Un inedito sguardo sul Tibet narrativo

ObarraO: Antichi demoni, nuove divinità

Giulio Gasperini
AOSTA – La raccolta di racconti Antichi demoni, nuove divinità, edito da ObarraO Edizioni permette di gettare un lungo e inedito sguardo nella letteratura tibetana contemporanea ed è un regalo prezioso per confrontarsi con voci narrative fino a ora poco note o del tutto sconosciute. Il lavoro condotto da Tenzin Dickie, poetessa, scrittrice e traduttrice e responsabile del volume è magistrale e raffinato, coronato da un’introduzione mozzafiato, strumento necessario e imprescindibile per capire quale significato abbia questo volume.

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Biancoenero: “Processo al Lupo”, il nuovo albo illustrato di Stéphan Henrich

Giulia Siena
PARMA
“Silenzio o faccio sgombrare l’aula”, tuona il Giudice. “Lei si chiama Bernardo Lupo ed è nato lo scorso inverno nel bosco Oscuro”.
“Sì, signor Giudice”.
“Lei è accusato di aver ucciso un agnello!”.

Nell’aula di tribunale si avverte una certa tensione; il pubblico rumoreggia, commenta sorpreso con versi e schiamazzi proprio perché molto preso dalla vicenda. L’imputato è Bernardo Lupo, “il lupetto più amabile e affettuoso che una mamma possa desiderare”, ma che ha commesso un grave reato, ha mangiato un agnello. Aveva fame, si giustifica il Lupo.

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Agopuntura: due nuove uscite per Aracne

ROMA – Agopuntura senza segreti. In due volumi editi da Aracne Editrice, Cecilia Lucenti e Paolo Miccichè raccontano la storia di questa tradizione orientale millenaria e il suo rapporto con la Scienza. Cecilia Lucenti, medico agopuntore e presidente dell’associazione AMI – Agopuntura Medica integrata – ha firmato Agopuntura e scienza – Manualetto ad uso dei colleghi medici, mentre Paolo Miccichè, sul versante storico, ha curato Breve storia dell’Agopuntura in Italia. I due volumi – promossi da AMI e inizio di una collana di Agopuntura – sono già disponibili per Aracne Editrice.

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“Rino Gaetano. Essenzialmente tu” di Matteo Persica, Odoya

Marilena Giulianetti
ROMA – Si dice a volte che il tempo renda giustizia. Deve pensarla così Matteo Persica che, dopo l’affascinante ritratto di Anna Magnanisi cimenta in Rino Gaetano. Essenzialmente tu, anche questo edito dalla casa editrice Odoya e in libreria da pochi giorni.

Matteo Persica contestualizza il periodo storico e sociale in cui si muovono i giovani negli anni ’60 e ’70 (che per la prima volta diventano categoria e si scoprono “generazione”). Ecco, quindi, il racconto della famiglia che dalla Calabria si sposta a Roma, i primi passi del piccolo Rino, la passione per la musica, le amicizie e gli amori, l’approccio al mondo artistico romano, l’inizio di una carriera schiettamente contro. Continua

Domani in libreria: “Venga pure la fine”, il nuovo romanzo di Roberto Riccardi

Venga pure la fine_Roberto Riccardi_chronicalibriGiulia Siena
ROMA – “E adesso venga pure la fine, venga pure la notte. Sono pronto ad accoglierle. Venga pure un nuovo inizio, perché è solo quando tutto finisce che incomincia davvero qualcosa“.

 

Arriva in libreria domani, mercoledì 25 settembre 2013, “Venga pure la fine”, il nuovo romanzo di Roberto Riccardi pubblicato dalle Edizioni e/o nella collana Sabot/age, diretta da Colomba Rossi e curata da Massimo Carlotto. “Venga pure la fine” è un’invocazione, una presa di coscienza, un arrendersi, un donarsi, un abbandonarsi al dovere e a quello che sarà. “Venga pure la fine” è la nuova e inattesa indagine di Rocco Liguori, il tenente dei Carabinieri già protagonista di Undercover. Niente è come sembra”.

Questa volta dovrà recarsi all’Aia a disposizione del Tribunale internazionale per la ex Jugoslavia. In quella terra ad Est lui c’è già stato, sette anni prima, nel bel mezzo di un conflitto fraticida che ha segnato la storia della Bosnia. Allora, anche se doveva rimanerne fuori per questioni politiche, Rocco Liguori aveva arrestato il macellaio di Gračanica, quel Milan Dragojevic colpevole della strage di Srebrenica e di altri eccidi in una terra costantemente lacerata dalle lotte. Dopo l’arresto tra loro cominciò un rapporto epistolare intenso, fatto di riflessioni e consapevolezza. Liguori ora deve tornare su quei passi, deve tornare in ex-Jugoslavia per indagare sul tentato suicidio di Dragojevic. Il colonnello, infatti, è in coma; probabilmente ha ingerito una massiccia dose di quei farmaci con i quali doveva combattere un nuovo nemico, la depressione. Ma la storia del tentato suicidio, per un uomo che ha procurato tanto male al suo stesso popolo, non regge. Il procuratore vuole che Liguori scopra di più. E Rocco lo fa, vorrebbe esimersi ma non può; vorrebbe anche evitare di tornare con la memoria e con gli occhi a quelle terre che sono state lo scenario della sua folgorazione per Jacqueline. Anni prima, infatti, proprio in Bosnia aveva incontrato questa “miscela di armonie silenziose che culminavano in un sorriso radioso e una voce cristallina”, una donna che gli aveva scombussolato i sensi e gli aveva dato buone idee per la cattura del colonnello. Ora lo scenario è cambiato, gli anni Novanta sono lontani, rimangono, però, gli antichi rancori nello sguardo risoluto di kosovari e bosniaci e l’indagine di Liguori prende, improvvisamente, rotte internazionali. La storia tiene dentro altre storie (magistrale il riferimento al libro di Elsa Morante) e viaggia velocemente su piani temporali diversi; il palcoscenico su cui si muovono i personaggi è un susseguirsi a velocità impressionate di città Europee: L’Aia, Sarajevo, Cracovia, Londra, Roma, come a ricordarci che la criminalità non risparmia niente, nessuno e in alcun luogo.

 

Roberto Riccardi – vincitore con “Undercover” della seconda edizione del Premio Letterario Mariano Romiti – firma un nuovo e avvincente romanzo, un libro in cui alla padronanza della materia si aggiungono sfumature e dettagli che solo un ottimo narratore può carpire.

 

“La vita non torna indietro a offrirti di correggere uno sbaglio. Lei è già altrove, a decidere per qualcun altro che, come te, si crede eterno ed è solo l’ennesimo granello nella polvere del tempo. La vita non torna indietro, non lo fece neppure quel giorno”.

 

Guarda QUI la video intervista a Roberto Riccardi realizzata con ItvRome.