Salone del Libro Usato – Bancarelle in Fiera

Agnese Cerroni
MILANO – Il Salone del Libro Usato Bancarelle in Fiera compie sette anni. L’evento, organizzato dalla Fondazione Biblioteca di via Senato, quest’anno amplia la sua superficie espositiva nella storica sede di Fieramilanocity. Da mercoledì 7 a sabato 10 dicembre (ingresso gratuito) il padiglione si trasformerà nella più grande libreria allestita in Italia. Sarà un immenso, suggestivo scaffale di sedicimila metri quadrati dove si mescolano curiosità di ogni tipo.
Quattro giorni e 550 bancarelle per una rassegna diventata ormai un appuntamento fisso per il mondo del libro fuori commercio: un vero e proprio ritrovo per bibliofili e biblioamatori da tutta Italia e dall’Europa. Durante il ponte di Sant’Ambrogio, si potrà andare a caccia di prime edizioni di grandi classici della letteratura, testi autografati, fumetti introvabili, serie complete di paperbacks e gialli, rarità per collezionisti, raccolte di poesia, libri fotografici, ma anche testi per ragazzi, romanzi di fantascienza, cartoline, francobolli, stampe antiche e locandine cinematografiche. Tutto materiale spesso confinato negli angoli più nascosti delle librerie e delle biblioteche, che qui torna in vetrina. Non solo intenditori di lungo corso, ma anche famiglie, curiosi a caccia di un regalo di Natale particolare, e molti giovani: il Salone del Libro Usato si rivolge a un pubblico eterogeneo, confermando la sua vocazione culturale e la sua voglia di avvicinare sempre più persone al mondo dei libri. Particolare attenzione è riservata alle uscite editoriali più introvabili: quei testi ormai fuori catalogo, usciti dal circuito commerciale tradizionale. Anche quest’anno, sono coinvolti gli editori, invitati a mettere in mostra i propri tesori da collezione e i testi fuori commercio.

Grandi protagonisti saranno come sempre i libri economici: il Libraccio di viale Romolo (Milano) presenta una prima edizione de Il Dottore Zivago, la prima edizione americana autografata da Andy Warhol di A, il Libretto dell’Opera di Puccini autografato (Edizione Ricordi) e una foto di Papa Benedetto XV, con dedica e autografo. Il Libraccio di Monza, invece, porterà la prima edizione del 1936 di Black Spring di Henry Miller (Obelisk Press, Parigi), e poi testi settecenteschi, ottocenteschi e di modernariato del Novecento. Saranno moltissime le occasioni da non perdere, tra volumi contemporanei, curiosi e rari, come quelli di Usatopoli di Brugherio (MB) o di Voltapagina di Pavia e tanti altri.

Sono tante e variegate le scoperte che si faranno passeggiando tra i banchi del Salone dove si troverà davvero di tutto, come l’opera originale in lingua francese di Louis-Ferdinand Céline, “Scandale aux abysses” (Scandalo negli abissi) edizione Chambriand stampato nel 1950 presso le “imprimeries de Chambéry”. La copia, esposta da Acefalorarilibri, fa parte delle 20 copie fuori commercio riservate all’autore e ai suoi amici, con dedica autografa al pittore Pierre-Marie Renet. E poi le foto originali di D’Annunzio del settembre del 1937 esposte da LaBacheca Libreria Online di Montegrimano (PU), la raccolta di autografi della Libreria Scarpignato di Roma e i libri autografati con dedica di Davide Riboni (Gessate, MI). Non mancheranno le preziose edizioni stampate a torchio con incisioni originali e testi composti a mano de Il Buontempo (Milano), i testi antichi del 1500 e del 1800 di Meraviglia Libri di Legnano (MI) e i volumi di pregio di storia e militaria proposti da Studio Bibliografico Mori Paola (Pavia).

Tra le chicche per intenditori si trova la serie completa dei 4 multipli in legno di Ugo Nespolo, creati per la prima monografia dell’artista edita da Prearo ed esposta da Arte e Arte di Legnano (MI), e oggetti-libro belli da vedere e da toccare, come le Edizioni di Henry Beyle (Milano) in carta di puro cotone e stampa a piombo o le poesie visive della Libreria Ardengo di Roma. E poi, Gli Introvabili di Pablo Echaurren, Libreria Saba catalogo primo di Umberto Saba, Lo scaffale di carta di Massimo Gatta proposti da Biblohaus (Macerata), la prima edizione de L’odore dell’India di Pier Paolo Pasolini di Acefalorarilibri (Milano). O i libri di cinema di Tonna Giuseppe (Milano) e alcuni numeri della rivista Frigidaire controcultura italiana e internazionale di Noproduction (Milano).

Ci saranno libri come oggetti magici, che nascondono mondi di carta tutti da toccare: come The Story of Jesus, un volume degli anni ‘30 corredato da 9 pop-up, o le otto Fiabe di Andersen illustrate con 4 pop-up, fino ai due volumi Histoire du ciel di Pluche del 1740, dove si trovano testi esoterici, teorie cosmogoniche, riti e miti degli antichi, il tutto presentato da Meraviglia di Libri di Legnano (MI). I visitatori si possono perdere nella varietà di proposte: tra le riviste specializzate di fantascienza da Italia, Cina e Romania di D&L di Michele Clerici (Milano), le immagini devozionali di Les Images (Torino), i manifesti e le foto d’epoca di Poster Italia da Mortara (PV). Fino alle rare guide turistiche e di montagna de I Libri di Colombo di Genova o al testo di Botanica Allioni Carlo-Flora pedemontana (Bagnasco Luisa – Falco Giancarlo, Boves, CN).

Il Salone del Libro Usato vive non solo nei giorni della manifestazione ma tutto l’anno, grazie al nuovo sito web (www.salonelibrousatomilano.com), che si propone come catalizzatore e luogo di scambi tra organizzatori, espositori e appassionati di libri. Agli espositori, poi, è dedicata un’intera sezione, all’interno della quale potranno trovare informazioni utili per gli addetti ai lavori. Una vera e propria vetrina del mercato del libro fuori commercio, che coniuga l’amore per i testi usati con le nuove tecnologie.
La città avrà un’anteprima del Salone con Libromaggio: dall’1 al 3 dicembre i ragazzi dello staff regaleranno circa 6.000 libri, distribuendoli nelle piazze, davanti alle stazioni e all’università nelle ore di punta. Ogni libro sarà un piccolo promemoria per non mancare all’appuntamento in Fiera.

INFO
Milano, Fieramilanocity, Padiglione 3, Viale Scarampo

Inaugurazione mercoledì 7 dicembre – ore 10.00
Durata mercoledì 7 dicembre sabato 10 dicembre 2011
Orari da mercoledì a sabato dalle ore 10.00 alle ore 19.00
Ingresso libero

Piccola guida romana agli spacci di Letture vintage. Prima puntata: le bancarelle.

Giulio Gasperini
ROMA – Forse vi sarete chiesti dove andiamo a pescare i libri che, puntuali, ogni domenica recensiamo nella nostra rubrica dedicata alle Letture vintage. Libri, ovvero, che, oramai esauriti, da molti anni son stati dimenticati dagli editori, oppure libri che, nonostante siano stampati e diffusi, son stati dimenticati dai lettori. Un tentativo, insomma, da qualunque parte si voglia leggere, di “archeologia editoriale”, nel riportare alla luce testimonianze che noi riteniamo importanti per vari stimoli.
La piccola guida che abbiamo organizzato in due puntate riguarda, per ragioni di ovvia e chiara comodità, l’Urbe, la Città Eterna; ma comprensibilmente in ogni città d’Italia (e, soprattutto, in ogni mercatino) è facile imbattersi in luoghi di spaccio di tali “gioielli del passato”: basta far attenzione e approfittarne!

Onestamente, i primi luoghi dove andiamo a rovistare per cercar di riportare alla luce queste piccole gemme editoriali sono, di solito, le bancarelle, che in epoca di recessione economica e di aumento vertiginoso (e vergognoso!) del costo dei libri si sono moltiplicate in ogni angolo della nostra illustre capitale. Io ne ho persino una vicino casa, proprio accanto alla fermata Furio Camillo della metropolitana, dove i romanzi, vecchi e nuovi, costano 3 euro l’uno! Cifra che, per altro, è quella più o meno standard che ogni bancarella assegna ai libri in vendita. Più o meno. Ché poi ci sono anche quelle dove i libri costano 5 euro, e sono quelle che, in verità, noi evitiamo. Perché la lettura vintage non è soltanto un modo di recuperare un libro oramai dimenticato; ma anche un modo per leggere spendendo meno, e soprattutto non cedendo alle lusinghe degli e-books, che, a nostro modesto parere, violentano e tradiscono alquanto la naturale e antica essenza del libro.

Altre bancarelle molto ben fornite, nella zona del centro, si trovano in Piazza Cavour e Piazza della Repubblica (due delle migliori), la lunga fila di baracchini in Via delle Terme di Diocleziano (dove dovrete frugare parecchio!), Piazza Sidney Sonnino (incrocio tra Viale di Trastevere e Vicolo Sant’Agata), Piazza Benedetto Cairoli (su Via Arenula, ma costà i libri costan 5 euro), oltre alla già citata bancarella di Furio Camillo (Via Appia Nuova, altezza fermata metro). Molto interessante, e dai prezzi vari (da 1 euro a circa 5), la bancarella – forse un po’ troppo “incasinata” – che si trova ogni giorno al mercato all’EUR, tra le uscite della metropolitana Palasport e Fermi. Qualcosa di interessante si può aver la fortuna di rinvenirlo nelle bancarelle che si susseguono tra Lungotevere Castello e Piazza dei Tribunali, tra Castel Sant’Angelo e il Palazzo di Giustizia. Fornitissima, ma coi libri in condizioni non molto buone, è la lunga fila di bancarelle all’inizio di Via Ostiense, girato l’angolo dopo la stazione del trenino Roma-Lido.
Senza contare poi le tante bancarelle volanti che spuntano, è il caso di dirlo, come funghi sui marciapiedi delle vie più importanti di Roma (come spesso avviene all’angolo tra viale Marconi e via Grimaldi o lungo via Cardano). Per queste non ci vuole una guida: serve solo intuito ma soprattutto la fortuna di trovarsele sul quotidiano cammino.

E voi dove comprate le vostre Letture Vintage? Suggeriteci le vostre bancarelle ovunque esse siano!