"Fritto e mangiato", libro e dvd per ottime preparazioni

ROMA Centosessanta pagine di buona cucina sono quelle del libro “Fritto e mangiato”di Annalisa Barbagli e Stefania Barzini pubblicato da Giunti. Una collana innovativa – curata da Stefano Bonilli – che si propone di insegnare, in maniera accessibile anche ai principianti, regole e metodi del cucinare, proponendo le migliori ricette della cucina tradizionale e quelle della cucina moderna. Il linguaggio e il modo di spiegare le ricette sono attualissimi e di grande attendibilità.
L’intero progetto si propone come raffinato nella grafica, nello stile fotografico e nelle riprese, unito a una capacità divulgativa che coinvolge anche chi vuole usare questa scuola come primo approccio, ma rivolto agli appassionati già esperti per il tipo di ricette selezionate e per la qualità dei risultati ottenibili. 35 ricette con tutto quello che si può friggere, dal pane alla carne, dal pesce alle verdure ai dolci, per trasformare i più svariati ingredienti in deliziose polpette, crocchette, tempura e frittelle, secondo le ricette tradizionali e innovative italiane e del mondo. Nel DVD allegato Massimiliano Mariola vi prenderà per mano e vi insegnarà a preparare 10 gustosissime ricette: Bignè di gamberi con salsa agrodolce; Bomboloni; Falafel di ceci; Fish and chips; Frittura di triglie e zucchine a julienne; Mozzarella in carrozza; Pollo fritto alla toscana; Polpettine di pesce spada alla salsa di menta; Supplì alla romana; Tempura. Giornalista, inventore e fondatore nel 1986 del “Gambero Rosso” (da cui recentemente si è separato), Stefano Bonilli è uno dei maggiori “opinion leader” nel settore enogastronomico. Il suo nome è notissimo sia tra gli addetti ai lavori sia presso il grande pubblico, che oggi trova nel suo blog (http://blog.paperogiallo.net/) un punto di riferimento imprescindibile per aggiornarsi in un mondo in continua evoluzione.

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"Il piacere della grappa", un gusto per ogni palato

Silvia Notarangelo

ROMA – “Il piacere della grappa” è la nuova guida di Giuseppe Lo Russo pubblicata da Giunti Editore. Il giornalista ripercorre la storia della grappa a partire dalle misteriose botteghe degli alchimisti, ricorda il contributo della cultura araba, la fondazione, nel 1779, della prima distilleria italiana, la Nardini di Bassano del Grappa, evidenzia i progressi registrati nell’Ottocento, grazie all’introduzione di nuovi strumenti destinati ad assicurare una lavorazione più sicura.
Ampio spazio è, quindi, dedicato al processo di distillazione, un momento essenziale nel corso del quale si procede a concentrare l’alcol e, contemporaneamente, ad estrarre le sostanze più pregiate che caratterizzeranno l’acquavite.
Il risultato? Giovane, vecchia o stravecchia, aromatica o meno, la grappa tradisce, inequivocabilmente, la propria origine, acquistando nelle diverse regioni italiane specifiche peculiarità.

Per quanti, poi, desiderano cimentarsi nella degustazione con un pizzico di consapevolezza in più, ecco una serie di suggerimenti: dal calice a tulipano, ideale per valorizzare il gusto della grappa, alla temperatura, che può oscillare tra gli 8° e i 18°C, fino ai movimenti da imprimere al bicchiere, prima di accostarsi, finalmente, al suo assaggio.
Una rassegna delle principali grappe italiane, i giusti abbinamenti da proporre in tavola, un gustoso menù in cui l’acquavite fa da padrona concludono una guida che promette di non lasciare nessuno…con il palato asciutto!