“Gli occhi dell’amore”: storie drammaticamente vere

Alessia Sità
ROMA Si intitolaGli occhi dell’amore” l’ultimo libro di Nadia Turriziani pubblicato qualche mese fa da Sangel Edizioni.
Diciotto racconti drammaticamente veri incentrati sull’amore e sulle sue diverse sfaccettature: dall’amore familiare a quello per gli amici; dall’amore romantico a quello sessuale e talvolta anche platonico.
Tante storie per parlare di un unico sentimento che non solo nutre e scalda il cuore, ma spesso tormenta e logora l’anima, trascinandola talora in bilico fra la vita e la morte.
Con uno stile schietto e diretto e con una nota di comicità opportuna, Nadia Turriziani affronta delicate questioni sociali che quotidianamente campeggiano su giornali e in televisione: dall’anoressia all’omosessualità, dal pregiudizio alla violenza, dalla vita alla morte.

L’autrice ci regala pagine di vera intimità affrontando tematiche che molto spesso nascondono dei veri tabù.

Ne “Gli occhi dell’amore” il quotidiano prende sempre più forma, fra turbamenti e sensazioni totalizzanti, il lettore è travolto in una costante riflessione con se stesso e con tutto ciò che lo circonda; inevitabilmente ci si ritrova ad immedesimarsi sempre di più nelle complicate vicende di ogni protagonista.
Nei suoi racconti, alcuni dei quali arrivati finalisti in vari concorsi letterari nazionali, Nadia Turriziani dà soprattutto voce alle donne: a quelle violentate e mortificate nella propria femminilità, a quelle trascurate e ignorate.

"Del vizio e della virtù". Antologia di racconti del XXI secolo

Agnese Cerroni
Roma– Al più giovane editore italiano (quando fondò la sua casa editrice), Simone Di Matteo, creatore della Diamond, nei mesi scorsi è venuta l’idea di indire un concorso per un racconto su uno dei vizi o una delle virtù; ne sono arrivati davvero tanti in redazione e la scelta non è stata facile, tutti meritevoli ma, come dice Rino Caputo nella sua postfazione, “la selezione dei racconti è avvenuta misteriosamente e felicemente…senza possibilità d’appello per gli esclusi o di recessione per gli inclusi…(quest’antologia) è, come ogni antologia una scelta di fiori, profumati e freschi, che dovranno resistere al tempo e nello spazio dell’anima e dell’intelligenza dei lettori di questo XXI secolo in cui tutti siamo piombati quasi senza accorgercene”.


Quindici autori, sette per i vizi, sette per le virtù più un omaggio della grande scrittrice Dacia Maraini il cui racconto, donato con cortese generosità, costituisce il centro topico, intellettuale e letterario di quest’antologia ed è stato per questo posto, simbolicamente, al centro tra il primo gruppo di racconti e il secondo. Oltre che per la qualità della scrittura, le sperimentazioni linguistiche ed estetiche, l’antologia si segnala per il gusto e la raffinatezza dei racconti, che vanno a scandagliare e sondare la nascita, la persistenza, il consolidarsi e protrarsi tanto del vizio (i sette vizi capitali), quanto della virtù (le 3 virtù teologali unite alle 4 cardinali), attraverso la sintesi concettuale e letteraria che soltanto la forma del racconto concede sia per l’analisi psicologica delle manifestazioni umane, sia per il riconoscimento del fatto che non c’è bene o male assoluti, ma che la varietà dei comportamenti umani conduce alle sfumature più delicate.
Bellissime le illustrazioni in bianco e nero di ogni vizio e virtù create da Giampaolo Carosi che è anche l’autore della copertina a colori; i racconti sono davvero belli anche se gli autori non portano nomi celebri come quello della Maraini, molti di loro meriterebbero maggiore risonanza: alcuni di loro affascinano, attraggono, coinvolgono, commuovono più degli altri.

"La rosa", la grande scrittura di Petruševskaja entra in un albo illustrato

Giulia Siena
ROMA “Un uomo di punto in bianco cominciò a profumare come una rosa. E non c’era niente da fare. Bastava che entrasse in un negozio, e in un batter d’occhio tutti si fermavano, cominciavano ad annusare l’aria e dicevano: “C’è odore di rose. Sembra proprio di stare in un roseto”. Sembra un po’ bizzarro, dalle sfumature divertenti, ma questo non è che solo l’inizio de “La rosa”, il racconto di Ljudmila Petruševkaja che ha i toni di una favola triste. Illustrato magistralmente da Claudia Palmarucci, “La rosa” è una delle ultime uscite firmate Orecchio Acerbo.
 Tutto comincia quando un uomo comincia a profumare come una rosa: i suoi vestiti, la sua pelle, i suoi movimenti emanano un odore che si addice a un fiore. Così, quando quest’uomo senza nome accede in un luogo o entra in qualsiasi stanza, la gente si aggira perplessa annusando il buon odore. Presto, però, questo odore si fa quasi insopportabile, sinonimo di un’oscura punizione. La fresca fragranza che all’improvviso ha segnato il cammino del protagonista diventa il suo capo d’accusa: diviene una cavia, un esperimento da portare avanti quasi seguendo le istruzioni di un manuale di giardinaggio.


In “La rosa” Ljudmila Petruševkaja fa confluire la sua attenta osservazione della situazione umana di fronte alla disgregazione sociale: disagio, emarginazione e solitudine, argomenti che attraverso una grande penna e ottime immagini possono essere spiegati anche ai lettori più piccoli.

"Le felicità consumate": la forza e la passione della vita

Agnese Cerroni

ROMA– Da luglio sugli scaffali delle librerie il nuovo romanzo dell’autrice partenopea Patrizia Rinaldi, “Le felicità consumate” (Edizioni Cento Autori), un’interessante antologia di racconti brevissimi legati tra loro dalla strenua tensione dei personaggi alla ricerca della felicità. Felicità sognata ed esperita ad ogni età, attraverso un caleidoscopio di passioni vissute con forza e pienezza. Ecco il fil rouge che unisce idealmente la stravagante zia Anna “i capelli tinti di un biondo pallido che va nel rosa”, Andreina Mosc’ è stagn la musicista”con la sua tromba cattiva che non vuole insegnare e cantare per niente e nessuno”, Marinella-chérie e sua nonna Gugù e Lorenzo il calciatore in erba che gioca le sue partite con quel Super Santos un po’ sgonfio: amore.
Che sia per un uomo o perla squadra del cuore non fa differenza. Solo amore disvela il senso profondo della vita.
Sullo sfondo, l’ ultimo personaggio della Rinaldi: Napoli. Napoli e la periferia di Fuorigrotta. Napoli crudele e caotica. Napoli che si trasforma sotto gli occhi di ogni personaggio.Una Napoli di piccoli segreti e infinite risorse.

La fucina delle nebbie

Silvia Notarangelo
Roma – Una chiara idea di racconto. Si tratta di “frammenti nati nel crogiuolo rovente di un’emozione forte, di un impulso irrefrenabile, di un’urgenza di esprimere”. Ed è proprio a queste molteplici esigenze che Guido Marcelli sembra voler rispondere con la raccolta, appena pubblicata da Diamond, “La fucina delle nebbie”.
Con la sua capacità di alterare le percezioni, di trasfigurare le cose, di creare atmosfere dense di significati, è la nebbia il filo conduttore degli undici racconti. Le realtà descritte sono indefinite, lasciate volutamente nell’ambiguità, nella convinzione che l’indeterminatezza possa essere un potente strumento di comunicazione.

E se, in alcuni casi, è la quotidianità ad offrire uno spunto per raccontare situazioni paradossali, in altri è la fantasia a prevaricare, accompagnata, spesso, da una buona dose di ironia. I protagonisti delle vicende sono diversi, eppure c’è sempre un qualcosa che li accumuna: sensazioni di smarrimento e di inquietudine, desiderio di spingersi oltre, di avventurarsi in percorsi inusuali che assumono, di volta in volta, particolari sembianze. Può essere una guardiamarina alle prese con il fascino di una sagoma femminile, un militare disorientato al rientro a casa o l’esperto sciatore Valdes, assalito da uno “strano coso nero” che non gli lascia scampo.
Cambiano le situazioni, ma il modo di pensare o di agire è simile e, talvolta, imprevedibile. Non mancano, così, colpi di scena né incredibili metamorfosi. I soldati di un’invincibile armata sono impegnati in una singolare impresa non priva di risvolti, mentre il buon Padre Francesco incarna le vesti di vittima e artefice di una storia degna delle cronache locali.
Il tutto avvolto da quell’alone di mistero che solo la nebbia può conferire e che riesce a fondersi, abilmente, con le suggestioni esercitate dall’ignoto, con la curiosità e con quel gusto della scoperta che accompagnano ogni racconto.

"Maionese impazzita", la ricetta dell’amore nel XXI secolo

Giulia Siena
ROMA“Cara sorellina, l’amore è come la maionese – dichiara Federico mescolando svelto gli ingredienti – affinché funzioni davvero non bastano l’attrazione, il rispetto e la fiducia, ma il composto deve essere ben amalgamato in ogni momento. Altrimenti, come vedi, impazzisce.”
Tre storie, tre città diverse, una manciata di uomini e donne dei tempi moderni, una buona dose di sentimenti confusi, un po’ di peperoncino e una spolverata di ironia: questa la ricetta di “Maionese impazzita”. Il libro di Giorgia Colli pubblicato da Fermento nella collana Donne per le donne, unisce il quotidiano in tre diversi racconti. Federico non poteva scegliere lavoro migliore: nel XXI secolo lui è “Mr. Divorzio”, un avvocato divorzista che non guarda in faccia a nessuno, tanto meno all’amore. Questo “folle sentimento” lui non lo ha mai provato, ma le scommesse cambiano la vita e così, nei giorni del protagonista del primo racconto, la sperimentazione culinaria investe e cambia il suo modo di vivere. Oltre, Federico, due donne completano i protagonisti nati della penna di Giorgia Colli. Sono donne che sanno quello che vogliono, sono stanche delle decisioni prese per loro, contrarie al “maschio dominante” perché loro sanno e vogliono scegliere. L’amore, ora ha nuove regole. E Giorgia Colli lo sa perché sa osservare. Entra nella società di tutti i giorni con una lente d’ingrandimento particolare, una di quelle che segnala i cambiamenti storici e, quindi, sociali. 

“La macchina del tempo esiste già”, un viaggio fra passato e futuro di Diamond editore.

Alessia Sità
Roma – Sören Kierkegaard sosteneva che “la vita si può capire solo all’indietro, ma si vive in avanti.” È una grande verità.
Quante volte abbiamo sognato di viaggiare nel tempo, nella speranza di rivivere certi momenti o semplicemente pensando di cambiare qualcosa ? Sicuramente tante.
Nel suo libro intitolato “La macchina del tempo esiste già” edito da Diamond, nella collana Frammenti, Francesco Pomponio parla proprio del tempo, delle speranze e dei desideri legati ad esso.
In ventitré storie, l’autore ci permette di affrontare un lungo viaggio che parte dalla Preistoria per arrivare al futuro.

 Una profonda riflessione su come, quella che scientificamente viene definita come ‘quarta dimensione’, scandisca lentamente l’esistenza umana. Ogni storia è segnata da un destino diverso e ineluttabile. Il lettore è ‘costretto’ a fermare la frenesia quotidiana di cui è vittima, per riflettere attentamente sulla propria condizione esistenziale e sul proprio agire.
Attraverso uno stile curato, a tratti poetico, Francesco Pomponio ci regala una raccolta di racconti – il cui finale talvolta riesce a sorprendere il lettore incredulo – che mirano a ricordarci non solo che siamo artefici del nostro futuro, ma che la macchina del tempo si trova in ognuno di noi, basta semplicemente trovare un piccolo spazio da dedicare alla sua ricerca.

C’è tempo fino al 15 luglio per il concorso "Wine on the road. Appunti di viaggio…per cantine"

FIRENZETutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima, come fa una tartaruga con la sua corazza. In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l’uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l’uomo deve poter viaggiare. Andrej Arsen’evič Tarkovskij, Tempo di viaggio, 1983

Al via la quinta edizione del concorso letterario sull’immaginario del vino indetto dall’azienda vinicola Villa Petriolo di Silvia e Simona Maestrelli a Cerreto Guidi (Firenze). Fino al15 luglio 2011 wi potrà partecipare a  “Wine on the road. Appunti di viaggio…per cantine” inviando gratuitamente – all’indirizzo e-mail golpaja@gmail.comracconti brevi di 8.000 battute al massimo, in lingua italiana, sulla coinvolgente tematica del “viaggiar assaporando”. Un omaggio indiretto all’intuizione dell’enoturismo, a quella forma di turismo sostenibile che ci consente di scoprire, oltre alle meraviglie paesaggistiche e culturali di un luogo, la sua anima più profonda, ciò che da quelle terre la mano dell’uomo, in secoli di usi e sapere tramandati, è riuscita a creare per sfamarsi e godere. Proteggendo la terra, curandone i frutti.
Viaggiar assaporando “…è l’incontro col sapore dei colori, con il verdeggiare e rosseggiare del sentire, in una continua alternanza che ci insegue tra acerbità dell’animo, delle passioni, della ragione e il loro più composto e definito consistere”.

“Wine on the road. Appunti di viaggio…per cantine”, organizzato con il patrocinio della Regione Toscana e di importanti enti di valorizzazione territoriale, vede in giuria personalità del mondo della cultura e del vino di rilevanza internazionale. Sotto la guida del critico cinematografico Enrico Ghezzi, selezioneranno i racconti vincitori: le giornaliste enogastronomiche Daniela Scrobogna di Bibenda e Michèle Shah di numerose riviste di settore tra cui Wine Spectator, il degustatore e giornalista della Guida ai Vini d’Italia de L’Espresso Giampaolo Gravina, gli scrittori Luca Ragagnin, Enrico Remmert e Massimo Roscia, il giornalista del Corriere della Sera Edaordo Vigna, l’agronomo-enologo Federico Curtaz, Carlo Tempesti, Sindaco di Cerreto Guidi, Andrea Ulivi, editore e collaboratore della Fondazione Andreij Tarkovskij di Firenze.


Il concorso letterario "Un brindisi all’amicizia" fino al 15 maggio

MILANO – Il Dynamo, cocktail bar simbolo di piazza Greco a Milano, indice un concorso letterario dal titolo: “Un brindisi all’amicizia”. Il vino come simbolo di gioia dello stare insieme. La naturale ebbrezza dei momenti trascorsi con i propri amici. Le chiacchiere, le risate e i brindisi. Come scrive Libero Bovio: “L’acqua divide gli uomini; il vino li unisce”.Il concorso è aperto a chiunque. La partecipazione è gratuita.
Lo scopo del concorso è collezionare una serie di racconti che sviluppino la tematica “vino e amicizia”. Il concorso si rivolge ad aspiranti scrittori e a semplici appassionati che vogliano mettere alla prova le proprie capacità narrative. I racconti selezionati verranno proposti ai clienti del Dynamo attraverso un calendario di serate, in cui le storie verranno recitate da una coppia di attori, con l’accompagnamento di un chitarrista. Una categoria speciale sarà dedicata ai racconti che verranno ambientati proprio al Dynamo.

Le proposte devono possedere le seguenti caratteristiche:
– Essere racconti originali, inediti, in lingua italiana.
– Non superare le 5 cartelle di lunghezza (circa 15.000 battute, spazi inclusi).
– Essere pertinenti al tema assegnato.
Per partecipare al concorso, inviate il vostro racconto in un file formato Word all’indirizzo: dynamo.arte@gmail.com, entro e non oltre domenica 15 maggio 2011. Specificare la sezione del concorso per la quale si propone il racconto: “DYNAMO” oppure “WORLDWIDE”. Non siamo interessati a curriculum, ma scrivete chiaramente i vostri dati personali e contatti (nome, cognome, professione, anno di nascita, residenza, indirizzo mail, numero di telefono). Verranno prese in considerazione solo le proposte complete di tutte le informazioni richieste.
Fra tutti i racconti pervenuti verrà effettuata una selezione sulla base di criteri di originalità e pertinenza al tema proposto. Le opere scelte saranno oggetto di un’interpretazione artistica da parte di due attori (un uomo e una donna) accompagnati dalla musica dal vivo di un chitarrista, in una serie di serate che verranno appositamente organizzate al Dynamo nella seconda metà di maggio.
Contestualmente all’invio degli elaborati, gli autori autorizzano al trattamento dei dati personali ai soli fini istituzionali legati al concorso, ivi compresi la comunicazione, l’informazione e la promozione, in conformità alla Legge 675 del 31.12.1996 e successive modificazioni (D.L. 467 del 28/12/2001). I dati raccolti non verranno in alcun caso comunicati o diffusi a terzi per finalità diverse da quelle del concorso.

Informazioni:
Dynamo
Piazza Greco, 5 Milano
Tel/Fax: 02 6704353
info@dynamo.it
Stefania
Cell: 392 9398135
dynamo.arte@gmail.com

Concorsi letterari: il bando di Historica Edizioni

ROMA Il Gran Premio Due Vittorie è un concorso letterario ideato da Historica Edizioni e rivolto a tutti gli autori di racconti. Per partecipare è sufficiente iscriversi al sito e scrivere un’e-mail a: granpremio@scrivendovolo.it allegando il proprio racconto, i propri dati e la ricevuta di iscrizione. 
Il Gran Premio ha inizio il 1° marzo e terminerà il 30 giugno. La lunghezza massima degli elaborati è di 15 cartelle (ciascuna cartella conta 2000 battute spazi inclusi). 
L’iscrizione al Gran Premio Due Vittorie darà diritto a:
-Pubblicazione del proprio racconto nella classifica di Scrivendo Volo;
-Parere di un esperto, editor professionista, attraverso la scheda di valutazione del proprio racconto;
-Possibilità di vincere un premio in denaro con un montepremi di 1000 euro;
-Possibilità di vincere una pubblicazione con Historica Edizioni;
-Sconto del 30% su tutto il catalogo di Historica Edizioni.
Per maggiori informazioni sul regolamento si può visitare il sito www.scrivendovolo.it.
Scrivendo Volo è il sito internet dedicato a tutti gli amanti della scrittura e della lettura. L’iscrizione gratuita al sito permette di ricevere ogni settimana la rivista di Scrivendo Volo. L’obiettivo del sito internet è quello di creare un luogo di incontro virtuale dove aiutare, sostenere ed incoraggiare tutti coloro che si affacciano al mondo della scrittura attraverso il parere di esperti e il confronto con i vari autori. Fiore all’occhiello del sito è la sezione dedicata al Gran Premio Due Vittorie. A completare il sito le sezioni Libro del mese e Servizi Editoriali, questi ultimi rivolti a tutti gli scrittori che desiderano ricevere indicazioni e suggerimenti per accompagnare il proprio manoscritto dalla fase di valutazione, alla correzione bozze ed editing, fino alla consulenza nei rapporti con le case editrici.
Per informazioni: info@scrivendovolo.it
Per contattare la redazione della rivista: redazione@scrivendovolo.it
Per contattare il direttore della rivista: direttore@scrivendovolo.it
Per informazioni o per iscriversi al Gran Premio: granpremio@scrivendovolo.it
Il sito ufficiale di Historica Edizioni: www.historicaweb.com