Trattato di culinaria per donne tristi

ROMA “Trattato di culinaria per donne tristi” è il libro di Héctor Abad Faciolince pubblicato da Sellerio.

Un ricettario per donne tristi o afflitte da problemi: se l’amato è lontano o ha tradito, se la giovinezza se ne va e il viso appare stanco, se non dormi o sei in ansia, ecco i rimedi che risollevano le signore a dieta di felicità, salse, bevande, piatti gustosi, semplici decotti. E dalla sua pagina si solleva intensa, facendosi spazio tra la leggerezza e l’ironia, un’intelligenza, e un bisogno di ragionar con chi legge di filosofia.
Traduzione dallo spagnolo di Eleonora Mogavero
Titolo originale: Tratado de culinaria para mujeres tristes
«La mia ambizione è cercare una soluzione alla tua malinconia e il vero cammino me lo indicò un grande poeta della fredda Inghilterra, colui che fece dire a uno dei suoi personaggi, quasi pazzo per eccesso di senno, “Dammi un’oncia di muschio, buon farmacista, per profumare la mia immaginazione”. Io non vorrei essere niente di diverso da questo, un buono speziale, un farmacista, il padrone delle ricette per profumare la tua fantasia». Dunque, in questo ricettario, il vero nutrimento, per le signore a dieta di felicità, saranno le pillole di saggezza che le ricette trasmettono. Ciascuna di loro risponde a un’esigenza che non è della pancia: la prima ricetta è destinata a quella che dell’amato patisce «il peso invisibile dell’assenza», l’ultima per chi «un giorno sentirà, se non è ancora arrivata, la tremenda desolazione della convivenza». E (esempio a caso) per l’insonnia e per l’oblio non si offre alcuna ricetta, perché per dormire e dimenticare i rimedi sono troppo simili alla morte che non ha bisogno di nutrirsi. Invece esiste il rimedio per la dama ammalata di parole: «se un giorno ti ammalerai di parole… se avrai la nausea quando senti “orribile” o “fantastico”».
L’autore, il colombiano Faciolince, avvolge questo libro, evidentemente da leggere nei pomeriggi oziosi, in un’ironia affettuosa che fa pensare davvero ai boudoir delle signore di una volta. Eppure, dalla sua pagina si solleva intensa, facendosi spazio tra la leggerezza e l’ironia, un’intelligenza, e un bisogno di ragionar con chi legge di filosofia (forse stoicismo, forse Spinoza, forse le quintessenziali futilità eterne da Borges).

“Ladurée – L’Arte del ricevere”

MILANO– Michel Lerouet e Vincent Lemain portano in libreria “Ladurée – L’Arte del ricevere”, un libro targato L’Ippocampo Edizioni che racchiude lo stile e il gusto de La Maison Ladurée. Fondata nel 1862 e divenuta un must  per i gourmet di tutto il mondo, simboleggia l’art de vivre francese – in primis per il mitico macaron – il pasticcino più alla moda dei nostri giorni. Le boutique Ladurée sono ormai presenti in tutte le metropoli globali, da New York a Beirut, Shangai o Milano.

Vincent Lemain e Michel Lerouet, rispettivamente chef pasticciere e chef des cuisines della Maison, ci svelano in 90 ricette i loro menu e i loro consigli nell’Arte del ricevere. Nove sono le sezioni del libro, corrispondenti ai momenti più importanti della giornata: Colazione, brunch tra amici, picnic elegante, pranzi di famiglia, merende, cene a buffet, cene per due, cene invernali, cene di gala.
Rilegato in geltex con doratura delle pagine, il volume è rinchiuso in un’elegante scatola che richiama volutamente le sontuose confezioni dei macaron Ladurée.

Una blogger in cucina


Silvia Notarangelo

ROMA – “Una cucina alla portata di tutti, con ricette semplici e per lo più cucinate con ciò che mi trovavo a disposizione”. È così che Silvia Crucitti, apprezzata blogger palermitana, presenta la sua prima, gustosa, fatica letteraria.
al forno”, pubblicato da FOOD Editore, mantiene le premesse. Il volume, frutto dell’esperienza personale dell’autrice ma anche di una buona dose di suggerimenti provenienti dalla rete, è arricchito da aneddoti, consigli, curiosità e corredato da un invitante apparato fotografico.
Facilità, praticità e cottura al forno sono gli ingredienti base dei cento piatti proposti. Dall’antipasto al dolce, c’è davvero da sbizzarrirsi: stuzzichini, lasagne, arrosti di carne e di pesce, verdure, torte e biscotti. Nessuno resterà a stomaco vuoto.
Per desiderio dell’autrice, i piatti non sono suddivisi per “tipologia di alimenti” ma ordinati secondo le possibili “situazioni di consumo”.
Si parte da “tutti i giorni”, con ricette veloci destinate a saziare l’appetito anche quando il tempo a disposizione è troppo poco. Per iniziare bene la giornata o regalarsi una pausa diversa dal solito c’è “colazione & merenda”. Se, invece, si vogliono evitare brutte figure in occasioni un po’ speciali meglio consultare “il pranzo della domenica e delle feste” e seguire i giusti passi da fare per ottenere ottime lasagne “sicilian style”, involtini e torte insuperabili. Per gli amanti dell’aperitivo c’è anche l’alternativa: si chiama “fingerfood” e promette stuzzichini caldi e fragranti, possibilmente da abbinare al giusto vino.
Non resta altro che correre ai fornelli!

Consigli e gustose ricette in “Verdura e frutta esotica”


Silvia Notarangelo
ROMA – Cos’è il gombo? Il rocoto come si usa? La chutney con cosa la accompagno? Domande legittime in presenza di nomi, forse, ai più, sconosciuti. A questi interrogativi e a tante altre curiosità risponde, con dovizia di particolari, Roberta Ferraris, autrice di un’interessante ed insolita guida dal titolo “verdura e frutta esotica” (Terre di Mezzo). Non semplici schede in ordine alfabetico: di ogni ingrediente viene ricostruita la storia, la diffusione, le sue varietà e gli usi più comuni.
Una guida pratica, arricchita da sessanta gustose ricette, per conoscere e imparare a cucinare la verdura e la frutta esotica che sempre più affollano le bancarelle dei mercati.
Nelle minestre o nelle grigliate, nelle salse o nei dolci, tutti gli ingredienti citati sono preziosi per conferire alla nostra cucina un tocco in più.
La scelta è ampia. Dai palitos de yuca si passa al riso con pak choi o, per chi preferisce un piatto unico, si può optare per il gumbo di gamberetti, uno stufato di carni bianche con molluschi e crostacei. Come secondo, petto di pollo ai litchi o branzino al latte di cocco e, per finire, platano al miele e cannella. Le alternative, davvero, non mancano.
Difficoltà nel reperimento degli ingredienti? Nessun problema. Roberta Ferraris suggerisce anche una serie di utili indirizzi per una spesa esotica doc, senza dimenticare le opportunità offerte dal web.
Un libro originale e piacevole, per tutti i cuochi curiosi, per chi ha assaggiato un piatto insolito in vacanza e vorrebbe riprodurlo a casa, per chi ha voglia di rendere internazionale il suo orto, o semplicemente, per chi ama mangiare e vuole misurarsi con sapori inediti.

Ricette per il campeggio


Silvia Notarangelo

ROMA – Il piacere della buona cucina anche in campeggio. È questa la promessa del fantasioso ricettario “Il Re del fornelletto” (Terre di mezzo Editore), grazie al quale, da oggi, possiamo preparare e gustare all’aria aperta degli ottimi manicaretti, veloci ma non raffazzonati, semplici ma non banali.
Lorenzo Buonomini, giovane e promettente chef, insieme a Jacopo Manni, appassionato ed esperto campeggiatore, sono gli autori di questa divertente ed utilissima guida.
55 piatti alla portata di tutti, da cucinare rigorosamente con l’attrezzatura minima: un fornelletto. Poco tempo da passare in tenda? Nessun problema, le ricette non superano la mezz’ora di preparazione. Volete stupire i vicini di piazzola con le vostre doti culinarie? Un menù pensato per una vera cena gourmet vi salverà la serata e contribuirà a farvi apprezzare da tutti.
Si può scegliere tra primi, secondi di carne e di pesce, gustose frittate, insalate, senza dimenticare il “must del campeggio”, il barbecue. Gli ingredienti, naturalmente, sono di facile reperibilità e possono variare a seconda del luogo di vacanza.
Completano il libro consigli e suggerimenti dedicati all’attrezzatura e ai quei trucchi, indispensabili, per diventare un perfetto “chef da campeggio”.

“L’orto in cucina – 760 piatti di verdure e legumi”

 

Alessia Sità

ROMA – Se desiderate arricchire la vostra dieta con verdure e legumi, senza però scadere nella monotonia culinaria, leggete “L’orto in cucina – 760 piatti di verdure e legumi” pubblicato da Slow Food Editore. Scoprirete tante ottime idee per cucinare cibi sani e genuini.
Un viaggio nel Bel Paese alla ricerca delle ricette più appetitose, non solo vegetariane, per cucinare gli ortaggi. Verdure, tuberi, legumi, con le loro varietà, il legame con il territorio e le stagioni, la tecnica di coltivazione e la sua influenza sull’ambiente e sul sapore. Le parole chiave sono biodiversità, stagionalità, territorio. Ogni prodotto è corredato da una scheda esplicativa seguita da ricette alcune complesse, altre di facile esecuzione fornite da cuoche e cuochi di Osterie d’Italia.
Nella parte introduttiva troverete, inoltre, utili suggerimenti su negozi specializzati e mercati, modalità di taglio e utensili, cotture e metodi di conservazione.

 

“La cucina dei 7 peccati”, 168 ricette per commensali che non hanno paura dell’inferno.

ROMA – Gremese porta in libreria “La cucina dei 7 peccati”, 168 ricette per commensali che non hanno paura dell’inferno: un cofanetto contenente 7 volumi, uno per ogni peccato capitale, per un totale di 168 ricette ispirate al fascino dei vizi e delle virtù più chiacchierate della storia. Gremese editore fa entrare i peccati in cucina e li declina in piatti e delizie da preparare per noi e i nostri commensali.

 
Superbia e invidia per sbalordire e ingelosire gli ospiti; ira per sfogare a tavola la cretività, lo stress e la rabbi accumulata durante la giornata,  accidia e avarizia per preparare piatti semplici e a buon mercato; gola e lussuria peccati indicati per una perfetta serata a due. Consommé di crostacei, dalle Rillettes di salmone agli agrumi, dalla Flemma di manzo alle arachidi, dalla Seduzione d’anatra in salsa di fichi, dalla Ferocia di Avocado o dai Seni di Venere velati di cioccolato.
Ricette per rendere speciale ogni giorno, accompagnate dai tempi di preparazione e di cottura e da fotografie che suggeriscono il miglior modo di presentare i piatti in tavola.

Meglio un uovo oggi…”Eggs. 50 easy recipes”

ROMA – Forma insolita e contenuto tutto da scoprire per “Eggs. 50 easy recipes”. Le uova non possono mancare nella cucina di casa o in quella professionale, sono parte delle ricette tradizionali, ma anche di quelle più innovative. Alimento semplice e completo, sono preziose per il loro alto potere nutrizionale e così versatili da prestarsi a un pranzo veloce come a una cena elegante e raffinata. Questo volume, realizzato in stretta collaborazione con Academia Barilla, un’istituzione fondata per tutelare e valorizzare i prodotti tipici della cucina italiana, è dedicato a coloro che desiderano imparare i segreti e i trucchi dei diversi metodi di cottura di questo alimento così antico. Sfogliando le 50 ricette proposte, che coprono antipasti, primi, secondi, salse e dolci, il lettore potrà “gustare” le diverse combinazioni di sapori e ricreare piatti semplici e leggeri oppure ricchi ed elaborati, a seconda delle occasioni. Attraverso una selezione di ricette, che comprendono, tra gli altri, piatti quali flan, blinis, soufflé, crespelle, omelette, ma anche tagliolini, spaghetti alla carbonara, e poi dolci – crepes, bigné, creme caramel – e salse, imparerete ad apprezzare le differenti declinazioni dell’uovo e scoprirete stimolanti suggerimenti per la preparazione di piatti sani e gustosi a base di questo alimento.

Cronache Golose. Vita e storie di cuochi italiani

ROMA – “Tutto nella cucina di Pierangelini rimanda all’esecuzione, al tocco, allo stile. L’irripetibilità del gesto è forse la forza e al tempo stesso il limite più grande di questo re Mida capace di cambiare con le mani anche il sapore di un’alice semplicemente sfilettandola: è difficile trasmettere questo sapere a un allievo. Cosa, infatti, sostanzialmente mai successa. Il gesto irripetibile, il rapporto con la materia, la cessione di emozioni sono elementi fondamentali in questa cucina, tanto da impedire deleghe. Così come sono la  forza di uno stile riconoscibile tra mille, fatto di conoscenza maniacale  del prodotto, qualunque esso sia, senza trucchi o alchimie tecniche”.

Racconti di vita e di cucina, storie di brigate e di incontri fatali, ricette simbolo e introvabili. Questi gli spunti per narrare l’evoluzione della cucina italiana negli ultimi cinquant’anni. “Cronache Golose. Vite e storie di cuochi italiani” è il lavoro a quattro mani di Marco Balasco e Marco Trabucco per Slow Food Editore.
Dall’Harry’s Bar al Trigabolo, da Alfonso Iaccarino a Massimo Bottura, da Lidia Alciati ad Annie Féolde, dal risotto mantecato di Nino Bergese all’assoluto di cipolle di Niko Romito. Un appassionante viaggio nell’alta ristorazione italiana di oggi senza dimenticare i grandi di ieri. Per scoprire cosa nasconde un grande piatto.

Da Feltrinelli “La cucina del buon gusto”

ROMA Feltrinelli pubblica “La cucina del buon gusto”, un libro di Maria Rosario Lazzati e Simonetta Agnello Hornby per celebrare la gastronomia italiana. “Brillat-Savarin è stato per noi una scoperta recente. Avevamo già deciso di scrivere un libro di cucina per esprimere la profonda gioia che ci dà il cucinare e il grande conforto che ne abbiamo tratto vivendo all’estero. Volevamo celebrare la gastronomia e i piaceri dei sensi che si incontrano nel preparare il cibo, nel servirlo e nel mangiarlo. Cucinato, condiviso, consumato da soli, regalato; occasione d’incontro, simbolo di appartenenza a gruppi e a religioni, nutrimento del corpo e della psiche, il cibo è potentissimo antidoto contro l’isolamento e la tristezza. Ce ne siamo rese conto quasi per caso. Rosario, da bambina, nella cucina di casa si incantava a osservare la trasformazione degli ingredienti in pietanza; da adulta, all’estero, cucinava per mantenere la propria identità e ha cominciato ad apprezzare dettagli che danno piacere, come organizzare e riordinare la dispensa, fare la spesa nei mercati del quartiere e cucinare con i fiori del terrazzo. Molte alunne della sua scuola di cucina londinese frequentano i corsi da anni, perché hanno imparato che cucinare aiuta a stare meglio. Simonetta, cuoca per tradizione familiare e per necessità, ha sperimentato attraverso le vicissitudini della vita il valore catartico della cucina. Per lei, la cucina e la tavola, oltre a essere elementi fondamentali dell’esistenza, costituiscono un trionfo dei sensi, della bellezza e dell’ospitalità.” (Simonetta Agnello Hornby e Maria Rosario Lazzati)