ROMA – Babel, il festival letterario centrato sulla traduzione, è in programma a Bellinzona dal 13 al 16 settembre. L’edizione 2012 ha come ospite la Polonia e si spinge oltre i confini del romanzo nella poesia, i saggi, i reportage, il teatro e l’illustrazione. Tra gli ospiti: Adam Zagajewski, Julia Hartwig, Antoni Libera, Francesco Cataluccio, Jaroslaw Mikolajewski, Mariusz Szczygiel, Wojciech Bonowicz, Eugeniusz Tkaczyszyn-Dycki, Jacek Dehnel, Bester Quartet. Babel ospita scrittori che hanno uno stretto rapporto con più lingue o più culture a dialogo con i loro traduttori italiani, laboratori di traduzione, traduzioni tra le arti e pubblicazione di libri. Babel è metafora di ospitalità linguistica, attraversamento e incontro.
Ogni anno Babel invita una lingua ospite, e questa si presenta sotto forma di scrittori, artisti, musicisti e traduttori: l’ungherese, le lingue balcaniche, gli inglesi uniti d’America, il russo, lo spagnolo messicano e le lingue della palestina, con ospiti come Derek Walcott, Amitav Ghosh, Mourid Barghouthi, Ismail Kadaré, Paco Ignacio Taibo II, Jamaica Kincaid, Ljudmila Ulickaja, Ruben Gallego, The Tiger Lillies, West-Eastern Divan Orchestra e András Keller: vai a Galleria di immagini e Podcast audio.
Accanto alla programmazione letteraria, denominata «La parola oltre i confini», con «Oltre i confini della parola» Babel estende la sua ricerca agli altri linguaggi artistici. Completano il festival il Settore ricerca, Scuole, extraBabel, infraBabel.
Babel 2012 (13-16 settembre) Babel2012 ospita la Polonia e si spinge oltre i confini del romanzo nella poesia, i saggi, i reportage, il teatro e l’illustrazione. Tra gli ospiti: Adam Zagajewski, Julia Hartwig, Antoni Libera, Francesco Cataluccio, Jaroslaw Mikolajewski, Mariusz Szczygiel, Wojciech Bonowicz, Eugeniusz Tkaczyszyn-Dycki, Jacek Dehnel, Bester Quartet.
l programma «Oltre i confini della parola» propone un intricato percorso di traduzioni tra i diversi linguaggi artistici: il concerto Hourglass Sanatorium del Bester Quarter, vertiginosa interpretazione tra klezmer e jazz del capolavoro di Bruno Schulz composta per il quartetto da John Zorn; la rassegna cinematografica cineBabel, che apre il festival con I colori della passione e dà ampio spazio al giovane cinema polacco; per artBabel, l’esposizione dei manifesti cinematografici e teatrali polacchi dal 1989 a oggi, e le proiezioni delle «poesie visive» di Lech Majewski e di Street of Crocodiles dei Brothers Quay, cortometraggio di animazione a sua volta ispirato ai racconti di Bruno Schulz.