Giulia Siena
PARMA – Il quotidiano, fatto di cammino, scoperte, speranze, illusioni, persone e paesaggi, diventa poesia attraverso un lavoro di raccolta e riflessione. Gli occhi di Mario Badino catturano la realtà circostante e ne fanno parola; il risultato è Bariccate!, il libro pubblicato da END Edizioni.
Dopo Cianfrusaglia, raccolta del 2013, Badino parte dagli stessi scampoli, da pezzi irregolari di sé per creare una nuova realtà poetica: “Volevo scrivere questa poesia / con energia, come un poema, un grido, / un’arma che colpisce le coscienze […]”. L’autore si fa vate, ambasciatore, di una poesia che nasce dal bisogno reale di ricordare, di fermare su carta il momento (“Ripasso le stagioni, i giorni, / la mente – in apparenza vuota – / protesa su di sé, nel tentativo di conservare quel qualcosa / che non è bene che sia cancellato”); per confluire, ironica e irriverente, verso immagini di vita pratica, di cose tangibili e comuni: la montagna – sempre presente – i colori pugliesi, le mode dei mezzi di comunicazione, i personaggi, i muri e le barricate. Le barricate, infatti, da cui prende il nome questa raccolta, sono sbarramenti con oggetti e ideali per prepararsi, idealmente, a una rivoluzione tanto attesa. I muri, invece, come espressione dell’impegno degli uomini, del rifiuto della violenza.
Con Barricate! Mario Badino torna ala poesia civile e lo fa con la semplicità acuta e un’ironia perenne e calibrata.