Libri in-dimenticabili: Menzogna e sortilegio

Elsa Morante, scrittura lineare e grandi tematiche

Giulia Siena
PARMA
– Prima che scrittrice, Elsa Morante è una appassionata e attenta lettrice. Le storie avvolgono la fanciullezza di Elsa e i tutti i suoi anni a seguire. Nata nel 1912 a Roma, trascorre l’infanzia nel quartiere popolare di Testaccio, insieme ai genitori e ai tre fratelli. La figura paterna controversa e le radici ebraiche della madre, torneranno come tematiche in diversi suoi libri. Scrive, infatti, romanzi, poesie e favole. Nel 1941 sposa lo scrittore Alberto Moravia e insieme, a causa della guerra, trascorreranno alcuni anni in Ciociaria.

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Bompiani: il grande Bufalino

Favola del castello senza tempo

Daniela Distefano
CATANIA
“Così strabiliante è il numero di nozioni su ciascuno di noi che rimane nascosto a chiunque pur presuma di conoscerci meglio e ci sia perfino vissuto accanto lunghissimamente; così vasta la zona d’ombra dove ci nascondiamo a noi stessi, da vanificare ogni intreccio con gli altri fondato sulle presunzioni reciproche. Siamo invitati a una perenne festa di specchi, un carnevale dove si mischiano familiarmente scaglie di coscienze e memorie, di amori e di disamori. Qualcuno, più ingenuo, perfino ammazza o si ammazza in questo girotondo di maschere senza aver sospettato l’equivoco”.

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La nave di Teseo alla riscoperta del Novecento

“Appuntamento a Trieste”, la vivida scrittura di Scerbanenco

Daniela Distefano
CATANIA
Appuntamento a Trieste esce a puntate su “Novella” nell’estate del 1952, quando Giorgio Scerbanenco è in un felice momento professionale e personale. Nel 1945 è stato riassunto in Rizzoli (dove aveva cominciato nel 1934), come direttore di “Bella” e “Novella” e assiduo collaboratore di “Annabella”.
Appuntamento a Trieste (oggi edito da La nave di Teseo, con la prefazione di Cecilia Scerbanenco) si può definire un romanzo ben impiantato. Lo stile, la storia, i personaggi appartengono già alla produzione del dopoguerra, quella che lo porterà ai noir anni Sessanta. È diverso dalle opere di prima del conflitto, e anche dagli struggenti, autobiografici romanzi dei primi anni Quaranta.

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“Diario 1999”, Fazi pubblica l’inedito Valentino Zeichen

Giulia Siena
ROMA – 1999. Valentino Zeichen, uno dei maggiori poeti di fine Novecento, figura istrionica e anticonvenzionale, raccoglie i suoi giorni in un diario. Parole, riflessioni, recensioni, confidenze, pensieri, noia, ironia, malinconia  e quotidianità: gli scritti di Valentino Zeichen sono occhi schietti sul mondo che si appresta a chiudere il secolo. Con il Novecento stanno andando via le ultime certezze, i tanti amici, le serate mondane, e il freddo, tra le lamiere di una baracca che per Zeichen è casa, si fa più pungente. Il senso di solitudine accompagna un pensiero ricorrente: “Dove sta il mio fallimento? Nel fatto che sono un poeta, anche stimato, ma povero. Se avessi avuto la costanza di sopportare una moglie noiosa e tiranna, ma capace di praticare l’editing sul romanzo, avrei potuto conquistarmi una notorietà che non ho. Pur non mancandomi la vena narrativa, ne ho scritto uno solo, perché non sopporto di avere una tutrice. (27 ottobre 1999)” Eppure quello del poeta fiumano non è un rimorso, ma la consapevolezza di non esser riuscito mai a barattare la propria libertà per una vita agiata e convenzionale.  Continua

Poeti/Pittori/Poeti: Alba mette in mostra il connubio tra arte visiva e scrittura poetica dei grandi intellettuali del Novecento

ALBA – Filippo de Pisis, Franco Fortini, Alfonso Gatto, Mario Lattes, Carlo Levi, Mino Maccari, Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Zigaina. Artisti del Novecento dalle forme espressive spesso molto differenti, ma accomunati da una caratteristica in particolare: all’inizio della loro carriera hanno sperimentato forme d’arte diverse prima di scegliere quale intraprendere. Pittori che sono anche poeti e poeti che scrivono attraverso la pittura. Per indagare questi tratti e gli intrecci tra arte visiva e scrittura poetica in alcune personalità che hanno segnato la storia culturale italiana, la Fondazione Bottari Lattes propone la nuova mostra Poeti/Pittori/Poeti, curata da Marco Vallora presso il Palazzo Banca d’Alba (Via Cavour 4, Alba). Continua