“Certe strade semideserte” sono piene di vita

Marianna Abbate

ROMA – Sicilia. Una parola carica di emozioni, di sensazioni e di profumi. Un sottofondo leggero di musica dal vivo, colori accesi, arance, afa, silenzio. In “Certe strade semideserte” non succede nulla, eppure accade di tutto.

Prende spunto dal verso di Thomas Stearns Eliot, questa antologia di otto racconti pubblicata nella collana Le stanze di L.E.I.MA., la nuova casa editrice palermitana.

Racconti, tutti diversi nello stile, nel messaggio e nel significato. Accomunati da un unico e forte senso dell’immagine. Piccoli quadri, scorci, ritratti e paesaggi. Sogni materializzati e realtà illusorie sono il punto focale di questa curiosa ed elaborata raccolta.

Gli autori hanno un bagaglio culturale molto vario: ci sono i giornalisti/scrittori Giacomo Cacciatore e Valentina Gebbia, il libraio Alessandro Locatelli e Fabio Ceraulo scrittore/blogger che lavora nel campo del turismo, Marco Pomar impegnato tra sport e legalità. C’è anche un’eclettica artista che crede nella contaminazione dei linguaggi Elvira Seminara, Maria Grazia Sclafani presidente di un’associazione di volontariato e Alessandro Savona, di professione architetto, ma scrittore di successo per passione.

Autori molto diversi tra loro, accomunati da un forte talento per la scrittura e dalla passione per la propria terra d’origine.

Le storie sono molto brevi, quanto basta per affezionarsi al protagonista, per poi salutarlo in tutta fretta e innamorarsi di quello successivo.

 

Un libro costruito ad arte, adatto ad una lettura frammentaria, come anche ad essere divorato tutto insieme, come in un variegato menù di letture.