“Il grande cane rosso”: Vincent Cuvellier e la scrittura che sovverte la normalità

Giulia Siena
PARMA – Quando un nuovo libro di Vincent Cuvellier arriva in libreria non vedi l’ora di lasciarti travolgere dalla storia, farti intrappolare dalle parole che oscillano tra fiaba e poesia. Poi succede proprio così… di qualsiasi cosa narri, Cuvellier riesce a catapultarti nella storia: non importa che tu abbia 6 o 86 anni, l’autore francese riuscirà a rapirti. E succede anche con Il grande cane rosso, pubblicato in Italia da Biancoenero Edizioni con le illustrazioni di Chiara Lanzieri.
“Sono un bambino normale che vive in paese normale”. Tutto per Beniamino è normale, ripetitivo, uguale. Continua

Cuvellier, “La zuppa dell’orco”: la favola si tinge di noir

la-zuppa-dellorco_chronicalibri_cuvellierGiulia Siena
PARMA“Josef ha ragione. Dei genitori che fanno simili cose ai loro figli non sono più dei genitori. E noi non siamo più figli loro. Dobbiamo fuggire lontano, lontano da qui e trovare un riparo per la notte”. Vincent Cuvellier riesce a trovare nel surreale la chiave di volta per temi importati; narra le sue storie con semplicità e precisione, toccando la sensibilità di ogni lettore. Anche questa volta, il celebre autore francese di libri per ragazzi (è suo, tra i tanti, anche Giancretino e Io) torna alla letteratura con una storia divertente e tragica, allo stesso tempo. Attraverso La zuppa dell’orco, illustrata da Andrea Antinori e pubblicata in esclusiva da biancoenero edizioni, Cuvellier ci trasporta in un paese innevato in cui il sole sorge a mezzogiorno meno cinque e tramonta a mezzogiorno e cinque. Continua

Novità Valentina Edizioni: “Il viaggio di Sketch” ovvero la rotta da seguire per i propri sogni

il-viaggio-di-sketch2_chronicalibriGiulia Siena
MILANO“Un aeroplanino di carta può condurti lontano, verso un viaggio che non ti aspetti”. Un soffio di vento, un battito di ciglia e tutto può cambiare poiché c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, l’importante è non fermarsi a ciò che si vede. Il viaggio di Sketch è proprio così, qualcosa di nuovo, inaspettato e magico. Il viaggio di Sketch, in libreria dal 13 ottobre pubblicato da Valentina Edizioni, contiene il racconto delicato e leggero di Ilaria Zannoni e le immagini spensierate e curiose di Roberta Terracchio. Continua

“Nomi di donna”: Gianluca Pirozzi e le straordinarie donne della porta accanto

Layout 1Daniela Distefano
CATANIA – All’Aurora, Di giorno, Al tramonto, Di notte: quattro sezioni di una giornata nelle quali sono raccolte le storie che danno vita ad un libro agile e pluritematico, Nomi di donna, edito dalla casa editrice L’Erudita.  L’autore, Gianluca Pirozzi, si è avvalso della collaborazione di Clara Garesio per illustrare i vari racconti tutti contrassegnati da nomi femminili.
Si comincia da Monica che soffre perché da due anni ha perso il marito. Durante una corsa mattutina abituale, si imbatte in una tigre fuggita dalla sua reclusione; l’incontro fa vibrare l’anima e spalma un balsamo al cuore di coloro che sono dentro una gabbia, virtuale o reale. Stella ricorda la filastrocca di nonno Robert, sospesa tra veglia e sonno. Continua

Premio Hemingway 2016 a Luis Sepùlveda e Massimo Cacciari

premio hemingwayLIGNANO SABBIADORO – XXXII edizione per il Premio Hemingway con grandi nomi; domani, venerdì 24 giugno, infatti, sarà la giornata dei vincitori, Luis Sepúlveda e Massimo Cacciari che racconteranno le proprie opere a lettori e curiosi. Il premio, promosso dal Comune di Lignano con il sostegno degli Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive della Regione Friuli Venezia Giulia, è realizzato in collaborazione con la Fondazione Pordenonelegge.it. Continua

Novità: “Il meraviglioso Cicciapelliccia” e la perfezione dei regali fatti con il cuore

CicciapellicciaGiulia Siena
PARMA – Edith – per tutti Eddie – ha cinque anni e mezzo ed è convinta di non saper fare niente, niente di niente. L’occasione di ribaltare questa sua convinzione, però, si presenta quasi subito. Una mattina, per caso, sente dire da sua sorella maggiore che da lì a poco sarebbe stato il compleanno della mamma. Ecco, un’ottima occasione per darsi da fare e dimostrare che qualcosa deve saperla pur fare… tipo trovare il regalo giusto per la mamma!

Eddie, dai capelli arruffati, le calze a righe e il cappotto fucsia è la divertente protagonista de Il meraviglioso Cicciapelliccia, il nuovo e coloratissimo libro di Beatrice Alemagna (Topipittori).

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Novità Orecchio Acerbo: “La zattera” e il primo giorno al mare

zattera copertinaGiulia Siena
PARMA
– Ci sono adulti che con la loro arte – scrittura o illustrazione che sia – tentano ogni giorno di sfidare la realtà puntando tutto sulla fantasia. E’ quello che è successo a Olivier de Solminihac e Stéphane Poulin, testo e immagini di La zattera, il nuovissimo albo illustrato pubblicato da Orecchio Acerbo che è un viaggio iniziatico sulle ali dell’immaginazione.

Con l’arrivo dell’estate chi sarà il primo a vedere il mare? Michao il simpatico orso parcheggia la sua auto vicino una duna sulla spiaggia, così che Margherita e la piccola volpe protagonista possano scendere e cominciare la loro prima giornata di mare. Continua

Arriva “Labbra blu”, il libro d’esordio di Simone Pozzati

labbrabluLATINA – Arriva in libreria Labbra blu, il libro d’esordio di Simone Pozzati per Diamond.

Per la sua prima pubblicazione si è lasciato ispirare dalla più grande opera letteraria italiana: “La Divina Commedia” di Dante Alighieri, un testo generoso di archetipi che il giovane autore ha trovato adatti per raccontare la società odierna caratterizzata dall’incertezza: del lavoro, dei valori, perfino dell’identità di fronte la fatica di accettarsi e sovrastare i pregiudizi posti da altri, dove l’essere finisce per collimare con un apparire percepito come soffocante.  Continua

10 Libri per combattere il grande freddo

10LIBRI_freddoGiulia Siena
PARMA – Una nuova irruzione polare sta per sorprendere l’Italia e gli italiani: basta un normale inverno e siamo già in piena allerta meteo. Quello che una volta si chiamava inverno ora si chiama “big snow”, “eventi meteorologici estremi”, “storica mega nevicata”, “gelo polare” e così via. Sarà che ancora mi faccio sorprendere dei termini usati in un normale febbraio, ma questo allarmismo, questo accentuare a tutti i costi che si tratta di qualcosa di straordinario, comincia un po’ a stufarmi. Mi sembra normale, invece, che quando l’inverno è giusto, con la neve che arriva, il mare che infuria e il freddo che cresce ci sia maggiore tranquillità e si abbia più tempo. Così, per combattere il freddo e impiegare il tempo di una nevicata o di una forte pioggia nel migliore dei modi, viene in nostro soccorso la lettura. Ah, questa è anche la settimana di San Valentino, dimenticavo! Quindi, quali sono i 10 Libri per combattere il grande freddo? Semplicemente questi:

 

1. “La firma del puparo” di Roberto Riccardi, Edizioni e/o
Dopo “Undercover” e “Venga pure la fine” dall’11 febbraio torna il tenente Liguori, ma questa volta i riflettori si accendono su Nino Calabrò. Amico d’infanzia che Liguori ha arrestato per droga, Calabrò annuncia di voler collaborare con la giustizia: misteri, guerre di mafia e sicari tengono alta la tensione.

2. “Gli equivoci dell’amore” di Moreno Montanari, Mursia
Questa settimana non è solo fredda, è anche la settimana di San Valentino – ahimé – e l’amore non è cieco, ma veggente: scorge, riconosce e chiama a essere in tutta la sua pienezza la verità di ciò che è e di ciò che siamo.

3. “Quelli che però è lo stesso” di Silvia Dai Prà, Laterza
Una trentenne che mai avrebbe pensato di fare l’insegnante, un professionale della periferia romana, adolescenti sentimentali, giovani fascisti, adulti iracondi, professori sull’orlo dell’abisso: tre trimestri nello sfascio della scuola italiana, in un libro che diverte e commuove allo stesso tempo.

4. “Il rumore sottile della prosa” di Giorgio Manganelli, Adelphi
Tutto il libro può essere considerato come una protratta risposta all’interrogativo “perché scrivete?”. Da qui rampollano miriadi di altri interrogativi, fino ad alcuni di suprema e quasi irrespirabile difficoltà – come quel «che cosa dunque ‘non è’ un racconto?» che qui trova una magistrale risposta.

5. “Solo averti più vicino” di Erika Favaro, Piemme
Per le inguaribili romantiche, c’è una storia di passione finita ma di un amore profondo. “Può l’amore, quando è cresciuto forte, vero, appassire così?”

6. “La felicità è un viaggio filosofico” di Frédéric Lenoir, Bompiani
Il grande paradosso della felicità è che essa è allo stesso tempo indomabile e addomesticabile. Ha a che fare tanto col destino o la fortuna quanto con una componente razionale e volontaria. È questa una delle ragioni per cui non esiste una ‘ricetta’ della felicità valida per tutti.

7. “La notte… l’attesa” di Salvatore Adamo, Fazi 
Questo romanzo è uno uno snodarsi di vicende talvolta cupe talvolta esilaranti, dove incontriamo un’infinità di personaggi pittoreschi e il presente si intreccia ai ricordi dell’infanzia italiana, passando da un Belgio brumoso in cui la polvere di carbone sembra avere coperto ogni cosa a una Sicilia inondata di sole.

8. “Breve trattato sulle coincidenze” di Domenico Dara, Nutrimenti
Tuffatevi nella Calabria degli ultimi anni Sessanta, nella vita di un postino messaggero che allevia le sofferenze altrui attraverso la scrittura perché la vita è fatta di coincidenze, ma non del tutto naturali.

9. “Una fra tante” di Emma, Emilia Ferretti Viola, Ortica Editrice
La vita in un bordello l’ha resa una prostituta. Non aveva più nulla in comune con le altre, non era più donna come loro, ma era soltanto una femmina.

10. “La fine dell’amore. Graphic short stories” di Ilaria Bernardini, HOP!
Tredici disegnatori interpretano i racconti di Ilaria Bernardini, raccolti nel volume La fine dell’amore (ISBN, 2006). Nascono, così, tredici storie illustrate che fermano l’incanto dell’indecifrabilità e della complessità dell’amore nelle sue molteplici forme. Amore, ma anche follia, morte e dolore si alternano senza sosta in un libro davvero caleidoscopico.

 

 

Arriva “Via Ripetta 155”, storia di una giovinezza a cavallo della rivoluzione

via RIPETTA155Giulia Siena
PARMA – Non mi succedeva da un po’ di aprire un libro e provare quella profonda nostalgia che si prova quando anche tu hai percorso quelle strade, ti sei trovata a quel semaforo o a quell’incrocio. Mi mancava quella sensazione, quel sorriso sulle labbra che emerge dopo aver quasi scosso la testa per ricordare. Dopo si insinua qualcos’altro: la gioia di rivivere per un attimo la propria primissima giovinezza, – il periodo di vita che racconta il libro anche se con qualche decennio di differenza – un periodo nella vita in cui regnava indiscussa la voglia di cambiare il mondo, la caparbietà dei venti anni, la felicità di quella quotidianità in movimento, alle prese con le piccole e grandi rivoluzioni. Una nostalgia diversa, ma altrettanto forte.
Clara Sereni con Via Ripetta 155 è riuscita a fare questo. Il libro, pubblicato da qualche settimana da Giunti, è il racconto di una giovinezza vissuta tra le vie e le speranze di Roma tra il 1968 e il 1977. Questi sono gli anni cruciali: anni di rivoluzioni, cambiamenti, ribellioni, anni di dissidi, di scontri, di contestazioni, anni di terrorismo. Questo, però, è anche il periodo dell’amore libero, dell’aborto, del divorzio, della musica come arma, della donna che rivendica il suo status, della cultura e della politica militante; questo è il periodo in cui si è fatta buona parte della Storia del secondo Novecento. In questi anni – come scrive l’autrice – “c’era sempre un ‘per fortuna’: quando ci si sente nel gran fiume della Storia, con il mondo intero a portata di mano, si fa presto a dire ‘fortuna’”. Clara Sereni – scrittrice classe 1946 – aveva dalla sua la caparbietà: giovanissima aveva voluto lasciare la casa paterna e abbandonare lì, nelle grandi stanze di quell’appartamento borghese, il peso e le aspettative che incombevano sulla figlia di un politico di spicco. Decise allora che la sua vita apparteneva solo a sé stessa: alla musica che le faceva venire voglia di cantare, alla politica vera, non quella che la tessera del Pci le voleva affibbiare, ai suoi vestiti strambi, al trucco, al cibo, ai racconti che voleva scrivere, ai film che voleva vedere, alla gente che voleva incontrare. Comincia, così, nel 1968, dopo mesi di ricerca, la sua vita a Via Ripetta 155, in quel palazzo che sembra faccia già parte di via della Scrofa, una vita fatta di scoperte, emozioni, prove, sacrifici, gioie. In questi anni tutto scorre come se dovesse durare per sempre, ma gli anni passano e Clara cresce. Cresce con noi che la leggiamo mentre in Italia tutto cambia.

 

Via Ripetta 155 è un romanzo, è un diario, è una cronaca di un decennio che ha cambiato il Paese mentre cambiava i propri figli, quelli nati durante la guerra, quelli che ora credevano in qualcosa di nuovo, diverso da quello in cui credevano i propri padri. Via Ripetta 155 è la storia di un amore di una donna per la propria giovinezza, ma anche una storia parallela, diversa e intima rispetto a quella che abbiamo studiato sui libri di storia. Ma comunque valida, essenziale.

 

“Non mi importava di niente, non mi preoccupavo di niente: direi che ero felice, benché la parola suoni anche a me eccessiva. Ero piena di me. Poter dire “casa mia”. E poi lì, a via Ripetta, la strada dove avevo trascorso il primo Capodanno adulto, di scoperta e di politica (e di innamoramento infelice, ma questa è cosa che mi ha accompagnato così a lungo che non vale la pena di star lì a raccontarla). Il futuro era un cantiere aperto, molte e grandi cose da fare. Senza timore di infortuni”.