“Piccola guida al consumo critico”: come diventare compratori consapevoli nella società dei consumi

piccola guida al consumo critico_Altraeconomia_ChronicalibriGiulia Siena
PARMA
– Sono passati venti anni da quando Francesco Gesualdi, fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, una piccola organizzazione che si batte per i diritti dei lavoratori delle maggiori aziende mondiali, ha realizzato la prima Guida al Consumo Critico. Dopo due decenni intensi – dal punto di vista storico, sociale ed economico – arriva in libreria, pubblicata da Altraeconomia, la Piccola guida al consumo critico. Acquisti responsabili e stili di vita etici 2.0. Continua

5 dicembre Giornata mondiale del suolo: Altraeconomia presenta “Che cosa c’è sotto”

che cosa c'è sotto_Altraeconomia_chronicalibriMILANO – Sabato 5 dicembre sarà la Giornata mondiale del suolo ed è forse la data giusta per scoprirsi “partigiani del suolo”. Non solo perché – come ripete spesso Paolo Pileri, autore del libro Che cosa c’è sotto. Il suolo, i suoi segreti, le ragioni per difenderlo (edito da Altraeconomia) – “il suolo è bello”, ma perché è proprio il suolo che ci sostiene, ci nutre, ci fa respirare.
Questo testo spiega infatti in modo chiaro che la risorsa più preziosa è proprio sotto i nostri piedi: un piccolo strato che è in grado di trasformare la morte in vita, e di renderci servizi inestimabili, come il ciclo del cibo, la conservazione della biodiversità, la regolazione climatica e la captazione delle acque. Continua

“Ai ferri corti”: il manuale che svela i segreti del lavorare a maglia

aiferricorti_alice twainMILANO – Una nuova edizione tutta rinnovata per Ai ferri corti, il manuale di maglia per tutti, scritto da Alice Twain e adatto anche a chi prende in mano i ferri per la prima volta e che permette di realizzare, a partire da zero, qualsiasi capo a maglia, dalla sciarpa al maglione.
La guida pratica esce nella collana Io lo so fare di Altreconomia in un’edizione ampliata e largamente rinnovata, che non si limita a spiegare tutti i punti e le tecniche di lavorazione essenziali, ma introduce anche gli interventi più “avanzati” e -soprattutto- propone sei modelli per mettere subito in pratica quanto imparato, senza perdere il “filo del discorso”. Continua

Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: “La guerra a casa”

la guerra a casaMILANO“Ho scelto di fare di un dolore privato un atto pubblico. Perché nessuna donna deve morire per mano del proprio amore…”.
Oggi, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne vi presentiamo La guerra a casa, il libro di Damiano Rizzi in cui racconta l’omicidio della sorella Tiziana (luglio 2013) e di come sia nata “Tiziana vive”, una rete d’aiuto contro la violenza sulle donne.

È il 9 luglio 2013 e una telefonata sveglia Damiano Rizzi, presidente dell’Ong Soleterre, nel cuore della notte. È a Roma, impegnato a “salvare il mondo”, ma a casa è successo qualcosa di terribile, è arrivata la guerra: la sorella di Damiano è stata uccisa dal marito.

Il filo del racconto si spezza. Così Damiano ne riprende il bandolo dal principio, dalla sua vita “prima” di quella telefonata: racconta – alla sua famiglia, a sua sorella e a tutti noi – le guerre “lontane” di cui è stato testimone in Bosnia, Kosovo, Costa d’Avorio, Sierra Leone, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Centro America, Ucraina. Le bambine soldato della Costa d’Avorio, gli amputati della Sierra Leone, le donne trucidate in Guatemala, l’Ucraina vissuta con il fotografo Andy Rocchelli: conflitti tutti differenti per i loro moventi aberranti – potere, diamanti, denaro – ma simili nei meccanismi e nelle conseguenze: la morte di persone innocenti.

Come cantava Fabrizio De André, “il dolore degli altri è dolore a metà”. Ma quando la guerra arriva a casa, è dentro di noi per sempre. Damiano torna al presente e scopre che vivere sulla sua pelle l’assassinio di Tiziana è un dolore intero: scopre l’indifferenza di alcuni “professionisti”, la noncuranza del sistema giudiziario, scopre soprattutto che in Italia il fatto che ogni tre giorni una donna sia uccisa da un uomo, spesso il marito, il compagno o l’amante, è considerato “normale”. Proprio come la guerra, o la diseguaglianza tra ricchi e poveri nei Paesi del Sud del mondo che conosce così bene.

Nel suo libro-diario, Damiano ha parole forti per questa normalità: la chiama “morte”. Ci chiede di ribellarci, adesso. Perché l’indifferenza uccide. È per questo che ha deciso di fondare “Tiziana vive”, una rete contro la violenza nei confronti di donne e bambini il cui obiettivo principale è quello di portare alla luce, dare voce e rispondere in modo concreto a una richiesta di aiuto psicologico che spesso rimane silente.

Un libro di drammatica bellezza e di speranza che si legge come un romanzo e lancia un forte messaggio. Scrive Damiano nel finale: “Ho capito ancora meglio – se ce n’era bisogno – che cosa vuol dire salvare una vita umana o perderla. È l’unico motivo di vita. Ho la forza delle vittime. Che o si arrendono o lottano. Non c’è modo di arrendersi, di rassegnarsi. Voglio andare avanti. Per salvare ancora una vita umana. Non tutto è ineluttabile. Voglio lasciare un pensiero che funzioni: sennò perché mandare avanti la specie? Vorrei fare qualcosa di utile per me e per gli altri”.

Con un contributo sul tema del femminicidio di Simona Lanzoni, vicepresidente della Fondazione Pangea Onlus, mentre Vauro Senesi racconta la genesi del logo dell’associazione “Tiziana Vive”, a cui sono devoluti i diritti del libro.

 

 

“Il femminicidio è frutto di “una concezione della donna come un oggetto di possesso a cui si può comandare: tanto che se una donna non risponde più agli ‘ordini’ o vuole una vita propria non ha più diritto di esistere. Si può uccidere” Serena Dandini nella prefazione del libro.

“Rottama Italia”: 16 grandi firme per un progetto editoriale totalmente gratuito

cop_ROTTAMAITALIA_LRROMA“Perché vogliamo che l’Italia cambi verso. Ma davvero.
Vogliamo un Paese moderno. E cioè un Paese che guardi avanti. Un Paese che sappia distinguere tra cemento e futuro. E scelga il futuro”. Nasce con questo intento Rottama Italia, un istant book gratuito nel quale 16 autorevoli firme smontano pezzo per pezzo il decreto Sblocca-Italia (in 45 articoli) elaborato dal governo di Matteo Renzi e che dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 12 novembre. Rottama Italia, pubblicato da Altraeconomia edizioni per festeggiare il suo primo compleanno e le quindici candeline della rivista “Altraeconomia”, è un’operazione editoriale unica nel suo genere. Il libro, infatti, è scaricabile gratuitamente in formato PDF sul sito di Altraeconomia e spiega perché lo Sblocca-Italia rappresenta una minaccia per la democrazia e per il nostro futuro. Nato da un’idea di Sergio Staino, Rottama Italia (corredato da 13 vignette) è stato curato da Tomaso Montanari e ha visto la partecipazione gratuita di Ellekappa, Altan, Pietro Raitano, Giannelli, Mauro Biani, Paolo Maddalena, Giovanni Losavio, Massimo Bray, Maramotti, Edoardo Salzano, Bucchi, Paolo Berdini, Vezio De Lucia, Riverso, Salvatore Settis, Beduschi, Vincino, Luca Martinelli, Anna Donati, Franzaroli, Maria Pia Guermandi, Vauro, Pietro Dommarco, Domenico Finiguerra, Giuliano, Anna Maria Bianchi, Antonello Caporale, Staino, Carlo Petrini. Gli autori sono partiti dall’articolo 9 della Costituzione, più volte citato nel testo, per ribadire i valori della tutela del territorio e richiamare l’esigenza di legalità e di una visione sostenibile del futuro.

 

“La prima, e più importante, resistenza allo Sblocca-Italia passa attraverso la conoscenza, l’informazione, la possibilità di farsi un’opinione e di farla valere – scrive Tomaso Montanari, docente di Storia dell’arte moderna all’Università di Napoli Federico II – Discutendone nelle piazze e nei teatri, nelle televisioni e alla radio. Richiamando al progetto della Costituzione i nostri rappresentanti in Parlamento. E, se necessario, anche ricorrendo al referendum: se – alla fine e nonostante tutto – questo sciagurato decreto ‘Rottama-Italia’ diventerà legge dello Stato”.