Giulia Siena
PARMA – “Aurora crede nei residui del tempo”; Aurora attraversa questo tempo, lo ripercorre; va a ritroso nei luoghi, scava nella memoria e affonda il pensiero nelle viscere del passato. Aurora è una donna che ha vissuto e ha deciso, ha amato, sofferto, recitato, aspettato, gioito; Aurora a sedici anni aveva già dei sogni, sogni semplici, normali; ma ora Aurora non è una donna così semplice: la sua voce è multipla, la sua voce è l’urlo delle donne che l’hanno preceduta, la voce che risuona nelle stanze che ha vissuto e che l’hanno cambiata. Aurora è la protagonista di Le case dei venti contrari, il libro di Lia Maselli,
pubblicato da Formebrevi Edizioni.
“Inizia a ricordare, parola dopo parola, non di seguito, non negli anni come furono realmente ma in un concentrato di suoni che tornano e cercano strada, tra fossi e righe ondeggianti”. Così i ricordi si fanno strada e portano la protagonista – attraverso una scrittura fortemente poetica – a tornare sull’isola, a ripensare all’amore, quell’amore che “quasi sempre” è la soluzione, quell’amore che ora le nega la maternità. Un salto nel passato e la storia torna indietro, alle chiacchiere con Emma, alle corse sotto la pioggia verso la casa. Una porta, poi, si apre: una nuova casa, lì dove c’è un’altra vita, quella a lei sempre nascosta, la doppia vita di lui, quella con le stesse rose. Le tende si muovono, le finestre sussultano e Aurora torna nella casa che ha visto le sue prime parole; ora non è che un cortile vuoto di segni e suoni. Un percorso doloroso che è palcoscenico continuo di emozioni e stati d’animo. I ricordi si muovono così, in maniera disparata e viscerale. La vita, la morte, l’amore, la solitudine, l’abbandono, i legami: tutto qui si fa pensiero.
Le case dei venti contrari non è un romanzo, o meglio, non è un semplice romanzo. Questa è una storia in cui ogni parola, allevata e limata, narra; una storia che cammina sospesa sul filo poetico delle sensazioni.
Le case dei venti contrari conferma che possiamo continuare a leggere: la parola, se scritta bene, offre sempre ottimi motivi.