“10 Libri dell’estate da Avagliano, Fermento e Nobel editore”

ROMA – Il Consorzio Milonga racchiude Avagliano, Fermento e Nobel, tre realtà editoriali autonome e con un’identità culturale ben definita. Da qualche anno i tre marchi fanno parte di un’unica socità, il Consorzio Milonga, rimanendo comunque delle case editrici indipendenti. Avagliano, Fermento e Nobel offrono ai lettori una gamma di titoli completa e oggi a ChronicaLibri suggeriscono i “10 Libri dell’estate da Editore”.

 

1. Spaghetti all’acqua di mare di Gaetano Afeltra, sapori di una infanzia    meridionale nei racconti cotti a puntino dalla penna (Avagliano).

 
2. Ravello di Domenico de Masi, dove natura, storia e cultura infondono al paesaggio e allo spirito i lussi del nostro tempo: silenzio e bellezza (Avagliano).

 
3. Quando eravamo povera gente di Cesare Marchi, il libro che ti strappa un sorriso in tempo di crisi. (Avagliano)

 
4. Dalle dune color zafferano del deserto della Libia arriva la storia di una donna che ha amato un mercenario. Passione e ricatti ne Il mercenario di Gheddafi, di Mariù Safier (Avagliano).

 
5. Un bambino affetto da un male incurabile e il suo mito calcistico: Giorgio Chinaglia. Come vincere la malattia grazie alla forza delle passioni ne Il talento della malattia, di  Alessandro Moscè (Avagliano).

 
6. Andate in vacanza con La crociera di Virgnia Woolf  (Nobel), un classico finalmente riportato alla luce.

 
7. Il Marocco di Valeria Maccagni, è tutto da vivere attraverso le immagini dei villaggi berberi, dei souk formicolanti, delle oasi e dei deserti (Fermento)

 
8. Indocina di Valeria Maccagni, il lontano sud-est asiatico, terra misteriosa da scoprire pagina dopo pagina (Fermento).

 
9. Per i romani che restano in città o per chi decide di venire a vistare la Città eterna, Camminate romane di Pietro Borromeo. (Fermento)

 
10. Una intramontabile storia d’amore, Romeo e Giulietta, di    Davide Orsini, ma riadattata in prosa e per tutti (Fermento).

“L’odio. Una storia d’amore”

Giulia Siena
ROMA
“Fuori c’è il sole, il cielo chiaro, una radura piena di fango, il sottobosco e la strada coi cumuli di neve qua e là. E’ una cosa pazzesca. Tutto è esagerato. Sin dall’inizio.” Ossessione. L’amore è un tormento che pulsa nelle tempie. L’amore è un ricordo adolescenziale che non si lava via con il tempo. E questo Stefano lo sa. Sa che Barbara continua a essere il suo tarlo. Ricorda lei, la loro adolescenza, il tempo che è passato e il suo amore allontanato. Emanuele Ponturo prende spunto da un fatto di cronaca per il suo primo romanzo “L’odio. Una storia d’amore”. Il libro, pubblicato da Fermento, è  una favola moderna dalle tinte fosche. Stefano, il protagonista di questo romanzo dalle sfaccettature noir, torna dopo anni nel suo quartiere, sotto casa di Barbara e vicino la loro scuola. Torna con la mente alla sua adolescenza, arriva con il ricordo a quando – dopo la morte di sua madre – fuggì dalla Magliana con l’assordante pensiero di Barbara. Lei, Barbara aveva qualche anno in più di Stefano e per lei lui era solo un amico di suo fratello. Ma ora Stefano ha trovato nella ragazza del pub un po’ di Barbara. Monica sogna il principe delle favole e Stefano la porterà nel bosco.

L’autore tratteggia una storia che si gioca sul filo del doppio. L’ambivalenza di sentimenti è speculare all’ambivalenza dei tempi narrativi: passato e presente si mescolano, si intrecciano e scompaiono nei luoghi in cui si svolge la vicenda. “L’odio. Una storia d’amore” è  un romanzo intenso; i capitoli sono cadenzati da lettere ricche di poesia, da liriche in cui struggimento e passione danno spinta all’elemento narrativo.

ChronicaLibri intervista Emanuele Ponturo, autore de “L’odio. Una storia d’amore”

Giulia Siena
ROMA
– Sguardo deciso e risposta diretta. Questo è Emanuele Ponturo, avvocato penalista di professione e scrittore per diletto, necessità e analisi. L’autore di “L’odio. Una storia d’amore” (Fermento) è il protagonista odierno della nostra intervista.

 

Come e quando è nata l’idea de “L’odio. Una storia d’amore”?
Una notte d’inverno,  in montagna, davanti al camino, bevendo vino rosso per scaldarmi mentre fuori  era tutto neve e freddo. Mi aveva colpito un fatto di cronaca: una violenza subita da una ragazza in un bosco. Avevo finito di leggere in quei giorni “La fine di Alice” di A.M. Homes.

Dopo i racconti Emanuele Ponturo passa al romanzo, una nuova sfida e un esercizio di scrittura diverso. Come ti sei approcciato a questa avventura?

In realtà è avvenuto tutto in modo naturale. Avevo in mente una storia ricca di sfaccettature in cui il punto di vista mutava, una storia che si snodava tra passato e presente. La forma del racconto non sarebbe stata idonea a questa narrazione; mi occorreva un passo più lungo, un respiro più ampio per contenere tutto l’intreccio e ricamarlo. Mentre scrivevo, i personaggi mi conducevano ogni volta sempre un po’ più in là… In questo modo è stato possibile mettere in rilievo i loro stati d’animo. La sfida è stata non priva di fatica e di imprevisti, ma ne è valsa la pena.
intervista emanuele ponturo ChronicaLibriScontata e un po’ provocatoria la domanda sul rapporto tra la tua professione e la tematica del romanzo: un avvocato penalista alle prese con un romanzo dalle tinte fosche. Moda o bisogno?
Entro in contatto con le realtà più dure e disperate, per esigenze legate alla mia professione: violentatori e donne vittime di stupro; sfruttatori e prostitute; spacciatori, rapinatori e vittime di soprusi. Di certo questo “mondo” di storie nere mi ha condizionato nella scrittura. Me ne sono servito sia per indagare il mistero del  male che si agita dentro l’uomo, sia per esorcizzarlo, questo male. Nel mio lavoro di scrittura, inoltre, mi hanno guidato scrittori come Patrick McGrath e Joyce C. Oates con le loro tematiche legate alla psiche, al torbido, all’oscuro, a qualcosa che corteggia anche il perverso, elementi tutti così vicini alle mie corde.
Il protagonista, per vendicare il suo amore, diventa il “lupo” di questa favola moderna. E’ così labile – quasi irriconoscibile – il confine tra amore, disperazione e vendetta?
Infatti il titolo stesso, “L’odio – una storia d’amore”, contiene questa ambivalenza. Il confine è labile perché i sentimenti spesso hanno sfumature non distinte. Amore, disperazione, vendetta,  questi i sentimenti che volevo affrontare: l’amore di  Monica vissuto in attesa di Stefano;  l’amore di Stefano nutrito inizialmente con gli occhi lirici dell’adolescenza, e la disperazione per un altro amore mai corrisposto; la vendetta che si trasformerà in gesto definitivo, ecco, tutti questi elementi, cioè i sogni e le conseguenze che derivano dall’impossibilità di realizzarli, muovono i personaggi ed è difficile stabilire confini tra i loro sentimenti spesso in contrasto.
Odio e Amore sono valori assoluti e distinti o due modi diversi di esercitare la propria volontà sull’altro?
Per me, Odio e Amore possono diventare due modi diversi di esercitare la volontà sull’altro. Avviene quando il sentimento, che continua ad essere ancora molto forte, diventa ostile; spesso accade che un grande amore, quando finisce, si trasforma in odio.
“L’odio. Una storia d’amore” è un romanzo fatto di sentimenti contrastanti: violenza e amore, sofferenza e sogni; una sorta di noir romantico. Quali sono gli ingredienti per un romanzo di questo tipo?
Giocare con le luci e le ombre.

Nella revisione di questo libro ti sei avvalso della collaborazione di Daniela D’Angelo. Quali sono stati i cambiamenti che ha apportato il lavoro di editing alla tua scrittura?
Daniela D’ Angelo è l’editor che ho fortemente voluto per il mio romanzo; le ho  fatto leggere alcuni miei racconti e li ha  apprezzati, allora mi ha chiesto “L’odio” che in quel momento era alla sua seconda stesura. E’ riuscita ad entrare dentro la storia e a renderla incandescente; attraverso un lavoro di maieutica, la trama si è definita e arricchita. Insieme siamo andati nei luoghi in cui si svolge la storia (la Magliana, la scuola di Stefano e di Barbara, l’albergo, il bosco); ma il mio editor è anche una bravissima poetessa; nel libro, le lettere di Stefano, evocative, liriche, perverse, hanno richiesto un lavoro separato dal testo.

Le tre parole che preferisci?
Isola, corpo, notte.

 

foto di Mario D’Angelo

“Romeo e Giulietta” dal 30 gennaio 1595 al 30 gennaio 2012, la storia d’amore senza tempo

Alessia Sità
ROMA – “Il suo unico  pensiero era scoprire chi fosse quella bellezza che insegnava al fuoco come risplendere, chi fosse quella gemma che pendeva sulla guancia della notte come un orecchino prezioso. Una bellezza troppo preziosa per questa terra. Era come una bianca colomba in mezzo a un branco di corvi: sì, così si mostrava quella giovane donna in mezzo alle sue coetanee, nel suo vestito bianco e alato.”
La tragedia dei due sfortunati amanti veronesi,  resa immortale dal grande dramma di William Shakespeare, ritorna il libreria con “Romeo e Giulietta. Adattato in prosa per tutti” di Davide Orsini edito da Fermento.
Nella bella Verona del XIV secolo, si consuma la toccante vicenda dei due adolescenti innamorati che, per un “disegno beffardo della vita”, decidono di porre fine alla propria esistenza, seppellendo così definitivamente l’odio lacerante che divide le rispettive famiglie: Montecchi e Capuleti.
L’intramontabile capolavoro shakespeariano, messo in scena  per la prima volta il 30 gennaio 1595 dalla compagnia Lord Chamberlain’s Man, ha fornito nel tempo il pretesto per numerosi libretti, balletti, musical, fino alle svariate trasposizioni cinematografiche e teatrali. Tra queste la versione diretta nel 2004 dallo stesso Orsini, intitolata “Verona – non giurare sulla luna”. Con grande maestria e straordinaria sensibilità, l’autore ci regala un vero e proprio romanzo in cui i sentimenti sono al centro dell’intreccio. Pagina dopo pagina, il lettore assiste a eclatanti scene di duelli, vite che si incrociano, fugaci sospiri amorosi e drammi familiari …
Dalla suggestiva descrizione del primo incontro fra Romeo e Giulietta al galeotto ballo di casa Capuleti, fino alla tragica e struggente morte dei due, si ha come la sensazione di percepire  e condividere ogni emozione e ogni turbamento che accompagna i due giovani all’epilogo del loro travagliato amore.
A 417 anni esatti dalla prima messa in scena, Orsini ha il merito di aver saputo narrare in prosa moderna e accessibile a qualsiasi lettore la passione che lega i due amanti, riuscendo a penetrare nel cuore e nella mente di ogni singolo personaggio.

"10 Libri dell’estate da Editore": Consorzio Milonga ovvero Avagliano, Fermento e Nobel

ROMA – Oggi i protagonisti dello speciale “10 Libri dell’estate da Editore” di ChrL, sono tre realtà editoriali unite per mandare avanti un ambizioso progetto editoriale. Il Consorzio Milonga comprende Avagliano Fermento, e il neonato Nobel (il nuovo marchio editoriale che propone i grandi classici dimenticati) suggerisce i “10 Libri dell’estate da Editore” attraverso Daniela D’Angelo, instancabile ufficio stampa. 

Nobel
Il blues del Rottame Vagante, di F. S. Fitzgerald. Un viaggio compiuto da Fitzgerald con la moglie Zelda si trasforma in questo testo precursore di tutta la letteratura on the road, in una avventura travolgente. Per non annoiarsi in vacanza.
Il giorno della locusta, di Nathaneal West. Ritorna uno dei più celebri romanzi sul mondo del cinema e sulla vita segreta di Hollywood. La luccicante vita di Los Angeles diventerà la tua avvincente pausa estiva.
Avagliano
La scelta del fantasma, di A. Conan Doyle. I racconti del mistero scritti dal padre di Sherlock Holmes, per una estate da brivido!
Il volto oscuro della perfezione, di Roberta Lepri. Tredici racconti che indagano la parte oscura dell’arte, magistralmente abbinati a tredici
capolavori. Per chi non dimentica il fascino dell’arte nemmeno sotto l’ombrellone.
Il ventre di Napoli, di Matilde Serao. Una esplorazione antropologica, un sorprendente romanzo sociale che si addentra nelle viscere
labirintiche di una città e del suo popolo. Un libro intramontabile. Ne approfitti in estate chi non
l’abbia ancora letto!
L’ultima intervista di Pasolini, di Furio Colombo, Gian Carlo Ferretti. L’ultima intervista rilasciata da Pasolini a Furio Colombo, poche ore prima dei fatti dell’Idroscalo.
Le ultime profetiche parole. Per non abbassare la guardia nemmeno in estate su fatti importanti della nostra storia.
Fermento
L’odio. Una storia d’amore, di Emanuele Ponturo. Un noir che assume i toni della fiaba e racconta l’ossessione d’amore tra due adolescenti.
Ricordando Cappuccetto rosso, ma con un finale diverso, lirico e intenso. Per un’estate all’insegna
delle emozioni forti.
Il cappotto, di N. Gogol’. Perché, come disse Dostoevskij, siamo tutti usciti dal cappotto di Gogol’. Cosa aggiungere a
Dostoevskij?
Camminate romane, di Pietro Borromeo. Roma vista da una diversa angolazione, meno superficiale e più pensata. Il racconto di una città
che non smette di affascinare abitanti e viaggiatori. Perfetta lettura estiva.
Beatles for sale – il romanzo, di Marco Bonfiglio. La storia dei Beatles come nessuno ve l’ha mai raccontata. Per arricchire la tua estate di note

particolari.

"Maionese impazzita", la ricetta dell’amore nel XXI secolo

Giulia Siena
ROMA“Cara sorellina, l’amore è come la maionese – dichiara Federico mescolando svelto gli ingredienti – affinché funzioni davvero non bastano l’attrazione, il rispetto e la fiducia, ma il composto deve essere ben amalgamato in ogni momento. Altrimenti, come vedi, impazzisce.”
Tre storie, tre città diverse, una manciata di uomini e donne dei tempi moderni, una buona dose di sentimenti confusi, un po’ di peperoncino e una spolverata di ironia: questa la ricetta di “Maionese impazzita”. Il libro di Giorgia Colli pubblicato da Fermento nella collana Donne per le donne, unisce il quotidiano in tre diversi racconti. Federico non poteva scegliere lavoro migliore: nel XXI secolo lui è “Mr. Divorzio”, un avvocato divorzista che non guarda in faccia a nessuno, tanto meno all’amore. Questo “folle sentimento” lui non lo ha mai provato, ma le scommesse cambiano la vita e così, nei giorni del protagonista del primo racconto, la sperimentazione culinaria investe e cambia il suo modo di vivere. Oltre, Federico, due donne completano i protagonisti nati della penna di Giorgia Colli. Sono donne che sanno quello che vogliono, sono stanche delle decisioni prese per loro, contrarie al “maschio dominante” perché loro sanno e vogliono scegliere. L’amore, ora ha nuove regole. E Giorgia Colli lo sa perché sa osservare. Entra nella società di tutti i giorni con una lente d’ingrandimento particolare, una di quelle che segnala i cambiamenti storici e, quindi, sociali. 

Novità Editoriali, primavera estate 2011

ROMA – Cosa ci aspetta in libreria per questa primavera/estate 2011? Sicuramente c’è tutto quello che volete: graffianti saggi politici per non perdere niente dell’attualità, romanzi dalle tinte fosche del noir o dai colori accesi della passione, pagine ricche di avventure fantastiche e tante gustose ricette. Inoltre, interessanti novità anche per i lettori più giovani e curiosi. E’ un giugno ricco, quello editoriale! Si parte con le novità che in questi giorni Bompiani porta sugli scaffali italiani: “Eldorado” di Vladimir Luxuria, “3096 giorni” di Natasha Kampusch, “Facciamolo a skuola. Storie di quasi bimbi” di Maria Lombardo Pijola, “Daccapo” di Dario Franceschini,  “Costruire il nemico” di Umberto Eco e “Senti questo” del critico musicale Alex Ross. Molte anche le novità targate Edizioni Piemme: “Semina il vento” di Alessandro Persinotto, “Terroni” di Pino Aprile, “Una passione tranquilla” di Helen Simonson, “Mangia che ti passa” di Filippo Ongaro e una delle prossime recensioni di ChronicaLibri, “Sex and the Vatican” di Carmelo Abbate. Il sempre più caotico mondo del calcio fa scalpore sui giornali e arriva in libreria con “Quarto tempo. Una storia di sesso e doping” di Claudio Gavoli pubblicato dalla Aliberti. Tra le novità della stessa casa editrice possiamo trovare anche “La Marchesa, La villa e il Cavaliere. Una storia di sesso da Arcore ad hardcore” di Luca Telese, “Italiani! La storia che ride” di Maurizio Garuti e  “Memoria a Mozzichi. Le ricette della cucina romana secondo un grande chef” di Arcangelo Dandini e Betta Bertozzi. A trent’anni dall’uscita del best-seller “I viaggi di Jupiter”, Elliot Edizioni pubblica “Sognando Jupiter”, l’ultimo libro di Ted Simon. Inoltre, la casa editrice romana presenta “Momento Zero” di Luca Di Persio, “L’ultima lettera d’amore” di Joyo Moyes e “Il gioco degli occhi” di Sebastian Fitzek. Le Edizioni Pendragon presentano “Indifesa” di Marco Lamberti, “Folli giardinieri. Storie d’amore e di verde” di Maury Dattilo e “E’ pronto in tavola. Le mie ricette e quelle di famiglia” dell’attore emiliano Vito. E’ in libreria da qualche settimana per O Barra O  Edizioni  “Una vita da dissidente”, il nuovo libro di Win Tin, il braccio destro di Aung San Suu Kyi nella resistenza contro la giunta militare birmana e cofondatore della Lega Nazionale per la democrazia. La casa editrice toscana Effigi presenta “Versacci e discorsucci” di Morbello Vergari e “Aggiungi un piatto a tavola” di Italia Baldi Labanca ed Ennio Graziani. Da meno di una settimana potete trovare su tutti gli scaffali d’Italia “La pulsione culturale” di Mario Smerigli e “Il volto oscuro della perfezione” di Roberto Lepri, entrambi pubblicati dalla Avagliano Editore. Invece sono editi Fermento “Appuntamento al tramonto” di Christian Bergi, “L’odio. Una storia d’amore” di Emanuele Ponturo e “Come gli alberi che non muoiono mai” di Lodovica Palazzoli.

I giovanissimi si potranno avventurare nelle ultimissime uscite delle Nuove Edizioni Romane: “Il sosia di Napoleone” di Federico Appel e “Storie di eroi greci e romani” di Noemi Ghetti. Sarà in tutte le librerie da domani, mercoledì 8 giugno, il libro “Effetti collaterali” 

 di Maurizio A. C. Quarello pubblicato da Orecchio Acerbo.

"La solitudine degli anni dispari", lo speciale taccuino di Luca Pisanu

Silvia Notarangelo

Roma Un titolo curioso, “La solitudine degli anni dispari”, per il libro d’esordio di Luca Pisanu, appena pubblicato da Fermento.

Gli anni dispari sono quelli in cui la metà, forse i due terzi della popolazione italiana, si sente orfana, in balìa di uno strano malessere legato ad un’assenza che in tanti faticano a metabolizzare: da maggio tutti in vacanza, niente Europei, niente Campionati del Mondo, al massimo una insignificante Confederations Cup, in una sola parola, niente calcio.
E allora cos’altro fare se non seguire le ultimissime del calciomercato e attendere con trepidazione l’inizio “dell’inverno”, e cioè la prima del campionato 2009-2010?
Lo speciale taccuino di Luca Pisanu ripercorre le 38 giornate della stagione dal suo particolare punto di vista, quello di tifoso cagliaritano trapiantato nella Capitale.  

Nella città di Totti e Zarate, là dove “Il Corriere dello Sport” diventa la “Gazzetta Ufficiale”, è davvero difficile riuscire a sopravvivere per quanti coltivano una fede diversa da quella giallorossa o biancoceleste. E così, anche l’autore, deve rassegnarsi alle certo non favorevoli circostanze: sorbirsi le partite delle “grandi” con gli occhi puntati sui risultati che lampeggiano in sovrimpressione, arrendersi alla snervante attesa di un messaggio amico che lo aggiorni sulle vicissitudini rossoblù, aspettare la telefonata di turno condita da insulti o aperte manifestazioni di gioia.
Il tutto è ovviamente scandito da riti, scaramanzie, particolari casualità che un vero tifoso non può tralasciare e che rendono una partita già segnata in partenza, nel bene o nel male. Non si tratta di discutibili designazioni arbitrali, non c’entra l’assenza di giocatori infortunati o squalificati, Luca, come ogni tifoso degno di questo nome, ha le sue “particolari sensazioni” pre-partita, dettate da una logica discutibile ma che spesso si rivela infallibile. Perché, è vero, c’è sempre quella persona che ti chiama quando non dovrebbe farlo, che si sbilancia su un risultato “sicuro”, che si dice certa di una “stagione importante” perché i numeri parlano chiaro. Se poi, a queste profezie non richieste, si aggiunge una squadra avversaria reduce da imbarazzanti prestazioni o che, all’ultimo momento, schiera in campo proprio quel giocatore che non segna da una vita, allora le speranze stanno a zero: meglio dedicarsi ad altro perché il Cagliari denota una singolare capacità, quella di “resuscitare” calciatori ormai sul viale del tramonto concedendo, spesso, un’ultima possibilità ad avversari con un piede e mezzo in serie B.

E allora, come consolarsi da una domenica storta? Luca non ha dubbi, basta una Guinness nel solito pub, una serata a suonare con gli amici di sempre e, magari, un’occhiata in giro alla ricerca di una dolce compagnia capace di alleviare le sue sofferenze calcistiche.

Novità Editoriali, tutti i libri di marzo

ROMA – Marzo: tante le novità per questo nuovo mese e siamo pronti per segnalarvene alcune davvero interessanti. Da domani su tutti gli scaffali per Bompiani troverete “La Rivoluzione dei gelsomini. Il risveglio della dignità araba” di Tahar Bell Jelloun. Marsilio porta in libreria “Ciao, sono tua figlia. Storia di un padre ritrovato” di Vania Colasanti, il romanzo che sarà presentato ufficialmente giovedi 12 marzo ore 18.30 presso il Fandango Incontro (Roma, via dei Prefetti 22). Le ultime pubblicazioni Mursia sono “Gli angeli di Lucifero” di Fabrizio Carcano, “Anime in carpione” di Paolo Ferrero, “All’ombra del gatto nero” di Marina Alberghini e “Il volto del Terzo Reich. Profilo degli uomini chiave della Germania nazista” di Joachim C. Fest.
Fermento pubblica “Maionese impazzita. La ricetta dell’amore nel XXI secolo” di Giorgia Colli. Avagliano Editore festeggia l’Unità d’Italia con “Antonietta e i Borboni” di Emilia Bernardini e “E’ tornato Garibaldi” di Giovanni Russo. Le fotografie di Laura Salvinelli in “Hospital life in Afghanistan” pubblicate dalle Edizioni Postcart. O barra O manda alle stampe “L’apocalisse nell’Islam” di Jean Pierre Filiu. Le Edizioni Ambiente (Milano) presentano nella collana VerdeNero Noir “E’ tutto apposto” di Deborah Gambetta. Per i lettori più piccoli le novità sono portate dalla Sinnos con “Pioggia sporca” di Fabrizio Casa (presentazione venerdi 4 ore 18.30 presso la Libreria Amore e Psiche – via Santa Caterina da Siena 61 Roma) e dalle Nuove Edizioni Romane che pubblicano “Vamos” di Ferdinando Albertazzi e “Il segreto del quarto dono” di Pina Varriale nella collana I nuovi gialli.

Novità Editoriali

ROMA“Leggere nuoce gravemente all’ignoranza.” Con questo monito vi esortiamo a leggere le tante invitanti novità di queste ultime settimane. In libreria per Bompiani da domani, mercoledì 9 febbraio, l’unico libro che, dopo secoli di censura, racconta gli usi e costumi della civilità precolombiana: i “Commentari reali degli Inca” di Garcilaso de la Vega. Lo stesso editore propone “Satori” di Don Winslow una nuova avvincente spy story in cui si mescolano storia, seduzione e paura e un classico dello spionaggio, “Shibumi, Il ritorno delle gru” di Trevianan. O Barra O Edizioni (Milano) presenta “Garam Masala”, l’ultimo libro di Bulbul Sharma. Ci spostiamo nella narrativa italiana per segnalare l’uscita tra qualche settimana de “La solitudine degli anni dispari” di Luca Pisanu per Fermento (Roma). Tra le novità delle Edizioni Pendragon (Bologna) c’è il romanzo “Il momento perfetto” di Lorenzo Minoli, il saggio “Un matematico un po’ speciale. Vito Volterra e le sue allieve” di Sandra Linguerri e “Sbagliare umano. Ma la sinistra è diabolica. Breviario per non perdere le elezioni” di Marco Bettini. Nonostante sia ancora un po’ presto per parlare di vacanze e tuffi in mare, l’Editrice La Mandragora (Imola) vi prepara per la prossima stagione marittima portando in libreria il “Manuale di Diritto Pratico per l’Istruttore Subacqueo” di Aldo Cimino e Martina Feltrin e “Raimondo Bucher La vita di un pioniere degli abissi nella cronaca del suo tempo” a cura di Luciana Civico Bucher e Fabio Vitale. Logos Edizioni (Modena) porta in libreria “1000 soluzioni grafiche: graffiti e street art”, “1000 idee per progettare un giardino”, “Loft da abitare” e la guida “Per il fotografo in viaggio”.
Sinnos (Roma) regala ai lettori più giovani “Pioggia Sporca” di Fabrizio Casa e “La casa con le ruote” (italiano e sinti) di Annibale Niemen, due racconti coinvolgenti con al centro il mondo Rom. Visto il clima di festa non poteva mancare la “lettura in maschera”: “Martina al Carnevale di Venezia” di Gilbert Delahaye pubblicato da Gallucci Editore che propone anche  “Il Pinguino e la Gallina” di Giuseppe Lisciani.