L’illegalità del razzismo e la trappola della propaganda.

Giulio Gasperini
AOSTA – Far propaganda è facile, perché consiste nella menzogna istituzionalizzata: citare dati scorretti, non costruire ragionamenti documentati, mistificare la realtà e annichilire sensati ragionamenti. Tutto questo è molto più agevole e genuino da fare ma decisamente più gretto e fallace se avviene sul piano istituzionale. La capacità di discernimento personale non dovrebbe abdicare di fronte alla semplicità della sottomissione acritica.; ecco perché questo agile ma dettagliatissime testo, Il razzismo è illegale. Strumenti per un’opposizione civile, edito da Edizioni Gruppo Abele e redatto, in collaborazione, da personalità dell’Arci, dell’ASGI, del Gruppo Abele e di Libertà e giustizia, può diventare un inevitabile strumento di contronarrazione.

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Un cantico per chi viene definito straniero

Giulio Gasperini
AOSTA – Una vicenda strettamente locale e localistica ha fatto desiderare a Teresa Charles, insegnate di francese in pensione e, per qualche anno, Assessore regionale all’istruzione in Valle d’Aosta, di scrivere una sorta di pamphlet, dedicato ai migranti. In particolare, una rivolta da parte dei cittadini di un piccolo centro in Valle d’Aosta, Donnas, che hanno cercato di opporsi in ogni modo all’apertura di un Centro di accoglienza straordinario di una ventina di persone in una casa nel borgo. Il razzismo, il terrore immotivato, il pregiudizio, la xenofobia che si sono manifestati in maniera persino drammatica in quella piccola società sono stati la causa prima della stesura de Il cantico dei migranti, edito da End Edizioni – Edizioni non deperibili.
Nel suo pamphlet, la Charles attraverso venticinque punti, porta avanti un ragionamento serio e coerente su cosa significhino le migrazioni, cosa sia l’accoglienza e quali siano le forme possibili di integrazione.

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Accoglienza dei migranti e destino dell’Italia

Nessun paese è un'isolaGiulio Gasperini
AOSTA – Evidentemente superata una stagione “emergenziale”, l’accoglienza dei migranti che da tante rotte e orizzonti arrivano sul territorio italiano sta diventando una situazione cardine nell’organizzazione della società italiana, mettendo in discussione l’intero sistema futuro. Stefano Catone, nella raccolta di saggi e articoli Nessun paese è un’isola, edita da Imprimatur, parafrasando la celebre poesia di John Donne, sottolinea come il sistema Paese sia fondante e fondamentale per affrontare la questione di migranti, accoglienza ed Europa.
I tanti contributi presenti in questo volume passano in rassegna i tanti aspetti e le sfaccettature di un modello italiano che presenta criticità evidenti e persistenti, potenzialità inespresse e procedure burocratiche assurde quanto inumani. Continua