Orecchio Acerbo: “L’uovo Meraviglioso” arriva tra qualche giorno in libreria

L_uovo_meraviglioso_copROMA – Sarà in libreria da venerdì 14 febbraio “L’uovo Meraviglioso”, il nuovo libro per ragazzi firmato da Orecchio Acerbo Editore.  Le delicate tonalità delle immagini di Dahlov Ipcar – appositamente restaurate – rendono omaggio al fascino del mondo preistorico e alla maestosità dei dinosauri.

 

 

Si fa presto a dire dinosauro. Sì, ma quale? Ce n’è per tutti gusti, grandi e piccoli, erbivori e carnivori, bipedi e quadrupedi, aviari e acquatici e terrestri. Ben più di mille specie, ci dicono i paleontologi. Quattordici invece, tra i più maestosi, quelli disegnati da Dahlov Ipcar. Ritratti con grande realismo e con straordinaria maestria, per farne dono a Bobby, come dice la dedica, ma anche, ci piace pensare, per contraddire quel “terrificante lucertola” che l’etimologia di dinosauro suggerisce. Dal brontosauro al triceratopo, dal coritosauro allo pteranodonte, non di una semplice vetrina di ritratti si tratta, ma di una vera e propria storia. Meglio, di una storia vera, lunga milioni di anni. Quella dell’evoluzione. E quel meraviglioso uovo del titolo, pretesto e conclusione del racconto, si schiude per ricordarci che, per quanto strano e incredibile possa apparirci, molto probabilmente cardellini e aquile, avvoltoi e passerotti, dai dinosauri discendono.

 

Premio Andersen: “A che pensi?” è il Miglior libro fatto ad arte 2013

andersen_premio_logoROMA – Maggio, mese letterario ricco di appuntamenti, festival e premi. Tra questi ultimi c’è il Premio Andersen, il più ambito riconoscimento italiano attribuito ai libri per ragazzi, ai loro autori, illustratori ed editori. Giunto quest’anno alla 32esima edizione, il concorso premierà il 25 maggio a Genova i libri per bambini e ragazzi più interessanti pubblicati in Italia nel corso dell’anno. Tra i vincitori dell’edizione 2013 nella sezione “Miglior libro fatto ad arte 2013” c’è “A che pensi?”di Laurent Moreau. Pubblicato dalla casa editrice Orecchio Acerbo, il volume vince con questa motivazione: “per essere un libro piacevolissimo con semplici ed azzeccate soluzioni animate. Per svelare, al contempo e pian piano, una sua indubbia e fertile complessità, capace di offrire percorsi diversi e non scontati in una sorta di attraente “catalogo” dei sentimenti”.

 

A_che_pensi_Opera del talentuoso illustratore francese Laurent Moreau, “A che pensi?” racchiude diciannove coloratissimi ritratti di persone diverse, ciascuna con un pensiero nascosto sotto la finestra che si alza: una ragazza dai capelli rossi, un uomo baffuto, un gatto osservatore, una donna apprensiva, un bambino mascherato, due innamorati inconsapevoli. In alternanza perfetta le parole e i disegni, il corpo e la mente, il fuori e il dentro di ognuno. Un vero e proprio Facebook tutto di carta, nella cui pagina finale si svelano le tante connessioni che legano gli uni agli altri. Un libro che invita i più piccoli a riflettere sugli altri per capire se stessi.

 

Orecchio Acerbo: arriva “Effetti di un sogno interrotto”

ROMA –  In libreria da qualche giorno per Orecchio Acerbo“Effetti di un sogno interrotto”  è l’albo illustrato che fonde insieme autori celebri e giovani illustratori. Dalle parole di Luigi Pirandello e le immagini di Michele Rocchetti, questo libro si apre a riletture e sguardi insoliti, adattamenti e interpretazioni.

 

Tra i meandri dei “Racconti fantastici” di Luigi Pirandello, in una vecchia casa, regno indiscusso della polvere, sulla mensola del camino si trova una grande tela secentesca, che ritrae la Maddalena in penitenza, con il seno scoperto e che s’infiamma di sensualità al caldo lume di una lucerna. Il protagonista del racconto non è il proprietario del quadro perché ha avuto la casa – e tutto ciò che essa contiene- tanti anni prima in garanzia di un vecchio debito. Ma un uomo, presentatogli da un antiquario, vuole acquistare quel quadro a ogni costo e si agita al vederlo. La moglie appena defunta – spiega l’uomo – somiglia così tanto a quella Maddalena che lui non può tollerare che un altro possa vederla nuda. Fortemente impressionato dalle reazioni del vedovo, il nostro eroe la notte stessa sogna la donna venir fuori dal quadro e amoreggiare con il marito. Il sogno è così intenso che al risveglio gli pare di vedere il vedovo scappar via e la Maddalena seguirlo con lo sguardo.
Terrorizzato fugge dalla casa e si precipita dal vedovo, deciso a liberarsi del quadro. E lo trova con quello stesso pigiama a righe che indossava nel suo sogno…
“Quanto son cari questi uomini sodi che, davanti a un fatto che non si spiega, trovano subito una parola che non dice nulla e in cui così facilmente s’acquetano. Allucinazioni. ”
Le chiamano allucinazioni o transizioni tra il sonno e la veglia: le chiamano fantasie. “Ispirazione notturna” e “psicologia misteriosa” vengono così colte dalle visionarie illustrazioni di Michele Rocchetti attraverso richiami surrealisti, trame futuriste e composizioni vicine al cubismo di De Chirico.

Novità Orecchio Acerbo: “Le avventure di Huckleberry Finn”

ROMA – “Le grandi bevute e la violenza gratuita, i vagabondi senza meta che suonano il banjo, un westernhippy insomma, da circo, tra fango e pioggia, con pochi ideali e molta auto ironia. Tutto questoè servito per Huckleberry Finn.”

Così Lorenzo Mattotti giunge fra le onde del Mississippi – che nel suo immaginario diventa il Po nostrano – per rileggere la storia di libertà, ribellione e coraggio raccontata da Mark Twain. Il libro è “Le avventure di Huckleberry Finn” di Antonio Tettamanti con le illustrazioni di Lorenzo Mattotti pubblicato da Orecchio Acerbo e Cononino Press.

Il più grande classico per ragazzi nell’interpretazione di un gigante del fumetto. Le avventure rocambolesche di Huck e Tom alle prese con la fuga dalla schiavitù, fisica e mentale. La volontà di auto determinarsi e di non farsi imbrigliare da nessuna rete. Tutto questo sul corso del fiume, luogo di incontri, di partenze improvvise, di ritorni inattesi e di loschi traffici; lagrande metafora di una libertà che per esistere ha bisogno di scorrere senza freni.“Ciò che amavo della storia era la dimensione del viaggio, i rarissimi cavalli, e la presenzadel fiume. Raccolsi numerosi libri sui battelli del Mississippi. Ero affascinato dall’atmosferadel western, con i cowboy, con i pistoleri. Adoravo quelli dai grandi baffi, dai cappelli a punta,pelosi, grotteschi come quelli di Robert Altman e completamente diversi da quelli di John Wayne.Le barbe irsute, i lunghi spolverini, le pesanti pistole, i pantaloni larghi e sfondati di Sergio Leoneerano altri punti di riferimento.” I pantaloni sbrindellati e il cappello a falde larghe di Huck,la giacca senza fodera e i piedi nudi di Tom animano queste suggestioni filmiche e letterarie. Fino all’appendice con i cowboy-hippy di Mattotti – alcuni dei personaggi che poi non sono entratinel fumetto, ma fanno compagnia al libro- affiancati al suo “diario di bordo”, dove racconta il workin progress e l’avvicinamento al celebre scenario di Twain.Nel sapiente adattamento testuale -capace di far incontrare i brevi dialoghi dei fumetti con la prosaletteraria dell’autore americano – di Antonio Tettamanti e nella ricerca dei colori -aderenti al famosostile di Mattotti- a cura di Céline Puthier, torna un classico per ragazzi.

“È un libro importante per me, una tappa della mia carriera. Ma ciò che spero davvero è di far scoprire a nuovi lettori, giovani e meno giovani, un capolavoro della letteratura, e di far nascere in loro il desiderio di leggere l’originale.”

“Gli Stranieri”, in guerra per una terra

ROMA – “La guerra di chi lottava per non perdere la propria terra fu vinta da chi lottava per conquistarsi una patria”.
“Gli stranieri”, il libro scritto e illustrato da Armin Greder, è una delle ultime novità targate Orecchio Acerbo Editore. Dedicato ai ragazzi, il racconto di Greder è una lirica senza età e senza tempo poiché racchiude una poesia universale, che inneggia al rispetto della propria e altrui libertà.
“Era una terra di sabbia e pietre e poco altro. Ma era la patria di un popolo. Su questa terra la gente si occupava delle proprie capre e aspettava il maturare delle olive e la sera i vecchi raccontavano le loro storie ai giovani così che potessero ricordare chi erano.” Qui un giorno arrivarono gli Stranieri a rivendicare il possesso di quella terra dalla quale erano stati cacciati. Ma il popolo non capiva: i loro figli stavano crescendo lì, loro vivevano lì, i loro padri erano vissuti lì e in quella terra avevano dato sepoltura ai nonni dei loro padri.

Dopo anni in giro per il mondo a vivere come nomadi in terre che non li appartenevano, gli Stranieri ora reclamano la loro terra e sono pronti a tutto pur di riaverla. Ma come può un’unica terra accogliere due diversi popoli? Comincia così una guerra e la costruzione di un muro, la divisione fisica e l’odio profondo.

 

La tragica storia di popoli erranti diventa poesia in questo libro di Greder. Le sue parole, il suo modo di scrivere (e illustrare) richiama alla poesia italiana del Novecento. Leggendo “Gli Stranieri” ci si accorge di un legame (forse voluto o forse no) con “Alle fronde dei salici” (da Giorno dopo giorno del 1947) di Salvatore Quasimodo. Il poeta siciliano prese spunto dal Salmo 137 della Bibbia dove si narra che gli ebrei avevano appeso le loro cetre sui rami dei salici e avevano perso la gioia di cantare perché prigionieri in terra straniera. Oggi, come già nei secoli passati, l’esodo e l’emigrazione sono temi cari a una scrittura che per bellezza e sensibilità diventa pura poesia.

“Erano come due notti”, le parole buie della speranza

recensione di erano come due notti_orecchiacerbo_chronicalibriGiulia Siena
ROMA
“Erano come due notti: la notte e il mare nero come la notte che ci viene addosso. Tutti pregavano, musulmani e cristiani, pregavano anche quelli che non credono”. La notte è sempre buia quando si deve intraprendere un viaggio e lo diventa più del solito quando il viaggio è di speranza. “Erano come due notti” è un racconto corale di emigranti – quindi immigrati – che raccontano attraverso brevi frasi la propria “apocalisse”. Il volume, stampato in serigrafica, cucito e rilegato a mano, è promosso da Orecchio Acerbo Editore, Cemea del Mezzogiorno Onlus, Asinitas Onlus e pubblicato dalle Edizioni Libri Serigrafici E altro.

“Erano come due notti” parla di una oscurità doppia, multipla, quasi infinita: il buio di un passato doloroso, di un presente di difficoltà e di un futuro incerto. Nonostante tutta questa apparente negazione della vita le voci che costruiscono questo racconto fuggono dalla guerra, dalla miseria e dalle sofferenze e affrontano dei viaggi dilanianti. E’ questo il loro buio: un viaggio che per arrivare alla speranza e alla salvezza deve oltrepassare con coraggio naufragi, carceri e confini. Un racconto di tante differenti lingue e culture per raccontare una sofferenza comune, priva di immagini stereotipate da telegiornale ma piena di realtà.

 

In libreria “Bruno. Il bambino che imparò a volare”

ROMA – Le novità editoriali sono tante anche nella rubrica Leggendo Crescendo. Oggi vi presentiamo “Bruno. Il bambino che imparò a volare” di Nadia Terranova con le illustrazioni di Ofra Amit pubblicato da Orecchio Acerbo. Fredda serata di fine autunno. Bruno Schulz è ancora bambino. La madre entrain camera sua e lo trova intento a nutrire alcune mosche con granelli di zucchero.Stupita, gli domanda cosa mai stia facendo. ” Le sto irrobustendo per l’inverno.”Vero o falso l’aneddoto raccolto da David Grossman, di certo quel bambinonon poteva immaginare che da lì a pochi anni non l’epoca geniale da lui sognata sarebbe sorta,ma una delle più buie dell’umanità. Un lungo inverno nel quale, come mosche,sarebbero morte milioni di persone. Ebrei, rom e sinti, malati di mente, testimoni di Geova,omosessuali, oppositori politici. Tutti umiliati, straziati, trucidati. Lui tra questi.A quel bambino che nutriva le mosche è dedicato il ricordo, delicato e poetico come le suebotteghe color cannella, di Nadia Terranova e Ofra Amit.
Un bambino, ebreo. La grossa testa lo rende incerto e impacciato nei movimenti, il carattere schivoe introverso. Curioso e attento a ogni cosa che lo circonda, è affascinato dalle eccentriche stravaganzedel padre, dalle sue continue, stupefacenti metamorfosi. Lo perderà anzitempo, ma, non volendoseneseparare del tutto, fa rivivere quella straordinaria capacità del padre di riconoscersi e identificarsi in ognioggetto, in ogni animale, in ogni persona nei suoi disegni e nei suo scritti. E nei racconti, in classe,ai suoi allievi. Fino a una giornata d’autunno del 1942, quando un ufficiale nazista lo uccide per strada.Persa la vita, persi i suoi scritti, persi i suoi disegni.Di certo non per caso, sarà una bambina a ritrovarli, anni dopo, in un vecchio baule nascosto in soffitta.Un ricordo di Bruno Schulz, un omaggio alla sua straordinaria fantasia. (Scheda libro a cura della casa editrice. La recensione di ChronicaLibri verrà presto pubblicata).

“L’autobus di Rosa”, la forza di cambiare la storia

recensione di Giulia Siena_ChronicaLibriGiulia Siena
ROMA
“Per questo ti ho portato qui oggi, per ricordarti che c’è sempre un autobus che passa nella vita di ognuno di noi. Io l’ho perso tanti anni fa. Tu tieni gli occhi aperti: non perdere il tuo”. E’ una storia fatta di ricordi, rimpianti, confidenze e speranza. “L’autobus di Rosa”, il libro di Fabrizio Silei, illustrato da Maurizio A. C. Quarello e pubblicato da Orecchio Acerbo, è il racconto di un anziano al proprio nipote. Un visita a un vecchio autobus all’interno di un museo è l’inizio di una storia cominciata nel 1955 in Alabama. Continua

"La rosa", la grande scrittura di Petruševskaja entra in un albo illustrato

Giulia Siena
ROMA “Un uomo di punto in bianco cominciò a profumare come una rosa. E non c’era niente da fare. Bastava che entrasse in un negozio, e in un batter d’occhio tutti si fermavano, cominciavano ad annusare l’aria e dicevano: “C’è odore di rose. Sembra proprio di stare in un roseto”. Sembra un po’ bizzarro, dalle sfumature divertenti, ma questo non è che solo l’inizio de “La rosa”, il racconto di Ljudmila Petruševkaja che ha i toni di una favola triste. Illustrato magistralmente da Claudia Palmarucci, “La rosa” è una delle ultime uscite firmate Orecchio Acerbo.
 Tutto comincia quando un uomo comincia a profumare come una rosa: i suoi vestiti, la sua pelle, i suoi movimenti emanano un odore che si addice a un fiore. Così, quando quest’uomo senza nome accede in un luogo o entra in qualsiasi stanza, la gente si aggira perplessa annusando il buon odore. Presto, però, questo odore si fa quasi insopportabile, sinonimo di un’oscura punizione. La fresca fragranza che all’improvviso ha segnato il cammino del protagonista diventa il suo capo d’accusa: diviene una cavia, un esperimento da portare avanti quasi seguendo le istruzioni di un manuale di giardinaggio.


In “La rosa” Ljudmila Petruševkaja fa confluire la sua attenta osservazione della situazione umana di fronte alla disgregazione sociale: disagio, emarginazione e solitudine, argomenti che attraverso una grande penna e ottime immagini possono essere spiegati anche ai lettori più piccoli.

Novità per bambini: "Il Signor Coccodrillo ha molta fame"

ROMA “Il Signor Coccodrillo ha molta fame” è il nuovo libro di Joann Sfar pubblicato da Orecchio Acerbo Editore. “Quel giorno, il signor Coccodrillo si svegliò per i crampi allo stomaco.” Affamatissimo, balza su e dà avvio alla caccia quotidiana. E a infinite contrattazioni! Possibile mai che nessuna bestia accetti più di farsi cacciare e mangiare per benino come un tempo, senza protestare? Un giorno, stufo delle rivolte dilaganti e delle furbate di un maiale imprenditore, giunge a una grande decisione: andare all’estero! Solo all’estero ci sarà un posto (a tavola) anche per lui! Il signor Coccodrillo lascia dunque la giungla natìa ormai imbarbarita per la grande e moderna metropoli, dove abbondano supermercati e persone di buon gusto.
Esilaranti situazioni, buffi equivoci e cacce notturne condiscono la conoscenza dell’assurdo mondo degli esseri umani, carnefici molto più raffinati di lui. Da un gigante del fumetto francese, un libro allegro e intelligente che ci aiuta a riflettere su molti temi fondamentali del nostro tempo.
(scheda libro a cura della casa editrice Orecchio Acerbo)