“Libri al centro” a Roma dal 7 al 13 aprile per il nostro arricchimento continuo. Intervista a Roberto Ippolito

librialcentrologoGiulia Siena
ROMA
– La grande macchina organizzativa è ormai in moto da mesi e, finalmente, sta per partire l’evento letterario che non ha eguali. È Libri al centro, la rassegna che per la prima volta porta i libri e gli autori in un centro commerciale per una intera settimana. Dal 7 al 13 aprile, infatti, i libri invadono CinecittàDue (via P. Togliatti, 2), il centro commerciale di Roma situato in un’area popolosa della città in cui, nonostante la presenza degli storici studi cinematografici, i grandi appuntamenti culturali arrivano di rado.

Per conoscere meglio Libri al centro, per capire come si svolgerà e perché, abbiamo intervistato il direttore editoriale della manifestazione, Roberto Ippolito.

 

 

Libri al centro”, a Roma dal 7 al 13 aprile un nuovo evento dedicato ai libri. Nell’Italia dei sempre meno lettori, c’era bisogno di un altro festival letterario?

Libri al Centro non è un nuovo festival letterario ne, tanto meno, l’ennesimo evento letterario. Libri al centro è un modo per portare i libri fuori dalle solite rotte: i libri, così, prendono vitalità e arrivano fra la gente con la gente. In un momento in cui i libri si leggono sempre meno in un Paese che legge sempre meno Libri al centro vuole essere anche un segnale della necessità che abbiamo di essi, i libri devono stare con noi.

Perché i libri devono stare con noi?

(Ride ndr) Devono stare con noi per il ruolo stesso che ricopre il libro, per la sua importanza: per l’immaginazione che ci regala, per gli stimoli, per l’arricchimento continuo. Oggi noi, da non lettori, gli giriamo le spalle, ma il libro ha sempre qualcosa da dirci, da mostrarci, da insegnarci ed è per questo che riteniamo fondamentale metterlo al centro, dargli la possibilità di parlare a tanti anche in un luogo in cui difficilmente entra.

Roberto Ippolito direttore editoriale 'Libri al centro' Cinecittàdue (web)Il centro commerciale, appunto, un luogo di aggregazione e scambio, ma del tutto inusuale per incontrare i libri e parlare di essi. Come mai questa scelta?

Il centro commerciale è un centro di aggregazione come molti altri, ma rimane uno dei più importanti e frequentati, tanto che possiamo pensare che questo luogo abbia sostituito le piazze delle antiche città in cui ci si ritrovava e si discuteva. E CinecittàDue ha dimostrato che questo centro commerciale è molto di più di una semplice sfilata di negozi, in questo luogo di solito dedito allo shopping si investe in conoscenza. I cento negozi che aderiscono a Libri al Centro, infatti, hanno voluto portare i libri in questo luogo e hanno voluto investire in cultura e nel sociale. Questo aspetto, quello sociale, è quello che preoccupa di più perché un Paese che non legge è un Paese inaridito e gli ultimi dati parlano chiaro: quattro italiani su sette in un anno non leggono neanche un libro; non solo, su tre italiani che non lavorano più, solamente uno legge. E questa è una spirale depressiva che va fermata, noi cercheremo di farlo a Libri al centro con degli stimoli per i lettori attraverso la qualità degli autori che interverranno e con la forza delle tematiche che tratteremo.
Di solito gli eventi letterari sono frequentati maggiormente dai lettori forti, da gente che sceglie consapevolmente di seguire un appuntamento in cui si parla di libri. Questa volta, per la prima volta con Libri al Centro, sono i libri che vanno dalla gente e si presentano al cospetto anche di coloro che di solito non frequentano i luoghi della lettura. Il vostro modo di comunicare sarà diverso? Come riuscirete ad arrivare ai non-lettori o comunque a quei lettori che normalmente leggono poco?

L’impegno è quello di non essere mai distaccati. Poi, naturalmente, bisogna rispettare il principio fondamentale del parlarsi e del confrontarsi e ricercare la semplicità nel modo di esporre anche contenuti importanti. E di contenuti importanti ce ne saranno davvero tanti a Libri al centro: dall’amore alla politica, dalla criminalità ai temi sociali, dall’inchiesta all’enogastronomia, dall’analisi alla sociopolitica, senza dimenticare il grande spazio che verrà dato nel fine settimana ai libri per bambini, con le letture animate “Briciole di storie” realizzate da “Il Semaforo Blu”.
In una settimana di manifestazione ci saranno oltre 20 tra gli scrittori più interessanti dell’attuale panorama editoriale, cosa dobbiamo aspettarci?

In tanti giorni di manifestazione e durante i tanti eventi in programma ci saranno molte proposte e verranno dati diversi spunti di riflessione. Mi aspetto, perciò, che da Libri al centro ognuno di noi torni a casa avendo qualcosa in più. Che possa essere un libro oppure solamente l’occasione per approfondire alcune tematiche, spero che si vada via da Libri al centro arricchiti.

 

 Leggi QUI il Programma completo di LIBRI AL CENTRO