Festival Letterario Officina Italia 2011, ultima edizione

MILANO – Dal 20 al 22 ottobre la Palazzina Liberty di Milano (Largo Marinai d’Italia) ospita la quinta e ultima edizione di Officine Italia. Il festival letterario, giunto all’ultima edizione, affronta di petto l’immaginario letterario di Milano, città che negli ultimi tre decenni ha vissuto una decisa crisi d’identità, smarrendo la sua originaria vocazione di metropoli aperta, accogliente e soprattutto innovativa.
Ma l’importante svolta politica di questa primavera ha aperto scenari inediti e incoraggianti. 
Prospettiva che vogliamo indagare attraverso i brani degli scrittori invitati a partecipare a questa  ultima edizione, rimanendo fedeli alla tradizione di Officina Italia che pone l’autore e il suo processo creativo al centro del palcoscenico.

Abbiamo deciso di terminare l’esperienza di Officina Italia alla quinta edizione perché siamo 
convinti dell’importanza del lavoro svolto fino ad oggi e siamo altrettanto convinti che le cose 
belle e interessanti siano tali solo nella consapevolezza di un percorso da terminare. In modo che tornino a circolare le idee e si aprano nuovi orizzonti di sperimentazione. 
Specie in questo paese, specie in questi anni.
Ideato e curato dagli scrittori Alessandro Bertante e Antonio Scurati, fin dalla prima edizione 
del 2007 il festival letterario Officina Italia ha svolto un importante lavoro di approfondimento 
sul rapporto fra la letteratura e la sua officina creativa, ampliando poi lo sguardo anche ad altri 
ambiti dell’arte e della scienza. 
L’idea alla base di Officina Italia è quella di convocare i migliori scrittori italiani a leggere in 
anteprima dei brani delle opere che vanno approntando nella loro officina letteraria, creando un rapporto di complicità e di scambio con l’ascoltatore. La letteratura fa così da cornice e da interlocutrice privilegiata di una galleria di eccellenze della cultura italiana. 
Roberto Saviano, Alessandro Baricco, Gabriele Salvatores, Alessandro Piperno, Paolo Giordano, Valeria Parrella, Pietrangelo Buttafuoco, Maurizio Maggiani, Carlo Lucarelli, Luciano Canfora, Sandro Veronesi, Michele Mari, Walter Siti, Tiziano Scarpa, Silvia Avallone, Sebastiano Vassalli, Vinicio Capossela, Nicolò Ammaniti, Melania Mazzucco, Filippo Timi, Michele Serra, Wu Ming, Ascanio Celestini e Antonio Moresco sono stati gli illustri ospiti delle passate edizioni.
(Comunicato stampa degli organizzatori)

"Internazionale a Ferrara", il Festival del confronto

FERRARA – Dal 30 settembre al 2 ottobre torna l’Internazionale a Ferrara, il Festival promosso dalla rivista “Internazionale”.  Nella cittadina della bassa pianura emiliana si daranno appuntamento i grandi nomi del giornalismo e della cultura internazionali. “Il festival di Ferrara, all’origine, cinque anni fa, era pensato come un numero reale di Internazionale in termini di varietà di proposte e di firme – ha dichiarato Giovanni De Mauro, direttore del Festival – Quest’anno con 169 ospiti e 74 incontri in tre giorni direi che ce l’abbiamo fatta, abbiamo raggiunto l’obiettivo”.
Testimone della crescita del festival la città di Ferrara: “La soddisfazione più grande è la collaborazione della città all’evento – ha dichiarato Tiziano Tagliani, il sindaco di Ferrara – Quasi non più Internazionale a Ferrara ma Internazionale con Ferrara”.

Protagoniste della quinta edizione del festival le grandi rivoluzioni politiche e sociali con le voci della primavera araba: Ziad Majed, attivista politico della sinistra libanese e gli egiziani Issandr el Amrani, fondatore di The Arabist, e Hossam el Hamalawy, autore del blog Arabawy. E poi i nuovi femminismi, con la filosofa Michela Marzano, la scrittrice spagnola Beatriz Preciado e la giornalista britannica Natasha Walter.
I grandi nomi della cultura e del giornalismo si confrontano sui temi principali dell’attualità: l’atteso incontro tra l’intellettuale  britannico John Berger e la scrittrice e attivista indianaArundhati Roy; Al Qaeda dopo la morte di Bin Laden con il giornalista britannico Jason Burke; le imminenti elezioni in Argentina con Horacio Verbitsky; la Russia di Putin con la reporter di Novaja Gazeta Yulia Latynina; il reportage di guerra dell’inviata del New York Times Elizabeth Rubin; lavoro e precariato con il segretario generale della CgilSusanna Camusso.
E poi il dibattito sui social network con Evgeny Morozov, autore di The Net Delusion, eBruno Giussani, direttore europeo di TED. Per la prima volta a Ferrara approdano le TED Conference. Continua anche l’impegno di Internazionale per un festival a impatto zero. Di politiche ambientali si parla con il direttore di Greenpeace International Kumi Naidoo.
Non mancheranno i grandi spettacoli serali. Il concerto in piazza di world music dei malianiAmadou e Mariam e l’atteso dj-set di Jovanotti. Direttamente da Venezia, il film rivelazione L’ultimo Terrestre di Gianni Gipi Pacinotti e il documentario Black
bloc
 di Carlo A. Bachschmidt, la performance teatrale I giorni di Genova e la rassegna di documentari inediti di Mondovisioni.

E’ tempo di "Poesia Festival"!

MARANELLO (Mo) – Non è solo poesia. La VII edizione di Poesia Festival si annuncia come un dialogo tra arti: musica, recitazione, gioco e poesia saranno di scena dal 22 al 25 settembre nell’Unione Terre di Castelli e nei Comuni di Maranello e Castelfranco Emilia
Molti i protagonisti di questa edizione: Corrado Augias, Cristina Donà, Vincenzo Cerami; tra i poeti il Premio Pulitzer Paul Muldoon, Fabio Pusterla e Gianmario Villalta Oltre 40 appuntamenti di prestigio (gratuiti, come sempre) in teatri, parchi, biblioteche. Come sempre a Poesia Festival – manifestazione realizzata con il contributo della Regione Emilia Romagna – saranno presenti alcuni tra i maggiori poeti contemporanei, insieme a giornalisti, studiosi, attori e personaggi dello spettacolo che incontreranno il pubblico per celebrare la poesia pura, ma anche le contaminazioni artistiche che la poesia può ispirare.
Il 2011 è anche l’anno del ritorno del concorso “Under29″, dedicato alle composizioni inedite degli autori in erba. L’iniziativa ha registrato un notevole successo: la commissione giudicatrice ha ricevuto oltre 400 poesie da tutta Italia. La premiazione delle due sezioni del concorso si svolgeranno durante il Poesia Festival.

Tra i nomi che Poesia Festival proporrà nell’edizione 2011 ci sono il giornalista Corrado Augias, firma de “La Repubblica” e conduttore di “Le Storie – Diario italiano”; l’attrice Lunetta Savino, protagonista di Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek; Roberto Piumini, apprezzato autore di libri per ragazzi. Torna inoltre per il secondo anno il Cinema dei Poeti dedicato all’incontro tra due menti eccellenti, Andrea Zanzotto e Federico Fellini.
L’inaugurazione si svolgerà giovedì 22 settembre a Vignola con la lezione magistrale di Jacqueline Risset, poeta, italianista e traduttrice. A seguire la cantautrice Cristina Donà in concerto.
Venerdì 23 settembre a Marano sul Panaro andrà in scena Prove tecniche di Resurrezione, spettacolo per musica e parole con Massimo Zamboni, mentre a Castelnuovo Rangone, Gene Gnocchi si esibirà in uno spettacolo spiazzante dedicato alla poesia satirica.
Sabato 24 settembre l’attrice Lunetta Savino si esibirà a Castelfranco Emilia nel reading in musica La passione predominante, un viaggio in versi nell’eros, dall’amore antico al Novecento. In seconda serata, a Marano sul Panaro, reading musicale Majakovskij, con Pierpaolo Capovilla e Giulio Favero, membri della band Il Teatro degli Orrori.
Domenica 25 settembre a Levizzano Rangone l’ospite d’onore sarà Vincenzo Cerami, scrittore e sceneggiatore, che ripercorrerà gli incontri e le preziose amicizie intellettuali di una vita nello spettacolo Una vita di parole. Tra le voci più significative della poesia italiana, ospiti a Poesia Festival, Franca Grisoni, Gian Mario Villalta, Fabio Pusterla, Umberto Fiori e Roberto Piumini.
Tra gli ospiti internazionali di prestigio, il festival ospiterà, per la prima volta in Italia dopo l’uscita dell’antologia Poesie (Mondadori) il poeta nord-irlandese e Premio Pulitzer Paul Muldoon (sabato 24 a Vignola) e i poeti spagnoli Fernando Valverde e Raquel Lanseros (con un omaggio ad Antonio Machado a Spilamberto, sempre sabato 24).

Torna dal 21 al 25 settembre "Roma si Libra"

ROMA – Forti del successo delle due precedenti edizioni testimoniato dall’adesione di oltre 100 case editrici e più di 150.000 visitatori, anche quest’anno Federlazio promuove “Roma si Libra”, festa dedicata agli editori indipendenti di Roma e del Lazio che proprio in questa regione hanno ormai trovato la propria sede di riferimento rispetto ai grandi marchi industriali concentrati a Milano e in Lombardia.
Dopo la prima edizione tenutasi con successo a piazza del Popolo e la seconda a Villa Borghese, quest’anno dal 21 al 25 settembre dalle ore 11 alle 24, saranno piazza Navona, Piazza Farnese, Piazza Capranica e Piazza Mignanelli i luoghi espositivi per gli editori e la cornice per gli incontri e le iniziative intorno al mondo dei libri e ai suoi protagonisti. Un programma ricco di eventi che vedrà avvicendarsi addetti ai lavori editoriali, scrittori e giornalisti, esponenti delle istituzioni pubbliche e della cultura e personaggi del mondo dello spettacolo.
A pochi giorni dall’approvazione della Legge Levi sul libro (entrata ufficialmente in vigore il 1°settembre 2011), quest’anno “Roma si Libra” si presenta come il primo banco di prova per registrare le impressioni a caldo di editori, librai e lettori. La location è sicuramente adatta, se, alla luce degli ultimi dati Istat sulla lettura in Italia, il Lazio risulta la regione del centro sud col maggior numero di lettori (51%). Punto di forza insieme ai protagonisti della manifestazione, la scelta delle piazze, luogo da sempre di incontri, confronti e promozione del mercato. Sarà possibile incontrare gli editori non al chiuso delle librerie e dei luoghi comunemente deputati ma nella cornice unica delle più belle piazze romane, creando così l’occasione per una passeggiata a stretto contatto coi libri. Quest’anno infatti, per la prima volta, “Roma si Libra” si articolerà in due momenti che si svilupperanno in parallelo: nucleo rappresentativo della manifestazione sarà Piazza Navona, dove verranno allestiti gli stand e dove si terranno gli incontri di più ampio respiro. In altre piazze del Centro Storico, (Mignanelli, Capranica e Farnese) verranno invece aperte delle librerie tematiche, le cosiddette “isole” animate da numerose iniziative, dando così equa importanza a due aspetti fondamentali della filiera: quello della produzione e quello della vendita. Le isole saranno dedicate al pensiero (saggistica e manualistica), al sogno (bambini), alla fantasia (narrativa).

In questa edizione che vede le piazze protagoniste, “Roma si Libra” insieme agli editori propone ai suoi visitatori dei percorsi insoliti per conoscere la Capitale e il Paese attraverso diversi e inediti punti di vista, a confermare limportanza delleditoria indipendente nel recupero della memoria e dei valori del territorio.
Dal focus sul Barocco romano con la visita guidata alla chiesa di Sant’Agnese in Agone (venerdì 23 alle ore 17) all’ omaggio ad Anita Garibaldi nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia (sabato 24 alle ore 17), dal dibattito scottante sul diritto alla vita che vedrà protagonista l’On. Tarzia (sabato 24 alle ore 18) alla presentazione di nuove collane dedicate alla città attraverso le voci di autori classici e contemporanei (sabato 24 alle ore 19). Non mancheranno i nomi dello spettacolo: dall’attore Enrico Montesano in veste di autore (venerdì 23 alle ore 22) alla lettura dell’Iliade eseguita da Giulio Scarpati, per proseguire con la TV raccontata da Michele Mirabella e Cinzia Tani. Il tutto senza tralasciare i percorsi del gusto che riproporranno in chiave inedita gli anni della Dolce Vita in una carrellata di testimonianze e immagini dalla storica Taverna Flavia (domenica 25 alle ore 18). Particolare attenzione riservata ai ragazzi con gli spazi ludici dedicati all’arte, durante tutta la manifestazione.

Festivaletteratura di Mantova: si chiude nel segno del successo

Agnese Cerroni
MANTOVA – Un contesto complesso: quello della crisi, dei tagli alla cultura in tutto il Paese, cui fa da contraltare, a Festivaletteratura, una partecipazione che cresce, un numero maggiore di incontri – è aumentato il numero dei luoghi di fruizione, a capienza inferiore rispetto al passato, per consentire al pubblico un ascolto e una ricezione migliori. E’ uno scenario confortante quello che lascia in eredità la quindicesima edizione di Festivaletteratura: nonostante la congiuntura economica, la domanda di cultura della piazza – Agorà, terreno di discussione e di confronto, di partecipazione – non accenna a diminuire.

64.000 i biglietti staccati. 40.000 circa le presenze stimate agli eventi gratuiti. Come sempre i soli numeri – sottolineano gli organizzatori – non sono importanti. Non è l’incremento registrato a segnare soddisfazione, ma l’avvio di progetti di approfondimento, destinati a durare nel tempo, a produrre studio e riflessione. Da qui può scaturire un motivo di compiacimento. Più precisamente: l’Archivio del Festival è ormai a disposizione della collettività – e alcuni materiali hanno già offerto il destro per alcuni spunti per il programma dedicati alla Primavera araba. La “Biblioteca della fantascienza”, i “Quaderni di scuola”, la “Sciarà” sono rassegne che, contraddistinte da un buon successo, avranno seguito non solo attraverso il festival e si caratterizzeranno come progetti aperti che produrranno pubblicazioni e ulteriori coinvolgimenti del pubblico. Una piccola sintesi si può trarre: nel tempo sembrano aggiungersi altre possibilità alla manifestazione. E se l’identità del Festival resta legata a un’idea di confronto e di avvicinamento tra gli autori e i lettori, la produzione in autonomia di contenuti da rielaborare e discutere, di materiali che restano a disposizione di tutti, è ormai una realtà.

Peraltro anche gli spazi del web, i social network della manifestazione, riflettono attorno a Festivaletteratura il desiderio di confronto. Sono nell’ordine di diverse migliaia le visite on line -spesso protratte nel tempo, per una consultazione accurata – al portale della Manifestazione. E, anche in questo caso, i numeri sono solo l’indice di una partecipazione che, anche quest’anno, si è diretta all’ascolto di scrittori poco noti, per la prima volta di passaggio in Italia grazie al Festival. Che tornerà l’anno prossimo dal 5 al 9 settembre 2012 ancora contraddistinto da quella vocazione per la tradizione letteraria, da quella passione civile per il dialogo e la lettura che caratterizzano la manifestazione fin dalle sue origini.

Da mercoledì la XII edizione di pordenonelegge, Festa del Libro con gli Autori

PORDENONE – Dal 14 al 18 settembre 2011 si rinnova l’appuntamento con pordenonelegge, la Festa del Libro con gli Autori: è la dodicesima edizione di una tra le più attese manifestazioni dell’agenda culturale italiana. Nel corso del tempo, sia la critica più raffinata che il grande pubblico hanno seguito con passione questo evento, unico nella sua principale caratteristica, che lo differenzia dalle molte altre analoghe manifestazioni: riesce a coniugare la leggerezza sui temi chiacchierati con la profondità nei discorsi seri, la provocazione con l’accademia. Propone così un’idea multiforme della letteratura, intesa come “mondo dei libri”, in un brillante e quanto mai attuale equilibrio tra ricerca e comunicazione, che riesce a dare spazio ai temi e ai protagonisti riconosciuti della realtà artistica e intellettuale, ma anche alle molte novità emergenti sulla scena culturale.


pordenonelegge.it è un’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio I. A. A. di Pordenone attraverso la propria Azienda Speciale ConCentro e sostenuta da Regione Friuli Venezia GiuliaProvincia di PordenoneComune di PordenoneFondazione CRUPPordenone FiereBanca Popolare FriulAdria e Cinemazero.
Anche quest’anno sono numerosi i sostenitori di pordenonelegge.it che affiancheranno l’organizzazione collaborando alla realizzazione di progetti specifici (Project partner), all’organizzazione di eventi dedicati (Sponsor evento) o come fornitori di servizi (Sponsor tecnici).
Con l’edizione 2011 aumenta anche il coinvolgimento della città, moltiplicando le occasioni di collaborazione con istituzioni, associazioni, commercianti, cittadini interessati al mondo del libro.  Una nuova capiente struttura accoglierà inoltre gli appassionati del libro in Piazza della Motta, lo spazio ITASincontra.
Nuovo è anche l’allestimento del grande bookshop in piazza XX Settembre, che vedrà la presenza di “tutti i libri di pordenonelegge” e di una più ampia scelta dai cataloghi delle migliori piccole editrici nazionali (volutamente non ci saranno i bestseller delle major); vi sarà inoltre ampio spazio per l’editoria triveneta, che con la sigla “kmzero” registra la presenza di una felice rappresentativa delle case editrici che raccontano – insieme con tante altre cose – la realtà di un vasto e complesso territorio.
Una nuova collocazione anche degli spazi dedicati ai ragazzi in Piazza Ellero dei Mille darà continuità agli allestimenti di Piazza XX Settembre e coinvolgerà un altro luogo caro alla tradizione cittadina. Grazie alla disponibilità dell’Associazione Nazionale delle famiglie dei caduti e dei dispersi in guerra, nella felice coincidenza dell’anniversario del 150° dell’Unità d’Italia, l’area dedicata al Monumento ai Caduti può legare il piacere della lettura, il sereno divertimento dei laboratori creativi, con la memoria e la conoscenza del significato che molti uomini prima di noi hanno dato alla parola patria.

La prima notizia è il conferimento ad Alessandro Baricco del Premio FriulAdria La storia in un romanzo, nato dalla collaborazione frapordenonelegge.it e la manifestazione goriziana èStoria, e promosso da Banca Popolare FriulAdria Crédit Agricole. Per la prima volta a vincere il premio è uno scrittore italiano: in molti momenti della sua opera, ma in particolare nel romanzo Questa storia, Baricco ha saputo raccontare con stupefazione e sgomento il dramma, ma anche la bellezza, di un intero secolo: il Novecento.

Anche quest’anno a pordenonelegge.it ci saranno grandi nomi della letteratura italiana e internazionale, con un programma che unisce mostri sacri a scrittori esordienti. Il tema dei 150 anni dell’Unità d’Italia sarà al centro dell’incontro che inaugurerà ufficialmente il festival, mercoledì 14 settembre con un ospite d’eccezione Paolo Mieli, curatore di una collana sui romanzi che hanno costruito l’identità nazionale. Sulla stessa lunghezza d’onda si porranno gli incontri con Giancarlo De Cataldo, che con il suo ultimo romanzo I traditori, ha raccontato, attraverso personaggi memorabili, la mitopoiesi risorgimentale; e con Ugo Riccarelli che, a partire da un episodio glorioso e tragico della storia nazionale, ha affrescato una vicenda di straordinaria attualità. Chiuderà questa sezione di incontri David Riondino: la sua consueta abilità affabulatoria ci consentirà di conoscere più da vicino, in modo leggero e divertito, uno dei padri fondatori italiani, Camillo Benso conte di Cavour. 

Festivaletteratura di Mantova, edizione 2011 all’insegna della partecipazione

MANTOVA – Sarà un’edizione segnata  dall’idea di “riprendere la piazza”, dall’orientamento a vivere fino in fondo potenzialità e possibilità offerte dal contesto urbano, ambito ricco di attori, risorse, opportunità, sempre da integrare, sempre da cogliere secondo nuove logiche progettuali, inedite politiche culturali: torna Festivaletteratura – dal 7 all’11 settembre – e la quindicesima edizione punta forte sulla città come centro di relazione e di scambio.

I lettori che arriveranno a Mantova per condividere idee, libri, passioni, avranno a disposizione oltre quaranta luoghi “ufficiali” per poterlo fare: è un record per Festivaletteratura. E, nella scelta,  più che l’esibizione di un patrimonio storico-artistico c’è la voglia di mostrare tutte le opportunità, le situazioni, le problematiche, le risorse che lo spazio della città può offrire nel momento in cui si torna a viverlo secondo la sua autentica vocazione: quella di luogo della socialità e dell’incontro. L’accento si sposta dunque sulla partecipazione: se il pubblico al Festival è sempre stato più protagonista che spettatore, chiamato a costruirsi un percorso più che ad assistere, in questa edizione sarà chiamato anche a pratiche originali, ad un metodo alternativo per fruire e attivare spazi e incontri secondo logiche non  abituali o consolidate.
Sono molti, quest’anno, gli eventi del festival che nascono seguendo la storia di un palazzo, di un monumento o assecondando la funzione di un negozio o di un’area dedicata allo svago o, ancora, che restituiscono nuova vita a spazi abbandonati.

Festival degli scrittori – Premio Gregor von Rezzori: a Firenze dal 15 al 17 giugno

Firenze – Il Premio Gregor von Rezzori, intitolato al grande scrittore mitteleuropeo Gregor von Rezzori (1914-1998) che ha vissuto e lavorato per più di trent’anni a Santa Maddalena sulle colline del Valdarno, il Festival degli scrittori – Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze intende approfondire la conoscenza, nel nostro Paese,  della migliore letteratura internazionale. Inoltre, da quest’anno diventa un Festival letterario, il Festival degli scrittori, il primo festival letterario internazionale della città. E sarà dedicato agli scrittori di tutto il mondo, nel solco di una tradizione che ha sempre visto la città come luogo amato e ambito dagli intellettuali stranieri.  Il Festival, che intende promuovere  i talenti più originali della letteratura internazionale, si terrà a Firenze dal 15 al 17 giugno 2011. Nasce dall’esperienza, maturata negli anni, della Fondazione Santa Maddalena e del Premio von Rezzori-Città di Firenze, entrambi presieduti da Beatrice Monti della Corte, moglie del grande scrittore mitteleuropeo Gregor von Rezzori che proprio a Santa Maddalena, sulle colline del Valdarno, ha vissuto e lavorato per più di trent’anni.
I finalisti selezionati per la migliore opera di narrativa straniera tradotta in Italia sono: Aleksandar HemonIl progetto Lazarus, Einaudi; David Mitchell, I mille autunni di Jacob de Zoet, Frassinelli; Marie NDiayeTre donne forti, Giunti; Miguel SyjucoIlustrado, Fazi; Wells Tower, Tutto bruciato, tutto devastato, Mondadori. Per la miglior traduzione in italiano di un’opera di narrativa straniera la giuria ha invece deciso di attribuire un ex-equo per la traduzione del Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald a Franca Cavagnoli (Feltrinelli) Tommaso Pincio (minimum fax) e Roberto Serrai(Marsilio). La cerimonia di premiazione, dove sarà annunciato anche il vincitore della narrativa, avrà luogo venerdì 17 giugno alle ore 18,30, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze.
Nei giorni del Festival si terranno reading, incontri, lectures di attori e scrittori in vari luoghi della città. Due sono gli eventi maggiori: la lectio magistralis di Zadie Smith, e ancora, un recital “Sull’Amore” tenuto da Isabella Rossellini e da Colm Tóibín. Inoltre i cinque finalisti – Aleksandar Hemon, David Mitchell, Marie Ndiaye, Miguel Syjuco e Wells Tower – saranno presentati e dialogheranno con scrittori italiani della stessa generazione, comeGianluigi RicuperatiChiara ValerioGiorgio Vasta, Elena Stancanelli e Lorenzo Pavolini.
In questo nuovo panorama i cinque scrittori selezionati dalPremio Gregor von Rezzori – Città di Firenze, insieme ad altri ospiti, scrittori e traduttori internazionali, animeranno la vita culturale della città facendo incontri col pubblico, oltre che in luoghi istituzionali come Palazzo Medici Riccardi e Palazzo Vecchio, anche nelle librerie, nei teatri e nei luoghi nuovi della città, dal Cinema Teatro Odeon all’ ex-carcere delle Murate.
Il Festival degli scrittori è sostenuto dal Comune di Firenze, dalla Provincia di Firenze, dall’Ente Cassa di Risparmio e dalla Banca CR Firenze e si avvale della collaborazione della Regione Toscana, di FST – Mediateca, di Repubblica Firenze come media partner.

Due giorni per innamorarsi di Erri

Marianna Abbate

Varsavia – Nella hall dell’albergo io e Silvia, la mia compagna di stage all’Istituto Italiano di Cultura a Varsavia, siamo entrambe imbarazzatissime. Erri de Luca arriva tranquillo e cortese come sempre, ma della fila di taxi davanti all’albergo nemmeno l’ombra. Ecco, penso, il primo disguido della serata! Appena saliti sul taxi già fiumi di parole scorrono dalla mia bocca, un po’ per curiosità e un po’ per l’emozione. Lui risponde pacato, tranquillo- questo aggettivo ricorrerà spesso nel mio racconto. Durante la cena ho l’occasione di scambiarci due parole, ma cerco di rimanere nell’ombra per non stressarlo troppo. Si stanca presto e lo riaccompagno all’albergo in taxi, emozionata più che mai. Lui è sempre gentile e mi saluta.
Il giorno dopo è pienissimo, lo aspettano mille interviste.

Il direttore dell’Istituto ci dice di accompagnarlo a pranzo, e io e Silvia ci avviamo sempre più agitate. Ordina una bruschetta tonno e cipolle di cui mangia solo il tonno, lasciando il pane gommoso.  Sorride e dice che si rifarà a cena.

E risponde paziente alle mie mille domande sulla Bibbia, sulle traduzioni sulla letteratura. E m’illumina di sapere. Così come spiega nel libro “Le sante dello scandalo” ci parla di come,  ad esempio, nella traduzione ufficiale della Bibbia c’è malizia: che la punizione del parto doloroso di Eva è un’invenzione- partorirai con sforzo, dice il testo originale 
Lo riaccompagniamo in albergo a riposare: in serata lo aspetta l’incontro ufficiale con i lettori.
Appena arrivata ne approfitto per farmi fare una dedica sulla versione polacca di In nome della madre. Si ricorda il mio nome senza che gli dica niente. Seduta tra la folla di lettori approfitto per osservarlo, mentre un attore legge frammenti dei suoi testi.
È bello, anche se dimostra più anni di quelli che ha. Forse è il sole e l’aria di quella montagna che ama tanto. I suoi occhi sono magnetici, azzurri e trasparenti.   Poi tocca a lui a parlare, cerco di prendere appunti ma non è tanto semplice.
Si presenta e ci dice che in realtà il suo nome è Harry o qualcosa di simile, ereditato da una nonna americana. Ci chiarisce che a diciott’anni, stufo di dover spiegare a tutti come si scrivesse, lo ha semplificato. E poi racconta della sua Napoli: città spagnola, per sbaglio localizzata in Italia. Per pigrizia chiamata Nea Polis, città nuova, come mille altre, e distinta dalle altre per la peculiarità dei suoi abitanti. Dice che da piccolo lo scambiavano per americano e si stupivano che questo straniero parlasse così bene il napoletano.
A Napoli deve la sua educazione sentimentale, i tratti fondanti della personalità:  compassione, collera e vergogna. Dice che lontano da Napoli è come un dente staccato dalla mascella, senza radici- solamente appoggiato.
Il napoletano è la lingua della fretta, adatto al commercio e al litigio; l’italiano la lingua silenziosa dei libri. Un meritato riposo dopo il chiasso della città. Una città dai muri di tufo, che non separano per nulla, e attraverso le porosità permettono di ascoltare tutto quello che accade intorno.
Scrivere è la sua compagnia, assieme alla lettura e tra i suoi autori preferiti proclama  poeti del Novecento. Quel ‘900, secolo delle rivoluzioni, di cui è stato pienamente parte.
Mentre firma gli autografi io decido di andarmene. Entro in una drogheria per “buttare” qualche soldino e uscendo lo vedo venirmi incontro. Mi abbraccia ridendo e dice “Volevi evitarci, eh?”. Mi ringrazia e io emozionata ringrazio lui. Di essere e di scrivere. Mi bacia e attraverso gli occhi lucidi vedo i suoi, così azzurri, mentre mi dice: “Ci vediamo a Roma”. 
Ci puoi contare Erri. 

Le tante storie delle nostre vite al Trentino Book Festival

Caldonazzo (TN) Dal 17 al 19 giugno si svolgerà a Caldonazzo (TN) la prima edizione del Trentino Book Festival (http://www.trentinobookfestival.it/). “Le nostre vite sono fatte di storie”: questo è il tema della rassegna, che curiosamente si avvicina molto a quello dato al Festival delle Letterature di Roma. La vita di ciascuno di noi si crea tramite un allacciarsi e un tessersi di storie diverse, che non riguardano soltanto noi direttamente, ma anche tutti coloro che ci toccano, e coi quali entriamo in tangenza. Bisogno primario e irrinunciabile responsabilità di ognuno di noi è quello di trasformarle in racconti, in narrazione: che sia da leggere, da scrivere, da ascoltare.

La grande scommessa del Trentino Book Festival è quella di porre sotto i riflettori, e all’attenzione di tutti, il libro in quanto anche oggetto materiale, e “contenitore di parole”, nella sua accezione più alta e pura. Un compito che, in tempi sciagurati di ebook e tecnologie selvagge, non si può che ammirare e plaudere.
Il Trentino Book Festival, organizzato dal centro culturale “Balene di Montagna” con l’aiuto e la partecipazione di altri “amici” e con il patrocinio del MIBAC, Regione Trentino Alto Adige, Provincia autonoma di Trento, Comune di Caldonazzo, vedrà la partecipazione di importanti esponenti del mondo della cultura e dell’editoria, tra i quali il premio Nobel 2009 Herta Müller e il suo primo editore italiano Roberto Keller, Carmine Abate, Isabella Bossi Fedrigotti, Eraldo Affinati ed è prevista una ampia parte per i più piccoli, nello spazio Junior.