Viaggiare senza soldi, il Wanderlust del nuovo millennio

viaggiare senza soldiGiulio Gasperini
AOSTA – Quasi 100.000 sono stati gli italiani che nel 2014 se ne sono andati all’estero, in cerca di fortuna. Non solo i cosiddetti “cervelli in fuga”, in cerca di un’occupazione consona al livello di studio, ma anche persone che sono spinte da una voglia imprecisata di allontanarsi dall’Italia e vivere altrove: una sorte di Wanderlust contemporaneo, che si riempie di significato mentre si realizza, non prima. Così sono molte le storie che Massimo Dallaglio ha raccolto per anni, dal 1998, nel suo sito www.mollotutto.com, che raccoglie storie di italiani e italiane trasferitisi all’estero. E alcune storie accompagnano anche i vari capitoli di Viaggiare senza soldi, una guida edita da Iacobelli Editore, dove vengono passati in rassegna tutti i lavori e i mestieri che possono essere scelti per guadagnarsi i soldi per vivere sempre in viaggio.
Continua

Caetano Veloso, uomo anima e voce del Brasile

Caetano VelosoGiulio Gasperini
AOSTA – Le passioni sono inspiegabili. Nascono, spesso volte, per un dettaglio, per una casualità, per un capriccio del caso. E poi diventano grandi, si alimentano, crescono senza che si possa fare molto, se non abbandonarsi e assecondandole. Igiaba Scego, scrittrice e giornalista che a tutt’altri argomenti aveva abituato il lettore, affronta una delle sue passioni – il ritratto della stella della musica brasiliana (e di Bahia, terra la più africana di tutto il Sud America) per eccellenza – in un libro edito da Add Editore: Caetano Veloso. Camminando controvento.
Da subito, il ritratto di Veloso firmato da Igiaba è un omaggio, un regalo, un’attestazione d’amore. Igiaba ne racconta la storia, affronta le tappe sia politiche che sociali e musicali della vita di Veloso, ma lo fa – chiaramente, senza nasconderlo e, anzi, trasformandolo in un merito peculiare – con il trasporto personale della fan, con l’emozione di ricordare momenti della sua vita incorniciati dalla musica del musicista bahiano, con lo sguardo soggettivo di una donna amante.  Continua

I falsi invalidi e l’ironia del sociale italiano

L'inquisizione. Pre-giudizio universale a CiecagnaGiulio Gasperini
AOSTA – Nel pianeta Ciecagna le avventure non sono finite. In L’inquisizione. Pre-giudizio universale a Ciecagna, edito dalle End Edizioni nel 2016, Sergio Prelato, Marco Pronello e Tiziano Storai affrontano un capitolo di estrema attualità: quello dei falsi invalidi e, parallelamente, dell’incapacità dello stato di occuparsi della sfera sociale e della vita delle persone con un’invalidità – in special modo la cecità.
Fanale, presidente dimissionario dell’Associazione Ciecati Italiani, viene indagato come falso invalido, secondo il volere del Ministro Sorrisoperenne, capitato al Ministero delle Politiche sociali un po’ per punizione un po’ per incompetenza e risoluto a tagliare il più possibile per risanare i conti dello Stato. Gli amici si mobilitano per sostenere Fanale, dando vita ad azioni dimostrative estremamente eclatanti e preoccupanti, tanto da far intervenire il Capo del governo stesso.
Continua

Una realtà che deflagra oltre il sogno

L'interpretazione dei sogni di Freud AstaireGiulio Gasperini
AOSTA – I racconti brevissimi che compongono L’interpretazione dei sogni di Freud Astaire, edito da Gorilla Sapiens Edizioni nella collana Caramella acida, sono delle deflagrazioni spietate, delle esplosioni di una realtà ipertrofica ma spietatamente corretta. Angelo Zabaglio also known as Andrea Coffami ha raccolto in questa antologia del contemporaneo la sua caustica visione della società contemporanea, una chirurgica analisi dell’asfittica realtà che oramai da molto tempo contraddistingue la nostra società.
Non sono per nulla scontati, questi frammenti taglienti. Sono tutti sapienti e sapidi affondi che lasciano persino con lo stupore tipico di quando qualcheduno fa presente una realtà che era comunque ben visibile allo sguardo di tutti, e ognuno pare risvegliarsi da un torpore di coscienze che ha poca ragione d’essere.
Continua

Un pasticcere e un esercito di briciole parigine

BricioleGiulio Gasperini
AOSTA – Un giorno, tante briciole diverse, ognuna di loro caduta da un dolce diverso – da una tartellette a un croquembouche, da una tarte tatin a un macaron, da un croissant a una meringa – rifiutate e non volute da nessuno, si ritrovano tutte assieme, vicino all’Arc de Triomphe. Non sanno cosa fare e chiedono consiglio a una briciola più grande, Pepito, caduta da un churros. Lui dice alle briciole di non essere tristi per esser state scartate, perché ci sarebbe stato qualcuno che le avrebbe mangiate con estremo piacere. Le manda, allora, da un pasticciere particolare, che non scarta nessun briciola. Quello che Lorenzo Naia racconta in Briciole (VerbaVolant Edizioni) è un delizioso e saporito viaggio nella città di Parigi.
Continua

Ogni trasformazione conserva la materia

Monsieur Lavoisier e il segreto della trasformazioneGiulio Gasperini
AOSTA – Oggi risuona al ritmo come di una filastrocca: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Ma a partire dalla seconda metà del Settecento, quando il chimico Lavoisier teorizzò un’osservazione, la realtà non fu più la stessa. Cristina Nenna, in Monsieur Lavoisier e il segreto della trasformazione, edito da VerbaVolant Edizioni, traspone con un’autentica leggerezza il contenuto di questa massima in una storia di raffinata poesia. Il valore poetico – ci insegna questa storia arricchita dalle splendide illustrazioni a collage di materiali eseguite da Monica Saladino – non sta soltanto nella letteratura, ma anche in ogni dimensione della realtà; anche nella chimica che, della realtà, è la dimensione costitutiva più forte. Questo di Nenna è un volume quasi d’arte, con le pagine cucite con uno luminoso filo rosso, impreziosito da inserti di materiali diversi al tatto e alla vista, arricchito da una colonna sonora appositamente composta e scaricabile, che trasforma una considerazione chimica in una fiaba altamente emotiva.
Continua

La guerriera curda che resistette al Daesh

La guerriera dagli occhi verdiGiulio Gasperini
AOSTA – Una donna guerriera. Curda. In lotta prima con i turchi che non accettano uno stato curdo autonomo, poi contro il Daesh, lo Stato islamico che non conosce pietà né umanità. Non è strano, in quella piega di mondo. Da alcuni anni, ovvero dal 2012, la costituzione dell’YPJ ha portato alla ribalta del mondo – anche se in maniera poco mediatica e giornalistica – il ruolo fondamentale delle donne nella resistenza curda; e, negli ultimi mesi, contro l’espansione di Daesh in quelle regioni del medio oriente svuotate di un forte potere statale. Avesta Harun era una di queste donne guerriere, caduta durante un’operazione militare condotta dalle forze del PKK per riconquistare un villaggio occupato dal Daesh. Marco Rovelli è volato fino in Kurdistan, sulle tracce della memoria e dei racconti di chi Avesta l’aveva conosciuta e ammirata: è nato, così, La guerriera dagli occhi verdi, edito da Giunti editore, ovvero la storia di una donna che, colpita dall’ingiustizia patita dal suo popolo, ha deciso di ritirarsi sulle montagne, di farsi guerriera e di dedicarsi alla causa di un Kurdistan finalmente libero e autonomo.
Continua

Il dramma – senza fine – della bomba atomica

Il paese dei desideriGiulio Gasperini
AOSTA – Le due bombe atomiche sganciate dagli USA sul Giappone nel 1945 hanno segnato la storia dell’umanità: due distruzioni – senza precedenti né immaginazione – che hanno sancito anche un cambio radicale dei rapporti geopolitici. Ma per le popolazioni di Hiroshima e Nagasaki sono state, anzitutto, due esperienze di morte e dolore, di cambio radicale di vita e di prospettive. Hara Tamiki è lo scrittore giapponese che più legò la sua esperienza di scrittura alle conseguenze di questo evento. La Atmosphere libri, nella collana Asiasphere, ha pubblicato i racconti de Il paese dei desideri, una sorta di testamento storico e spirituale del giovane scrittore che patì sulla sua pelle l’esperienza dell’atomica.
Continua

Il confine tra la città dei vivi e la città dei morti

L'addioGiulio Gasperini
AOSTA – La città dei vivi e la città dei morti esistono sovrapposto e affiancate, con un confine così labile da non conoscere salda definizione. Nella città dei morti un poliziotto, morto alla città dei vivi, scopre che sono milioni le anime dei bambini che, nascoste nei luoghi più disparati, cantano per accompagnare le tante altre anime di bambini che vengono barbaramente strappate alla vita e fatte precipitare tra i defunti. Antonio Moresco, nel suo ultimo romanzo L’addio, edito da Giunti Editore, esplora un genere letterario di frontiera, tra il poliziesco e il fantascientifico, per alcuni aspetti, con alcune nuances splatter: è un racconto complesso e altamente simbolico, che cerca di affrontare alcuni dei problemi più gravi che assillano il nostro mondo e lo rendono un luogo estremamente inquietante.
Continua

L’Africa (senza poesia) di Rimbaud

Je suis iciGiulio Gasperini
AOSTA – Arthur Rimbaud è una leggenda della poesia; non soltanto francese ma dell’arte poetica universale. Pur non avendo scritto molto e pubblicato (consapevolmente) ancora meno, la sua portata artistica, la sua innovazione pura, la tellurica potenza della sua “parola” lo hanno fin da subito collocato tra i più splendidi autori che la letteratura mondiale ricordi. Di lui si conoscono persino tutte le sregolatezze giovanili, le passioni adolescenziali, i turbamenti di ragazzo che lo portarono a tessere una relazione ai limiti della follia con Paul Verlaine e a popolare le cronache della Francia di fine Ottocento. Ma c’è un periodo, nella storia del poeta, poco conosciuto e il più delle volte ignorato. Quello, cioè, che va dal 1880 al 1891, l’anno della sua morte: gli anni di vita in Africa, quelli che Sandro Tirini racconta in quest’appassionante saggio, Je suis ici…, appena uscito per Genesi Editrice.
Continua