Whitefly Press riporta in Italia la grande letteratura americana, “Odiando Olivia”

Giulia Siena
PARMA
“Bene, si tratta di questo. Penso che… o faccio fuori Livy o faccio fuori me stesso. O forse entrambi”. Il dubbio, la paura, che attanaglia Max Zajack in una qualsiasi notte in quella casa costosa che condivide da qualche anno con Olivia Afrodite è una specie di SOS. Max – l’io narrante – è perfettamente consapevole di essere uno squattrinato, continua a scrivere pagine – quando riesce – di un romanzo che potrebbe non vedere la luce, vive pensando che domani non potrà che essere migliore e che la sua Livy, la sensualissima Olivia Afrodite, possa tornare a guardarlo come la prima sera in quella specie di topaia e riesca a stimarlo un po’, nonostante tutto.

Continua