Marianna Abbate
ROMA – La recensione di oggi di “Cuore”, un classico della letteratura, non rientra solamente nella rubrica Vintage delle nostre letture, ma apre la sezione dei Libri per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Infatti, ogni settimana, ChronicaLibri vi parlerà di testi e personaggi che attraverso la letteratura hanno “costruito” il Risorgimento italiano.
Chi non è stato in classe con un Nobis figlio di papà arrogante, un Derossi bello, bravo e studioso, un Garrone tanto grande quanto buono e generoso? Chi, infine, non si è sentito un po’ come Enrico Bottini – la voce narrante di “Cuore. Libro per ragazzi” (Treves 1886 – Mondadori 2001) – preso dai mille dilemmi quotidiani che ogni bambino deve affrontare, sconfiggendo le proprie debolezze?
Ho letto questo libro da bambina e l’ho amato. Ho amato la Maestrina dalla Penna Rossa e quella Piccola Vedetta Lombarda che ha dato la vita per la Patria. Li ho ammirati, nella mia ingenuità, per la loro purezza e per il loro coraggio. Ho sognato di diventare come loro. Di lasciare una traccia nel cuore di chi resta.
Recentemente ho scoperto, invece che Edmundo de Amicis, autore nel 1886 del libro “Cuore”, era un manipolatore. Che il suo romanzo doveva educare i nuovi bambini italiani, inculcando loro subdolamente le virtù civili. Ho letto commenti severi, come le parole di Benedetto Croce, che bollavano l’autore Non artista puro, ma scrittore moralista.
E poi ho riletto il libro.
Ho pianto di nuovo per il Nelli e per il Crossi, per il tamburino sardo e durante tutto l’interminabile viaggio dagli Appennini alle Ande. E ho pensato che le intenzioni dell’autore potevano pur essere sbagliate, ma non per questo il suo è un brutto libro. Che, in fin dei conti, non c’è nulla di male nelle virtù civili: l’amore per la patria, il rispetto per le autorità e per i genitori, lo spirito di sacrificio, l’eroismo, la carità, la pietà, l’obbedienza e la sopportazione delle difficoltà che si presentano nella vita di ogni giorno. Valori fin troppo attuali, che ormai sono sconosciuti a bambini e adulti, che andrebbero riesumati per riuscire a ricordare cosa significa la parola “Italia”.
E quindi armatevi di fazzoletti e andate a cercare nella Vostra biblioteca: c’è un libro che Vi aspetta con il Cuore.