Giulia Siena
ROMA – Partiamo dalla fine. Bambi torna ed è pronta. Ma pronta per cosa, e dove è stata tutto questo tempo? Dopo Se Bambi fosse trans? la protagonista della penna di Emiliano Reali torna con Maschio o femmina? (arriva anche la nuova edizione del precedente romanzo, entrambi pubblicati da Meridiano Zero) e lo fa attraverso un romanzo ricco di vite ed enigmi.
“Con quali pensieri dobbiamo combattere per emergere dalle nostre variabili? Difficile dirlo e questo libro non fornisce risposte, solamente indizi educati e soffici. Non si scherza con gli intrecci emotivi, estetici e sensuali, da cui possono discendere passioni amorose e/o sessuali”. Da questo parte Aurelio Mancuso, Presidente Equality Italia, nella prefazione di Maschio o femmina? per analizzare il plot narrativo costruito con arguzia da Emiliano Reali.
Lucy canta a squarciagola mentre cerca di pulire il pavimento de “Le Cacciatrici”, il sogno diventato realtà grazie alla collaborazione di Lamù. “Le Cacciatrici” è divertimento, rifugio e libertà nel cuore della Capitale. Luana, nella sua stanza da studentessa, si chiede se sta inseguendo la felicità, mentre pensa a Bambi, ancora così presente in lei. A chilometri di distanza Miss Myra, sempre dalla parte delle donne, l’amica comprensiva, colei che influisce sulle vite delle donne, sulle loro scelte e le loro debolezze. Miss Myra è una semplice investigastrice, cerca di scovare la verità affinata nel tempo, attraverso le sue esperienze, attraverso tutto quello che è passato sulla sua pelle.
Cambiamo scenario e incontriamo Francesco che per necessità e voglia chiede supporto alle forme delicate e accattivanti di Desideria, il suo segreto. Poi la storia torna a Bambi – a colei dalla quale è cominciato tutto – Bambi che oggi deve fare i conti con il suo passato, con gli occhi severi dei suoi familiari e con un’altra vita, ora così lontana: odia quello che era, essere figlio maschio, portare addosso quel fardello, avere il timore costante di essere scoperto e non riconosciuta per quella che è oggi. Ora Bambi vuole resettare tutto, cambiare vita, partire da zero. Per farlo deve congedarsi dal suo presente, salutare “Le Cacciatrici”, o meglio, le salvatrici, Lucy e Lamù, la sua salvezza quando raccolsero i suoi pezzi violentati – Se Bambi fosse trans? – e la rimisero in piedi rimanendo accanto a quell’anima fragile ma, allo stesso tempo, determinata. E’ arrivato il momento di cambiare. Anna forse avverte questo bisogno di cambiamento, quest’esigenza di mettere le cose in chiaro, di capire. Anna parte e cerca di raggiungere Giacomo a Roma. Cosa ne sarà di lui? Cosa è successo a suo fratello? Altre vite, però, si intrecciano e confondono in questo puzzle creato ad arte e basato sul gioco delle identità di genere.
I personaggi narrano attraverso le movenze e i propri mondi, raccontano anche i silenzi e le paure. Emiliano Reali è cresciuto e la sua penna si è fatta più acuta, raffinata. Reali torna e lo fa con un lavoro narrativo forte e allo stesso tempo delicato che si muove, silente, in una zona d’ombra spesso dimenticata: il sottile confine tra l’essere maschio o femmina.