Anteprima esclusiva: leggi con Chronicalibri le prime pagine di “Nati sotto il segno del cavolo”

natisottoilsegnodelcavolo_anteprima_chronicalibriROMANati sotto il segno del cavolo. Manuale di sopravvivenza per mamme che si sentono sbagliate (Novecento Editore) sarà in libreria da martedì 14 ottobre. In attesa di leggere le spassose avventure di Gnomo e Biscotto, i fantastici ed esilaranti “bimbi-merda” figli, rispettivamente, di Irene Vella e Roberta Giovinazzo, un po’ di quella energia, di quel divertimento e di quell’affetto che le autrici narrano lo potrete leggere nelle prime pagine del libro; oggi, qui, in esclusiva per i lettori di ChronicaLibri. 

 

 

Gnomo e Biscotto
The Terrible Two // Attenti a quei due
Intro

A volte il destino scrive la storia per te. E così capita che mentre pensi di avere sottomano quello che sarà il bestseller degli anni a venire, quello da cui sarà tratta una trilogia che manco Twilight e Harry Potter, facebook ti fa un regalo inaspettato.
Tramite amici ti viene segnalata (tipo soffiata alla polizia) una mamma “ganza” con bimbo cinico al seguito, soprannominato il Biscotto, che sembra lo Gnomo con solo un anno in meno, ma che è tutt’altro che discepolo o follower: certe caratteristiche sono innate. Bimbi merda si nasce e loro lo nacquero.
E così, dopo aver letto la sua bacheca, aver lurkato i suoi status e le uscite di suo figlio, mi sono convinta che sì, esisteva un altro gnomo, appartenente a mamma separata, e che aveva tutte le caratteristiche necessarie per entrare a far parte di questo libro.
La convinzione maxima mi è arrivata quando, dopo aver esposto l’idea a Roberta (la mia coautrice) e averle chiesto in poche parole di descrivere il suo rapporto con il figlio, mi ha mandato queste righe: “Lui mi ha insegnato che non devo mai abbassare la guardia, perché col suo delizioso cinismo infantile mi riporta sempre alla realtà. Come quando, tempo fa, partecipando a una manifestazione con la scuola, non vedeva l’ora di venir via per guardare una partita in tv.
Allora mamma, chiamami tra poco davanti a tutti dicendo che dobbiamo andare via in fretta, ok?
Sì amore, dico che c’è mio marito fuori ad aspettarci e dobbiamo far presto.
Silenzio.
Ehm… mamma… è meglio se dici che è morto qualcuno, perché in quell’altro modo pensano subito che è una balla.
Che carini i bambini, carini, carini, carini”.
Il mio, invece, guardando le mie tette una sera con invitati a cena ha detto: “Mamma ho scoperto che alle donne si ingrossano le tette quando devono avere dei bambini: forse non sei ingrassata, magari ne devi deporre qualcun’altro?”
E allora mi sono convinta che là fuori c’è un esercito di terrible child che aspetta solo di essere scoperto e, soprattutto, che la coppia (Gnomo e Biscotto, mi sembra non ci sia altro da aggiungere) rappresentava perfettamente la realtà.
Lo Gnomo, secondogenito infilato in una famiglia in cui la mamma ha ceduto in comodato d’uso un rene al babbo (solo per fare le vacanze in camper, sia chiaro), con sorella al seguito con cui si mena e si ama ogni tre per due. Biscotto, nato da una coppia (la cicogna non esiste bambini, sapevatelo tutti) che poi però è scoppiata; così Alessandro si è trovato a vivere un rapporto simbiotico con la mamma, ma ad alternare weekend e vacanze anche con il padre, e a stare talmente bene in questo ruolo da consigliare ai suoi compagni di scuola: “Datemi retta, fate separare anche i vostri genitori. È una figata: tutto doppio, non so se mi spiego”.
Insomma, per farla breve, Gabriele e Alessandro rappresentano le due facce della stessa medaglia (quella fatta come la pizza di fango del Camerum, citando la cara Cinzia Leone); così ogni bambino incompreso che leggerà il nostro libro, che di sicuro non verrà vietato ai minori, potrà identificarsi nello Gnomo o nel Biscotto, a seconda della famiglia di appartenenza. E scusate se è poco. Di questi tempi la par condicio in un libro ti assicura quanto meno un’ospitata sia nel salotto di Cristina Parodi (io la amo, guai a chi me la tocca), che in qualche plastico del dottor Vespa, magari rappresentante una delle scuole distrutte dai succitati. E così anche i media ce li siamo assicurati.
Poi a me e a Roberta ci manderanno gli assistenti sociali, ma questa è un’altra storia. Perché noi nel frattempo saremo emigrate a Bora Bora, dove finalmente potremo vivere una vita felice e ricca, dopo aver sputtanato i nostri figli (con il loro consenso però).
Ma questo sarà il seguito che scriveremo dopo: I Terrible Two. Gnomo e Biscotto, attenti a quei due, vanno a Bora Bora. E altro che Vacanze di Natale dei Vanzina; il botteghino straborderà. E il bottino sarà nostro. Dopotutto ogni bimbo merda ha la madre che si merita.

Un “Dizionario Bilingue” per migliorare il dialogo Madre/Figlia

DizioMadre-FigliaGiulia Siena
ROMA
“Questo dizionario è un atto d’amore verso le madri e, insieme, un atto d’accusa contro le madri che comportano da mamme, e cioè da genitrici, madri biologiche. Esse per fortuna non rappresentano tutte le madri, diciamo che una “vasta minoranza” di loro infatti si dedica a offrire ai propri figli un avvenire migliore e un’educazione più adeguata possibile”. Partono da qui Joseph e Caroline Messinger nel loro “Dizionario Bilingue. Madre/Figlia – Figlia/Madre. 101 frasi che possono uccidere”.

 

Pubblicato dalle Edizioni Sonda, il libro è “uno studio semiologico, ma anche epidemiologico, sul discorso madre-figlia e sull’incidenza dei suoi messaggi che avvelenano l’evoluzione della figlia.” Nata come una “guida” ai comportamenti tra madre e figlia, il libro analizza le situazioni, il linguaggio e le abitudini che con il tempo possono uccidere le relazione parentale. Non solo, a venir meno potrebbe anche essere la felicità futura dei figli e della famiglia perché un rapporto conflittuale madre/figlia potrebbe influire su quest’ultima, tanto da farla diventare, a sua volta, una madre incompleta. Le analisi dei due autori (entrambi psicoterapeuti e psicologi esperti di decriptazione verbali) partono dall’osservazione dei comportamenti e delle reazioni di madre e figlia. Fin dalla nascita della bambina, infatti, la madre assume un ruolo che poi, con il tempo, si modificherà in base al periodo evolutivo della bambina: dapprima “chioccia” la madre diventerà esempio, rivale e “coscienza” della figlia. I ruoli vengono tutti descritti partendo da una affermazione della madre nei confronti della figlia e, anche attraverso le belle illustrazioni di Nives Manara, si cerca di capire il motivo scatenante dell’affermazione, si interpreta tale asserzione e si valutano i modi di reazione, quasi a voler proteggere chi parla e chi ascolta. Il volume, poi, si conclude con una sezione “Grandi temi trasversali: dialoghi e testimonianze” in cui si affronta l’identità della madre, l’identità della figlia, la scoperta del genere la sessualità.

Un libro importante per non commettere errori!

 

I 10 Libri per la Mamma

ROMA – “Il cuore di una madre è un abisso in fondo al quale si trova sempre il perdono.” H. De Balzac

 

1. In nome della madre di Erri De Luca
2. La Danza delle madri di Clarissa Estes Pinkola
3. Mama Tandoori di Ernest Varn der Kwast
4. Poesie per la madre
5. Kitchen di Banana Yoshimoto
6. I Love shopping per il bebé di Sophie Kinsella
7. Io e la mamma di Kathryn Forbes
8. Nonsolomamma di Claudia De Lillo
9. Le pazze giornate della mamma di Elise Raucy e Estelle Meens
10. Bonding di Antonio Lorenzo Falbo

10 Libri sulla Mamma

ROMA – In ogni parte del mondo, spesso a primavera quando si abbandonava il clima freddo per i colori e i profumi dell’estate, si festeggia la figura della Mamma. Per questa occasione, legata all’antichissimo culto della divinità della fertilità degli antichi popoli politeisti, ChronicaLibri vi suggerisce romanzi, saggi e storie legate alla dolcezza e importanza della “genitrice”. Ecco i nostri 10 Libri sulla Mamma:

1. La Madre, Grazia Deledda
2. Le parole tra noi leggere, Lalla Romano
3. In nome della madre, Erri De Luca
4. Madre e figlia, Francesca Sanvitale
5. Non dire madre, Dora Albanese
6. La madre perfetta, Kim Edwards
7. Tra mamma e Joe, Julie Anne Peters
8. Una madre lo sa. Tutte le ombre dell’amore perfetto, Concita De Gregorio
9. Il figlio perduto. Storia di una madre, Julie Myerson
10. Mamma senza paracadute, Lidia Castellani
E per i prossimi 10 Libri quale tematica suggerite?