Anteprima: a Parma la mostra “Edgar Degas e i suoi amici”

Dal 16 settembre 2023 al 7 gennaio 2024 Palazzo Dalla Rosa Prati apre le porte all’impressionismo

Giulia Siena – Edgar Degas, ma non solo. Disegni, xilografie, litografie e pochoir, acqueforti, libri, heliogravure e sculture in bronzo che raccontano “il meno impressionista fra gli impressionisti”, ovvero Edgar Degas (1834-1917). E poi una finestra importante su coloro che hanno condiviso quella stessa idea estetica del pittore e scultore parigino, padre dell’impressionismo ma che spesso si considerava un “realista indipendente“. Spazio quindi a Morisot, De Nittis, Cassat, Moreau, Renoir, Raffaelli, Manet, Lepic, Guillaumin, Forain, Desboutin e Boldini.

Si apre oggi a Parma Edgar Degas e i suoi amici, la mostra curata da Vincenzo Sanfo e visibile nelle storiche stanze di Palazzo Dalla Rosa Prati (Strada Duomo, 7) fino al 7 gennaio 2024.

“Se da una parte fu un individuo dal carattere difficile e non esattamente circondato da amici, dall’altro, sul piano creativo, Degas era pronto a difendere l’arte e gli artisti che per aspetti specifici venivano esclusi dalle correnti in voga – spiega Vincenzo Sanfo. – Questo è un fattore da tenere in considerazione quando osserviamo nell’insieme il corpus di opere in mostra. Non è una panoramica su una scena alternativa, ma un universo parallelo e a tratti secante, composto da figure che non si allineano. O lo fanno naturalmente, ma non del tutto. Per perseguire un’estetica personale, inevitabilmente contagiata dalla sensibilità contemporanea”.

Il percorso espositivo celebra il genio, l’intuito e il cammino di Degas: tra le stanze è possibile ammirare un piccolo spaccato di Napoli, la città che diede i natali al padre dell’artista, Auguste, e che permise al giovane Edgar di scoprire l’Italia e gli artisti napoletani che furono alla base del suo futuro percorso. In mostra anche i monotipi che furono tenuti nascosti per anni da Degas ai suoi contemporanei ma che videro la luce grazie alla caparbietà dell’editore Ambroise Vollard che volle a tutti i costi farli conoscere al pubblico. Nelle sale centrali grande spazio alle ballerine, tema a cui Degas si dedicò a partire dagli anni settanta del Novecento fino al 1917, anno della sua alla morte. Schizzi, bozzetti, quadri e statue bronzee che raffigurano il movimento ma, soprattutto, i momenti di pausa e di preparazione. Lo sguardo di Degas, infatti, è affascinato da ciò che è sospeso nei momenti che anticipano la danza, nel dietro le quinte, nella fatica che porta alla rappresentazione stessa. Poi le importanti collaborazioni con Ludovic Halévy, Paul Valery e Guy de Maupassant per la realizzazione di disegni e acquerelli per i testi dei suddetti scrittori.

Una personalità complessa e fuori dagli schemi, dunque, ma anche un artista unico ed eclettico, capace di dare alla propria visione una connotazione realista tecnicamente figlia di quel modo di lavorare tipico dei grandi maestri del passato. Come suggerisce il titolo della mostra, insieme all’impressionista atipico che guardava al presente ma lo ritraeva con una maestria che era prodotto del rispetto e della conoscenza della storia dell’arte, la terza parte del percorso è dedicata alle tormentate vicende personali di Edgar, alla vita sociale e agli amici, qui troviamo i lavori di artisti che hanno incrociato e condiviso il percorso di un gigante inafferrabile, di cui un’eccezionale sezione fotografica permette di spiare il quotidiano. Tra gli altri viene messa in luce la straordinaria avventura di Degas alla scoperta dell’Impressionismo e di un mondo in grande trasformazione.

“Questa è l’ennesima dimostrazione di come Parma sia impegnata a confermare la propria vocazione a evidenziare le sfumature meno affrontate della storia dell’arte e a puntare i riflettori su luoghi storici, magari non nati con una precisa funzione espositiva, ma capaci di assolverla brillantemente”, commenta il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Parma, Lorenzo Lavagetto.

INFO

Dal Lunedì al Venerdì: dalle ore 09,30 alle ore 19,30. Sabato e Domenica: dalle ore 09,30 alle ore 20,30. Ultimo ingresso trenta minuti prima della chiusura.

Ticket: € 14,00 Biglietto intero WEEKEND E FESTIVI; € 13,00 Biglietto intero Feriali; € 10,00 Biglietto Ridotto ( solo in biglietteria): TUTTI I GIORNI Giovani fino a 14 anni Giornalisti Universitari Convenzioni; € 10,00 Gruppi oltre 10 persone; € 15,00 Biglietto Open Include ingresso salta la fila e un poster a tiratura limitata; € 5,00 Scuole; Gratuito Bambini fino a 6 anni.

Informazioni su Giulia Siena

Direttore. Per gli amici: il direttore di ChrL. Pugliese del nord, si trasferisce a Roma per seguire i libri e qui rimane occupandosi di organizzazione di eventi e giornalismo declinato in modo culturale e in salsa enogastronomica. Fugge, poi, nella Food Valley dove continua a rincorrere le sue passioni. Per ChrL legge tutto ma, come qualcuno disse: "alle volte soffre un po' di razzismo culturale" perché ama in modo spasmodico il Neorealismo italiano e i libri per ragazzi. Nel 2005 fonda la rubrica di Letteratura di Chronica.it , una "vetrina critica" per la piccola e media editoria. Dopo questa esperienza e il buon successo ottenuto, il 10 novembre 2010 nasce ChronicaLibri, un giornale vero e proprio tutto dedicato ai libri e alle letterature, con occhio particolare all'editoria indipendente. Uno spazio libero da vincoli modaioli, politici e pubblicitari. www.giuliasiena.com
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