Biancoenero: “La traversata degli animali”, fiaba di libertà

Vincent Cuvellier firma una nuova bellissima storia

Giulia Siena
PARMA
– Immaginate di essere in uno scenario da fiaba con tutti gli ingredienti di una storia universale e completa: un sogno condiviso, il bianco della neve, i suoni della natura e i versi degli animali, l’odore del freddo pungente, le luci della città in lontananza e, di fronte, la strada della libertà. Percorrerla non sarà semplice per questa moderna e incompleta Arca di Noè (o meno belligerante La fattoria degli animali), ma sarà un cammino che varrà la pena percorrere. In libreria da poco meno di una settimana, La traversata degli animali è un bellissimo albo dedicato alla condivisione e alla libertà. Il volume, frutto della penna di Vincent Cuvellier con le illustrazioni di Brice Postma Uzel è targato Biancoenero Edizioni.

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“Io sono Bellaq”, un bambino contro la cecità del pregiudizio

Giulia Siena
PARMA
– Bellaq Mostaganem ha nove anni, vive in Francia e ha un solo problema: il suo nome. Bellaq è un nome come un altro, non ha nulla in particolare – penserete – e non ha famosi esponenti che portano a spasso orgogliosi questo nome. E’ vero, avete ragione, è un nome poco conosciuto e poco diffuso; alla sua nascita, i genitori del ragazzo, avevano optato per Bilal, poi, lì all’anagrafe, c’è stato un errore e il nome che ne è venuto fuori è proprio questo: Bellaq. Nessuno ha più fatto caso a questo nome fino ad oggi, quando degli uomini incappucciati scesi da un elicottero hanno fatto irruzione nella scuola Jean-Moulin.

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“Il grande cane rosso”: Vincent Cuvellier e la scrittura che sovverte la normalità

Giulia Siena
PARMA – Quando un nuovo libro di Vincent Cuvellier arriva in libreria non vedi l’ora di lasciarti travolgere dalla storia, farti intrappolare dalle parole che oscillano tra fiaba e poesia. Poi succede proprio così… di qualsiasi cosa narri, Cuvellier riesce a catapultarti nella storia: non importa che tu abbia 6 o 86 anni, l’autore francese riuscirà a rapirti. E succede anche con Il grande cane rosso, pubblicato in Italia da Biancoenero Edizioni con le illustrazioni di Chiara Lanzieri.
“Sono un bambino normale che vive in paese normale”. Tutto per Beniamino è normale, ripetitivo, uguale. Continua

Cuvellier, “La zuppa dell’orco”: la favola si tinge di noir

la-zuppa-dellorco_chronicalibri_cuvellierGiulia Siena
PARMA“Josef ha ragione. Dei genitori che fanno simili cose ai loro figli non sono più dei genitori. E noi non siamo più figli loro. Dobbiamo fuggire lontano, lontano da qui e trovare un riparo per la notte”. Vincent Cuvellier riesce a trovare nel surreale la chiave di volta per temi importati; narra le sue storie con semplicità e precisione, toccando la sensibilità di ogni lettore. Anche questa volta, il celebre autore francese di libri per ragazzi (è suo, tra i tanti, anche Giancretino e Io) torna alla letteratura con una storia divertente e tragica, allo stesso tempo. Attraverso La zuppa dell’orco, illustrata da Andrea Antinori e pubblicata in esclusiva da biancoenero edizioni, Cuvellier ci trasporta in un paese innevato in cui il sole sorge a mezzogiorno meno cinque e tramonta a mezzogiorno e cinque. Continua

Leggendo Crescendo: “Giancretino e io”, nuova avventura targata biancoenero edizioni

giancretinoGiulia Siena
PARMA
Vincent Cuvellier, l’autore più divertente dell’intera Francia, dopo il successo italiano di La settima onda e Scappiamo, torna in libreria e lo fa con Giancretino e io. Il libro, con le illustrazioni di Aurélie Grand e pubblicato da biancoenero edizioni nella collana Zoom (ad Alta Leggibilità), è  la prova, irriverente e realistica, di una amicizia-non-amicizia.

“Lui è proprio così: ogni volta che apre bocca dice una scemenza. Sono sicuro che nel dizionario, alla voce “cretino” c’è scritto: “Come Gianfelice Monton”. Nonostante si conoscano da sempre, nonostante siano stati insieme al nido, all’asilo, in colonia, alle elementari e ovunque, nonostante le rispettive madri siano amiche inseparabili, Beniamino continua a sottolineare che lui e Gianfelice non sono mica amici! Perché? La risposta è semplice: Gianfelice è un cretino, quindi è Gincretino! Per Beniamino, infatti, la stupidità, la superficialità la presunzione e la saccenza di questo bambino odioso con una faccia molto simile a quella dei topi (senza offesa per i topi, sottolinea l’autore) è insopportabile. Ma non tutto ci possiamo scegliere e Beniamino lo sa; non può evitare, infatti, che Giancretino passi la notte a casa sua perché le loro mamme – da super amiche quali sono – devono andare al concerto di quella cantante che strilla, quella che proprio non sopporta… come si chiama? Ah già Céline, Céline Dion. Sua madre e Agnese, la madre di Gianfelice, la adorano e, prese da una pazzia quasi adolescenziale, decidono di lasciare i bambini a casa fidandosi dello sguardo vigile della vicina, la signora Chibbani. Come farà Beniamino a sopportare il suo non-amico? Come farà a sopportarne i capricci e la stupidità? Ma davvero sua madre non capisce che loro due non sono amici?

 

Promette di diventare un classico Giancretino e io, anche grazie al suo linguaggio coinvolgente e sopra le righe. Vincent Cuvellier, infatti, ci coinvolge nella storia e nella vita dei suoi personaggi ma, ci ricorda, “non bisogna dire le parolacce. E non bisogna neanche scriverle. Nei libri per ragazzi, poi! […] Però, ragazzi miei, una promessa ve la posso fare. Io smetterò di usare le parolacce nei miei libri quando voi smetterete di dirle. D’accordo?”

 

 

Età di lettura: dagli 8 anni.