"Fare l’amore a Roma", tra guida e gossip storico

Marianna Abbate

Roma Perché, l’Amore frequenta forse altri posti? E’ anche possibile che sia così, ma nessuna storia profumerà d’eterno come quelle nate nell’Urbe. 
E questa tesi, semplicissima da dimostrare, aleggia su tutto il lavoro di Barbara Fabiani.
“Fare l’amore a Roma”, pubblicato da Infinito Edizioni, è a metà tra una guida e il gossip storico, che io amo tanto. Un modo divertente per conoscere i fatti e i luoghi della città che un tempo governava il Mondo intero. Si parte simbolicamente dal Ratto delle Sabine, fatto leggendariamente-storico, alle mondane vicende di papa-re e prostituzione.
Perché a Roma, anche il sesso più squallido sembra amore: ne ha il sapore, l’odore e l’aspetto.
Cominciamo così a seguire uno dei percorsi indicati dall’autrice e, accanto ai monumenti statici e silenziosi, scopriremo storie chiassose e sconvolgenti. Il tutto correlato da schede di approfondimento che permetteranno di capire, a chi non lo conosce già, lo spirito della Città.
Certo, se siete a Roma per la prima volta, fornitevi di una guida Planet e scarpe da ginnastica; ma se a Roma ci state tornando, portatevi il libro della Fabiani e indossate abiti eleganti. Due passi nelle serate estive di Roma e un tuffo nella storia dell’Amore.

Nuove Edizioni Romane: Roberto Piumini e la leggenda di Roma in "Orma, ramo, roma, amor"

Giulia Siena
ROMA“Roma, Roma, città grande, posso farti le domande? Roma, Roma, città amata, ma quand’è che tu sei nata?” Una filastrocca di quesiti sulla nascita della Capitale apre “Orma ramo roma amor”, l’ultimo libro di Roberto Piumini pubblicato dalle Nuove Edizioni Romane e illustrato magistralmente da Lucia Scuderi. Questo non è il primo libro per bambini che ripercorre la storia della Città Eterna, ma “Orma ramo roma amor” è narrato con curiosità, stupore e semplicità coinvolgenti. In modo graduale veniamo introdotti nella storia: Piumini ci presenta la superbia del re Amulio, la bellezza e le sofferenze di Rea Silvia, la potenza di Marte e la determinazione di Romolo e Remo. Da loro nasce l’idea di una nuova città, da fondare sulle rive del fiume Tevere, proprio lì dove la Lupa li aveva trovati. Ma la scelta di un condottiero per l’importante progetto porterà i due fratelli a dividersi e a gettare il primo sangue sul suolo capitolino.

“Roma, amor, ramarro, aroma, meglio un gioco con parole, gran città chiamata Roma, che con sciabole o pistole!”

Da giovedì al Museo Pigorini la seconda edizione del "Salone dell’Editoria Archeologica di Roma"

ROMA Dal 19 al 22 maggio torna al Museo Pigorini all’Eur il “Salone dell’Editoria Archeologica di Roma”. Protagonista assoluto nei tre giorni dell’evento sarà il libro di archeologia. La manifestazione culturale promossa dalla Ediarché-Editoria per l’Archeologia e patrocinata dalla SAIA-Scuola Archeologica Italiana di Atene, dal DAINST-Istituto Archeologico Germanico e dall’École Française de Rome prevede un ricco programma di presentazioni di libri, conferenze, lezioni universitarie, dibattiti, convegni accompagna l’esposizione-vendita. Luogo che accoglie il “Salone dell’Editoria Archeologica di Roma” è la prestigiosa sede della Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”, istituzione pubblica al servizio della società multiculturale e del suo sviluppo civile, impegnata nella ricerca, nella salvaguardia e nella promozione della comunicazione – a fini conoscitivi, educativi e ricreativi – del patrimonio materiale e immateriale d’interesse paletnologico ed etnoantropologico. Il centro della manifestazione è rappresentato dall’esposizione-vendita di pubblicazioni di archeologia, antropologia e storia antica all’interno di stand espositivi oppure nella Biblioarché, la Libreria in Comune che raccoglie i prodotti editoriali più significativi e le novità delle case editrici specializzate. 

Il Salone dell’Editoria Archeologica è, dunque, luogo di incontro e scambio culturale tra case editrici specializzate e operatori del settore, Istituzioni, Enti Pubblici, Università, Centri di ricerca, Società e Cooperative archeologiche, Agenzie specializzate nel Turismo culturale, Associazioni Culturali, fino a coinvolgere gli appassionati e i curiosi dell’antichità. Gli stand delle case editrici e la Biblioarché, nel percorso espositivo organizzato, usufruiscono di un suggestivo scenario creato dall’esposizione di reperti archeologici e immagini fotografiche messe a disposizione dal Museo Pigorini, visitabile per l’occasione gratuitamente. L’inaugurazione della manifestazione si terrà giovedì 19 maggio alle ore 11.00 e la conferenza stampa di presentazione, curata dalla scrivente, verterà sulla tematica “Giornalismo e Editoria per la Tutela dei Beni Culturali”. Nel pomeriggio, in sala conferenze, si svolgerà il workshop “Le ville senza imperatori: metafore dell’ideologia e dell’autorità imperiale. Gli Antonini a confronto”, a cura di Luca Attenni e Catia Fauci, mentre nel Soppalco Oceania si terrà una lezione universitaria di Epigrafia Latina della cattedra della prof.ssa Silvia Orlandi che sposterà la sede delle sue lezioni dalla “Sapienza” al Pigorini, ospitando la prof.ssa Silvia Giorcelli, docente di Epigrafia Latina e Storia Romana all’università di Torino, che terrà una lezione su: “Roma, l’Italia e l’epigrafia della conquista”.
Il 20 e 21 maggio avrà luogo la seconda edizione del convegno “Antropologia e archeologia a confronto: Rappresentazioni e pratiche del Sacro” – curata dal Soprintendente del Pigorini, dott. Luigi la Rocca, e dal dott. Valentino Nizzo – che ha come obiettivo quello di affrontare alcune delle tematiche rimaste inevitabilmente e volutamente a margine della prima edizione, le quali possono trovare una adeguata sintesi nel concetto stesso di “sacro” che figura nel titolo della manifestazione e in quello delle sette sezioni in cui si è deciso di articolarla.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito.

Punto Einaudi Merulana, da oggi un nuovo luogo di incontro

ROMA –  Apre oggi a Roma, a due passi dalla Basilica di Santa Maria Maggiore e dalla Stazione Termini, il nuovo Punto Einaudi Merulana, libreriaspazio espositivo di opere d’arte visiva, sede di eventi culturali e luogo di incontro. Nel Punto Einaudi Merulana sarà possibile trovare, oltre all’intero catalogo Einaudi, anche i Meridiani Mondadori, le pubblicazioni Electa (arte, architettura, design) e Fondazione Valla (classici greci e latini). In occasione dell’inaugurazione avrà luogo l’evento “Il Giardino Incantato. Immagini del Giardino di Boboli all’infrarosso”, prima esposizione fotografica a Roma di Sergio Garbari, fotografo presso il Polo Museale Fiorentino (Uffizi). Interverranno, oltre all’artista, gli scrittori Aureliano Amadei e Francesco Trento, autori del romanzo EinaudiVenti sigarette a Nassirya”, e dell’omonimo film.
Inaugurazione
giovedì 12 maggio 2011, dalle ore 18.00
Roma – Largo Sant’Alfonso, 3 (angolo via Merulana)
Ingresso Libero

Auguri Roma!

ROMA – Oggi, in occasione del Natale di Roma vi segnaliamo alcuni libri – romanzi e guide alternative – dedicati alla Città Eterna. Tra questi vi presentiamo “100 ottime ragioni per non amare Roma. E almeno due per adorarla alla fobia”, il libro di Luca Leone pubblicato da Infinito Edizioni.
Caserme e merchandising ecclesiastico; gatti e casinò; manifestazioni e omofobia; rugby e sampietrini; homeless e murales; esodi di massa e immondizia…
Roma non è solo la città raccontata e decantata dalle guide turistiche di tutto il mondo che ne esaltano gli aspetti da cartolina. Oltre alle file alla  Bocca della Verità per le foto di rito con la mano sul Mascherone, alle tette sempre marmoree di Paolina Borghese e al tradizionale lancio delle monetine nella Fontana di Trevi, l’Urbe è altro.

Con il taglio giornalistico sociale, e al contempo con ironia e leggerezza, (anche grazie alle gag di Ci’, Cesira e pise’), questo libro racconta in italiano e a tratti in romanesco i contrasti forti della Città Eterna per chi ci vive quotidianamente: una madre matrigna da cui fuggire per 100 e più ottime ragioni. Ma che per almeno due motivi si fa adorare più che mai…
Questa solo un’anticipazione:
Esodi di massa festivi
– Ah Ci’, ‘ndo annamo? Che famo? Che dici? Che penzi? ‘Ndo potemo anna’?
Che volemo fa? Che te va? ‘Ndo se va? A Cì, famo quarcosa che sto’ a sclera’!…
– …
– Eh Ci’?…
Quella di cui parliamo è una tragedia.
L’apocalisse.
Le sette piaghe d’Egitto. Con una preferenza per le cavallette.
D’altronde, sono gusti.
È venerdì pomeriggio. Una stagione qualunque, ma preferibilmente da
aprile a ottobre.
Il tempo è bello. Fa caldo. A Roma fa sempre caldo.
Il venerdì sera è una tragedia.
Mica vorrai restare a casa?
Si esce.
O magari si parte.
In Italia ci sarà la crisi degli alloggi, ma se qualcuno requisisse un po’ di seconde, terze e quarte case ne avremmo fin troppe a disposizione e ci potremmo ospitare anche i marziani.
E il romano, nel fine settimana, se non inquina rigorosamente in macchina l’aria della sua città, che fa?
Va a inquinare altrove.
I luoghi deputati allo scorrazzamento del romano sono molti, ma preferibilmente la costa tirrenica, tra Civitavecchia a nord e Lavinio a sud; la montagna, nel quieto Abruzzo; i laghi, ovvero Martignano, Bracciano o Albano e Nemi. Qui, poi, c’è la porchetta. E il romano, amici miei, magna.
Ammazza si magna!
Se in codesti luoghi il romano ha dimora, parte, rimane parzialmente stanziale, magna come un orso dopo il letargo e la domenica sera si rimette in coda, come ha fatto all’andata, per rientrare – insieme ad altre decine di migliaia di energumeni suoi pari – nell’odorosa Urbe, dove continuerà a sporcare esattamente come ha fatto nel fine settimana. Le vecchie, sane, rassicuranti abitudini.
Se invece il romano non ha il “pregio” d’essere stanziale, si trasforma in migrante. Ogni giorno del fine settimana, dunque, egli e gli altri del branco si spostano percorrendo anche molti ma molti chilometri per esperire eccezionali incarichi, di difficoltà estrema, tra i quali: mangiare la pizza; divorare carne arrosto; gustare pesce; prendere un gelato; ordinare caffè; passeggiare mano nella mano; litigare e mandarsi a cagare in pubblico; farsi scippare oppure compiere a propria volta, come forma di vigliacco “autofinanziamento”,
codesto estremo atto di maschio coraggio, magari ai danni di forzute e pericolose novantenni; fumare o farsi le canne; guardare i negozi; fare lo struscio in piazza; sedere su una panchina; rialzarsi dalla panchina: scriverci sopra col pennarello indelebile cazzate di mocciana ispirazione; gettare cicche di sigarette e fazzolettini fuori dal cestino, che è lì a un metro ma pare debba essere conservato vergine; accoppiarsi in macchina (ma col preservativo portato da Roma: del profilattico “burino” meglio non fidarsi, si sa…) o escogitare la variante dell’andare a mignotte (in effetti, secondo Radio Putantour le schiave nigeriane scarseggiano in città e non a tutti possono piacere le europee orientali, che invece tra le mura amiche hanno attecchito 96 100 ottime ragioni per non amare Roma bene). Tutte cose che, evidentemente, il romano non può esperire nell’Urbe, dove non esistono pizzerie e ristoranti, non vi sono notoriamente strade o piazze in cui passeggiare, mancano panchine, sono del tutto assenti negozi e prostitute, è vietatissimo e punito con pene corporali insozzare le strade o accoppiarsi laddove hanno dato estrema prova di valore generazioni e generazioni di suonatori d’arpa lor simili.
Simpatico è che coloro che, impunemente, vivono nello spazio compreso tra l’inizio e la fine di detta transumanza ogni fine settimana debbano respirarsi le gassose feci delle vetture di cotanti partenti eroi del famo quarcosa pise’, sinnò m’annoio e sclero!, chiedendosi senza mai avere risposta: perché?
Forse per solidarietà coi petrolieri?

Ecco i libri che CHRONICALIBRI vi suggerisce per andare alla scoperta della Capitale:


“Fare l’amore a Roma. Passeggiate nella stiria sociale della Città Eterna” di Barbara Fabiani, Infinito edizioni
“Roma acqua e sapone” di Annarita Sacco, Intra Moenia edizioni
“Roma senza fissa dimora” di Gabriele Del Grande, Infinito edizioni
“A testa alta. Passeggiate romane. I percorsi della memoria” di Cesare Mangianti, MMC Edizioni
“Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità di Roma” di Claudio Rendina, Newton Compton
“Vicoli di paradiso” di Stefano Dionisi, Infinito edizioni

“La non guida di Roma” di Giuseppe Maranelli, Deinotera editrice

"Roma medievale e cristiana", la guida alla Capitale inaspettata

Subiaco (RM) –  La guida Roma medievale e cristiana , di Maria Antonietta Lozzi Bonaventura, pubblicata dalla Iter Edizioni e disponibile nelle edicole e nelle librerie di Roma e del Lazio, per scoprire una Roma inaspettata, quella medievale, grazie alla descrizione di luoghi e vicende del Medioevo romano attraverso percorsi ragionati che seguono il filo conduttore della storia e permettono di recuperare le testimonianze di un’epoca che ben pochi conoscono.
Se di Roma, infatti, si sa molto, o almeno si crede di saperlo, Roma medievale è davvero una sconosciuta, la cui scoperta può diventare un’avventura affascinante: si tratta, come già per gli itinerari di Roma antica, di riconoscere nelle moderne vie e nelle piazze cittadine, in edifici e chiese sulle quali i secoli successivi hanno lasciato la loro impronta, le testimonianze di quel lunghissimo periodo.


Nel volume, quindi, si parte dagli albori del cristianesimo a Roma, e in 10 itinerari si arriva, con la fine del Medioevo, alla cittadella del Vaticano, passando per le catacombe, il periodo bizantino e carolingio, la partecipazione originale di Roma al processo di feudalizzazione, con gli incontri e gli scontri fra papato, impero, famiglie nobiliari, la repubblica comunale romana.
Nel consueto spirito di servizio che caratterizza tutti i titoli della Iter Edizioni, anche questa guida intende privilegiare la chiarezza e la fruibilità: ogni itinerario è preceduto da una mappa, nel quale l’itinerario è segnato con una linea blu, ed è accompagnato dal riquadro delle informazioni utili (indirizzi, orari e modalità di visita, recapiti telefonici e siti internet) per agevolare il visitatore. Chi desidera approfondire o saperne di più, troverà in calce ad ogni itinerario (oltre agli appunti bibliografici a fine testo) suggerimenti di volumi relativi ai luoghi descritti negli itinerari e box con curiosità, notizie storiche o di attualità.

La guida, inoltre, strizza l’occhio alla multimedialità ed è dotata di una serie di strumenti collaterali che contribuiscono a coinvolgere il lettore-turista e gli consentono di personalizzare la visita della Città Eterna: Roma medievale e cristiana contiene, infatti, un cd in omaggio con le immagini fotografiche tratte dal primo e secondo volume e due audioguide mp3 relative a due fra gli itinerari più rappresentativi. E infine, un sito internet (www.roma-cristiana.it) per aggiornamenti e scambi di idee e a breve anche un’applicazione iPhone (già disponibile per il primo volume).

Una guida davvero completa, pratica e utile, un prodotto editorale di alta qualità, che sfrutta al meglio l’intreccio tra i diversi mezzi di comunicazione per soddisfare le esigenze di turisti, studenti, insegnanti, curiosi e appassionati di storia e di arte. Un ideale compagno di viaggio, che dà modo a ciascuno di sviluppare la sua particolare conoscenza di Roma e del suo fascino magico e intramontabile.



E noi di ChronicaLibri aggiungiamo: uno strumento utilissimo per chi sarò a Roma per la beatificazione di papa Giovanni Paolo II.

"LIBRI COME. Festa del Libro e della Lettura" a Roma da venerdì

ROMA “Libri come” raddoppia. Dopo il successo della prima edizione (arricchita in autunno dal ciclo di “lezioni americane” a New York, che ha visto la partecipazione di Carlo Lucarelli, Nathan Englander, Jonathan Galassi, Stefan Merrill Block e Benedetta Tobagi, Giancarlo De Cataldo, Paula Fox, Gino Roncaglia e Daniel Mendelsohn), la festa del libro e della lettura torna all’Auditorium Parco della Musica di Roma, con un programma di incontri, laboratori, corsi e iniziative per le scuole che non si limita più allo spazio di un weekend, ma si sviluppa su dieci giorni, dal 1° al 10 aprile 2011.

Promosso e organizzato dalla Fondazione Musica per Roma, con la collaborazione di Telecom Italia, partner unico della manifestazione, l’evento conferma e rilancia quegli elementi di originalità che sono stati il punto di forza del suo debutto. In particolare, il desiderio di non fermarsi al cosa di un libro, svelandone invece i segreti del come: come viene scritto, stampato, pubblicato, venduto e… letto. L’edizione 2011 dedica, inoltre, ampio spazio all’editoria digitale. Quest’anno si possono ‘sfogliare’ i libri preferiti anche nella versione ebook e provare una nuova esperienza di lettura con i dispositivi di nuova generazione nello spazio tecnologico biblet cafè di Telecom Italia.
Grandi protagonisti sono gli scrittori, scelti in modo da rappresentare la varietà e le tendenze del panorama letterario nazionale e internazionale. Sul palco dell’Auditorium sfilano autori come Jonathan Franzen, che nell’anteprima di lunedì 21 marzo ha presentato al pubblico italiano l’attesissimo Libertà, ritorno al romanzo a quasi dieci anni da Le correzioni. E poi ancora, il fenomeno letterario dell’autunno americano Nicole Krauss, il re del poliziesco Elmore Leonard, il sociologo della post-modernità e della “società liquida” Zygmunt Bauman, lo scrittore e saggista marocchino Tahar Ben Jelloun, rappresentante di spicco di quell’area maghrebina oggi battuta dal vento del cambiamento politico, sociale e culturale.
Dalla Barcellona medievale raccontata da Ildefonso Falcones al Medio Oriente alla ricerca di un equilibrio tra Israele e Palestina nei testi di David Grossman, dalla labirintica Mumbai di Suketu Mehta ai Balcani di Emir Kusturica, dagli Stati Uniti di Peter Cameron alla Romania di Norman Manea fino al Canada di Mordecai Richler (presenti a Roma la moglie Florence e il figlio Noah), tutto il mondo viene rappresentato sulla mappa di Libri come. Nulla sfugge alla sua lente di ingrandimento, al desiderio di esplorare a fondo il percorso che porta alla nascita di un libro.
Da questo punto di vista, anche l’Italia che si indigna, si entusiasma e si racconta attraverso la pagina scritta, viene raccontata a trecentosessanta gradi. Attraverso l’esperienza di protagonisti della cultura e della letteratura nazionale, come Claudio Magris (a cui è affidata l’apertura di venerdì 1° aprile) e Umberto Eco (protagonista dell’incontro di chiusura, domenica 10 aprile). Attraverso i 150 anni di storia del paese reinterpretati nella maratona-reading del 3 aprile da un gruppo di grandi narratori, tra cui Andrea Camilleri e Alessandro Baricco. Attraverso le mille strade del noir tracciate da maestri del genere come Giancarlo De Catald e Massimo Carlotto; i sentimenti del cuore raccontati da Andrea De Carlo e Chiara Gamberale; le parole messe in “gioco” da Stefano Bartezzaghi e Alessandro Bergonzoni.
L’elenco degli ospiti è lunghissimo, così come il programma è vario e articolato in diversi percorsi che comprendono dialoghi, conferenze, seminari, lezioni. Partendo da un libro si può riflettere su temi spirituali (con il priore di Bose Enzo Bianchi, il teologo Vito Mancuso, il pensatore “eretico” Matthew Fox), sui rapporti tra politica e natura umana (con la filosofa Roberta De Monticelli e lo psicanalista Luigi Zoja), sulle regole della società (con l’ex-magistrato Gherardo Colombo), sulla poesia (con il lirico canto dedicato alla Patria da Patrizia Cavalli), sulle narrazioni orali (con l’attore e drammaturgo Ascanio Celestini) sul cinema (con Francesco Piccolo, lo sceneggiatore di Habemus Papam di Nanni Moretti), sull’universo femminile (con Dacia Maraini e Michela Murgia), sulle relazioni tra storia e romanzo (con Melania Mazzucco e Alessandro Barbero). Si può raccontare la propria esperienza, trasmettere sapere, confrontarsi con altri autori: condividendo i successi e il percorso di una carriera lunga (Antonio Tabucchi, Roberto Calasso) o esprimendo le emozioni del debutto (la tavola rotonda di domenica 10 aprile animata da sei autrici al romanzo d’esordio). Muovendosi tra bestseller (Margaret Mazzantini, Alessandro Piperno, Sandro Veronesi), critica letteraria (Marco Belpoliti) e autobiografia (Helena Janeczek, Walter Siti a Mauro Covacich).
Se i weekend sono affidati ai momenti più spettacolari, durante la settimana l’attenzione di Libri come si concentra sugli studenti: con un occhio di riguardo per la ricorrenza dei 150 anni dalla nascita dell’Italia, protagonista di una serie di lezioni per le scuole in cui Maurizio Maggiani racconta avvenimenti e figure del Risorgimento. E poi ancora con attività didattiche, corsi, conferenze, presentazioni di novità editoriali, laboratori, mostre di illustrazione e fotografia, installazioni artistiche e seminari, raccolti nel Garage, un immenso spazio dove entrare nel sistema della produzione editoriale direttamente insieme ai suoi protagonisti: a caccia di quei motivi che fanno sì che un libro non sia solo un insieme di fogli riempiti d’inchiostro, ma un’avventura complessa che coinvolge talento, passione e professionalità.
Il programma di Libri come è curato da Marino Sinibaldi, con la collaborazione di Michele De Mieri e Rosa Polacco.

"Roma by Night", la guida per vivere la capitale a ogni ora

ROMA “Roma by Night”, pubblicata da Light-Box Edizioni è una guida alla Roma notturna, pensata per fornire uno strumento utile per muoversi nei principali luoghi della “nightlife” romana. La guida apre con due interviste: la prima a Pierandrea Righetti, meglio conosciuto come “The Professor”, dj storico di Roma, che ci racconta la Capitale dei club e dei party; la seconda a Rosario Giuliani, uno dei principali talenti jazz italiani. La guida è suddivisa in 8 grandi zone, ciascuna di queste con una propria mappa. Ogni zona viene poi analizzata su 5 temi: Mangiare e Bere, Locali, Shopping, Cultura. Per ogni tema troviamo una selezione di tutti i luoghi aperti fino a tardi.
L’ultima parte, con le principali manifestazioni notturne della città e un elenco di numeri utili, completa questo maneggevole prontuario alla vita notturna nella capitale.
(scheda libro a cura di Light-Box Edizioni)

"La poesia è di casa": a Roma la poesia unisce l’altro e l’altrove.

ROMA – La poesia riesce a unire sempre l’altro e l’altrove: è la sua caratteristica peculiare, la sua potenza, la sua autorevolezza. L’ha detto anche Benigni, l’altra sera al Festival di Sanremo: è stato il momento più dolce, più affascinante in un momento come questo, in cui la crisi offre l’alibi per i tagli; e i tagli infieriscono, ovviamente, sulla cultura, perché pare che non “renda”, che non sia utile, che non sia voce attiva della bilancia commerciale.
Fortunatamente, ogni tanto, qualche azione coraggiosa viene intentata: come quella che, a Roma, ha permesso l’organizzazione di nove incontri di poesia, in tre luoghi diversi, in tre altrove: La poesia è di casa sarà una vera e propria festa della poesia, che riguarderà momenti e atteggiamenti diversi, dai grandi dell’epos di tutti i tempi ai nuovi poeti contemporanei, che con grande difficoltà stanno affermandosi sulla scena della poesia italiana.

Nella Sala Santa Rita (www.salasantarita.culturaroma.it), in Via Montanara 8 (vicino a Piazza Campitelli), si tiene un ciclo di incontri dal titolo Il flusso di parole, in cui verranno letti e riscoperti autori classici della letteratura italiana. Un incontro è già stato fatto, il 10 febbraio: Novecento italiano, in cui son stati letti i versi di poeti come Dino Campana e Cristina Campo. Il prossimo sarà il 10 marzo (h 17:30): Ritorno di Cima, incontro che servirà a celebrare la rima del verso italiano, la musicalità che produce, la dolcezza che lascia sulla lingua. L’ultimo incontro, il 20 aprile (h 17:30), sarà dedicato ai Nuovi poeti del flusso della parola e della visione interiore.
Alla Casa della memoria e della storia (www.casadellamemoria.culturaroma.it), in via San Francesco di Sales 5, invece, la poesia celebra l’Unità d’Italia con tre incontri, il primo dei quali si è già tenuto il 17 febbraio, con la serata Rapsodie garibaldine, in cui son state riscoperte poesie e rime di autori (come Ippolito Nievo) che celebravano, nella spensieratezza dell’ideale, gli animi eroici e i coraggiosi cuori di quei giovani, così poco famosi. Il 24 marzo (h 17:30) sarà la volta di Cecco Bilecco filastrocche e canzoni popolari mentre il 14 aprile (h 17:30) verrà lasciato spazio ai Nuovi poeti popolari.
L’ultimo luogo è la Casa dei teatri (www.casadeiteatri.culturaroma.it, Largo 3 giugno 1849, nella Villa Doria Pamphilj), dove i tre incontri celebreranno la poesia quando si converte in spettacolo: Dall’epos al ludus. Il primo incontro si terrà il 19 marzo (h 11:30), L’epos, in cui saranno recuperati, da Virgilio a Tasso, gli esempi più splendidi e meravigliosi dell’epica. Il 9 aprile (h 11:30), invece, toccherà al Ludus giocare i suoi assi, presentando poesia di Rodari, Orengo e Carpi. L’ultimo incontro si terrà il 14 maggio (h 11:30), con lo spazio dedicato ai Nuovi poeti ludici.
L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Per avere più informazioni ci si può collegare al sito www.culturaroma.it
Buon divertimento!

Piccola guida romana agli spacci di Letture vintage. Seconda puntata: i negozi e le librerie.

Giulio Gasperini
ROMA –
Dopo le bancarelle, ecco i negozi, a Roma, che potete perlustrare e setacciare, divertendovi a frugare e rimestare, in cerca di quel libro che soltanto così potrà essere vostro. I negozi però, spesso, rispetto alle bancarelle, hanno costi più elevati: in genere, infatti, è possibile rinvenirvi antichi libri, in antiche edizioni (io, una volta, ho comprato una prima edizione di un romanzo di Alba de Céspedes, Dalla parte di lei, fuori stampa in Italia da decenni), che però hanno costi diversi, aggirandosi anche intorno ai dieci euro.
Il negozio più interessante di libri usati è sicuramente Invito alla lettura, su Corso Vittorio Emanuele II (283).


Qui avrete un’ampia scelta anche di occasioni: accanto all’offerta “4 libri a 10 euro”, potrete trovare anche delle edizioni rarissime – se non oramai estinte – di libri che sono capisaldi della letteratura italiana e mondiale. L’unica differenza è che questi ultimi hanno prezzi diversi, scritti generalmente a matita sull’ultima pagina: non sono certamente ‘convenienti’, ma certe volte non c’è niente come una prima edizione di un libro che si è amato; o che certamente si amerà! Un luogo dalla nobile vocazione (Rivolgiamo un’attenzione particolare al libro esaurito e raro del secolo appena passato, com’è scritto sul sito) è la libreria Simon Tanner, in Via Lidia 58/60. Qui potrete trovare antiche edizioni a prezzi vari: non proprio il luogo più economico di tutti ma pur sempre un must per gli amanti del settore vintage! Se volete unire un’esperienza alcolica alla ricerca di tesori librari, a Trastevere c’è Cioccolata e vino (Vicolo del Cinque, 11/a), dove si può sbirciare tra alcuni scaffali di libri a vari prezzi, concedendosi magari un peccato di gola, come gli shottini di cioccolato e liquore o provare le tante varietà di rum e assenzio. Il locale ha anche una sala, piccola ma graziosa, dove è possibile organizzare presentazioni di libri. Luogo decisamente più economico si trova in Largo Ettore Marchiafava (Viale Ippocrate): la Libreria degli studenti è un po’ caotica e dagli spazi angusti, a dir la verità, e con libri spesso in molto cattive condizioni; però veramente molto ricca di tesori: qui decisamente la vostra pazienza sarà messa a dura prova, ma le ricompense potrebbero essere straordinarie.
Non bisogna dimenticare il piano inferiore della Melbookstore, la grande libreria in Via Nazionale: scaffali e scaffali saturi di libri al 50% di sconto. Un altro luogo nascosto nelle pieghe della capitale, non lontano dalla Melbookstore, è la Esedra Libreria Internazionale, che si trova in via Torino 95 (all’interno della Galleria Esedra, traversa di Via Vittorio Emanuele Orlando): libri di vari prezzi e di varia importanza, ma comunque un luogo da esplorare. Chiudiamo l’articolo con la denuncia di una vergogna: ovvero, la recente chiusura della libreria Remainders, in Piazza San Silvestro. Per decenni e decenni (quarant’anni!) codesta libreria svolse un ruolo di primo piano nel panorama culturale della capitale, senza contare che offriva libri a prezzi stiacciatissimi: una vera e propria oasi di pace e beatitudine per i feticisti delle letture vintage. Era l’ultima libreria del gruppo, dopo che tutti i più di centoquaranta punti vendita in tutta Italia erano stati costretti a chiudere: solo a Roma resistette. Ma la crisi l’ha spezzata, sconfitta. L’affitto del fondo era esosamente cresciuto, impossibile da affrontare; le vendite crollate; l’interesse svanito. Ci furono raccolte di firme, massicce proteste, voci insistenti che si sollevarono per difendere la libreria. Le istituzioni non mossero un dito (nemmeno fecero finta), e la libreria, il 31 luglio 2009, abbassò per l’ultima volta le saracinesche.