A Natale, storie russe sotto l’albero

Marianna Abbate

ROMA – Cechov ci raccontò la storia dello sfortunato zio Vanja in un complesso dramma di quattro atti. Luigi Mancuso decostruisce la struttura teatrale dell’opera, trasformandola in narrativa, per regalare anche ai lettori più piccoli l’atmosfera irripetibile della campagna russa. Lo zio Vanja diventa così un racconto, molto più fruibile, per chi ancora non è abile nella lettura, ma anche per chi vuole soltanto dilettarsi con una bella storia, tè e biscottini.

Lo zio Vanja e altre storie russe” pubblicato da Nuove Edizioni Romane, è il regalo ideale per grandi e piccini.

Il libro ci regala altre due storie, questa volta atti unici: “Una proposta di matrimonio” e “Le nozze”. Inconfondibile il sapore della Russia di fine ‘800, in bilico tra modernità e tradizioni, tra gusto del passato e sete di modernità.

Come sempre, attraverso un libro possiamo aiutare i bambini a comprendere la realtà odierna, le contraddizioni e i problemi che da sempre accompagnano un popolo in gara con l’Occidente. E se anche non vogliamo addentrarci in dietrologie, possiamo sempre deliziarci con una bella storia magistralmente narrata.

 

Nuove Edizioni Romane: “Piccole donne oggi”

Giulia Siena
ROMA – Era il 1880 quando Louisa May Alcott pubblicò “Piccole donne”, il libro diventato un classico della letteratura per ragazzi. La storia era quella di Meg, Jo, Beth e Amy, le quattro sorelle March, fanciulle molte diverse tra loro che vivevano la propria quotidianità nell’America dell’Ottocento. Dopo oltre un secolo dalla prima edizione del grande romanzo della Alcott, dalla penna di Angela Nanetti nasce “Piccole donne oggi”. Pubblicato dalle Nuove Edizioni Romane, “Piccole donne oggi” racconta la storia di quattro sorelle adolescenti che vivono le proprie passioni e le proprie diversità con entusiasmo e coinvolgimento.
Marta, Diana, Margherita e Isabella vivono con papà Marcello,  mamma Francine e nonna Miranda nell’Azienda Agricola Boschetto a chilometro zero. Infatti, l’ingegner Roggi – il padre delle ragazze – ha deciso di cambiare vita e andare a vivere con la famiglia in campagna, di prendersi cura dei campi, di vendere i prodotti della terra e di trasformare la grande casa nella loro dimora. Tutto per le ragazze Roggi cambia in un’estate: Marta, la più grande, è sempre alle prese con il cellulare e i social network e per questa storia del trasferimento in campagna è sempre di pessimo umore. Marta vorrebbe fuggire; vorrebbe andare in Francia a e sognare insieme al suo amico di chat, oppure prendere il motorino e raggiungere il paese, tornare alla vita. Tornare alla sua normalità. Ma il suo tentativo di fuga sfuma e deve impiegare le vacanze a studiare e a mungere (è un’attivita rilassante!); forse, però, la vita al Boschetto non è poi così male… Marta si scopre affascinata nell’osservare sua madre. Diana “la dea della caccia”, è proprio il caso di dirlo; Diana, la secondogenita, ha i colori del padre e la stessa passione per la natura. Lei è una boyscout dalle idee chiare, dall’animo green e dalla forte personalità. Diana, infatti, è la saggia di casa: ascolta, incoraggia e media tra Margherita e Isabella. Queste ultime sono le piccole di casa Roggi e tra loro è un continuo battibecare perché sono così diverse e così legate: Margherita, con la sua delicatezza attira le coccole e le attenzioni di mamma e questo fa andare su tutte le furie la piccola “scienziata”. Isabella infatti aspira a essere una scienziata, nella grande casa del Boschetto ha il suo laboratorio, viviseziona i piccoli animali e ha come amico un asino.
La loro vita si svolge così, con qualche imprevisto e cambiamento fino alla prima nevicata. La neve cambierà le ragazze e saranno pronte ad affrontare tutte le altre estati insieme.

 

Angela Nanetti non delude. Il libro coinvolge, la storia è articolata e i personaggi hanno l’ottima capacità di muoversi in tutte le situazioni del racconto. La trama del romanzo, nonostante quanto si possa pensare dal titolo, non è scontata. Le tematiche affrontate sono molteplici e raccontate con una facilità di scrittura che rende “Piccole donne oggi” un classico per tutte le età.

 

“Le estati non sono tutte uguali, ci sono quelle che passano nascoste e altre che ti cambiano la vita. E nemmeno gli autunni sono tutti uguali, perché le foglie che cadono non sono mai le stesse e neanche le piogge. Ecco perché quell’estate e quall’autunno furono per loro così importanti…”