Giulia Siena
PARMA – “Le Marche sembrano essere fatte apposta per moltiplicare le emozioni, per sorprendere, per invitare alla scoperta”. Le Marche invogliano al viaggio e lo fanno con la complessa bellezza del paesaggio, la ricchezza artistica ed architettonica delle sue città e la varietà enogastronomica. Questo viaggio, infatti, parte dal palato. Questo viaggio è Le Marche al sapor diVino, il libro voluto dall‘Istituto Marchigiano di Tutela Vini e scritto con maestria e consapevolezza dalla giornalista Chiara Giacobelli. L’intento è quello di racchiudere in un’unica guida la descrizione e il racconto di una terra in cui l’ingegno umano eleva ad eccellenza i prodotti della terra. L’ospitalità, poi, nata dalla gentilezza tipica delle popolazioni marchigiane, rende fruibile questa bellezza e la mette al servizio della curiosità del viaggiatore.
La scoperta della regione, in questo senso, parte da una divisione dei territori in base alle aree vitivinicole; i capitoli – sedici – infatti, coincidono con le sedici denominazioni DOC e DOCG. Si parte dal Verdicchio Riserva DOCG dei Castelli di Jesi, conoscendone la denominazione, la storia e le uve; successivamente la visione si allarga sul territorio e cosa vedere, i luoghi, le curiosità, le ricette tipiche e gli eventi da non perdere. In questo modo, l’itinerario impostato dalla Giacobelli permette un viaggio fisco in una terra lavorata e vissuta, cambiata dalle evoluzioni del tempo ma fortemente plasmata dall’arte degli uomini e limata dalla saggezza.
“La narrazione – compiuta e snella – di percorsi che partendo dalla qualità dei vini anche come marcatori del territorio si dipana attraverso incontri sorprendenti, punti di vista insoliti, racconto di sapori e di usi”. Rimarcando le parole di Carlo Cambi utilizzate nella prefazione al libro, il grande merito va dato alla scrittura di Chiara Giacobelli che con le sue parole invoglia a un viggio di altissima qualità.