Librerie: intervista a Paolo Cremisini, Libreria Di Cave

Giulia Siena
ROMA
– Da oltre 100 anni la Libreria Di Cave (via Santa Caterina da Siena, 65) è l’indirizzo storico dei libri antichi e rari. Fondata nel 1908 da Salvatore Di Cave, oggi la libreria è gestita da Paolo Cremisini (nella foto in basso) e conta oltre 12.000 volumi. Qui si possono trovare uscite recenti di seconda mano (scontati al 50%), saggi, romanzi e un’ampia selezione di libri su Roma. In questa libreria nel cuore di Roma la letteratura conserva ancora il suo senso.

 

Perché si entra in una libreria come questa?
Perché qui si trovano libri di cui non si parla, magari qui il lettore trova qualcosa di diverso. Si entra per curiosità e poi ci si ferma senza fare caso al tempo che passa. Perché ogni tanto bisogna fermarsi, riflettere: un libro scritto bene ti aiuta a stare da solo, stimola la fantasia e l’intelligenza perché con un libro io sto dove c’è l’azione. È questa la forza della letteratura.
Qual è il cliente tipo della libreria Di Cave?
In questa libreria arrivano lettori di tutti i tipi, c’è anche chi compra un libro in base al rumore che fa la carta sfogliandolo! Ma il cliente tipo è il lettore che frequenta la libreria Di Cave da molto tempo, ha una media di 50 anni ed è un cliente affezionato perché sa che qui può trovare libri antichi e di determinati generi: abbiamo essenzialmente saggistica e molti romanzi classici, un’ampia sezione di libri sulla storia di Roma, moltissimi volumi in lingua francese, poi filosofia, storia e arte (fino all’Ottocento). I clienti della fascia tra i 20 e i 30 anni sono solo il 5% del totale, mentre riusciamo ad arrivare a diversi lettori attraverso la nostra rete di vendita per corrispondenza.
Quanto influiscono le logiche di mercato nelle vendite?
Forse dirò una cosa banale ma penso che i classici non muoiano mai! Poi, questo è un osservatorio particolare perché, essendo una libreria molto specializzata, il cliente viene qui già con le idee chiare su quello che potrà trovare. E qui la narrativa rimane particolarmente invenduta secondo una logica di causa/effetto: io da libraio compro classici perché si vendono e altre proposte editoriali che possiamo benissimo definire classici, come Camilleri.
In base a cosa lei sceglie cosa acquistare e quindi proporre al suo lettore?
Io, da lettore, scelgo in base alla mia sensibilità oppure seleziono in base al titolo, alla casa editrice e all’autore. Naturalmente, in una libreria particolarmente settoriale come questa, bisogna fare delle scelte perché il lettore che entra qui non è disposto a comprare tutto ciò che viene pubblicato dal mercato editoriale. Nelle librerie, poi, la qualità dei libri delle piccole e medie case editrici non riesce ad emergere perché c’è un problema di distribuzione, alcuni libri arrivano al lettore solo se quest’ultimo è già indirizzato verso quei titoli.
In un’epoca in cui il libraio è sempre più raro e la figura viene assorbita dai commessi delle grosse catene, Lei come vive questo ruolo?
Io penso che il libraio debba essere consulente e trasmettere al lettore quello che sa. Spesso in una realtà come questa il libraio conosce i suoi clienti, conosce quello che amano leggere, sa quello che comprano e sa cosa ancora potrebbero acquistare, quindi il rapporto tra le due parti è molto diretto. In una grande catena un rapporto così diretto è difficile e molte volte dettato dalle dinamiche commerciali.
C’è un consiglio che si sentirebbe di dare alle librerie indipendenti?
Il mio suggerimento è quello di specializzarsi; se una libreria vuole sopravvivere deve trovare la sua nicchia di clienti e assicurare loro titoli che nel settore prescelto manterranno nel tempo. Poi è molto importante avere un sito internet efficiente e fare anche vendite per corrispondenza.
Un libro che consiglia ai lettori di ChronicaLibri?
Deve sapere che per mia formazione e provenienza sono molto legato come lettore a Georges Simenon e qui, in questa libreria, si riunisce spesso un “circolo simenoniano”. Ho letto tutte le opere dello scrittore belga, tanto che i miei ricordi legati alla Francia si intrecciano alle ambientazioni dei libri di Simenon e io non riesco più a discernere quello che ho vissuto da quello che ho immaginato leggendo. Dopo aver letto Simenon è quasi impossibile non affezionarsi all’autore e ai suoi protagonisti, in questo caso Marcel. Marcel è infatti il protagonista de “Il Treno”, una delle opere più intense dello scrittore belga. Siamo nel 1939 in un periodo sospeso in cui la vita umana non ha più una propria consapevolezza. La bellezza di questo romanzo sta nell’eccellente descrizione che l’autore fa dello straniamento di Marcel.

 

 

INFO
Libreria Di Cave
Al libro ritrovato di Paolo Cremisini

Via Santa Caterina da Siena, 65 – 00186 Roma
06.6780860
info@libreriadicave.com
www.libreriadicave.com

 

Piccola guida romana agli spacci di Letture vintage. Prima puntata: le bancarelle.

Giulio Gasperini
ROMA – Forse vi sarete chiesti dove andiamo a pescare i libri che, puntuali, ogni domenica recensiamo nella nostra rubrica dedicata alle Letture vintage. Libri, ovvero, che, oramai esauriti, da molti anni son stati dimenticati dagli editori, oppure libri che, nonostante siano stampati e diffusi, son stati dimenticati dai lettori. Un tentativo, insomma, da qualunque parte si voglia leggere, di “archeologia editoriale”, nel riportare alla luce testimonianze che noi riteniamo importanti per vari stimoli.
La piccola guida che abbiamo organizzato in due puntate riguarda, per ragioni di ovvia e chiara comodità, l’Urbe, la Città Eterna; ma comprensibilmente in ogni città d’Italia (e, soprattutto, in ogni mercatino) è facile imbattersi in luoghi di spaccio di tali “gioielli del passato”: basta far attenzione e approfittarne!

Onestamente, i primi luoghi dove andiamo a rovistare per cercar di riportare alla luce queste piccole gemme editoriali sono, di solito, le bancarelle, che in epoca di recessione economica e di aumento vertiginoso (e vergognoso!) del costo dei libri si sono moltiplicate in ogni angolo della nostra illustre capitale. Io ne ho persino una vicino casa, proprio accanto alla fermata Furio Camillo della metropolitana, dove i romanzi, vecchi e nuovi, costano 3 euro l’uno! Cifra che, per altro, è quella più o meno standard che ogni bancarella assegna ai libri in vendita. Più o meno. Ché poi ci sono anche quelle dove i libri costano 5 euro, e sono quelle che, in verità, noi evitiamo. Perché la lettura vintage non è soltanto un modo di recuperare un libro oramai dimenticato; ma anche un modo per leggere spendendo meno, e soprattutto non cedendo alle lusinghe degli e-books, che, a nostro modesto parere, violentano e tradiscono alquanto la naturale e antica essenza del libro.

Altre bancarelle molto ben fornite, nella zona del centro, si trovano in Piazza Cavour e Piazza della Repubblica (due delle migliori), la lunga fila di baracchini in Via delle Terme di Diocleziano (dove dovrete frugare parecchio!), Piazza Sidney Sonnino (incrocio tra Viale di Trastevere e Vicolo Sant’Agata), Piazza Benedetto Cairoli (su Via Arenula, ma costà i libri costan 5 euro), oltre alla già citata bancarella di Furio Camillo (Via Appia Nuova, altezza fermata metro). Molto interessante, e dai prezzi vari (da 1 euro a circa 5), la bancarella – forse un po’ troppo “incasinata” – che si trova ogni giorno al mercato all’EUR, tra le uscite della metropolitana Palasport e Fermi. Qualcosa di interessante si può aver la fortuna di rinvenirlo nelle bancarelle che si susseguono tra Lungotevere Castello e Piazza dei Tribunali, tra Castel Sant’Angelo e il Palazzo di Giustizia. Fornitissima, ma coi libri in condizioni non molto buone, è la lunga fila di bancarelle all’inizio di Via Ostiense, girato l’angolo dopo la stazione del trenino Roma-Lido.
Senza contare poi le tante bancarelle volanti che spuntano, è il caso di dirlo, come funghi sui marciapiedi delle vie più importanti di Roma (come spesso avviene all’angolo tra viale Marconi e via Grimaldi o lungo via Cardano). Per queste non ci vuole una guida: serve solo intuito ma soprattutto la fortuna di trovarsele sul quotidiano cammino.

E voi dove comprate le vostre Letture Vintage? Suggeriteci le vostre bancarelle ovunque esse siano!