“La vita è un sorso” che si racconta tra un drink e l’altro

la vita è un sorsoROMA – Quando attraverso una manciata di drink si può raccontare la vita, le avventure e gli amori. Questo è “La vita è un sorso, Choosy. Come salvarsi l’anima e dannarsi il fegato in trenta drink”, il libro di David Santoro e Luca Gregorio Patané pubblicato da Ultra; un libro in cui tutto è possibile.

 

È possibile che un gatto suoni la batteria in una jazz band e ascolti il racconto di un week-end romantico del suo convivente umano mentre gli prepara un Negroni? Oppure che discuta con lui di filosofia davanti a due Connemara? O di astronomia sorseggiando un Pink Cardinal? A giudicare da questo curioso libretto, sembrerebbe proprio di sì. I due strani, inseparabili amici – Choosy e Da – sono i protagonisti di una bohéme alcolica e musicale dai contorni planetari, ricca di avventure e di amori (a volte persino fortunati), narrata e illustrata in forma ironica e lapidaria in un divertente breviario: 30 racconti per altrettanti cocktail (con tanto di ricetta) di cui nessun bevitore e nessun poeta, umano o felino, potrà più fare a meno.

Novità: da fine agosto “Noi non dormiamo”

NOI-NON-DORMIAMO_MILANO – Si presenta come una delle uscite più attese dell’estate. E’ “Noi non dormiamo”, il libro di Kathrin Röggla,  pubblicato ISBN Edizioni e in tutte le librerie dal prossimo 29 agosto. “Noi non dormiamo” è un romanzo, un’inchiesta, un’opera teatrale. Dopo aver raccontato la Berlino alternativa della techno e dei lounge bar, Kathrin Röggla si dedica a indagare uno degli oggetti più misteriosi della moder­nità: il sonno di manager, web designer, consulenti aziendali, sta­gisti, accounter e programmatori, attraverso una storia ambientata in una fiera di settore alla quale partecipano tutti i protagonisti, interagendo tra loro.  L’autrice plasma un’avvincente narrazione polifonica, una sorta di flusso di coscienza a più voci, dove l’attuale rapporto fra persona e sistema emerge in tutta la sua complessità.

“Noi non dormiamo” è il ritratto di una società insonne e fondata sul concetto di efficienza, che ha ormai dimenticato la sacralità del riposo: stanchezza cronica, ansia da prestazione, gerarchie ferree e il lavoro che avvolge ogni cosa.
Tra crisi e precariato, ambizioni e arrivismi selvaggi, una generazione votata all’efficienza è disposta a tutto pur di non perdere il lavoro e scalare la gerarchia: persino a smettere di dormire.

 

“Lo slogan: “potrò dormire quando sarò morto”, non lo adatterebbe pari pari adesso, si usava piuttosto una volta, “verso la metà degli anni novanta questo era lo slogan per an­tonomasia”, almeno per la sua generazione. verso la metà degli anni novanta si pote­va ancora dire. certo, a tutt’oggi qualcosa di valido ci sarebbe, ma allora lo si metteva in pratica, appunto. e a pensarci bene, deve dire che era sorprendente, la sua generazione. bisogna immaginarsi quanto sapere veniva accumulato in pochissimo tempo e quanta esperienza. sì, quello che ragazzi poco più che ventenni non avevano raccolto come espe­rienza. adesso naturalmente erano a pezzi, ma una volta che si fossero ripresi avrebbero potuto ripartire da tutt’altro livello”.

Novità: “Rubare la vita agli altri” è un po’ il mestiere dell’attore

rubare la vita agli altriROMA“Il cielo sopra Taranto è azzurro, come in quasi tutte le altre città del mondo.
Ma il nostro tramonto è molto più bello.
Il perché l’ho saputo da un direttore della fotografia: ‘Sai chi dovete ringraziare per quel tramonto? I fumi dell’ILVA, che filtrano le rifrazioni della luce del sole’.
Per questo c’è quel rosso fuoco unico al mondo”.

 
Michele Riondino smette per un attimo i panni di attore e scrive. Ma forse i panni non li toglie, usa la sua esperienza di attore per raccontare la passione, il teatro. In “Rubare la vita agli altri”, pubblicato da Fandango, Riondino racconta il suo viaggio.
Michele nasce nel quartiere operaio Paolo VI di Taranto, tra i caseggiati bianchi costruiti a due passi dal più grande complesso siderurgico del Mediterraneo. I ragazzi che vivono tra quelle larghe strade desolate e i grigi casermoni di cemento sono i protagonisti di un’educazione alla vita. Le avventure adolescenziali hanno un sapore epico, la strada sa insegnare mille cose ma non turba e corrompe mai i loro sogni. Perché quello che più importa a quell’età sono le passioni: la poesia, la musica, il teatro. “La setta dei poeti estinti” nasce così, ispirandosi all’Attimo fuggente di Peter Weir. Nel gruppo c’è Michele, che compone testi, che ha imparato a suonare la chitarra e partecipa ai primi laboratori teatrali che si tengono in città. Ma non basta, serve altro. Un giorno a tavola, con la famiglia presente, comunica a tutti la sua decisione. Il padre è sorpreso, sognava un figlio all’università e invece, se le cose andranno bene, se lo ritroverà attore. Michele pensa in grande, Taranto gli sta stretta, vuole provare a cambiare il corso degli eventi, e un provino per l’Accademia “Silvio D’Amico” sembra l’occasione che aspettava. Riprenderà a respirare, una volta a Roma, accelerando e frenando un po’ per stare dietro a questa nuova vita. E il teatro, non resterà solo un’aspirazione ma la sua diventa una missione. Michele Riondino racconta la sua storia, quella di un ragazzo che ha scommesso sulle passioni vere, ripercorrendo il viaggio dalla periferia al centro, dal buio alla luce, dalla indecisione al successo.

Cake mania: arriva “Le Torte di Fiorella”

copertina def.inddROMA – E’ ancora cake mania e le case editrici assecondano i gusti dei lettori gourmet. Ora in libraria arriva “Le torte di Fiorella” pubblicato da Malvarosa edizioni: Il volume di Fiorella Balzamo fornisce al lettore tutte le informazioni necessarie per preparare in totale autonomia torte da favola, ma anche muffins, piccoli dolcetti, biscotti e quant’altro la nostra fantasia possa desiderare. Attraverso questo volume la Balzamo regala alcuni dei suoi più preziosi segreti per consentire a chiunque, ma proprio a chiunque, di sorprendere ospiti e familiari con creazioni degne dei più qualificati maestri pasticceri. Il volume è diviso in capitolil tematici dedicati alle festività, alle occasioni speciali, ma anche ai momenti in compagnia di amici o della persona amata: basterà seguire alcuni dei suggerimenti di Fiorella per trasformare ognuno di questi momenti in un’occasione speciale.

In fondo al volume il lettore troverà anche una sezione speciale dedicata all’allestimento della tavola (dove collocare la torta, ma anche dove posizionare i fiori, le candele, i confetti e le mille meraviglie delle feste) e una dedicata alle piccole cose da donare ai nostri ospiti in ricordo del momento vissuto insieme (bomboniere, pensierini, fiorellini di zucchero e tanto, tanto altro ancora). Non vi resta che mettere le mani in pasta!

 

“L’ Italia in presadiretta. Viaggio nel paese abbandonato dalla politica”

l'italia in presadirettaROMA – Non facciamo politica e non parliamo quasi mai di politica, ma di informazione sì. Per questo oggi parliamo di “L’ Italia in presadiretta. Viaggio nel paese abbandonato dalla politica” di Riccardo Iacona (Chiarelettere).

Mentre intorno all’informazione si fa terra bruciata, le inchieste di Riccardo Iacona rappresentano una delle poche finestre ancora aperte sull’Italia. In questo libro Iacona racconta il paese che ha visto. Tra la gente, registrando storie, rabbia e passioni. In presa diretta. Con i magistrati e gli uomini delle forze dell’ordine che combattono una battaglia solitaria contro la ‘ndrangheta. Negli uffici pubblici, documentando, telecamera nascosta, come si ottengono le autorizzazioni a costruire eludendo la legge. In provincia di Napoli, dove da anni il tribunale è in una sede provvisoria, senza vigilanza né metal detector: “Qui si può entrare anche con un bazooka”. Sul Canale di Sicilia, tra uomini, donne e bambini sdraiati nei barconi con i corpi ustionati dal carburante rovesciatosi. E ancora la scuola al fallimento, il grande business dell’acqua ai privati, gli affitti pazzi e la politica inesistente sulla casa. Questa è l’Italia che la televisione non vorrebbe più raccontarci.

 

“Ostriche rosse per Napoleone”, una food novel ricca di storia

ostricheFIRENZE – Quando il cuoco fiorentino Igor Rogi arriva all’Elba il giorno di Natale, sa poco o nulla dell’amore clandestino tra Napoleone e Maria Walewska, e si trova a seguire le tracce di una vicenda che la storia ufficiale non ha mai svelato. A cavallo tra verità storica e finzione, si intreccia un racconto che dal 1814 attraversa i secoli per approdare all’oggi, con la scoperta di un antico ricettario di specialità elbane e non solo. “Ostriche rosse per Napoleone”, il nuovo libro di Fabio Picchi ha tutte le caratteristiche di una food novel, nella quale il cibo entra da protagonista. Ma poiché il personaggio di Igor altri non è che l’alter ego dell’autore, tra le pagine riaffiorano di continuo tracce del suo vissuto: all’Elba Picchi è di casa.

 

I dialoghi con i pescatori e i bottegai dell’isola, i personaggi che dentro le loro cucine creano “superbe” alchimie, le veleggiate lungo le coste con una vecchia lancia, i sapori, i profumi e le atmosfere del racconto hanno la rara autenticità che conferisce l’esperienza diretta di questo cuoco e affabulatore.

“Libera tavola”, quando la cucina usa il linguaggio della legalità

MILANO – Terre di Mezzo Editore porta in libreria “Libera tavola. Ricette d’autore dalle terre confiscate alle mafie. Con contributi di Andrea Camilleri, Rita Borsellino, Roy Paci, Allan Bay, Giulio Cavalli e tanti altri”, il volume curato da Jacopo Manni e Lorenzo Buonomini.

 

Diviso in 9 sezioni, il libro esplora attraverso la cucina i territori colpiti dalla mafia. Ottimi ingredienti coltivati sulle terre confiscate sono combinati in preparazioni originali e tradizionali insieme: dalle maglie siciliane al pesto trapanese al pancotto di cavolo nero, mozzarella di bufala e crema di patate, dal timballo di caserecce ai fagottini “primavera” ripieni di verza viola con crema di cicerchie. Sette menu tematici promuovono in modo divertente e gustoso la lotta alla criminalità organizzata direttamente nel piatto.

In più le ricette e i ricordi di chi si è speso in prima persona contro la cultura mafiosa. Scrittori, giornalisti, uomini e donne di spettacolo, politici, ma anche chef stellati, ci hanno regalato piatti speciali che hanno per protagonisti i sapori della legalità.

Novità: “Home – Guida allo chic”

MILANO – Dopo “La Parigina” di Ines de la Fressange, ecco “Home – Guida allo chic”, il secondo dei “Carnet parisien”, collana ambiziosa di guide allo chic che la prestigiosa casa editrice Flammarion dedica alle nuove icone stilistiche della Ville Lumière pubblicate in Italia da L’Ippocampo Edizioni.
“Home – Guida allo chic”, scritto da India Mahdavi con la giornalista Soline Delos, è una guida illustrata per un arredamento di stile con alcune e indispensabili regole di base e i trucchi della Mahdavi per migliorare i nostri interni: come valorizzare la luminosità, come abbinare colori, tessuti e materiali. A completare il volume, un carnet con oltre 100 indirizzi internazionali dove trovare i migliori oggetti di design.

 

Formata dal grande Christian Liaigre, India Mahdavi sta diventando l’archistar parigina dell’arredamento (La rivista Time l’ha annoverata tra i 10 più influenti interior designer odierni). Il suo coloratissimo stile, risultato dei numerosi viaggi e delle sue origini iraniane, mescola tessuti e materiali in un linguaggio estetico quanto mai personale.

 

Concepito come un taccuino di appunti sulle nuove tendenze, quest’opera riunisce per la prima volta tutte le “ricette di arredamento” di India Mahdavi, con la complicità di Soline Delos, giornalista di Elle. Dal monolocale al grande appartamento, India ci accompagna stanza dopo stanza consigliandoci sulle scelte, svelandoci i trucchi per rinnovare l’arredamento, su come fare gli acquisti ed evitare i passi falsi, o ancora su come risolvere i peggiori rompicapo. Per la prima volta ci confida i suoi indirizzi preferiti, dove scoprire occasioni dal vintage al design contemporaneo, non solo a Parigi ma in tutte le metropoli globali: Beirut, Città del Capo, Città del Messico, Istanbul, Lisbona, Londra, Los Angeles, Milano, Mumbai, New York, Rio de Janeiro…

Donne vincenti


Silvia Notarangelo

ROMA– “Cattive ragazze”, ovvero, “15 storie di donne audaci e creative”. Può sembrare un controsenso, ma non lo è. L’esplosiva e ironica graphic novel di Assia Petricelli e Sergio Riccardi (Sinnos Editrice) coglie nel segno: nell’immaginario collettivo chi sceglie di non omologarsi si schiera dalla parte sbagliata, dalla parte del “cattivo”. Eppure, basta sfogliare questo intelligente e accattivante volume per rendersi conto dell’importanza di portare avanti le proprie convinzioni, anche quando questo significa andare controcorrente o intraprendere delle battaglie che sembrano perse in partenza.
Protagoniste assolute, le donne. Per la precisione, quindici donne che hanno fatto della forza e della tenacia una vera filosofia di vita. Sono scrittrici, condottiere, scienziate, attiviste, cantanti, pittrici. In altre parole, donne in carne e ossa, lontane dagli stereotipi, indipendenti, coraggiose. Alcune conosciute, altre meno, ma tutte, seppur in tempi, luoghi e modi diversi, sono riuscite a lasciare la loro impronta nella storia.
La bellissima Hedy Lamarr era la diva più pagata di Hollywood ma anche un’eccezionale scienziata, a cui fu assegnato l’Oscar per i pionieri della scienza. Nellie Bly fu la prima giornalista d’inchiesta a indagare sotto copertura. Antonia Masanello fu l’unica donna a combattere nell’esercito dei Mille insieme a Garibaldi. Solo tre, delle quindici donne, che promettono di conquistarvi grazie alla loro energia e a quella particolare vena combattiva che le portò a sfidare la vita.
Nell’introduzione alla graphic novel, Cecilia D’Elia le definisce storie di libertà. “Probabilmente nessuna di queste donne si pensava eccezionale, ma tutte erano determinate. Così, vivendo la loro vita, hanno aperto strade nuove o mandato in frantumi tradizioni secolari”. Un’iniezione di ottimismo, dunque, per guardare al futuro attraverso gli occhi e le esperienze di chi, alla fine, ce l’ha fatta.
Destinata ai più giovani, ma non solo, “Cattive ragazze” inaugura “Leggimi Graphic”, la collana di Sinnos pensata per venire incontro anche a coloro che presentano problemi di dislessia o difficoltà nella lettura.

Novità dalle Edizioni Coccole e Caccole

ROMALe Edizioni Coccole e Caccole presentano diverse novità nella collana I Quaderni della Scuola; tra queste c’è “Una bidella per amica”, il libro di Sandro Natalini con le illustrazioni di Antongionata Ferrari. Il racconto è un piccolo universo di personaggi femminili visti con gli occhi curiosi di un bambino nei cinque anni passati alla scuola Giuseppe Mazzini: bionde, brune, basse, magre, più larghe che lunghe, truccate come dive di holliwood, affettuose come nonnine, persino tatuate motocicliste… sono loro, le impavide eroine della scuola: le bidelle!

 

Invece, dalla penna del bravissimo Antonio Ferrara nasce “La maestra è un capitano” (illustrazioni di Anna Laura Cantone) Il racconto in prima persona di una coraggiosa maestra dei nostri giorni, alle prese con i mille impegni paralleli della professione e della vita privata. La nostra impavida e umanissima maestra, eroicamente, a volte in solitudine, affronta con la stessa intraprendenza i virus influenzali e la carenza di carta igienica, la convivenza e le tabelline… Sempre con entusiasmo, con tenera tenacia. Con un formidabile rispetto per i suoi bambini.