“Il tortellino muore nel brodo”, un noir dallo sguardo gastronomico

Giulia Siena
PARMA “Mi dispiace davvero, ma ci sono cose nella vita che si possono avere e altre no. Il tortellino al pomodoro proprio no. Il tortellino muore nel brodo”. La presa di posizione di Emilio Zucchini nelle prime pagine di questo libro dovrebbe metterci sulla buona strada, da questa affermazione dovremmo già capire diverse cose: Il tortellino muore nel brodo di Filippo Venturi (Mondadori) non è un libro di cucina, ma un romanzo, ed Emilio Zucchini non è un ristoratore qualsiasi. Zucchini, per tutti Zucca, ha uno sguardo attento e ironico, è perspicace ed è uno scapolo incallito che ama vivere tra i tavoli della sua trattoria e“la trattoria è ancora uno di quei luoghi che probabilmente non salveranno il mondo, ma di sicuro possono rendere migliore una giornata, o perlomeno un paio d’ore […] E la trattoria di Emilio è proprio questo: una scatola piena di ricordi e di antichi sapori a cui lui cerca di dare quotidianamente vita”. In un giorno qualsiasi, mentre è alle prese con le tagliatelle e il ragù – sono pochissimi i piatti che si diletta a cucinare prima di accogliere i clienti – fuori dal suo locale succede qualcosa che sconvolgerà la vita di diverse persone. Continua

CesenaticoNoir, fino al 29 luglio la riviera si tinge di mistero

CESENATICO – La mostra “Le stagioni del commissario Ricciardi a fumetti” di Maurizio de Giovanni ha aperto ufficialmente CesenaticoNoir – Letterature con delitto, il Festival della letteratura in giallo organizzato da Confesercenti in collaborazione col Comune di Cesenatico e la direzione artistica di Stefano Tura. Il festival, che si concluderà domenica 29 luglio, si svolge presso il Bagno Marè, Spiaggia Molo di Levante.  Continua

Romanzi da leggere: Adelphi, “La casa dei Krull” di George Simenon

Daniela Distefano
CATANIA – Romanzo profetico, scritto a La Rochelle nell’estate del 1938, alla vigilia della Seconda guerra mondiale, La casa dei Krull (Adelphi, 2017) fu stampato nel febbraio del 1939. E della lungimiranza George Simenon (Liegi, 1903 – Losanna, 1989), il papà del commissario Maigret, si serve per allestire un’opera paragonabile a un dietro le quinte spettrale, inquietante, claustrofobico. Cioè l’atmosfera cupa dell’inizio della guerra contro il Nazismo. Tutto ha inizio in un paesino popolato da francesi, ai margini del quale vive la famiglia tedesca dei Krull. Continua

“La confessione”: il noir come esplorazione dell’umano.

La confessioneGiulio Gasperini
AOSTA – Un omicidio nella casa dei salesiani al Valdocco, a Torino; un ragazzo romeno che confessa subito; un investigatore (ex maresciallo dei Carabinieri) che indaga ma pare non scoprire nulla di strano: sembrerebbe che la morte di don Feronato non abbia nulla di anomalo. Ma, all’improvviso, si spalancano abissi umani nascosti e affiorano verità fino a quel momento insospettate. Ecco gli ingredienti del romanzo “La confessione” della torinese Giuliana Olivero, edito dalla casa editrice END Edizioni, di Gignod, piccolo paese della Valle d’Aosta, come primo volume della nuova collana “GialloAlpe”.
Il noir è un genere che si squaderna ampiamente, oltre la trama: la scoperta del colpevole è soltanto un aspetto, probabilmente persino trascurabile. Quello che nel noir interessa e colpisce sono i meccanismi di risoluzione, gli sviluppi, le articolazioni dell’umano che si declina e manifesta in varie gradualità. Giuliana Olivero ha, in questo senso, la capacità di tratteggiare raffinatamente la psicologia dei personaggi, in particolare quelli dell’ex maresciallo valdostano Hervé Farcoz e della sua socia Odetta Giachery: i particolari, i dettagli, le sfumature compaiono durante l’azione, seguendo il filo delle indagini. Non soltanto si compiono tentativi (e passi in avanti) nella risoluzione dell’enigma, ma si edificano le complesse architetture personali e interiori. Questi personaggi, però, abitano in un mondo ben più vasto, dove le incognite e le perplessità di si spalancano, lasciando intravedere inquietanti verità. È questa la sorpresa del noir: cercare di dare un senso al caos, ricomponendo una realtà che non è facile da ristrutturare perché densamente gravida di incognite e perplessità. Non è l’ambiente del giallo, dove la scoperta del colpevole fa tirare un sospiro di sollievo e ricrea (o almeno così c’è l’illusione) una realtà tranquilla e composta.
Giuliana Olivero ha una scrittura essenziale e uno sguardo ironico: non c’è nulla di superfluo né inutile in quello che racconta. E questo aiuta l’inabissarsi nelle profondità delle persone, dei loro segreti, dei loro legami, delle reazioni e dei pensieri che riguardano tutti. “La confessione” si legge divorandolo, macinando le pagine, assecondati da una curiosità irresistibile su cosa sia quell’elemento che ancora manca, che ancora non è stato compreso, su quello che ancora non è stato svelato; ma che c’è, come quel pensiero che girava, irrequieto, nella testa dell’ex maresciallo senza palesarsi.
Sullo sfondo c’è una Torino multietnica e affollata, una Torino dai grandi androni e gli eleganti colonnati ma anche dai mercati straripanti di venditori e compratori, di nuovi e vecchi cittadini; ma c’è anche una Valle d’Aosta lontana ma vicina (e sempre presente) soprattutto nei ricordi d’infanzia, di un passato che pare condizione tutelata e protetta, al quale puntare per chiudere il conto con sé stessi.

Carolina Crescentini è lo “Spirito Noir” della seconda edizione del Premio Zucca

MILANO – Dopo il successo dello scorso anno, con più di 400 racconti pervenuti, parte ufficialmente la seconda edizione del “Premio Zucca Spirito Noir”, il contest letterario ideato e lanciato da Rabarbaro Zucca. Tutti gli amanti del genere potranno dare sfogo alla propria creatività a tinte nere inviando un breve racconto che avrà come soggetto l’attesa, scelto poiché il più votato dagli utenti della folta community Rabarbaro Zucca su Facebook.

A raccogliere il testimone dal collega Michele Riondino, nel ruolo di personaggio “Spirito Noir”, è Carolina Crescentini, come già annunciato in occasione dello scorso Courmayeur Noir in Festival. Sarà lei a decretare il miglior racconto assieme ad una giuria di prim’ordine, formata dal condirettore del Courmayeur Noir in Festival Giorgio Gosetti, l’attore Luca Argentero, gli scrittori noir Maurizio De Giovanni e Maurizio B. Bianchi, e infine dalla vincitrice della scorsa edizione del premio, Maria Elena Corbucci.

Grazie a Zucca, che ha ideato e realizzato il concorso, il racconto del vincitore sarà pubblicato nel secondo volume della raccolta “Spirito Noir Collection”, edito dalla casa editrice Salani. Il primo volume sarà nelle librerie dalla fine del mese di marzo 2013, e conterrà la prefazione di Piero Colaprico e un imperdibile racconto inedito di Marcello Fois.

Tutte le informazioni sul “Premio Zucca Spirito Noir” 2013 e le modalità di partecipazione sono disponibili sulla pagina Facebook di Rabarbaro Zucca.

“Premio Zucca – Spirito Noir Collection”, dal 12 marzo per scrittori e appassionati

Premio zucca 2012_chronicalibriROMA – “La notte”, il più classico ma anche uno dei temi più suggestivi del mondo noir, sarà il fil rouge a cui dovranno ispirarsi i racconti degli aspiranti scrittori che parteciperanno al “Premio Zucca – Spirito Noir Collection”, il concorso rivolto ai talenti emergenti del noir. Il “Premio Zucca – Spirito Noir Collection” prende il via dal 12 marzo 2012: il concorso è rivolto a scrittori esordienti, giovani scrittori, studenti e appassionati italiani ed europei dai 18 anni in su che si vogliano cimentare nella composizione di un’opera breve di narrativa noir. Le opere, che dovranno imprescindibilmente avere come elemento guida del racconto il tema “la notte”, dovranno essere inedite e in lingua italiana, non precedentemente premiate né presentate in altri concorsi o già pubblicate, anche parzialmente, o presenti sul web. I racconti dovranno rispettare i parametri e i formati indicati nel bando di concorso e avere una lunghezza massima di 15 cartelle dattiloscritte. Ogni autore potrà partecipare con massimo 3 opere.I racconti  dovranno essere fatti pervenire entro e non oltre il 15 maggio 2012  all’indirizzo https://www.facebook.com/rabarbaro.zucca, dove saranno fornite tutte le indicazioni per l’iscrizione e la partecipazione al concorso e sarà consultabile il regolamento ufficiale.Gli aspiranti “noiristi” avranno dunque 2 mesi di tempo per comporre e presentare un racconto che li rappresenti e che sarà valutato da una giuria d’eccezione, anch’essa rigorosamente noir: Giorgio Gosetti, Condirettore del Courmayeur Noir in Festival, il geniale Andrea Pinketts, scrittore “da paura”, i romani Manetti Bros, coppia di registi stracult e il cinemaniaco Gianni Canova, critico cinematografico e scrittore di noir.

Il racconto vincitore verrà pubblicato in un prestigioso volume di narrativa noir di una qualificata casa editrice nazionale in collaborazione con Rabarbaro Zucca – Spirito Noir. Il libro entrerà a far parte della collana “Spirito Noir Collection” che sarà presentata insieme al vincitore del Premio Zucca Spirito Noir  durante l’edizione  2012 del Courmayeur Noir in Festival.

LA NOTTE E IL NOIR

Del resto tutto l’immaginario noir, letterario e cinematografico, si nutre di atmosfere notturne, suggestive, avvolgenti e misteriose. La notte è il tema tra i più classici, ancora assolutamente affascinanti della cultura a tinte nere, in molti casi presente nelle varie opere sin dal titolo: “I trafficanti della notte” di Jules Dassin, una delle vette del cinema nero, “Egli camminava nella notte” di Alfred L. Werker e ancora “Bersaglio di notte” di Arthur Penn e il noir dei sentimenti on the road “Luci nella notte” di Cédric Kahn, solo per citarne alcuni. Dal grande schermo alla pagina scritta la notte è ancora grande protagonista: “A che punto è la notte” della geniale coppia letteraria Fruttero & Lucentini, “L’odore della notte” del maestro Camilleri, “Ancora una notte” di Raymond Chandler papà letterario del celebre ispettore Marlowe, il noir tutto italiano di Paolo Franchini “Soprattutto la notte” e “Tenera è la notte” di Fitzgerald, per Fernanda Pivano forse “l’opera più ambiziosa” dello scrittore, ma la lista è infinita. Il noir è nel Dna di Zucca l’aperitivo “nero”  per definizione che, con l’iniziativa “Premio Zucca – Spirito Noir Collection”, si fa supporter e promotore della passione dei tanti fan delle atmosfere a tinte nere