Fino a domenica è tempo di Libri al Centro

LIBRI-AL-CENTRO-2015ROMA – Inarrestabili i Libri al centro. Qualunque sia l’argomento, dalle inchieste sul campo alla cucina della tradizione italiana passando per la letteratura, è sempre folla. Il festival letterario diretto da Roberto Ippolito in corso sino a domenica 19 aprile 2015, l’unico in un centro commerciale, Cinecittàdue (viale Palmiro Togliatti 2, Roma – metro A fermata Subaugusta e Cinecittà), continua a registrare successi straordinari, sia per affluenza di pubblico sia per qualità dei temi trattati.

Giovedì 16 si inizia con un’anteprima nazionale, quella di Nicola Gratteri che presenta “Oro bianco” (Mondadori) scritto con Antonio Nicaso e dedicato a uno dei flagelli mondiali: la cocaina. Il libro, frutto di indagini effettuate con viaggi in Europa e in Sudamerica, traccia le tappe di un business planetario che arricchisce i narcotrafficanti, impoverisce i tossicodipendenti, contamina il sistema bancario e corrompe le classi dirigenti. Le parole del magistrato sono dirette, spesso rimandano a immagini violente, e incollano il pubblico per la forza e l’energia con cui vengono pronunciate.

Dalle ricerche nel mondo del malaffare alle ricerche sui sapori e i profumi della nostra tradizione gastronomica. Spumeggiante lo chef del Gambero Rosso Channel che dispensa ricette e consigli all’esercito di fan, che fotografa a raffica. Da come rendere il guanciale “antipastino da urlo” al metodo migliore di stufare il radicchio con lo speck, arrivando alla preferenza per il sale grosso rispetto al sale fino (“Tagliate a metà una bistecca, salatene una parte con il sale grosso e una parte con il sale fino; la prima verrà salata, la seconda cambierà colore”) e sull’importanza di selezionare un buon olio. Perché l’olio è una cosa molto seria, e come dice il mitico Giorgione “comprate gli oli boni”.

Battaglie politiche e personali sono invece gli ingredienti dell’incontro con Nadia Terranova. “Volevo raccontare una storia qualsiasi, volevo raccontare il modo in cui la Storia urta la vita delle persone normali”, racconta l’autrice di “Gli anni al contrario” (Einaudi) al pubblico presente che si lascia trasportare dalle sue parole e dalle riflessioni su uno dei periodi storici più controversi della recente storia italiana. “Ma questo mondo bellissimo che ci avevate promesso dov’è?”, si chiede.

Speciale affluenza di pubblico e interesse dunque per tutti gli incontri di “Libri al centro” sin dalle prime giornate con Riccardo Iacona, Dario Vergassola, Andrea Carandini, Lorenzo Marone. Poi Marco Damilano e Marco Lillo. Si prosegue venerdì 17 con Giancarlo De Cataldo e Mario Almerighi; sabato 18 Roberto Pruzzo con Susanna Marcellini, Edoardo Boncinelli, Maria Latella e Alessia Gazzola; domenica 19 aprile Giorgio Nisini, Roberto Koch, Marco Presta e Michela Marzano con Giovanna Casadio.

Per tutta la settimana, fino al 19 aprile, inoltre è aperta al pubblico la mostra fotografica “I tanti Pasolini”, realizzata dall’Archivio Riccardi e curata da Giovanni Currado e Maurizio Riccardi, concepita appositamente per “Libri al centro” a 40 anni della morte.

10 Libri per la tua estate CHRL scelti da Roberto Ippolito

foto (36)ROMA – Le letture estive meritano di essere speciali, per questo ChronicaLibri ha deciso che a suggerirle saranno 10 grandi nomi del mondo dell’editoria. Oggi per i 10 Libri per la tua estate CHRL abbiamo scelto Roberto Ippolito, scrittore e giornalista che con la rassegna “Nel baule” attraversa tutta l’estate 2014 al Maxxi di Roma incontrando i protagonisti della cultura.

 

1. Nessuno scrive al colonnello di Gabriel Garcia Marquez, Mondadori
Vorrei staccare il mio primo libro consigliato dagli altri nove, per evidenziarlo. E non per un omaggio, che comunque sarebbe giusto e quasi obbligato fare al suo autore, morto il 18 aprile scorso. Ma perché il titolo a cui penso, “Nessuno scrive al colonnello”, pubblicato da Mondadori, è davvero speciale: è una specie di rincorsa, in poche pagine, che si conclude con un grande salto finale. Le ultime righe del libro di Gabriel Garcia Marquez sono impareggiabili, un’esplosione letteraria. Lui stesso era particolarmente affezionato a “Nessuno scrive al colonnello”. In un’intervista concessa nel 1987 a Giovanni Minoli, che ho riletto in occasione della sua scomparsa, Garcia Marquez non si sbilanciò nel valutare il suo romanzo più bello, ma indicò questo come il suo preferito. Sono andato a riprendere le sue parole: “È il libro che è riuscito esattamente come io lo volevo, gli altri sono sempre un po’ approssimativi e ci si avvicina più o meno a quello che uno vuole. In questo caso invece era esattamente quello che io volevo. Dopo viene la ‘Cronaca di una morte annunciata’, questo vuol dire che preferisco i libri corti”. Insomma chi non lo ha ancora fatto, non può che leggere, questa estate, “Nessuno scrive al colonnello”.
2. La figlia del papa di Dario Fo, Chiarelettere
E gli altri nove? Passerei da un Nobel della letteratura a un altro: Dario Fo. In questo caso per me è davvero una scelta obbligata: dopo averlo sentito raccontare le vicende di Lucrezia Borgia e del “papa-peccatore” Alessandro Vi, leggere il suo “La figlia del papa” (Chiarelettere) è perfino ovvio. Anzi devo ammettere di essere in ritardo!
3. Una mutevole verità di Gianrico Carofiglio, Einaudi
Forse è insolito, ma vorrei poi consigliare anche un altro libro che non ho ancora letto: l’ultimo di Gianrico Carofiglio. Ovvero “Una mutevole verità” (Einaudi). Sono molto incuriosito. E sto per cominciarlo.
4. Bagheria di Dacia Maraini, BUR
Qundi suggerirei di riprendere un libro che invece ha 21 anni: “Bagheria” di Dacia Maraini. L’ho appena riletto per preparare un incontro e ho provato emozioni forti, per le descrizioni così intense, per le riflessioni provocate dalla memoria, per l’intreccio di aspetti privati e pubblici, per le vicende familiari alle spalle, per la denuncia della furia del cemento.
5. Marina Bellezza di Silvia Avallone, Rizzoli
Quinto consiglio “Marina Bellezza” di Silvia Avallone (Rizzoli) per la profondità di un racconto che appassiona e per la costruzione dei personaggi.

6. Acqua santissima di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, Mondadori
Con il sesto, passo alla saggistica: “Acqua santissima” di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso dove si può trovare quello che sta accadendo dopo la sua pubblicazione, ovvero le processioni e la religiosità sfruttate dalla ‘ndrangheta.

7. In giustizia di Giancarlo De Cataldo, Rizzoli
Poiché dobbiamo essere più consapevoli di cosa significa lavorare e soffrire per la giustizia, propongo inoltre il saggio, contenente anche riferimenti alla propria storia personale, dello scrittore-magistrato Giancarlo De Cataldo “In giustizia” (Rizzoli): è di tre anni fa, ma attualissimo.
8. Il libro dei libri di Gianni Barengo Gardin, Contrasto

9. Visti & scritti di Ferdinando Scianna, Contrasto
Ed ecco i titoli di due maestri della fotografia: “Il libro dei libri” di Gianni Berengo Gardin e “Visti & scritti” di Ferdinando Scianna, entrambi pubblicati da Contrasto. Il primo fa rivivere i tempi che cambiano, il secondo gli incontri che ha vissuto. L’impatto delle immagini si sposa con quello delle parole.

10. Oli d’Italia 2014 a cura di Stefano Polacchi, Gambero Rosso
Non resta che sedersi a tavola. E condire bene grazie a “Oli d’Italia 2014”. È la guida del Gambero Rosso curata da Stefano Polacchi che fa scoprire qualità, storie aziendali, luoghi. Una ricchezza tutta italiana.

 

 

Roberto Ippolito 2013_07_28 foto Maurizio Riccardi AgrRoberto Ippolito, scrittore e giornalista, ha conosciuto un nuovo successo con “Ignoranti”, pubblicato da Chiarelettere, che denuncia l’arretratezza della cultura e dell’istruzione, dopo i bestseller “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato”, entrambi editi da Bompiani. Organizzatore di eventi culturali, è il direttore editoriale del festival letterario di Ragusa “A tutto volume” e di “Libri al centro”, il primo evento di una settimana mai realizzato in un centro commerciale, Cinecittàdue a Roma. Per tutta l’estate 2014 sarà al Maxxi con “Nel baule” incontrando i protagonisti della cultura. Ha curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”. E’ stato direttore della comunicazione della Confindustria e delle relazioni esterne della Luiss, dove ha insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.

(foto di Maurizio Riccardi)

“Libri al centro” a Roma dal 7 al 13 aprile per il nostro arricchimento continuo. Intervista a Roberto Ippolito

librialcentrologoGiulia Siena
ROMA
– La grande macchina organizzativa è ormai in moto da mesi e, finalmente, sta per partire l’evento letterario che non ha eguali. È Libri al centro, la rassegna che per la prima volta porta i libri e gli autori in un centro commerciale per una intera settimana. Dal 7 al 13 aprile, infatti, i libri invadono CinecittàDue (via P. Togliatti, 2), il centro commerciale di Roma situato in un’area popolosa della città in cui, nonostante la presenza degli storici studi cinematografici, i grandi appuntamenti culturali arrivano di rado.

Per conoscere meglio Libri al centro, per capire come si svolgerà e perché, abbiamo intervistato il direttore editoriale della manifestazione, Roberto Ippolito.

 

 

Libri al centro”, a Roma dal 7 al 13 aprile un nuovo evento dedicato ai libri. Nell’Italia dei sempre meno lettori, c’era bisogno di un altro festival letterario?

Libri al Centro non è un nuovo festival letterario ne, tanto meno, l’ennesimo evento letterario. Libri al centro è un modo per portare i libri fuori dalle solite rotte: i libri, così, prendono vitalità e arrivano fra la gente con la gente. In un momento in cui i libri si leggono sempre meno in un Paese che legge sempre meno Libri al centro vuole essere anche un segnale della necessità che abbiamo di essi, i libri devono stare con noi.

Perché i libri devono stare con noi?

(Ride ndr) Devono stare con noi per il ruolo stesso che ricopre il libro, per la sua importanza: per l’immaginazione che ci regala, per gli stimoli, per l’arricchimento continuo. Oggi noi, da non lettori, gli giriamo le spalle, ma il libro ha sempre qualcosa da dirci, da mostrarci, da insegnarci ed è per questo che riteniamo fondamentale metterlo al centro, dargli la possibilità di parlare a tanti anche in un luogo in cui difficilmente entra.

Roberto Ippolito direttore editoriale 'Libri al centro' Cinecittàdue (web)Il centro commerciale, appunto, un luogo di aggregazione e scambio, ma del tutto inusuale per incontrare i libri e parlare di essi. Come mai questa scelta?

Il centro commerciale è un centro di aggregazione come molti altri, ma rimane uno dei più importanti e frequentati, tanto che possiamo pensare che questo luogo abbia sostituito le piazze delle antiche città in cui ci si ritrovava e si discuteva. E CinecittàDue ha dimostrato che questo centro commerciale è molto di più di una semplice sfilata di negozi, in questo luogo di solito dedito allo shopping si investe in conoscenza. I cento negozi che aderiscono a Libri al Centro, infatti, hanno voluto portare i libri in questo luogo e hanno voluto investire in cultura e nel sociale. Questo aspetto, quello sociale, è quello che preoccupa di più perché un Paese che non legge è un Paese inaridito e gli ultimi dati parlano chiaro: quattro italiani su sette in un anno non leggono neanche un libro; non solo, su tre italiani che non lavorano più, solamente uno legge. E questa è una spirale depressiva che va fermata, noi cercheremo di farlo a Libri al centro con degli stimoli per i lettori attraverso la qualità degli autori che interverranno e con la forza delle tematiche che tratteremo.
Di solito gli eventi letterari sono frequentati maggiormente dai lettori forti, da gente che sceglie consapevolmente di seguire un appuntamento in cui si parla di libri. Questa volta, per la prima volta con Libri al Centro, sono i libri che vanno dalla gente e si presentano al cospetto anche di coloro che di solito non frequentano i luoghi della lettura. Il vostro modo di comunicare sarà diverso? Come riuscirete ad arrivare ai non-lettori o comunque a quei lettori che normalmente leggono poco?

L’impegno è quello di non essere mai distaccati. Poi, naturalmente, bisogna rispettare il principio fondamentale del parlarsi e del confrontarsi e ricercare la semplicità nel modo di esporre anche contenuti importanti. E di contenuti importanti ce ne saranno davvero tanti a Libri al centro: dall’amore alla politica, dalla criminalità ai temi sociali, dall’inchiesta all’enogastronomia, dall’analisi alla sociopolitica, senza dimenticare il grande spazio che verrà dato nel fine settimana ai libri per bambini, con le letture animate “Briciole di storie” realizzate da “Il Semaforo Blu”.
In una settimana di manifestazione ci saranno oltre 20 tra gli scrittori più interessanti dell’attuale panorama editoriale, cosa dobbiamo aspettarci?

In tanti giorni di manifestazione e durante i tanti eventi in programma ci saranno molte proposte e verranno dati diversi spunti di riflessione. Mi aspetto, perciò, che da Libri al centro ognuno di noi torni a casa avendo qualcosa in più. Che possa essere un libro oppure solamente l’occasione per approfondire alcune tematiche, spero che si vada via da Libri al centro arricchiti.

 

 Leggi QUI il Programma completo di LIBRI AL CENTRO

“Libri al centro”: dal 7 al 13 aprile libri e scrittori invadono CinecittàDue

librialcentrologoROMA – Nuova idea, nuovo evento letterario: è Libri al Centro. I libri questa volta, per la prima volta in Italia, occuperanno letteralmente un centro commerciale per un’intera settimana. Dal 7 al 13 aprile 2014 presso il centro commerciale CinecittàDue (via P. Togliatti, 2) di Roma arriva Libri al Centro, la rassegna ideata da Roberto Ippolito che vede protagoniste le voci più importanti e rappresentative del panorama editoriale italiano: da Andrea Vitali e Chiara Gamberale a Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, da Marco Lodoli e Marco Travaglio a Mario Tozzi e Marco Malvaldi fino a Nicola Gratteri.

“I libri sono emarginati dalla vita quotidiana – spiega il direttore editoriale, lo scrittore Roberto Ippolito – da qui l’idea di portarli dove questa si svolge. Il nome dell’evento, Libri al centro, mette in risalto questa esigenza e la massima determinazione. Un semplice gioco di parole sintetizza l’urgenza per l’Italia, che leggeva poco e incredibilmente legge sempre meno, di affrontare una questione culturale fondamentale”.

L’urgenza si traduce in un festival che si annuncia senza precedenti, per dimensioni e spessore, oltre che per la location. Insieme agli autori già citati, interverranno anche Antonio Nicaso, Alessia Gazzola, Paolo Di Paolo, Antonio Manzini, Giuseppina Torregrossa, Marco Damilano, Oliviero Beha, Fede e Tinto, Anna Scafuri, Stefano Polacchi, Gino Castaldo. Dalla narrativa alla saggistica, dalla cucina alla fotografia con autori di grande richiamo, sono presenti gli editori Chiarelettere, Contrasto, Einaudi, Feltrinelli, Gambero Rosso, Giunti, Laterza, Longanesi, Mondadori, Perrone, Rai Eri, Rizzoli, Sellerio. Inoltre viene proposta la mostra fotografica “Vita da Strega”, realizzata dall’Archivio Riccardi e curata da Giovanni Currado, sulla storia del premio letterario italiano più importante.

Realizzato dal centro commerciale CinecittàDue in collaborazione con le librerie Arion, il progetto vuole portare i libri dove di norma c’è poca attenzione, in un luogo tendenzialmente estraneo agli approfondimenti e al confronto, ma dalla forte capacità di aggregazione. CinecittàDue, situato in un’area molto popolata della città, facilmente raggiungibile in metro e a due passi dagli storici studi cinematografici, è l’ambiente giusto per un evento dall’identità originale, che mira a vincere una scommessa difficile e di grande valore sociale, soprattutto in un Paese che tende sempre più a relegare la cultura ai margini.
“Nessuno deve accettare passivamente livelli di lettura bassi come quelli italiani – afferma Marcello Ciccaglioni, presidente dell’Associazione Commercianti di CinecittàDue e del gruppo Arion – Negli ultimi anni le vendite e la lettura sono calate in modo drastico e il fenomeno non accenna a diminuire, un segno certo della crisi, ma anche di un più preoccupante e generale impoverimento della società. Per questo sentiamo il dovere di impegnarci per ridare dignità e centralità ai libri”.
Per un’intera settimana, destinata a lasciare il segno, CinecittàDue e in particolare la terrazza interna “Espressamente Illy”si lasciano letteralmente invadere dalla cultura. Stop agli annunci commerciali dagli altoparlanti e via libera alla pluralità di voci, titoli, e generi proposti dalla rassegna, con il meglio della produzione letteraria nazionale.

 

Tanti gli incontri e gli appuntamenti in calendario: due dal lunedì al venerdì (alle 17.00 e alle 18.30), quattro il sabato e la domenica (alle 12.00, 15.30, 17.00 e 18.30). Il fine settimana, inoltre, si arricchisce di incontri di lettura interamente pensati per il mondo dei più piccoli che possono essere lasciati dai genitori desiderosi di seguire in tranquillità gli eventi.