Speciale Halloween: “Chi c’è sotto il letto?” Storia di un mostro gentile

CHI CESOTTOILLETTOGiulia Siena
PARMA – La storia di Cappuccetto Rosso non è abbastanza spaventosa per il piccolo mostro. Lui, come sua natura vuole, adora le cose macabre e schifose, i racconti sensazionali che finiscono sempre con una vera e propria ecatombe. Ed è più o meno così la storia che gli sta narrando questa sera la sua mamma prima che lui vada a dormire. Ma questa non è come tutte le altre sere. Oggi, qualcosa si nasconde nella sua cameretta, proprio sotto il suo letto.

Comincia così Chi c’è sotto il letto?, il libro scritto da Sandro Natalini, illustrato da Anna Laura Cantone e pubblicato da Coccole Books.

 

Nella camera del piccolo mostro si nasconde un bambino; sì, un bambino dalla pelle bianca e dagli occhi carini, un bambino vero e proprio! E così, mentre fuori irrompe un temporale, il bambino, stupito, esce da quel nascondiglio e comincia a guardarsi attorno: quel bambino travestito da mostro ha una maschera davvero sensazionale. Dove si possano trovare delle maschere così spaventose? Forse sarà il caso di provarla, una maschera così macabra! Ma questa presunta maschera non si schioda dal viso del mostriciattolo…

 

Divertente e scanzonato, Chi c’è sotto il letto? è una letture perfetta nella serata di Halloween, per parlare di mostri non sempre e solo cattivi.

“Il compleanno dell’Infanta”, Oscar Wilde e la sua favola

wilde compleanno infantaGiulia Siena
PARMA
– Il posto delle favole è un posto silenzioso e segreto. Un posto di cui la realtà è curiosa e lontana. Il posto delle favole è altrove: fuori dal tempo, lontano dalle logiche e dalle risposte. In questo tempo, lontano e misterioso, Oscar Wilde ambientò uno dei suoi componimenti più belli e poco conosciuti, Il compleanno dell’Infanta (Einaudi Ragazzi, 2003).

 

Il giorno del dodicesimo compleanno dell’infanta di Spagna è tutto un gran agitarsi: la festa, a corte, è una delle più belle di sempre nonostante l’infanta compia gli anni ogni anno, come un qualsiasi bambino povero. Ma si sa, la giovane erede può avere più di chiunque altro, può avere tutto: un vestito splendido, amiche da invitare a palazzo, giocolieri, leccornie e l’affetto di suo padre. Per quel giorno può avere anche la presenza di un povero Nano trovato nelle foreste e portato a corte per allietare la festa. Lui, il Nano buffo, entrato nell’arena barcollando, agitando il suo testone arruffato, scatenò l’ilarità dell’infanta e dei suoi ospiti. Rise anche lui, del tutto inconsapevole del suo aspetto grottesco. Rise e fece ridere danzando per la piccola regina e per la sua corte. Sì divertì, il piccolo Nano, e gioì: la sua gioia fu accentuata da un fiore datogli in dono dalla stessa festeggiata. A quel punto il suo cuore esultò e si riempì d’amore. Capì che la sua danza, il suo dimenarsi, era quasi un gioioso movimento di conquista e quel fiore era la dimostrazione dell’amore dell’infanta per lui. Alla corte di Spagna, però, dove il Nano era solamente un giullare, non c’era spazio per la sensibilità e l’affetto;  avere un cuore, per il Nano, fu un grande difetto.

Dagli 8 anni e per sempre.

 

“In futuro – ordinò – quelli che saranno condotti a palazzo per il mio divertimento non dovranno avere un cuore!”

 

Topipittori: “Giotto, Quaderno di disegno”, un nuovo titolo della Piccola Pinacoteca Portatile

Giotto_Quaderno_di_Disegno-Giulia Siena
ROMA – “Fin da ragazzo, Giotto aveva ben chiaro che, attraverso le vite dei santi e di Gesù, avrebbe voluto raccontare la realtà che lo circondava: da una mosca fastidiosa fino al più splendido dei cieli stellati. Grazie al suo esempio, abbiamo imparato anche noi: ora possiamo guardarci attorno sapendo di poter sempre raccontare – con un disegno – quello che vediamo e sentiamo”. Era questo lo scopo del disegno di Giotto, raccontare ciò che vedeva. Oggi il genio, la tecnica e i motivi che spinsero il disegnatore di Vespignano a diventare uno dei più celebri artisti di tutti i tempi danno vita a Giotto, Quaderno di disegno, l’albo illustrato da Chiara Carrer e raccontato da Marta Sironi che si presenta come il nuovo titolo della collana Piccola Pinacoteca Portatile di Topipittori.
Giotto, il primo maestro moderno della pittura italiana, viene svelato ai piccoli lettori attraverso le sue opere (tra cui L’ascensione, Il battesimo di Gesù, La predica di San Francesco agli uccelli) , il suo tratto e la sua sensibilità. Carrer e Sironi, raccontano, così una storia artistica che percorre i secoli per formare un linguaggio grafico personale che dagli occhi narra con il disegno.

 

Giotto, Quaderno di disegno è un lavoro completo e affascinante nel mondo dell’arte e si presenterà giovedì 18 settembre in occasione di Artelibro, il Festival del Libro e della storia dell’Arte; le tavole del libro, inoltre, saranno esposte alla Libreria per ragazzi Giannino Stoppani di Bologna.

 

 

Libri per ragazzi: 10 Libri per la tua estate CHRL scelti da Luca Vaudagnotto

foto-36-300x225TORINO – La lunga estate di consigli letterari di ChronicaLibri si chiude con i 10 Libri per la tua estate CHRL scelti da Luca Vaudagnotto, insegnante della scuola primaria che chiude la nostra rassegna con suggerimenti di libri per ragazzi.  Termina, così, l’avvicendarsi su queste pagine dieci tra scrittori, comunicatori, librai, illustratori, bibliotecari, agenti letterari  e donne e uomini della scuola che hanno dato il loro contributo per invogliare alla lettura. I 10 Libri per la tua estate CHRL scelti da… sono 100 consigli letterari che rimarranno per tutto l’anno.

 

Non è facile orientarsi nella letteratura per l’infanzia, per la varietà di titoli esistenti e la quantità di pubblicazioni più diverse, che mettono in difficoltà anche gli addetti ai lavori. Si è voluto qui operare una scelta evitando le mode del momento, scegliendo i titoli per i temi proposti o gli stimoli che possono dare ai giovani lettori, con un occhio di riguardo alle piccole case editrici e al tema della diversità, qui presente in alcune delle sue molteplici forme. Buona lettura!

Libri per lettori in erba o ascoltatori navigati (4-7 anni):
1. “La grande fabbrica delle parole” di Agnès de Lestrade e Valeria Docampo, Terre di Mezzo editore
Perché è un’avventura che fa riflettere sulle parole che usiamo, su quanto sia importante sceglierle con cura. È un libro che ha il grande pregio di far incontrare ai bambini parole e modi di dire strani, ‘difficili’, in modo curioso, con ottimi spunti ortografici (questa è chiaramente una deformazione professionale!).
2. “Un tappeto davvero speciale” di Jeong-Ah Seo, Sironi Ragazzi edizioni
Perché è un’avventura ambientata in Iran ed è così importante far conoscere ai bambini altre culture e altri angoli di mondo: uno piccolo inizio per migliorare la qualità dell’integrazione in Italia. Punto di forza di questo libro sono le illustrazioni, a cura di Ali Boozari, che tuffano il lettore nelle atmosfere magiche dell’iconografia islamica.
3. “La storia del leone che non sapeva scrivere” di Martin Baltscheit e Marc Boutavant, Motta Junior edizioni
Perché questo leone non aveva mai avuto bisogno di scrivere. Poi, un giorno, qualcosa di inaspettato scombussola la sua vita, e ruggire non gli basta più. È una bella storia da leggere ai bambini che a settembre inizieranno la prima elementare, per dare, prima degli esercizi, un senso all’apprendimento della scrittura. E può essere significativa anche per i più grandi, che magari perdono di vista l’importanza dell’imparare a scrivere.
4. “Vieni a prendermi” di Javier Marias, edizioni Gallucci
Perché è un’avventura estiva che ruota attorno all’esplorazione di un bosco e al ritrovamento di una misteriosa scatola, che nasconde una fotografia e una lettera. Un libro per invogliare a scrivere o dettare una lettera, seppellirla e vedere cosa succede; un invito a vivere un’avventura, per capire che la vita vera e i libri hanno molto in comune.
Libri per lettori più esperti (7-10 anni):
5. “Pupa” di Loredana Lipperini, Rrose Sélavy editore
Perché affronta il tema del rapporto a volte difficile, a volte inesistente nel mondo contemporaneo, tra bambini e anziani: Pupa, questo il nome della nonna acquisita, aiuterà la giovane protagonista Adele a superare stereotipi e preconcetti che spesso investono la terza età.
6. “Lettere dello scoiattolo alla formica” di Toon Tellegen, Feltrinelli Kids edizioni
Perché è una storia di amicizia tra animali che si svolge a suon di missive, in cui i protagonisti si confidano, scherzano, ricordano, si raccontano. Un bel modo per avvicinare i ragazzi al genere letterario della lettera e uno stimolo invitante a creare un proprio epistolario con gli amici, che magari durante le vacanze sono lontani.
7. “Don Chisciotte raccontato ai bambini” a cura di Rosa Navarro Duràn, Mondadori edizioni
Perché è di fondamentale importanza far conoscere ai bambini i classici (seppur in forma adattata, come in questo caso) e soprattutto perché, in base alla mia esperienza a scuola, i bambini amano le storie ricche e intramontabili come questa e ne rimangono affascinati.

Per tutti:
8. “Il ladro di polli” di Béatrice Rodriguez, Terre di Mezzo editore
Perché è un libro illustrato da raccontare, senza parole, e ogni età può trovare la sua storia. Affronta con leggerezza e simpatia, attraverso gli animali protagonisti, il tema dell’amore ‘diverso’ e il finale lascia piacevolmente spaesati, grandi come piccini. Tra i migliori libri illustrati del 2010 secondo la rivista americana Publishers Weekly.
9. “Nella terra dei sogni” di Robert Louis Stevenson, edizioni Rizzoli
Perché è un altro autore classico, ma in una veste inconsueta: scopriamo lo Stevenson poeta, contornato dalle delicate illustrazioni oniriche di Simona Mulazzari. Il consiglio è di leggere o farsi leggere una poesia prima di dormire, per avvicinare piccoli e grandi a questo modo speciale di esprimersi e raccontare. E chissà che, una volta terminata la lettura, non si trasformi questo momento nel gioco d’inventar rime e poesie.
10. “Chi gioca non fa la guerra” di Elio Giacone, edizioni Elledici,
Perché un libro può essere anche uno strumento per fare delle esperienze. Vengono proposti duecento giochi da tutto il mondo, da fare in coppia, con gli amici o con tutti i bambini della spiaggia. Un libro dove i più grandi possono spiegare i giochi ai più piccoli, dove si legge assieme per capire le regole, dove si impara che dappertutto, nel mondo, i bambini sono bambini e giocano.

 

Luca VaudagnottoLuca Vaudagnotto, insegnante di scuola primaria, da dieci anni insegna nelle scuole della Valle d’Aosta, prima nella scuola dell’infanzia, poi primaria, ora come insegnante di sostegno. Laureato in Scienze della Formazione Primaria ad Aosta, specializzato in sostegno all’Università di Torino, ha partecipato come tesista ad un gruppo di lavoro misto tra Università della Valle d’Aosta e Università di Genova con uno studio, poi pubblicato, sul fenomeno delle pluriclassi nella sua regione. Appassionato di teatro, danza, arte, musica, opera e letteratura, oltre a riempirne il suo tempo libero, cerca di portare nel suo lavoro tutti i suoi interessi, convinto che la scuola possa essere davvero un’esperienza unica e insostituibile nella crescita dei bambini.

10 Libri per la tua estate CHRL scelti da Paola Liotta

10 libri chrlAVOLA – La nostra carrellata di consigli letterari continua con 10 nuovi titoli. Questa volta suggerire – cosa assolutamente vietata in classe – è la prof e scrittrice siciliana Paola Liotta. Dopo averci raccontato, mesi fa, del suo romanzo “…Ed era colma di felicità”, la Liotta torna e lo fa consigliando i 10 Libri per la tua estate CHRL!

Compilare una lista ideale dei dieci testi per le vacanze, un vero e proprio invito a nozze. Partirò da quelli che occhieggiano bene in vista per casa, e sono i libri che ho deciso di leggere, rileggere o che magari sto già leggendo durante questi infuocati giorni d’estate. E, se la letteratura è già essa stessa divertimento, la lettura è vacanza vera e propria, un bene prezioso da coltivare.

1. I nostri antenati di Italo Calvino, Mondadori
Intanto, la docente che palpita in me ha caldamente raccomandato ai suoi beneamati studenti la trilogia “I nostri antenati” di Italo Calvino.
2. L’inferriata di Laura Di Falco, Rizzoli
Oltre al caro Calvino, che collocherei al primo posto solo per l’ordine in cui sto enunciando, ho appena iniziato a rileggere, e consiglio con vivo piacere a tutti, “L’inferriata” di Laura Di Falco, pubblicato da Rizzoli nel 1976. Il romanzo fu quell’anno finalista al Premio Strega ed è stato ripubblicato, nel 2012, per i tipi di VerbaVolant, dalla nipote della scrittrice, la siracusana Fausta Di Falco.

3. Il condominio di via della notte di Maria Attanasio, Sellerio

4. Kafka e il mistero del processo di Salvo Zappula, Melino Nerella
Due testi che ho da poco finito di leggere con interesse, propriamente li ho divorati, “Il condominio di via della notte” di Maria Atanasio e quel delizioso metaromanzo che è “Kafka e il mistero del processo” di Zappulla: orwelliane, le atmosfere del primo, non solo kafkiani, i toni del secondo. Infatti in esso furoreggiano i fantasmi di Pirandello, di Calvino, di Borges, solo per citare alcune delle suggestioni e suggerire la leggerezza appassionata e pensosa che vi traspare. E la scrittura diventa, in entrambe le opere, strumento di liberazione e di difesa dei valori dell’umano. Scrittura tesa, acuminata, la vertigine e il caos tipici della letteratura siciliana, che rivivono nelle pagine originali e intense di questi due autori.

5. Una seconda occasione di Elvira Siringo, Di Felice Edizioni

6. I privilegi dell’ignoranza di Francesco Carbone, et al./Edizioni

Altri due romanzi che intendo presto leggere, terminata la rilettura dell’ “Inferriata” e di altre ‘’creature’’ che ho per le mani, ‘’Una seconda occasione’’della siracusana Elvira Siringo e “I privilegi dell’ignoranza” di Francesco Carbone. Il romanzo della Siringo, che può considerarsi l’antefatto del suo primo romanzo, “La zia di Lampedusa” (Morrone Ed., 2009), ha vinto, nel 2013, il Premio letterario internazionale “Città di Martinsicuro”. In questo suo terzo romanzo traspaiono belle, potenti capacità di scrittura; la narrazione ricorda, a tratti, quella ottocentesca, e per lo spessore e per la cura del dettaglio, e si presenta ricca di eventi a sorpresa e di personaggi accuratamente descritti; anche stavolta, l’impianto predominante è quello del giallo. Dell’altro testo, “I privilegi dell’ignoranza”, la copertina, realizzata dall’autore, traccia in nuce una accurata mappatura degli interessi che il testo convoglia e in sé dipana così come di tutto quanto il lettore ideale possa ritrovare nelle sue pagine: “Un libro per chi ama la letteratura, la musica, la filosofia, il cinema e le arti, i volumi illustrati e le operette morali, pieno di invenzioni romanzesche e generose spruzzate di ragion comica”. E, secondo una regia accorta e misurata, che si concede, qua e là, vaporosi divertissement, la storia si snoda attorno a cinque musicisti e al loro tentativo di leggere uno dei testi capitali del pensiero occidentale: la “Critica della ragion pura” di I. Kant.

7. Sicilia esoterica di Marinella Fiume, Newton Compton
Al settimo posto di questo ideale percorso di letture estive non potrà mancare la saggistica: quest’anno mi dedicherò a “Sicilia esoterica”. Opera pregevole della scrittrice e studiosa Marinella Fiume, si propone quale itinerario attraverso la storia e i suoi luoghi, anche quelli meno noti, i miti, i riti e le leggende dell’Isola del sole, alla ricerca della sua essenza esoterica. In essa confluiscono gli studi, le ricerche e le predilezioni dell’autrice, che ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra cui “Celeste Aida. Una storia siciliana”, “Feudo del mare: la stagione delle donne”, il dizionario biografico illustrato “Siciliane”, da lei curato.

8. La scena perduta di Abraham B. Yehoshua, Einaudi

9. Gli innamoramenti di Javier Marìas, Einaudi

10. Per Isabel di Antonio Tabucchi, Feltrinelli

“La scena perduta” di Abraham B. Yehoshua, autore che amo e sento molto, “Gli innamoramenti” di Javier Marìas, sulla scorta della sua “Trilogia sentimentale” e, infine, “Per Isabel” di Antonio Tabucchi, chiudono la mia rassegna.Acquistati già da qualche tempo, andranno centellinati con parsimonia a lenire la canicola del pomeriggio siculo. E che non manchi mai la poesia, nelle letture così come nella vita. Un nome per tutti? Maria Luisa Spaziani, di cui scelgo le poesie d’amore, “La traversata dell’oasi” (Mondadori, 2002).

 

 

FOTO PER GIULIAPaola Liotta è nata a Noto, in Sicilia. Dopo la maturità classica e la laurea con lode con una tesi sull’ “Illusione” di Federico De Roberto, dal 1993 ha iniziato la sua carriera di docente negli istituti di Istruzione Secondaria Superiore che la vede oggi insegnante nel Liceo Classico e Scientifico “Ettore Majorana” di Avola. Tra il 2002 e il 2007 ha curato numerose attività progettuali, tra cui quelle riguardanti le tematiche della comunicazione a scuola e quelle di giornalismo scolastico, conseguendo, nel 2005, il Premio nazionale speciale “Docente dell’anno” per Alboscuole, Associazione nazionale di giornalismo scolastico. Nel 2009 ha pubblicato il suo primo volume di poesie, “Del vento, e di dolci parole leggere” e, a seguire, nel 2011, “Di Aretusa e altri versi. Poesie del 2009 e del 2010” (Casa editrice Urso). Nel 2013 ha dato alle stampe il suo primo romanzo, “…ed era colma di felicità”, (Armando Siciliano Editore), tenuto a battesimo durante le Giornate della Società Dante Alighieri e, poi, al Salone Internazionale del Libro di Torino nel maggio del 2013. Dal novembre del 2013 organizza e cura periodicamente dei “Tè d’autore” – che ha intitolato “in piacevoli e bei conversari con gli autori e le loro opere” – nella Libreria Mondadori della sua città. Dal 2010, inoltre, cura la rubrica “Le ricette di Paola: tra storica, cultura e cucina” sul Gazzettino del Sud-Est.

Con biancoenero edizioni arriva “Mamma in fuga” dal solito caos

mamma in fuga_CHRLGiulia Siena
PARMA“Vi starete chiedendo che fine io abbia fatto. Niente segreti fra noi. Me ne sono andata per un po’. Quanto? Dipende… In mezzo a quel disastro che è casa nostra non riuscivo più a vivere”. A parlare è la madre di Silvia e Lisa che, disperata dal disordine che le figlie e il marito – un accumulatore seriale! – creano in casa, decide di sparire per un po’. Ma la sua non è una sparizione come tutte, la sua è una vera e propria fuga. Mamma in fuga, infatti, è il titolo del libro di Arianna Di Genova illustrato da Sarah Mazzetti e pubblicato nella collana Zoom di biancoenero edizioni. Ma dove sarà andata questa madre esasperata dal caos? Silvia, la più piccola della famiglia, sa subito cosa fare: cercare nel ripostiglio se la mamma ha portato via con sé la torcia o le candele. Perché? Perché questo potrebbe essere un gran bell’indizio visto che la mamma minacciava sempre di andarsene via e rinchiudersi in una grotta. E, infatti, le ha portate vie e, al posto della torcia e delle candele, c’è un biglietto… della mamma! Dice che è andata via per un po’, ma la destinazione è sconosciuta. Allora la temeraria Silvia convince il papà e la sempre riluttante Lisa a intraprendere le ricerche nel bosco: lì ci sono le grotte che potrebbero essere il nascondiglio della loro mamma. Dopo giorni pieni di ansia e una ricerca estenuante le ragazze capiscono che per far contenta la loro mamma e farla ritornare a casa devono prendersi cura delle loro cose e fare ordine nel loro perenne disordine. Decidono, così, di buttare le cose che non servono e non litigare più tanto spesso; intanto, la lunga ricerca nel bosco prende il via.

 

Un racconto fatto di problemi quotidiani e suspense. Si potrebbe riassumere così Mamma in fuga di Arianna Di Genova, il libro per tutti – è scritto con il font biancoenero ad Alta Leggibilità (ideale per chi ha difficoltà di lettura) – che è un piacevole viaggio nella vita di Silvia e del suo piccolo grande caos.

 

Dagli 8 anni.

Leggendo Crescendo: “Giancretino e io”, nuova avventura targata biancoenero edizioni

giancretinoGiulia Siena
PARMA
Vincent Cuvellier, l’autore più divertente dell’intera Francia, dopo il successo italiano di La settima onda e Scappiamo, torna in libreria e lo fa con Giancretino e io. Il libro, con le illustrazioni di Aurélie Grand e pubblicato da biancoenero edizioni nella collana Zoom (ad Alta Leggibilità), è  la prova, irriverente e realistica, di una amicizia-non-amicizia.

“Lui è proprio così: ogni volta che apre bocca dice una scemenza. Sono sicuro che nel dizionario, alla voce “cretino” c’è scritto: “Come Gianfelice Monton”. Nonostante si conoscano da sempre, nonostante siano stati insieme al nido, all’asilo, in colonia, alle elementari e ovunque, nonostante le rispettive madri siano amiche inseparabili, Beniamino continua a sottolineare che lui e Gianfelice non sono mica amici! Perché? La risposta è semplice: Gianfelice è un cretino, quindi è Gincretino! Per Beniamino, infatti, la stupidità, la superficialità la presunzione e la saccenza di questo bambino odioso con una faccia molto simile a quella dei topi (senza offesa per i topi, sottolinea l’autore) è insopportabile. Ma non tutto ci possiamo scegliere e Beniamino lo sa; non può evitare, infatti, che Giancretino passi la notte a casa sua perché le loro mamme – da super amiche quali sono – devono andare al concerto di quella cantante che strilla, quella che proprio non sopporta… come si chiama? Ah già Céline, Céline Dion. Sua madre e Agnese, la madre di Gianfelice, la adorano e, prese da una pazzia quasi adolescenziale, decidono di lasciare i bambini a casa fidandosi dello sguardo vigile della vicina, la signora Chibbani. Come farà Beniamino a sopportare il suo non-amico? Come farà a sopportarne i capricci e la stupidità? Ma davvero sua madre non capisce che loro due non sono amici?

 

Promette di diventare un classico Giancretino e io, anche grazie al suo linguaggio coinvolgente e sopra le righe. Vincent Cuvellier, infatti, ci coinvolge nella storia e nella vita dei suoi personaggi ma, ci ricorda, “non bisogna dire le parolacce. E non bisogna neanche scriverle. Nei libri per ragazzi, poi! […] Però, ragazzi miei, una promessa ve la posso fare. Io smetterò di usare le parolacce nei miei libri quando voi smetterete di dirle. D’accordo?”

 

 

Età di lettura: dagli 8 anni.

 

Quattro ali per volare e per sconfiggere la solitudine e una malattia rara

quattro-ali-per-volareGiulia Siena
PARMA
– Aurorarosa detesta il suo nome. Perché mai due persone sagge e istruite come i suoi genitori hanno scelto per lei un nome così brutto? Ma non basta…oltre al nome, i suoi genitori – entrambi portatori sani – le hanno “scaricato” anche una bella zavorra, una malattia che la costringe a mangiare ogni tre ore. Dall’esterno, per Aurorarosa, è tutto normale: abbastanza alta, abbastanza magra, abbastanza carina, con due occhi dolci e un delizioso neo vicino le labbra, ma all’interno il meccanismo del fegato fa fatica a compiere il suo dovere perché la Glicogenesi rallenta tutto. Ma Aurorarosa non si perde d’animo, così come deve sopportare il suo nome, sopporto la sua malattia. Dall’altra parte c’è Giulio, stessa classe di Aurorarosa – la ragazzina sfigata dal nome strano – ma nessun amico. A lui gli amici non servono ha già abbastanza problemi con i suoi genitori. Questi ultimi si sono separati per “incompatibilità di carattere” ed è lui, Giulio, che deve sopportare i silenzi del padre e la logorrea della madre.

 

 

Aurorarosa e Giulio sono i protagonisti di Quattro ali per volare, il libro di Alessandra Sala e Niccolò  Seidita pubblicato da Il Ciliegio nella collana Teenager. Il libro  – di cui una parte dei diritti d’autore verrà devoluta all’AIG – Associazione Italiana Glicogenosi – è un racconto coinvolgente e fresco in cui le problematiche diventano una risorsa, una nuova forza. La giovane protagonista nonostante la malattia, infatti, riesce a trovare sempre nuova energia per affrontare i problemi di ogni giorno e di essere lei stessa da stimolo per la solitudine e la rabbia di Giulio. Insieme, i due ragazzi – anche con l’aiuto di prof intelligenti e una buona dose di poesia – riusciranno a coltivare un’amicizia e far nascere la loro piccola storia. La storia di Aurorarosa e Giulio è, infatti, una piccola storia d’amore.

 

Dai 12 anni.

Novità: con I giganti e le formiche arriva dall’Oriente la poesia di Cho Won hee

I_giganti_e_le_formicheGiulia Siena
ROMA – Le immagini poetiche create con estro e dolcezza dal tratto pulito ed equilibrato di Cho Won hee approdano in un albo illustrato essenziale ma di forte impatto. Questo è I giganti e le formiche, il volume pubblicato da Orecchio Acerbo editore e in libreria dal 29 maggio. I giganti e le formiche, premiato al CJ Festival – una delle più importanti rassegne di tutto il panorama asiatico e attentissimo alle nuove forme espressive dei giovani talenti dell’illustrazione mondiale – è un piccolo viaggio poetico in una foresta incantata. Incantata, sì, perché è quasi una magia quella che lega con un sentimento di affetto e reciproco rispetto i giganti agli esseri più piccoli della terra. I giganti, grossi, enormi e imponenti con muscoli e braccia rosse, capelli corvini e grandi piedi, sono davvero degli esseri di cui aver paura: volendo potrebbero fare davvero male alle piccole creature con le quali condividono il bosco. Ma, a differenza di quello che si possa pensare, le loro grosse braccia muscolose servono solo da rifugio sicuro per i piccoli uccelli che imparano a volare o da alleate nel curare le ferite. Lui, il mastodontico gigante maschio, è quasi un maestro di vita, un esempio per gli uccelli che si divertono a giocare con lui e a colorare l’aria con i loro voli. Le formiche, poi, sono così premurose con la grande donna dai capelli lunghi e dal passo incerto. Lei, la statuaria donna, per non fare del male ad alcuna formica aspetta, ferma sui suoi passi, che ogni giorno queste tornino a casa sicure prima di riprendere il suo cammino. Succede, così, che uno si prenda cura dell’altro, il grande del piccolo, il potente dell’impotente e viceversa. L’amore entra così in circolo.

 

I giganti e le formiche è, infatti, una storia d’amore. Un amore irreale ma vero, un amore impossibile ma realizzabile. Un amore che cambia le cose, le migliora, perché anche dove l’abitudine lo nega la natura lo asseconda.

 

Dai 3 anni per tutte le età

 

 

 

LeggendoCrescendo, la letteratura per ragazzi e le sue novità

bottoni d'argento_ChronicalibriROMA – Sarà tra le novità della letteratura per ragazzi già dalla prossima settimana (l’uscita è prevista per l’8 maggio) il nuovo libro di Bob Graham pubblicato nella collana Giralangolo Picture Books di EDT. E’ Bottoni d’argento, la storia della piccola Giulia e del suo estroso disegno. Alle 9.59 di un giovedì mattina Giulia disegnò un’anatra. Sugli stivali dell’anatra mise dei bottoni d’argento: uno… due… fino a quando il pennarello di Giulia indugiò a mezz’aria prima di posarsi sul foglio per l’ultimo bottone. In quell’istante suo fratello Leo si alzò lentamente in piedi e fece il suo primo passo.

Dai 4 anni

 

ilcastoro_chronicalibriIn libreria già da qualche settimana, invece, è Le stelle brillano su Roma, il libro per ragazzi scritto da Elisa Castiglioni Giudici e pubblicato da Il Castoro. Ambientata nell’antica Roma dell’Imperatore Traiano, questa è l’avventura di Iris, 12 anni, una ragazzina del popolo, curiosa e determinata, figlia di un centurione e di una ex-schiava. Divide le sue giornate tra il forno di sua madre Tecla e la scuola. Ma la sua vita serena sta per crollare: i figli dell’antico padrone della mamma ricompaiono dal passato e pretendono di riavere la loro schiava, figlie incluse. Quando gli adulti si arrendono, Iris capisce che sta a lei trovare il modo di proteggere la sua famiglia. E con la complicità del suo amico Aureliano, escogita un piano: tra fughe notturne, astute trappole e coraggiose spedizioni per le campagne romane, comincia così un’avventura nella letteratura per ragazzi in difesa della libertà e della giustizia.

Dai 9 anni