A m’arcord…

ROMA – Io mi ricordo, in dialetto romagnolo. Chissà quante cose aveva scolpite nella memoria Tonino Guerra, il poeta dell’ottimismo; uno dei pochi che riuscì a esser poeta anche al cinema, componendo delle sceneggiature che non furono solo semplici film ma che finirono per comporsi in una lunga e duratura silloge. L’avventura, Matrimonio all’italiana, Blow-Up, Amarcord… Nomi immortali, più celebri delle sue poesie stesse, dei titoli delle sue raccolte. Il poeta Guerra, romagnolo puro e cristallino, forte e fiero come zolla, è stato forse un po’ troppo ignorato, dimenticato, rimasto impolverato sotto l’occhio indifferente di una critica (ma, soprattutto, di un pubblico), che legge con diffidenza la poesia; e, ancor di più, la poesia in dialetto.
Oggi Tonino è morto; per la Giornata Mondiale della Poesia. Prima di lui se n’era già ampiamente andato l’ottimismo. Adesso rimangono le sue poesie.

 

E’ pióv.

 

L’aqua ch’la bagna e ch’la fa léus i cópp
la casca te curtéil dreinta e’ tinazz;
Ciudei la porta e pu mitéi e’ cadnazz,
ché ‘d fura e’ dvénta una nòta da lóp.

 

E’ pióv sal chèsi, e’ pióv si èlbar chi è néud,
e sòta e’ vièl e’ passa la caròza;
mo tla cuntrèda i va mèni in bascòza
e in tèsta un fazulètt sa quatar néud.

 

Ò tróv un léibar vècc dréinta una cassa,
eun ad chi léibar che t’a i craid smaréid;
e’ zcòrr ch’u i é una béssa te su néid
ch’la sta a séntéi se pióv una gran massa.

 

 

Piove.

 

Un’acqua che bagna e fa luccicare i coppi
casca nel cortile dentro il tino
Chiudete la porta sprangate con la catena
fuori si prepara una notte da lupi.

 

Piove sulle case, piove sopra gli alberi nudi,
per il viale passa la carrozza
su nella contrada camminano con le mani in tasca
e un fazzoletto con quattro nodi in testa.

 

Io ho trovato un libro vecchio dentro una cassa,
uno di quei libri che tu credevi perduto,
racconta che c’è una biscia nel nido
che ascolta se comincia a diluviare.

Informazioni su Giulio Gasperini

Laureato in italianistica (e come potrebbe altrimenti), perdutamente amante dei libri, vive circondato da copertine e costole d’ogni forma, dimensione e colore (perché pensa, a ragione, che faccian anche arredamento!). Compratore compulsivo, raffinato segugio di remainders e bancarelle da ipersconti (per perenne carenza di fondi e per passione vintage), adora perdersi soprattutto nei romanzi e nei libri di viaggio: gli orizzonti e i limes gli son sempre andati stretti. Sorvola sui dati anagrafici, ma ci tiene a sottolinare come provenga dall’angolo di mondo più delizioso e straordiario: la Toscana, ovviamente. Per adesso vive tra i 2722 dello Zerbion, i 3486 del Ruitor e i vigneti più alti d’Europa.
Aggiungi ai preferiti : Permalink.

8 commenti

  1. bravo Giulio,
    hai reso perfettamente la grandezza della Poesia che alle volte rivive in grandi uomini.

    g.a

  2. Giulio Gasperini

    Grazie Giulia.
    A m’arcord…

  3. Bellissimo ricordo di un poeta. Adoro Chronicalibri. Ciau!

  4. Ottimo titolo.
    Ma perché la poesia si legge così poco, quando compro un libro di poesia anche il commesso della libreria mi fa uno sguardo strano, come per dire: “ci sono ancora sfigati che leggono poesie?!?” ma amo molto sia leggere che donare libri di poesia.
    Alcune volte ho comprato alcuni libri suggeriti da voi, di piccole case editrici.
    grazie. F.

  5. Giulio Gasperini

    E noi adoriamo tutti voi che ci adorate!
    Fausto, lo so che la poesia è vista come una cosa assolutamente inutile: ma è frutto dei nostri anni Zero. Fretta, movimento, fatturato, indici, spread, fidelizzazione, commercializzazione, mercificazione. E dove sono il tempo, la calma necessari per leggere una poesia e, soprattutto, per viverla e, nella viva, applicarla?
    Ci fa piacere che tu abbia comprato dei libri che noi vi abbiamo suggerito: questa è la ragione per la quale ci dedichiamo, con assoluta e totale passione, a questo “servizio”.
    Viva il libro, quello di carta, e viva chi ancora ci punta sopra.

  6. Bellissimo omaggio a un poeta che ha saputo lasciare, con grande discrezione e immenso ottimismo, un segno indelebile nella nostra cultura. Bravo Giulio!

  7. Un grande omaggio fatto a regola d’arte… la poesia, è vero, viene spesso snobbata e messa da parte… ma è un peccato: le emozioni che fa vivere la poesia sono uniche, irripetibili, sono come quelle che si provano davanti alle opere d’arte.. la prosa non rende altrettanto bene, non colora le immagini, non stuzzica la nostra mente, non ci fa immaginare come la poesia… leggere qui su ChronicaLibri le recensioni sulla posia è un piccolo dono che ci viene fatto, un momento di libertà, sogno, realtà-irrealtà che non può che farci del bene..

  8. Giulio Gasperini

    L’aspetto più interessante di questo “ricordo” di Tonino Guerra è, soprattutto, quello di aver suscitato un po’ d’interesse nei confronti della poesia in generale e è nostro supremo godimento sapere che ci sono ancora tante persone che amano “perder tempo” leggendo i versi.
    Bravi ragazzi, bravissimi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *