mai gratuita, ricca di gente schietta, semplice, di rado grossolana, anche se, ultimamente, un po’ troppo imborghesita. Una terra di personaggi famosi, musicisti, poeti, sognatori solitari, di matti e beati, di grandi ballerini e orchestrali, di belle e affascinanti donne, di motori, di ciclisti, marciatori e maratoneti, di lavoratori stoici e orgogliosi, di cooperative rosse e bianche; una terra strana che ha dato i natali prima a dei gerarchi e poi a sindacalisti e comunisti. È una terra ricca e solidale, che ho scoperto distaccata verso il forestiero, godereccia, laica e baciapile, geniale e conformista… Una terra di confine, posta fra il Nord e il Sud d’Italia, per conoscere la quale invito tutti a dedicarle il tempo necessario, in modo da poter scoprire il fascino di camminare sotto i portici delle sue città ducali, comprendendo, nella bella mostra delle sue vetrine e in quel vivere civile che caratterizza la quotidianità di questi emiliani o romagnoli, quale sia il significato vero di ciò che altri definiscono “qualità della vita”. (Dall’introduzione di Andrea Zanfi).