“Frida”, emancipazione e legame. La vita dell’eroina messicana raccontata da HOP!

Giulia Siena
PARMA “L’angoscia e il dolore. Il piacere e la morte non sono nient’altro che un processo per esistere”.
Diversa. Questa è stata la parola che ha segnato la vita di Frida sin da piccola e da questa parola nasce il racconto curato da Lorenza Tonani e illustrato da Sara Ciprandi nel volume Frida. Edito dalla geniale casa editrice HOP! nella collana Per Aspera Ad Astra, Frida è un viaggio emozionale intenso nella vita dell’eroina messicana, una donna dalla forza straordinaria e dalla sensibilità rumorosa. Nata nel villaggio di Coyocàn, alla periferia di Città del Messico, Frida sperimenta presto l’ambiente rivoluzionario e apprende il coraggio, la solidarietà e l’ascolto. Ma la sua diversità farà presto capolino; Frida ha poco meno di sei anni e non riesce a tenersi in piedi, la sua gamba destra non la sorregge: la diagnosi conferma la poliomielite. Riesce a guarire, reagisce, si lancia in nuove sfide e recupera coraggio e rispetto; Frida, però, spesso si sente sola e questo vuoto la porterà all’introspezione. Continua