Ernst Jünger, filosofo del coraggio

Tre strade per la scuola, un tragitto di crescita ed evasione

Giulia Siena
PARMA
Tre strade per la scuola. Vendetta tardiva è il romanzo che Ernst Jünger (1895-1998) scrisse alla soglia dei novant’anni, dopo aver attraversato il Novecento come filosofo e scrittore di guerra. I ricordi di una Germania lontana e di un sistema scolastico fatto di insegnanti dalle lunghe barbe e di lezioni da imparare a memoria (poiché “la ripetizione è la madre dell’istruzione”) si intrecciano alle curiose stranezze di Wolfram. Per Wolfram, giovane di ottima famiglia, il lato più attraente della scuola è la strada che percorre per arrivarci fin da quando, a sei anni, compie il tragitto in compagnia del nonno. Quest’ultimo, insegnante, sarà una guida assorta e severa che lo condurrà per itinerari fisici e teorici. La strada diventa, con il tempo, un mondo a sé nel quale – e attraverso il quale – il giovane ragazzo cresce, cambia e affina la propria sensibilità.

Continua

L’Africa dei contrasti

Guanda: L’Africa non esiste nelle parole di Gianni Biondillo

Daniela Distefano
CATANIA
– Un continente enorme, una distesa di Paesi, etnie, lingue, culture diverse, per noi è solo una parola: Africa. Un luogo comune più che un luogo geografico che evoca immagini di miseria e denutrizione, guerra e violenza, ma anche safari, leoni, magie naturalistiche, danze e folklore. L’Africa per l’autore di questo succoso libro, L’Africa non esiste (Guanda), è un crocevia di mondi contrastanti, di Vita e di Morte, di Calvario e Redenzione. Gianni Biondillo racconta così la propria esperienza, quella che gli ha permesso di scoprire l’ Eritrea, il Ciad, l’ Egitto, l’Uganda e l’ Etiopia.

Continua

Guanda: Dario Fo, “Morte accidentale di un anarchico”

Daniela Distefano
CATANIA
“Dicevo, quella sera che l’anarchico s’è buttato, il sole è rimasto su, non c’è stato il tramonto?”.
“Dunque, tre scarpe…Scusate, non vi ricordate se per caso fosse tripede?”
“Chi?”
“Il ferroviere suicida…se per caso aveva tre piedi, è logico portasse tre scarpe”.

Morte accidentale di un anarchico (Guanda) è una delle commedie più note di Dario Fo. Rappresentata per la prima volta il 5 dicembre 1970 a Varese, è dedicata alla “morte accidentale” (come ironicamente ricorda il titolo stesso, sostenendosi nell’opera la tesi dell’omicidio) dell’anarchico Giuseppe Pinelli – avvenuta nella Questura di Milano in circostanze inizialmente non chiare, poi archiviate da un’indagine della magistratura come un caso di “malore attivo”- il 15 dicembre 1969, cadendo dalla finestra durante il suo interrogatorio.

Continua