Piccola guida romana agli spacci di Letture vintage. Seconda puntata: i negozi e le librerie.

Giulio Gasperini
ROMA –
Dopo le bancarelle, ecco i negozi, a Roma, che potete perlustrare e setacciare, divertendovi a frugare e rimestare, in cerca di quel libro che soltanto così potrà essere vostro. I negozi però, spesso, rispetto alle bancarelle, hanno costi più elevati: in genere, infatti, è possibile rinvenirvi antichi libri, in antiche edizioni (io, una volta, ho comprato una prima edizione di un romanzo di Alba de Céspedes, Dalla parte di lei, fuori stampa in Italia da decenni), che però hanno costi diversi, aggirandosi anche intorno ai dieci euro.
Il negozio più interessante di libri usati è sicuramente Invito alla lettura, su Corso Vittorio Emanuele II (283).


Qui avrete un’ampia scelta anche di occasioni: accanto all’offerta “4 libri a 10 euro”, potrete trovare anche delle edizioni rarissime – se non oramai estinte – di libri che sono capisaldi della letteratura italiana e mondiale. L’unica differenza è che questi ultimi hanno prezzi diversi, scritti generalmente a matita sull’ultima pagina: non sono certamente ‘convenienti’, ma certe volte non c’è niente come una prima edizione di un libro che si è amato; o che certamente si amerà! Un luogo dalla nobile vocazione (Rivolgiamo un’attenzione particolare al libro esaurito e raro del secolo appena passato, com’è scritto sul sito) è la libreria Simon Tanner, in Via Lidia 58/60. Qui potrete trovare antiche edizioni a prezzi vari: non proprio il luogo più economico di tutti ma pur sempre un must per gli amanti del settore vintage! Se volete unire un’esperienza alcolica alla ricerca di tesori librari, a Trastevere c’è Cioccolata e vino (Vicolo del Cinque, 11/a), dove si può sbirciare tra alcuni scaffali di libri a vari prezzi, concedendosi magari un peccato di gola, come gli shottini di cioccolato e liquore o provare le tante varietà di rum e assenzio. Il locale ha anche una sala, piccola ma graziosa, dove è possibile organizzare presentazioni di libri. Luogo decisamente più economico si trova in Largo Ettore Marchiafava (Viale Ippocrate): la Libreria degli studenti è un po’ caotica e dagli spazi angusti, a dir la verità, e con libri spesso in molto cattive condizioni; però veramente molto ricca di tesori: qui decisamente la vostra pazienza sarà messa a dura prova, ma le ricompense potrebbero essere straordinarie.
Non bisogna dimenticare il piano inferiore della Melbookstore, la grande libreria in Via Nazionale: scaffali e scaffali saturi di libri al 50% di sconto. Un altro luogo nascosto nelle pieghe della capitale, non lontano dalla Melbookstore, è la Esedra Libreria Internazionale, che si trova in via Torino 95 (all’interno della Galleria Esedra, traversa di Via Vittorio Emanuele Orlando): libri di vari prezzi e di varia importanza, ma comunque un luogo da esplorare. Chiudiamo l’articolo con la denuncia di una vergogna: ovvero, la recente chiusura della libreria Remainders, in Piazza San Silvestro. Per decenni e decenni (quarant’anni!) codesta libreria svolse un ruolo di primo piano nel panorama culturale della capitale, senza contare che offriva libri a prezzi stiacciatissimi: una vera e propria oasi di pace e beatitudine per i feticisti delle letture vintage. Era l’ultima libreria del gruppo, dopo che tutti i più di centoquaranta punti vendita in tutta Italia erano stati costretti a chiudere: solo a Roma resistette. Ma la crisi l’ha spezzata, sconfitta. L’affitto del fondo era esosamente cresciuto, impossibile da affrontare; le vendite crollate; l’interesse svanito. Ci furono raccolte di firme, massicce proteste, voci insistenti che si sollevarono per difendere la libreria. Le istituzioni non mossero un dito (nemmeno fecero finta), e la libreria, il 31 luglio 2009, abbassò per l’ultima volta le saracinesche.