Marianna Abbate
ROMA – Una ballerina-attrice e scrittrice: ecco il ritratto breve di Selenia Orzella, autrice di “Mi manca l’aria”, romanzo sensibile edito da Aliberti. La storia di una ragazza della Generazione Mille euro, com mille sogni nel cassetto e una vita precaria.
Il sogno di diventare ballerina, perseguito fin da bambina quando ha abbandonato la sua casa in Puglia per l’Accademia di Danza di Roma, ha segnato la sua vita. Lontana da casa ha sofferto la nostalgia della Famiglia. Un lavoro temporaneo in un call center, mille provini per la televisione e qualche piccola soddisfazione, come la parte in un film di nicchia che ha riscosso i consensi della critica.
E poi un uomo, un uomo da amare. Che però c’è solo quando il vento tira dalla parte giusta, che scompare non appena la brezza si trasforma in Tramontana.
Perchè anche le certezze più assolute possono vacillare per cadere nel baratro più nero. E così l’inaspettata morte del padre, così giovane e così forte, pilastro della Famiglia, sconvolge ancora una volta la vita vita della protagonista.
Rebecca/Selenia ci fa entrare nei luoghi più intimi, toccare con mano gioia e sofferenza. Piangere e sorridere; sperare.
Perchè anche un momento di lutto, così profondo e segreto, può dare la gioia della vita a qualcuno che ne ha ancora bisogno. E Selenia ci mostra con semplicità il mondo dei trapianti: una scelta difficile che in pochi ancora fanno. Un tema complesso, affrontato con la sensibilità di chi sa di cosa sta parlando.
Senza arrendersi, la protagonista riacquisterà la serenità, grazie alla fatica e a scelte coerenti. Perchè quando manca l’aria bisogna respirare più forte.
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