Notes: arriva “Rosa dai capelli al vento”

Giulia Siena
PARMA
– “Sono Rosa dai capelli al vento, come mi chiama il nonno e il vento si trasforma sempre, di minuto in minuto, ed è anche per questo che mi piace. Cambia e fa mutare la forma delle nuvole, il colore del cielo e quello delle foglie degli alberi, rende diversa la luce sulle strade e nella tua camera. E’ imprevedibile. A me piacerebbe essere come lui”.
Loredana Frescura e Marco Tomatis compongono una storia di libertà, bellezza e determinazione. Rosa, la protagonista del loro racconto, è una bambina testarda e libera, specchio di una natura allegra e caparbia.

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“Lo sport non fa per te!”: a ognuno il suo sport

Giulia Siena 
PARMAPaolina Baruchello, scrittrice e traduttrice letteraria, già autrice di Pioggia di primavera, torna in libreria con Lo sport non fa per te!. Il volume, illustrato sapientemente da Federico Appel e pubblicato da Sinnos, ha lo scopo di soddisfare la curiosità dei bambini sottolineando i valori di universalità e gli aspetti di unicità di ogni sport. Gli sport, infatti, sono tanti e sono diversi, come le persone: “bassi, alti, sottili, svelti, lenti, distratti, attenti: tutti noi abbiamo corpi e cervelli diversi. E così sono tantissimi gli sport da provare. “Ma ci sarà uno sport fatto apposta per me? si chiederà qualcuno. Certo, basta solo trovarlo!”

Dapprima conosciamo Michele che tira calci ad un pallone per conoscere gli altri, per fare amicizia; ma quello sport proprio non fa per lui perché è lui che si tuffa e rotola, non la palla. Continua

Sinnos: “La leggenda di Zumbi l’immortale “, la prima graphic novel firmata Fabio Stassi

zumbi l'immortale_recensione CHRONICALIBRIGiulia Siena
ROMA “Ma il mare è ancora un fiume e i continenti isole, e gli uccelli non hanno mai smesso di parlare. La verità è che la terra è divisa in padroni e schiavi e che si può essere schiavi anche senza saperlo. Zumbi, lui scelse la libertà dal primo giorno di vita”. Le storie degli emigranti e dei rifugiati si somigliano tutte, si somigliano tutte da secoli. Da quando i bianchi e i neri si fronteggiarono per un pezzo di terra o per la propria libertà; da quando qualcuno, con la forza, stabilì chi doveva essere il padrone e chi lo schiavo. Da allora, quasi senza sorprese, le storie di fuga e disperazione hanno la stessa matrice e lo stesso svolgimento. Paura, consapevolezza, orgoglio, scontri, fughe e diniego sono alla base di ogni piccola lotta per essere, per esistere. In qualche tempo, in qualche luogo. Continua

Coccole Books: arriva “Sorriso di squalo”, conoscere per sorridere

SORRISO_DI_SQUALOGiulia Siena
PARMA – Greta, o meglio Etta – come la chiamano tutti – fa spesso il bagno: le piace sguazzare nella vasca, ma non lo fa mica per motivi di igiene! No, non lo fa neppure perché è un po’ paranoica, no… Etta adora fare il bagno e sentirsi sommersa dall’acqua e immedesimarsi in quei grossi animali che lei ama così tanto; un giorno, poi, sarà in grado di riconoscerli tutti quegli animali marini così grossi e – a detta di tutti – pericolosi… gli squali. Etta non è per nulla intimorita da ciò che dice la gente, dal fatto che questi squali abbiano grossi denti e che possano uccidere gli uomini, no, Etta lo sa che in fondo non è proprio così, lei è una bambina informata. Etta è la protagonista di Sorriso di squalo, il libro scritto da Elisa Mazzoli, illustrato da Federico Appel e pubblicato da Coccole Books (collana Green). Continua

Federico il Pazzo, un imperatore per amico nella periferia di Napoli

federico il pazzoGiulia Siena
PARMAPatrizia Rinaldi dopo Mare Giallo e Piano Forte torna a parlare di ragazzi nelle realtà svantaggiate e questa volta lo fa con Federico Il Pazzo (Sinnos). Illustrata da Federico Appel, la storia è quella di Angelo, un tredicenne che da Verona si trasferisce nella periferia di Napoli con la serena ma poco rassicurante affermazione della madre single: “Ora stiamo tornando a casa e a casa resteremo per sempre”. La madre di Angelo è un’ottimista per natura, lei sorride in faccia alla vita e continua a ripetere “La vita va da chi le vuole bene”. Sicuramente, questo stesso ottimismo, ha svegliato Angelo dal suo coma profondo. Aveva nove mesi, solo nove mesi, ed è caduto in coma. Ha vissuto in quel “galleggiamento” che ogni tanto torna e lo ruba al presente per giorni e solo la madre, la voce della madre, lo ha trattenuto e fatto nascere, di nuovo. E grazie a lei, ora, dovrà ricominciare la sua vita in un altro posto che non è la sua casa perché, per la mamma la casa è Napoli e lì comincia la loro nuova vita. Ma per Angelo cominciano i guai: la sua lingua, il suo modo di fare e il suo modo di essere sono estranei a quella realtà colorata e problematica. I vicini ostili, le strade nuove, i cibi mai assaggiati prima, Capa Gialla, il ripetete violento per il quale Angelo diventa il bersaglio facile, sono le difficoltà che si presentano ogni giorno. Poi c’è Giusy, una “femmina” determinata a diventare meccanico e Federico il Pazzo, un vero e proprio mistero. Quel ragazzino che abita con la nonna sullo stesso pianerottolo dello “straniero Angelo” e che in aula, in terza E, si siede lontano, vicino ai teppisti, si isola nel suo libro che parla di un imperatore e la sua grandezza. Quel ragazzo in realtà si chiama Francesco, ma tutti lo chiamano Federico, come Federico II di Svevia, il grande imperatore del passato celebre per la sua lungimiranza. Francesco ha capito che rifugiarsi nella storia e nel sapere e rispondere con una dialettica arguta all’arroganza che lo circonda lo fa sentire forte e protetto. Ma cosa protegge Angelo da quell’ambiente ancora a lui estraneo? Lo scontro con Capa Gialla, infatti, non tarda ad arrivare e sarà quello il barbaro “rito di iniziazione” che regalerà al piccolo protagonista la consapevolezza che la paura si vince.

 

L’inserimento, l’amicizia, la violenza, i ricordi, la ricerca della felicità e le paure sono temi che con spontaneità si rincorrono in questo libro scritto con maestria da Patrizia Rinaldi. L’autrice, ex insegnante napoletana, racconta una realtà che conosce bene e la affronta con competenza e realismo. La scuola di Angelo è una scuola che può essere ovunque e lui, così come Francesco, Giusy o Capa Gialla, potrebbero essere i ragazzi di un qualunque quartiere.

 

Vincitore nel 2006 del Premio Pippi per l’inedito, Federico il Pazzo è un libro per tutti perché è stato stampato con la font leggimi (carattere speciale appositamente studiato per agevolare la lettura e per permettere a tutti di diventare grandi lettori!).

 

Federico Appel: “Pesi massimi. Storie di sport, razzismi, sfide”, passioni e tolleranza ad alta leggibilità

pesi-massimi_sinnos_chronicalibriGiulia Siena
ROMA
“Le vere vittorie non sono quelle sportive, per quanto possano essere memorabili, ma sono quelle sociali. Combattere per la libertà del proprio popolo come stai facendo tu è la cosa più importante che un uomo possa fare nella sua vita”. La partita è andata bene, il piccolo si sente un gran campione… è riuscito, infatti, a parare il rigore di quel ragazzino nero che ora può tornare nella giungla a tirare calci con i leoni. Ah sì, oggi il piccolo portiere può tornare a casa soddisfatto, è un gran campione! All’improvviso, però, senza essere invitato da nessuno, un grosso omaccione di colore compare a casa dell’aspirante portiere. I due non si conoscono, ma qualcosa li lega, lo sport: il “gigante” è Cassius Clay-Mohammed Alì, il campione di pugilato. Alì compare, come un fantasma o un grillo parlante, per insegnare a questo bambino la tolleranza e lo spirito sportivo. Il grande pugile comincia, così, a raccontare le vicende di uomini di sport, le loro vite e le loro sfide. Comincia, così, Pesi massimi. Storie di sport, razzismi e sfide, il nuovo libro scritto e illustrato da Federico Appel per Sinnos.

 

Il libro, una grapfhic novel ad alta leggibilità (con font Leggimigraphic, pensata per chi ha difficoltà di lettura o problemi di dislessia) è una carrellata di grandi nomi e grandi storie di sport e vita: dalla storia del leggendario Jesse Owens che vinse quattro medaglie d’oro a Berlino nel 1936 davanti a Hitler; passando, poi, al tennista Arthur Ashe che nel 1975 fu il primo atleta di colore ad arrivare a Wimbledon e a vincere nel tempio del tennis. Conosciamo le storie di Gino Bartali e della sua bicicletta durante la grande guerra, la determinazione e la forza di John Carlos, Tommie Smith e Peter Norman che rinunciarono alla carriera per la loro rivolta in favore dei diritti umani. Incontriamo la squadra di rugby del Sudafrica e l’avventura di Carlos Caszely.

Storie di sport e di vita raccontate in maniera leggera e, allo stesso tempo, dirompente. Storie per tutti.

 

“Alla fine ho capito che non sempre serve diventare campioni del mondo per essere veramente dei pesi massimi”.