Romanzi da leggere: Adelphi, “La casa dei Krull” di George Simenon

Daniela Distefano
CATANIA – Romanzo profetico, scritto a La Rochelle nell’estate del 1938, alla vigilia della Seconda guerra mondiale, La casa dei Krull (Adelphi, 2017) fu stampato nel febbraio del 1939. E della lungimiranza George Simenon (Liegi, 1903 – Losanna, 1989), il papà del commissario Maigret, si serve per allestire un’opera paragonabile a un dietro le quinte spettrale, inquietante, claustrofobico. Cioè l’atmosfera cupa dell’inizio della guerra contro il Nazismo. Tutto ha inizio in un paesino popolato da francesi, ai margini del quale vive la famiglia tedesca dei Krull. Continua

Pronti con le valigie? “La felicità è a portata di trolley”: quando preparare i bagagli è mettere ordine in sé stessi

Giulia Siena
PARMA“La valigia è un’amica che conserva i nostri segreti. Ma perché lo faccia davvero, dobbiamo fidarci di lei e riconoscerne il ruolo”.
Marta viaggia per piacere e viaggia per lavoro; ma il viaggio è anche nel suo DNA perché ha una nonna forte che le ha trasmesso la curiosità di visitare il mondo e raccogliere emozioni uniche nella savana, sotto la Grande Muraglia oppure nel deserto. Le valigie della nonna – che viaggiava con le sue amiche tre volte l’anno – seguivano uno schema ben preciso: avevano poche cose ed erano leggere. Marta Perego, giornalista trentenne alle prese con un lavoro che la porta a seguire le maggiori manifestazioni cinematografiche e culturali per il mondo, Continua

Ediciclo: “La forza del silenzio. Piccole note di fruscio del mondo” di Cristina Noacco

Daniela Distefano
CATANIA – “Il silenzio è la condizione per ritrovarci con noi stessi e con la natura, il pentagramma sul quale scriviamo la nostra cadenza, l’eco delle parole che abbiamo pronunciato o taciuto.
Dal microcosmo che ci compone alla volta celeste che ci sovrasta, il silenzio è più forte della parola; è la parte di eterno che accompagna il mormorio della vita”.
Nata nel 1971 a Udine, Cristina Noacco insegna Letteratura francese del medioevo all’Università Jean Jaurès di Tolosa.
Al centro della sua ricerca il romanzo cortese e il tema della metamorfosi.
Oltre all’insegnamento, ama esprimersi attraverso la scrittura, la fotografia, e il disegno. E’ autrice di una raccolta di poesie in friulano e in italiano, tradotta anche in francese.  Pubblica regolarmente su una rivista locale i suoi racconti di viaggio e di alpinismo, molto spesso in solitaria.
Con questo agile opuscolo, La forza del silenzio (Ediciclo), ci immerge nell’estasi data da un suono senza volume, il grado zero del nostro udito; apprendiamo così che lo scintillio delle stelle e il viaggio di una foglia, lo sciabordio delle onde o lo scricchiolio dei ghiacciai compongono una musica da ascoltare con uno spirito contemplativo. Continua

Bompiani: “Vent’anni” di Corrado Alvaro

Daniela Distefano
CATANIA“Fu quello un momento in cui sentì come sia poco avere vent’anni, come la forza degli uomini sia ben altro, le passioni profonde e mortali, il dolore altissimo. Vent’anni”.
Corrado Alvaro (San Luca, 1895 – Roma, 1956) è stato scrittore, giornalista e poeta, ma soprattutto un intellettuale la cui forte sensibilità civile, etica e culturale gli ha consentito, già negli anni Trenta, di avvertire e denunciare, attraverso gli scritti letterari, giornalistici e innumerosi saggi, il male che si stava diffondendo in Europa.
Nel romanzo Vent’anni, edito da Bompiani, Corrado Alvaro ci trasporta nel filo spinato della Grande Guerra, raccontando una delicata storia di amicizia, illusione e delusione Continua

“Grazia Deledda. Il luoghi gli amori le opere”, una biografia che regala un’immagine nuova dell’autrice sarda

Giulia Siena
PARMAGrazia Deledda. Il luoghi gli amori le opere (Avagliano) si apre su una biblioteca di famiglia a Calcutta. A sfogliare le pagine di quei libri provenienti da tutto il mondo è Amitav Ghosh, scrittore indiano che da bambino si imbatte in un libro della Premio Nobel Grazia Deledda. Da qui Rossana Dedola – attraverso l’analisi di  86 tra lettere e cartoline inedite ritrovate presso biblioteche europee – comincia l’escursione nella vita e nelle opere dell’autrice nuorese.  “La bambina nuova” nasce in una famiglia di possidenti terrieri il 27 settembre del 1871 e viene battezzata, secondo il rito tradizionale sardo, con il nome di Grazia Maria Cosima Damiana. La piccola processione aperta dai bambini con il cero porta Grazia, la nuova arrivata, tra le strade di Nuoro verso la Chiesa. Qui si celebra “l’iniziazione” della bambina ai riti di questa terra, una gestualità che di cristiano conserva solo la purificazione dell’anima. Le parole di augurio, le movenze e le gerarchie saranno parte integrante dei ricordi e degli scritti della giovane Grazia. Continua

La nave di Teseo: “La tigre e l’acrobata” di Susanna Tamaro

Daniela Distefano
CATANIA – Una mamma tigre si rivolge ai suoi cuccioli dicendo: “Guardate, il fiume è fatto di acqua ma, quando le stelle stanno in cielo più a lungo del Sole, l’acqua si trasforma diventando una superficie dura che si chiama ghiaccio. Il ghiaccio non si può bere e può esservi nemico”.
E prosegue mettendo in guardia la propria prole:
“Seguire le tracce e non lasciarne mai: questo è il segreto della nostra stirpe.
Quando una tigre si muove, nessuno deve capire qual è la sua direzione.
Se la neve manca è facile, se invece la neve c’è è più difficile.
Nessuno deve scoprire mai dov’è la vostra tana”. Continua

Premio Strega 2017: Neo, lo spudorato “Grande Nudo” tra i 27 libri selezionati

Giulia Siena
PARMA – Ti intrappola tra le pagine, cattura la tua attenzione, ti colpisce allo stomaco e ti trascina in vite sospese e disgraziate. Grande Nudo di Gianni Teti, pubblicato da Neo Edizioni, si conquista la ribalta e si merita un posto tra i 27 libri ufficialmente candidati per il Premio Strega 2017. La soddisfazione è grande per la casa editrice che dopo XXI secolo di Paolo Zardi torna a concorrere nel più prestigioso premio nazionale con Grande Nudo, l’ultimo romanzo della “Trilogia del vento” firmata dall’autore sardo.

Questo non è un libro normale: sono storie di vite lacerate e difficili. Siamo ovunque e siamo in nessun luogo. Apriamo gli occhi in un bar, tra le piastrelle di un bagno in ristrutturazione, siamo in un corridoio polveroso tra cose dismesse; siamo in una stanza al buio, in una caserma o sul ciglio di una strada, siamo dietro una porta o seduti annoiati su una sedia in cucina; Continua

Via del Vento: “Mute, bianche e stupende”, il racconto inedito di Tod Robbins, padre di tanti mostri

Giulia Siena
PARMA “Domani a quest’ora sarò morto!” Tuona la prima frase di Mute, bianche e stupende, il racconto inedito di Tod Robbins pubblicato in Italia da Via del Vento Edizioni con la traduzione di Francesco Cappellini.

Clarence Aaron Tod Robbins, autore statunitense classe 1888, arriva alla ribalta nel 1923 con il racconto Spurs che ispirerà il regista Tod Browning per il film del 1932, Freaks. La sua scrittura è nuda e sinuosa, lacerante e morbida, vivida e pulsante; Robbins è l’antesignano del macabro e in questo racconto raffinato e silente racconta la follia e l’orrore con piena lucidità. Continua

Intermezzi, “L’ avvocato G”: storia non ordinaria di un ordinario tradimento

Giorgia Sbuelz
ROMA – L’ avvocato G. è uno di quegli uomini che pensa di non esser capace di tradire la moglie.
Non per onestà, ma perché quelli come lui “hanno perso la sintassi della seduzione e credono di non riuscire più a ritrovarla neanche se si concentrano bene o comperano il manuale più aggiornato e se lo studiano come dio comanda.”
Un giorno entra nel suo studio la signora M., una donna all’antica, aveva pensato lui. Lei, di rimando, aveva constatato che quell’uomo le faceva voglia proprio per il fatto che aveva l’ aria di quello che non avrebbe mai tradito la moglie, e in più la trattava con aria di sufficienza, atteggiamento questo davvero irresistibile! Continua

“Red Notice”: un uomo, un eroe, una storia stramaledetta e verissima

RED NOTICEDaniela Distefano
CATANIA – In un tweet dello scorso sette febbraio, Gianni Riotta affermava:
“La lunga catena dei dissidenti russi che muoiono misteriosamente si allunga”.
Non è però un mistero che dietro queste morti cicliche ci sia la mano di un sistema politico corrotto, spudorato, impunito almeno per adesso.
E se l’Europa tace – per dovere di salvaguardia dei rapporti tra Paesi vicini – l’opinione pubblica europea e mondiale si interroga: fino a quando dovremo chiudere occhi, orecchie e altri organi che chiaramente spingono alla denuncia di un fenomeno criminale che ci riguarda in quanto esseri umani meritevoli tutti di dignità? Continua