Edizioni Clichy: miti e mitologie selezionati e illustrati da Jul & Charles Pépin

50 sfumatura di greco dall’antichità a oggi.

Giulio Gasperini
AOSTA – L’umanità cresce assieme e grazie alle sue narrazioni; che spesso squadernano nel versante metafisico, popolando il proprio mondo di dèi ed eroi che sono la sublimazione di pregi e difetti, la croce e la delizia dell’essere uomini e donne mortali. La mitologia greca è un esempio sublime di questa ricchezza narrativa: gli dèi e gli eroi differiscono poco dall’umanità, se non per alcuni tratti esagerati e portati all’estremo della potenza (ma anche dell’inaffidabilità). Le Edizioni Clichy hanno da poco pubblicato 50 sfumature di greco, un’enciclopedia – come recita il sottotitolo – di miti e mitologie accuratamente selezionati e illustrati da Jul & Charles Pépin.

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“Clessidra”, Edizioni Clichy di Dani Shapiro: il memoir da cui non ti vuoi separare

Giorgia Sbuelz
ROMA – Un giorno t’imbatti in un memoir. Chiariamo cosa sia un memoir lasciando il compito alla stessa autrice, Dani Shapiro: “In inglese, il termine memoir viene in linea diretta dal termine francese per memoria, mémoire”, dichiara David Shields in Fame di realtà. “Eppure, nascosta sotto la parola memoir ce n’è un’altra molto meno affidabile. Dietro il latino memoria, c’è l’antico greco mérmeros, un derivato del persiano avestico mermara, a sua volta derivante dalla parola indoeuropea che indicava “ciò che pensiamo ma che non riusciamo ad afferrare”: mer-mer, “sognare a occhi aperti”, “essere in ambasce”, “arrovellarsi”.

Clessidra, il memoir di Dani Shapiro edito in Italia da Clichy è questo, non è un’autobiografia, dove la ricostruzione degli eventi avviene attraverso la selezione dei ricordi come realtà oggettiva e fattuale, qui si ha a che fare con una raccolta di emozioni che sono il filtro della riorganizzazione di tali ricordi.
L’autrice scivola avanti e indietro nel proprio tempo interiore scardinando le tappe della propria vita. Si cerca e si ritrova attraverso i diari che scriveva fin da ragazza. In questo modo raggruppa le varie parti di sé rivedendosi nelle diverse pelli che ha indossato: dalla giovane donna che mostrava al mondo di essere dura e frettolosa, fino alla cinquantaduenne odierna, saggia e consapevole, innamorata dello stesso uomo che ha sposato diciotto anni prima, lo scrittore M., a cui è dedicato il libro. Continua