“I tre giorni della famiglia Cardillo”, il nuovo libro di Flavio Pagano in anteprima esclusiva

I tre giorni della famiglia Cardillo_chronicalibri_anteprimaGiulia Siena
ROMA
– Sarà in libreria la prossima estate per Piemme ma qui, in anteprima esclusiva per coloro che amano l’ottima letteratura, si svela un po’. È “I tre giorni della famiglia Cardillo”, il nuovo libro di Flavio Pagano (nella foto in basso), l’autore che, dopo il successo di “Perdutamente” (Giunti, 2013), cambia completamente genere. Nasce, così, un libro che è una commedia nera, pulp ed esilarante, che promette di fare scalpore per il ritratto graffiante che fa della società italiana e del suo rapporto con i media, e per l’originalità della vicenda, che tocca senza pudori il tema del rapporto tra mafia e potere.

 

I Cardillos, una famiglia italoamericana che vive a Detroit, tornano in Italia per partecipare al faraonico matrimonio della figlia di un grande boss. Nonostante siano nostalgici del Belpaese, i Cardillos sono pieni di stereotipi: pensano che le musiche di Gigi d’Alessio le abbia scritte Giuseppe Verdi, pensano che Michelangelo siano due persone Michele e Angelo e credono che in Italia tutto sia piccolo, comprese le montagne e i criminali; ma su questo punto si sbagliano di grosso, mentre attraversano il Cilento, luogo di fascino e mistero, si perdono e finiscono nelle mani di un serial killer, uno che fa sul serio. Quella che dovrebbe essere la vittima predestinata non è affatto inerme: al contrario è un killer di professione, un uomo abituato a lottare e a uccidere, e la situazione darà luogo a un travolgente susseguirsi di colpi di scena. Intanto, simultaneamente, sia i Carabinieri che la mafia stessa indagano sull’accaduto.

Flavio Pagano_chronicalibri_anteprimaLa storia si arricchisce, così, di una sfumatura thriller che aggiunge ritmo alla magistrale scrittura di Flavio Pagano. Una scrittura ironica – come sempre nei libri di Pagano, l’attenzione allo stile di scrittura e ai registri letterari è grande – (da non confondersi con la banale e sorpassata satira sul mondo mafioso)  che rende «I tre giorni della famiglia Cardillo» un romanzo vivido e che non fa sconti: il suo realismo è per certi versi agghiacciante. I mafiosi di questa commedia nera sono divertenti, ma non c’è buonismo. La loro convinzione che la violenza possa risolvere tutto, trova sconcertanti conferme; i suoi protagonisti, poi, sono mafiosi veri, spietati e pronti a tutto. E, soprattutto, sono efficienti.

 

Thriller d’azione e giallo all’italiana si fondono in questa storia ad alto ritmo, calata profondamente nella realtà della provincia italiana. Emblematico, quasi, lo scalpore che viene raccontato nel libro  – come in tanti amari casi della cronaca vera – quando giornalisti da tutta Italia accorrono nel paesino cilentano di Petina (un luogo incantevole nel cuore del Parco nazionale del Cilento) a caccia di scoop. Ma questa è solo un’anteprima; per assaporare “I tre giorni della famiglia Cardillo”, le sue citazioni tratte da “Il padrino” o “Pulp fiction” (in cui Tony Cardillo crede che Ezechiele Ventisette non sia un nome biblico seguito dall’incarnazione dei versetti, ma semplicemente il nome e cognome dell’autore) e l’esplosiva vitalità dei personaggi, non vi resta che aspettare l’uscita di questa bellissima «mafiàba». Cos’è la «mafiàba»? La «Mafiàba», azzeccatissimo neologismo di Pagano, è una favola mafiosa, dove tutto è alla rovescia. Soprattutto la morale….