Novità dalle Edizioni Coccole e Caccole

ROMALe Edizioni Coccole e Caccole presentano diverse novità nella collana I Quaderni della Scuola; tra queste c’è “Una bidella per amica”, il libro di Sandro Natalini con le illustrazioni di Antongionata Ferrari. Il racconto è un piccolo universo di personaggi femminili visti con gli occhi curiosi di un bambino nei cinque anni passati alla scuola Giuseppe Mazzini: bionde, brune, basse, magre, più larghe che lunghe, truccate come dive di holliwood, affettuose come nonnine, persino tatuate motocicliste… sono loro, le impavide eroine della scuola: le bidelle!

 

Invece, dalla penna del bravissimo Antonio Ferrara nasce “La maestra è un capitano” (illustrazioni di Anna Laura Cantone) Il racconto in prima persona di una coraggiosa maestra dei nostri giorni, alle prese con i mille impegni paralleli della professione e della vita privata. La nostra impavida e umanissima maestra, eroicamente, a volte in solitudine, affronta con la stessa intraprendenza i virus influenzali e la carenza di carta igienica, la convivenza e le tabelline… Sempre con entusiasmo, con tenera tenacia. Con un formidabile rispetto per i suoi bambini.

Edizioni Corsare, dalla parte dei bambini

PERUGIALe Edizioni Corsare nacquero nel 2000 con una collana, Scenica, dedicata al teatro contemporaneo, nata per far circolare nuove drammaturgie, nuove idee, nuove tematiche, nuove scritture. Da allora, la casa editrice di Perugia ne ha fatta di strada, tanto da avere oggi una proposta editoriale ampia e completa tutta dedicata ai ragazzi.

 

 

Tra le loro ultime pubblicazioni scopriamo “Fridolin” il libro con i testi e le illustrazioni di Sara Welponer. Una storia, dedicata ai bambini dai 3 anni in su, che parla di libertà e amicizia. Il protagonista, Fridolin, è un uccellino che vive in una gabbietta dove degli esseri grandi e senza piume gli portano ogni giorno da mangiare. In primavera la gabbietta di Fridolin viene messa sul balcone e lui vede il cielo per la prima volta. Degli esserini piumati come lui lo vanno a trovare e gli insegnano a cantare. Un giorno Fridolin si accorge che la porta della gabbietta è rimasta aperta e spicca il proprio volo verso la libertà.

 

Le parole di Giovanna Paesani e le immagini di Elisa Vitali danno vita a “La formica e il passaparola” (dai 5 anni), un divertente testo in rima per giocare con le parole e con il cambio delle consonanti che ne trasforma totalmente il significato. Che succede se una formica dice all’orecchio di una coccinella che sussurra a un grillo, che riporta a un ragno… un messaggio per un lombrico? Succede che il messaggio iniziale diventa tutt’altro e che il lombrico si offende.

 

Chiudiamo la nostra carrellata nel mondo delle Edizioni Corsare con “La bambina che ascoltava gli alberi”, il libro di Maria Loretta Giraldo e le incisioni di Cristina Pieropan. Questo libro è un libro speciale. Le pagine sono sospese in un’atmosfera rarefatta, fuori del tempo. Un omaggio al silenzio e all’ascolto, compagni inseparabili, e alle discrete presenze che ci guardano agitarci dall’alto dei loro rami.

Come nasce un romanzo-favola : ChrL intervista Hélène Battaglia

ROMA -Hélène Battaglia è una giornalista di moda, blogger e, da qualche mese, anche scrittrice. Infatti, Hélène somiglia molto a Hope, la protagonista del suo primo libro,  “Appuntamento al Ritz”. Il romanzo, pubblicato da Dalai Editore, ha le sfumature della favola. Per conoscere i retroscena del libro e la sua autrice, ChronicaLibri ha intervistato Hélène Battaglia.

 

Hélène Battaglia, da giornalista a scrittrice: “Appuntamento al Ritz” è il tuo primo libro, come è nato?
“Appuntamento al Ritz” è un sogno diventato infine realtà dopo qualche anno di attesa, archiviato in un file sul mio desktop. Da ragazzina sognavo di fare la giornalista. E da giornalista ho sempre sognato di esordire, un giorno, come scrittrice. Devo ammettere che questo passaggio si è fatto in modo del tutto naturale. E poi è arrivato quel famoso giorno in cui ho sentito che era giunto per me l’ora di uscire allo scoperto con il mio primo romanzo. Sono cose che non capitano per caso. Sono più che mai convinta che ognuno di noi debba seguire il proprio istinto e lanciarsi. Prima o poi. L’ho fatto e ne sono orgogliosa. CARPE DIEM.
Il tuo romanzo ha tutti gli ingredienti della favola, ma qual è la ricetta perfetta per un libro che coinvolga il lettore?
Per me, non esiste una ricetta perfetta. Ogni autore ha la sua. « Appuntamento al Ritz » contiene molto sogno e cosi l’ho voluto. Ho sempre amato le favole dall’HAPPY END. Essere riuscita a scriverne una moderna, mi rende assai felice. Non mi definirei di quel tipo di autori dalla scrittura strategica. Non seguo nessun trend. Scrivo con il cuore e le mie storie sono l’unico frutto della mia fantasia e del mio vissuto mixati in modo armonico, credo.
Hope, la protagonista del tuo libro è la versione 2.0 dell’eroina di Truman Capote?
Anche se sono molto lusingata dal paragone, Hope non è Holly. Hope è unica. Un elegante cigno in mezzo alle anatre. Il mio desiderio più grande è che Hope possa un giorno diventare un nuovo modello di femminilità al quale le nuovi generazioni possano aspirare. Una ragazza sincera, romantica, ambiziosa e coraggiosa. Naturalmente bella e sofisticata. Colta e in gamba. Come vorrei tornassero ad essere le ragazze di oggi.
L’ultima pagina del tuo libro ora la attende Vienna e un Natale speciale in compagnia di persone speciali…ma questa è un’altra storia”. Appuntamento al Ritz avrà un seguito?
Se ci sarà un sequel? Certo la favola continua. Non poteva essere altrimenti. La spumeggiante e dolcissima Hope ed i suoi amici torneranno, tra pochi mesi ormai, per nuove strepitose ed intriganti avventure. Non mancate!
Entri il libreria: quali sono i tre libri che scegli?
Bella domanda che mi fai. Ti daro’ i titoli dei tre romanzi che non vedo l’ora di divorare appena ultimata la stesura di questo mio secondo romanzo. Nei mesi in cui scrivo sono infatti e per scelta, in totale astinenza di lettura. Morte a Pemberley di P.D James, L’occhio dello Zar di Sam Eastland e Il tradimento del templare di Franco Cuomo.

 

Quali sono le tre parole che preferisci?
Speranza- amore- sogno.