Economia: due saggi per spiegarne le evoluzioni

Daniela Distefano
CATANIA
– Per Friedrich A. von Hayek “i problemi economici nascono sempre e solo in conseguenza di cambiamenti”. Su tutt’altra sponda di pensiero, anche Antonio Gramsci prevedeva rivoluzioni per cambiamenti successivi. L’epoca in cui viviamo oggi ci presenta uno scenario di operazioni vitali nuove, imprevedibili, difficili da districare con i mezzi di normale previsione mentale. Rivoluzione o crisi economica che sia, davvero è impossibile non notare la parabola di mutamenti in atto, il tempismo di un Creatore che ha scompigliato le carte da gioco dell’umanità; e adesso siamo costretti a rivedere le nostre certezze terrene, con la mascherina sulla bocca, il debito pubblico schizzato, la crescita inesistente, la disoccupazione in costante ascesa, la politica agli sgoccioli. Cosa poteva capitare di peggio? Perché nessuno è stato capace di prevedere tutto questo? Ma soprattutto, ci si chiede: “come ne verremo fuori?”. Dal momento che non possediamo la sfera di cristallo, proviamo a scandagliare le concezioni di due e

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Quando i Silenzi (e le trasparenze negate) uccidono lo Stato

Silenzi di StatoGiulio Gasperini
AOSTA – Era il 2 dicembre 1766 quando, in Svezia, il re Adolfo Federico approvò il Tryckfrihetsförordningen, ovvero l’ordinanza sulla libertà di scrittura e di stampa. Questa norma è la prima al mondo sulla trasparenza amministrativa. L’articolo 6, ad esempio, recitava: “Tutti i documenti, protocolli, sentenze e premi, sia passati o da produrre e mantenere d’ora in avanti [dovranno essere] quando richiesti, immediatamente rilasciati a chiunque ne faccia domanda”. Tutti i cittadini avevano libero accesso ai documenti della pubblica amministrazione, senza nessuna limitazione né contenimento. Silenzi di Stato di Ernesto Belisario e Guido Romeo, edito da Chiarelettere con una prefazione di Gian Antonio Stella, dimostra al lettore come, invece, nell’Italia del 2017, la situazione sia ben diversa.
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