Il sonno della ragione. Goya e Grosz in un dialogo artistico fuori dal tempo

Parma: a Palazzo Pigorini fino al 13 gennaio 2023

Giulia Siena – Si è aperta oggi, venerdì 23 settembre, GOYA-GROSZ Il sonno della ragione, la mostra che Parma dedica a due grandi artisti europei. Fino al 13 gennaio 2023, le splendide sale di Palazzo Pigorini ospiteranno i Caprichos di Francisco Goya (1746-1828) in dialogo con i disegni e i dipinti di George Grosz (1893-1953).

“Abbiamo concepito questa mostra nel 2019 – ha spiegato in apertura Didi Bozzini, curatore dell’esposizione insieme a Ralph Jentsch quando il mondo era in un’epoca di benessere e crescita. Eppure questi due artisti, legati dal profondo impegno etico, ci riportano a una drammatica situazione attuale. L’idea di questo percorso espositivo è che si mostrino i vizi, le storture, le malefatte come rappresentazione che l’artista fa di una realtà diversa, ma mai del tutto cambiata”.

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Arte e Cultura a Parma

Florilegium, la prima personale italiana di Rebecca Louise Law

Giulia Siena
PARMA
– 200 mila fiori, dall’Achillea millefolium al Tortum, che cadono dal soffitto del celebre oratorio di San Tiburzio nel cuore di Parma. L’installazione, prima personale italiana dell’artista britannica Rebecca Louise Law è un Florilegium, di nome e di fatto, capace di inondare con la sua colorata e profonda brezza le suggestive pareti della storica location. L’iniziativa – prorogata fino al 19 dicembre – rientra nell’ambito del progetto Pharmacopea di Gruppo Chiesi e Davines.

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Appuntamenti: Roma come non l’avete mai vista

“Di necessità virtùal tour” con Ilaria Pagani

Redazione
ROMA
– Tre appuntamenti per ammirare Roma come non l’avete mai vista. L’occasione è Di necessità virtùal tour, il viaggio ideato e voluto da Radici nel mondo con la guida di Ilaria Pagani.
Dall’Ara Pacis di Augusto spiegato nei suoi colori, simbologie e aneddoti (appuntamento venerdì 15 maggio) all’esplorazione delle più celebri e affascinanti statue dei Musei Capitolini: la Lupa, Bruto, Marco Aurelio, Commodo, Costantino e Le Veneri (venerdì 22 maggio). Il percorso continuerà il 29 maggio con Visioni d’Oriente. Il Museo Gregoriano Egizio del Vaticano per l’ultimo appuntamento. La visita virtuale si muoverà tra i misteri d’Egitto e il fascino dei culti isiaci . Il programma è curato da Ilaria Pagani, Storico dell’arte – Vicedirettore di “Studi sull’Oriente Cristiano”.

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Parma: Van Gogh Multimedia & Friends, viaggio nelle immagini e nella personalità di Vincent

Giulia Siena
PARMA
Parma Capitale della Cultura 2020 si arricchisce di una nuova proposta: Vincent Van Gogh Multimedia & Friends, la mostra prodotta da Navigare s.r.l. visitabile nel centralissimo Palazzo Dalla Rosa Prati fino al 26 aprile. Il percorso espositivo regala ai visitatori – grandi e piccoli – la possibilità di viaggiare nell’universo creativo di Van Gogh attraverso riproduzioni multimediali dei dipinti e nuove ispirazioni tratte dalle sue grandi opere. I celebri personaggi, i suggestivi paesaggi, gli evocativi fiori e quei colori così limpidi e calorosi rivivono animati dall’aiuto delle nuove tecnologie affinché il visitatore possa immergersi in un contesto lontano e fortemente poetico.

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Cortona Mix Festival, un intreccio di arti in scena dal 17 al 21 luglio

CORTONA – Esplorare i sensi attraverso l’intreccio delle arti: dal 17 al 21 luglio 2019 il Cortona Mix Festival invita il pubblico ad aprirsi alla molteplicità dei linguaggi del presente attraverso un programma che agli Incontri pomeridiani affianca performance musicali e teatrali. Promosso dal Comitato Cortona Cultura Mix Festival (Gruppo Feltrinelli, Orchestra della Toscana, Accademia degli Arditi e Officine della Cultura) e dal Comune di Cortona in collaborazione con Regione Toscana e Camera di Commercio di Arezzo e Siena, il Festival coinvolge il pubblico in un’esplosione di suoni e musica fin da mercoledì 17, quando sul palco di Piazza Signorelli salirà una delle rock band italiane più famose all’estero: la PFM – Premiata Forneria Marconi. Una storia di oltre quarant’anni, un percorso costellato di collaborazioni prestigiose – come dimenticare il sodalizio con Fabrizio De Andrè? – e canzoni che hanno dominato le classifiche: ecco gli ingredienti del TVB – The Very Best TOUR, il concerto che presenta al pubblico i brani più significativi di tutta la storia del gruppo, premiato come miglior band internazionale dell’anno agli inglesi Progressive Music Awards 2018 (ore 21.15).

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Usborne: “Racconti illustrati dai balletti”, il fascino della danza e la bellezza delle storie

Giulia Siena
PARMA
“La danza è un delicato equilibrio tra la perfezione e la bellezza”. La sinuosità del movimento, l’eleganza del gesto, l’armonia del suono: sono questi gli elementi che rendono la danza un’arte affascinante e sempre praticata. Sono tanti i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze che ogni giorno con passione e dedizione si dedicano a quest’arte che ha coinvolto nei millenni milioni di persone. Usborne Edzioni porta in libreria Racconti illustrati dai Balletti, un libro adattato da Susanna Davidson, Katie Daynes, Megan Cullis e Sarah Courtauld con le illustrazioni di Yvonne Gilbert Nanos.

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HOP: “Dicono di me”, dubbi e perplessità della celebre Gioconda

Giulia Siena
PARMA
– E’ mercoledì, giornata di LeggendoCrescendo, la nostra rubrica dedicata ai libri per ragazzi. Spesso, però, è difficile “ingabbiare” un volume in una rubrica, in un genere letterario, in una sezione. Soprattutto quando parliamo di libri per ragazzi. Io credo fortemente che ogni buon libro destinato al pubblico di giovani lettori sia, in realtà, un libro universale, un libro per tutti. E di letture – sotto forma di albi illustrati, graphic novel e piccoli romanzi – che meritano l’attenzione del vasto e assortito pubblico ce ne sono tanti; per me quasi tutti i mercoledì. E oggi si presenta proprio questo caso con Dicono di me, la storia della celebre Gioconda narrata dalle parole di Davide Calì (curatore anche della collana) e le immagini di Marianna Balducci. Il volume, pubblicato dalla casa editrice Hop! Edizioni racconta i dubbi e le perplessità del più celebre dipinto della storia, la Gioconda.

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“Tutto deve accadere dentro di me”, viaggio nell’inquietudine di Nicolas De Staël

Giulia Siena
PARMA “Ma un anno, due, dieci anni non sono niente, perché essere artista non è contare, ma vivere come l’albero senza fare fretta alla sua linfa, attendere l’estate, perché l’estate arriva, perché occorre pazienza e pazienza, e se così non fosse, non condividerete mai il mio pensiero e avreste ragione. Avreste due volte ragione perché, pur dicendomi ogni giorno che devo crescere, pazientare, sviluppare la mia vita interiore con naturalezza, i miei disegni sono frettolosi, impazienti, spesso disperati. Forse ho due volte torto […]”. La figura di Nicolas De Staël non è semplice da descrivere e comprendere: artista nato tra l’aristocrazia di San Pietroburgo, si trasferisce in Polonia dove rimane orfano di genitori; verrà adottato da una famiglia russa e si trasferirà in Belgio. Ma Bruxelles non rimarrà per tanto tempo la sua casa perché comincerà presto a viaggiare ed esplorare luoghi: Olanda, Italia, Francia, Algeria e Marocco. Proprio da quest’ultima terra, il Marocco, tra il 1936 e il 1937 scriverà alcune lettere i cui frammenti sono contenuti nel volume Tutto deve accadere dentro di me, curato da Lucetta Frisa per le edizioni Via del VentoContinua

HOP: “Marina”, vita, arte e coraggio di Marina Abramovic

Giulia Siena
PARMA“Un giorno, sdraiata sull’erba, vede alcuni aerei volare e lasciare la loro scia dopo il passaggio. Capisce allora di voler fare arte in modo diverso dalla pittura, usando qualsiasi cosa o non usando alcuna cosa, rendendo il processo artistico più importante del risultato. Passerà tempo prima che arrivi a concepire la performance come il proprio personale modo di essere artista, ma Marina adolescente ha già intuito quale sarà il suo percorso di libertà”. Pensiero e metodo hanno forgiato la Marina Abramović donna e artista, colei che – covando la necessità di espressione e la voglia di emancipazione nell’ex Jugoslavia – è riuscita a dare un senso alla propria arte, sempre in evoluzione.

Marina viene raccontata nell’omonimo libro illustrato da Giulia Rosa e curato da Lorenza Tonani per la collana Per aspera ad astra della Hop Edizioni. Il racconto che emerge – tra le pagine ricche di bellissime illustrazioni – è un denso mix di determinazione e coraggio, sensibilità e caparbia. Marina cresce in un contesto familiare difficile: il padre Vojin e la madre Danica sono guardie d’élite nella Belgrado di Tito; ma la situazione politica e la guerra domestica tra i genitori non permettono a Marina di crescere serenamente. La frustrazione, la disapprovazione, le negazioni da parte della madre, faranno di Marina un’adolescente sofferente e riluttante che troverà nell’arte la sua vera origine. L’Accademia di Belle Arti diventa un’ancora di salvezza nel marasma quotidiano; qui, durante il Sessantotto, troverà rifugio e ispirazione cominciando a collaborare con il Gruppo 70. Le prime opere di Marina sono legate ai suoni. La ricerca della libertà continua e la porterà a legarsi a Nesa, il suo primo marito. L’arte si fa necessità e le performance di questi anni affrontano il tema del superamento della sofferenza emotiva e fisica, una costante nella vita artistica della donna. Con il tempo le cose cambiano, i confini si allargano e l’Abramović solca nuove strade e nuove collaborazioni: è ad Amsterdam che incontra Ulay, l’amore che attendeva, colui che le stravolgerà la vita e l’arte. Insieme cominciano a girare l’Europa, insieme pensano e sperimentano nuove performances portando i loro corpi a scoprire i propri limiti. Sono anni intensi, di sperimentazione ed equilibrio, anni di passione e studio, esplorazione e cambiamento. Marina trova il suo posto nell’arte, costruisce il proprio ruolo, ma da lì a poco – al cospetto della più grande performace svolta insieme – Ulay l’abbandonerà. Sarà per Marina morte e rinascita, rinnovamento e conferma.
Le imprese e gli amori, le decisioni e le sofferenze, le innovazioni e le ricerche fanno di Marina Abramović una delle icone dell’arte contemporanea; “la nonna della performance”, come ama definirsi, è colei che ha modificato il concetto di arte, collegando le azioni del corpo alla possibilità della mente.

Marina è la biografia che si aggiunge a quelle della collana Per aspera ad astra, esistenze eccezionali di grandi donne, libri che coinvolgono e appassionano.

Usborne e National Gallery di Londra insieme per “La storia dell’arte per immagini”

Giulia Siena
PARMA – Migliaia di anni fa gli uomini delle caverne, prima dell’invenzione della scrittura, dipingevano nelle grotte, sulla roccia, e assegnavano a quei dipinti poteri magici. Il potere ancestrale del disegno è stato perseguito anche nei secoli successivi, quando nelle piccole isole del Mar Egeo venivano riprodotti gli animali tipici della zona. E se nell’antichità le immagini rappresentavano fecondità, augurio e quotidianità, nel Medioevo l’arte divenne – soprattutto – mezzo per esaltare la fede: i manoscritti, le basiliche e le chiese venivano decorate con disegni, affreschi e sculture che esaltavano la spiritualità attraverso la bellezza della forma e del colore. Le immagini della vita quotidiana del Quattrocento, i richiami alla mitologia greca e poi il passaggio, con il Cinquecento, alla maestosità del tratto in progetti grandiosi. Continua