Cataratta, o la smemoratezza degli occhi.

CatarattaLuca Vaudagnotto
AOSTA – “Cataratta”, dal greco kataractes, cascata o inferriata, ostruzione che scende dall’alto: così principia lo scritto di John Berger e così ha inizio l’avventura di cui ci narra, ovvero la riscoperta della vista e del vedere.
Berger, scrittore e saggista, ma soprattutto critico d’arte tra i più noti ed influenti, decide di condividere con noi lettori l’esperienza di un’operazione di asportazione della cataratta all’occhio sinistro (2009) e poi destro (2010) in una sorta di “vademecum della visione”, una raccolta di appunti e osservazioni, edita da Gallucci Editore nel 2015 col titolo di Cataratta.
L’autore conduce quasi una ricerca scientifica, corredata da esperimenti di visione e osservazioni empiriche, sulla sua vista e la sua capacità di visione prima e dopo l’asportazione di questo medium che modifica la percezione del mondo: Berger indaga lo spazio, la distanza, la luce che rende possibile la visione, l’oscurità come preludio alla visione, il colore ma anche la natura come categorie primitive del vedere; e alla luce di questa sua nuova capacità di vedere le cose, le rifonda, le riconcepisce attraverso la nitidezza di un nuovo cristallino, trasformandole così in chiavi di lettura del mondo, in un modo per dare senso a ciò che quotidianamente sta e si muove attorno a noi.
Arricchiscono questi appunti di scienziato i disegni di Selçuk Demirel, che illustrano in modo a volte ironico, a volte onirico o inaspettato o ancora malinconico il lavoro di Berger, amplificandone la ricerca e fornendo al lettore infiniti ulteriori spunti di riflessione.
Leggere e guardare questo diario permette al lettore di condividere l’esperienza di “rimozione di una particolare forma di smemoratezza”, quella relativa al vedere, e di guadagnare una vera e propria rinascita visiva: quella che non solo consente ai propri occhi di contemplare il proprio orizzonte, ma che invita ciascuno di noi a “immaginare una moltitudine di orizzonti alternativi”.

Letteratura per ragazzi: il “Cantastorie” e “Genoveffa di Brabante” tra le novità Gallucci

gallucciROMA – Saranno in libreria tra qualche giorno e già si preannunciano come alcune tra le più interessanti novità della letteratura per ragazzi. Stiamo parlando di Cantastorie e Genoveffa di Brabante, i due libri targati Gallucci pronti per gli scaffali delle librerie e case d’Italia. Cantastorie, di Emanuele Luzzati racconta la vita avventurosa di Iranì regina delle fate: della sua rinunzia a ogni privilegio per sposare Re Solimano e della loro felicità per la nascita dei due gemelli. Canta di come le sorelle tradite cercarono di farle del male, dell’incantesimo che la trasformò in serpente e delle gesta eroiche del suo sposo per liberarla.

 

 

Genoveffa di Brabante, di Lord Cheminot e Ornella Volta con i disegni di Corallina De Maria è una favola adulta di amore e tradimenti, di intrighi e riscatto. Genoveffa di Brabante è la leggendaria eroina che ha ispirato drammi, opere musicali e film. Qui nella versione musicata da Erik Satie e interpretata magistralmente da Paolo Poli nel ruolo del narratore.

Novità: “Flora e il fenicottero”

ROMA – L’amicizia è una bellissima danza… E così la descrive Molly Idle in “Flora e il fenicottero”, una delle ultime uscite Gallucci Editore.

 

Un bizzarro incontro si trasforma nella magnifica amicizia tra una bambina di nome Flora e un grazioso fenicottero. Sfogliando le pagine si assiste a un gioco fatto di piroette, inchini e capitomboli di questa strana coppia di amici. Molly Idle racconta una storia delicata ed emozionante, nella quale umorismo e sentimento balzano da ogni pagina e crea due personaggi indimenticabili da applaudire a scena aperta.

Lettura: dai 3 anni